HISTORIA TìTULO: Il cazzo dell’amico di mio padre... 
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Il cazzo dell’amico di mio padre...


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Il cazzo dell’amico di mio padre...

by mogliettina
Visto: 2009 veces Comentarios 16 Date: 17-04-2021 Idioma: Language

L’amico di mio padre...
Lo conosco da sempre...mi ha vista diventare adulta...c’era ai miei diciotto anni...alla festa per la mia laurea e, ovviamente, al mio matrimonio.
Da sempre ho avuto sensazioni strane quando mi sono trovata al suo cospetto.
Non so spiegare bene. Come se sentissi il suo sguardo penetrare i miei abiti e vedermi nuda, come se riuscisse a leggere i miei pensieri e fantasie di ragazzina eccitata...ogni volta che lo incontravo mi ritrovavo tutta bagnata e con la necessità di chiudermi in bagno a dare sfogo a tutta quella eccitazione che mi aveva inondato le mutandine.
Sono diventata adulta, ma i contatti con lui, attraverso mio padre, non si sono mai interrotti. È qualche anno che d’estate ci invita a trascorrere qualche giorno di vacanza nella sua lussuosa villa a mare. Ogni volta richiede anche la mia presenza. Ed io vado...con piacere, ma un piacere diverso da quello che mio padre possa immaginare...un piacere fisico fatto di eccitazione, di sguardi, di giochi perversi che mi torturano piacevolmente corpo e mente. Li’ le occasioni di contatto chiaramente sono aumentate...mi ha vista seminuda coperta da bikini succinti camminare sui miei zoccoli ...mi ha vista bere e ballare brilla a bordo della sua piscina...
...abbiamo iniziato così a chiacchierare la sera tardi dopo cena. Aspettava che i miei genitori si ritirassero nella loro stanza ed invogliava la moglie ad andare a dormire.
La prima volta feci per ritirarmi anche io, lui mi bloccò tenendomi il polso e mi disse con tono autoritario “tu resti”...poi la sua voce di fece più dolce e prosegui’ “un altro calice di vino?”...io annui’ ...ero imbarazzata per quei minuti, per la prima volta, solo nostri...ma, come sempre ero anche, eccitata...come sempre sentivo il mio perizomino inzupparsi e me ne vergognavo quasi come se lui potesse saperlo, capirlo in qualche modo...ma più cercavo di distogliere i miei pensieri più tornavano lì ... lui mi accese una sigaretta ed iniziò a parlarmi del più e del meno...io provavo ad ascoltare, ma in realtà mi chiedevo se fosse eccitato anche lui, se lo avesse grosso e duro in quel momento...quali fossero le sue misure...
Poi subito mi rimproveravo, dicendomi che non fosse opportuno che io immaginassi e pensassi al cazzo dell’amico di mio padre, di un uomo che mi aveva vista crescere...
Ma io ci pensavo...era più forte di me...
Da quella sera iniziai a stuzzicarlo...stesa sul lettino inarcavo il culetto al suo passaggio, dondolavo gli zoccoletti, abbassavo il costumino per non lasciare sulla mia pelle i segni dell’abbronzatura...
Le nostre chiacchiere serali post cena continuavano...mi faceva bere e fumare...ed io continuavo ad eccitarmi pensando al cazzo dell’amico di mio padre...
Una di quelle sere, brilla, dopo tanti bicchieri, dopo aver fumato e chiacchierato con lui, stavo per congedarmi...avevo avvertito che la situazione di fosse fatta pericolosamente eccitante...di nuovo mi bloccò per il polso e sempre con quel tono autoritario mi disse “dove vai?!”all’improvviso mi ritrovai la mia mano sui suoi pantaloni...lo sentivo duro e grosso sotto la mia mano...
Mi disse “volevi toccarlo da tanto, vero?”
Io annui’ ...ero troppo imbarazzata ...eccitata...confusa...preoccupata che mio padre...sua moglie...potessero vederci, per riuscire ad emettere anche solo un suono...
Lui prosegui’ “eccolo, prendilo...adesso è tuo”...se lo tirò fuori e finalmente lo vidi...grosso duro largo...e capii che avrei goduto tanto con il cazzo dell’amico di mio padre...(continua)

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