Quando si poteva...Outdoor
by MFlauzioMVisto: 358 veces Comentarios 4 Date: 18-03-2021 Idioma:
Questo racconto riguarda un incontro avvenuto tempo fa, con coppia amica.
Alcune foto le trovate nella mia gallery.
Con Alessandro e Giada c'era una bella intesa. Ero stato uno delle loro prime esperienze e probabilmente, trovandosi bene, avevamo proseguito a vederci, di tanto in tanto, per soddisfare le voglie della lei, sempre crescenti.
Parlando con Alessandro, era venuta fuori una nuova fantasia di Giada. Le piaceva essere sbattuta in motel, ma aveva voglia di qualcosa di diverso. Provare a giocare all'aperto, da 'vera troia' come la definiva lui.
Fino ad allora, ci eravamo sempre trovati a metà strada, in quanto non eravamo vicinissimi e poi ci trasferivamo nel Motel a giocare.
Ora per realizzare questa fantasia, non era semplice. Dovevo trovare qualcosa di appropriato, sicuro che piacesse; peraltro non ero nella mia zona, quindi in territorio sconosciuto.
Il Motel dove giocavamo, era in una zona industriale, quindi iniziai ad andare a memoria delle strade lì vicino. I parcheggi delle industrie, andavamo bene per scaldarsi, ma per giocare troppo poco discreti.
Quindi iniziai a guardare con maps e trovai un bel campo verde, con alberi e poco distanziato dallo stradone principale.
Dissi a loro, che forse avevo trovato quello che desideravano.
L'incontro avvenne ad orario serale piuttosto presto. Se non ricordo male alle 20.30, così da sfruttare la luce estiva, per non trovarci completamente al buio.
Io arrivai in anticipo, per andare a vedere dal vivo, come appariva. Per me era ok, bisognava vedere se andava bene a loro.
Arrivati, ci salutiamo e ci indirizziamo verso la meta. Si percorrevano poche centinaia di metri sullo sterrato, la strada si divideva in due.Una che proseguiva ed una che si interrompeva dopo un 10 metri, da una sbarra. Lasciammo l'auto lì, ed a piedi passammo la sbarra ed entrammo in questo prato. Era chiuso da siepi ed era usato per stoccare la legna. Vicino allo stradone, ma discreto. A loro piacque subito. Alessandro iniziò a farci qualche foto. Giada era esplosiva, le tettone erano in bella vista ed era con una minigonna di jeans e tacchi. Iniziammo a strusciarci, a palparci, mentre Alessandro faceva foto.
Giada iniziò a toccarmi dai jeans e sentì la mia eccitazione. Si abbassò e senza spogliarsi iniziò a succhiarmelo. La situazione si scaldò velocemente, il lui ci passò l'asciugamano, che posizionammo a terra ed iniziammo a giocare per bene. A lui piaceva fotografare e toccarsi dai pantaloni. Lei urlava oscenamente ed era veramente una porca in calore.
Goduto lei diverse volte, ormai iniziava ad essere buio e toccava a me.
La feci inginocchiare per la mia conclusione preferita. Una bella goduta sul viso. Un po' di colpi di lei, qualche leccata alle mie palle, limonata un po'...ed ecco che arrivò il mio momento. Diversi fiotti violenti e calda sul viso, capelli, tettone.
Da buona sweet non si lamentò dei capelli sporchi, ma anzi iniziò a ripulirmelo per bene.
Ora era il momento di ripulirsi lei...ma ahimè il lui non si era ricordato di portare anche i fazzoletti! L'asciugamano era molto sporco di terra secca, quindi inutilizzabile! Allora prese la sua canotta e si ripulì, dopodichè si rivestì, con la canotta che era tutta stropicciata e sporca della mia goduta! Per fortuna dovevano solo tornare a casa, per cui mi accompagnarono alla mia auto e ci salutammo.
L'outdoor era andato benissimo!