Dopo che se n’é andato
by bravabravaVisto: 831 veces Comentarios 6 Date: 09-03-2021 Idioma:
Lui è appena andato via, e con lui anche quel un misto di eccitazione e umiliazione che averlo lì mi provocava. Era stato punitivo ed eccitante all’inverosimile.
Adesso però che eravamo da soli poteva essere una cosa più intima tra noi. “Sai cosa c’è?” mi dice “Non voglio che ti seghi, altrimenti tra poco vieni ancora e voglio che ascolti”. Le rispondo che va bene. Ormai va bene tutto, mi ha fatto talmente contento che faccio tutto quello che mi dice di fare. “Rimani lì inginocchiato però”. “Certo”. Sto lì e fisso imbambolato la sua figa, rossa e bagnata, che è stata appena scopata da un altro, finalmente. “Vorrei sapere com’è andata dall’inizio”, le dico, “come si è avvicinato a te, cosa vi siete detti, tutto”.
“Ti eri appena alzato per andare a fare il bagno. Lui era a un paio di ombrelloni di distanza, e ho notato che mi guardava. Lì per lì mi sono vergognata e ho distolto lo sguardo. Ma ho iniziato a pensare a lui, e avevo notato il suo fisico, i suoi addominali ben visibili, e mi piaceva anche il suo viso. Mi sono accorta che stavo iniziando a bagnarmi. Ho guardato dov’eri, eri in acqua e ti stavi allontanando, come fai a volte perché ti piace lasciarmi lì da sola.. Allora ho deciso di riguardare verso di lui, e mi stava ancora fissando. Ho avuto come una vampata di calore.. Avvicinati di più, voglio che intanto che ti racconto me la guardi da vicino, che la baci e annusi”. “Si”, le rispondo tutto voglioso. “Insomma mi stava fissando, alternando sguardi negli occhi a occhiate alle tette. Mi sono morsa il labbro, ma non l’ho fatto di proposito, è stato istintivo perché ero eccitata, e lui deve aver interpretato il gesto come un segno di farsi avanti. Così si è avvicinato, mi ha salutato e mi ha chiesto se poteva sedersi sul mio lettino. Ci siamo presentati, mi ha detto che mi trova molto bella e aveva voglia di conoscermi, ma non sapeva che fare perché ha visto che ero col ragazzo. Gli ho detto che l’avevo notato anche io dal giorno prima, che era in un altro ombrellone con degli amici. Mi stava guardando dappertutto, e mi sentivo completamente nuda.. che poi di fatto indossavo solo il pezzo sotto del costume. Allora mi sono buttata e gli ho detto, sai sei proprio un gran figo! E lui mi ha detto, ok ma cosa possiamo mai fare.. sei in vacanza con il tuo ragazzo…”. Non stavo più nella pelle, sapevo che stava per dirmi come gliel’aveva detto, e stava tornando quel misto di eccitazione e umiliazione. “Gli ho detto, sai, questo non è veramente un problema. Al che mi fa “In che senso non è un problema? Potrebbe tornare su da un momento all’altro e scoprirci..”. Allora gli ho detto, guarda al mio ragazzo piacerebbe vedermi con un altro, ma non l’ho mai fatto.. solo che ora ne ho proprio voglia..”. “Lui ha preso la palla al balzo, e mi ha chiesto se mi andava di andare nella sua camera. Gli ho detto “Alziamoci, andiamo nella mia”. Mi sono messa la maglietta, lasciando lì il reggiseno, ho preso il cellulare e le chiavi. Ci siamo alzati, e mentre andavamo in camera gli ho detto che sei uno di quelli con la perversione di farsi scopare la ragazza. Che erano anni che mentre lo facevamo fantasticavamo di un altro che stesse facendo sesso con me mentre tu ci guardavi. Lui non era stupito, sapeva che c’è gente così. Mi ha chiesto se c’erano fantasie particolari, e gli ho detto che di solito si tratta di me che scopo con un altro, mentre tu te ne stai in un angolo a menartelo da bravo cornuto, e che ti piace che ti chiami così. Che spesso per venire ti seghi implorandomi di farti cornuto. Gli ho detto che il sesso con te non è soddisfacente. Sei contento?”. “Si amore, hai fatto bene a dirglielo” le rispondo “Avevo capito dal modo in cui mi ha riso in faccia appena sono entrato in camera che gli avevi raccontato qualcosa, hai fatto bene, me lo merito”. Avevo il cazzo che esplodeva a sentire queste cose da lei, e volevo venire. Le chiedo il permesso ma mi dice di no, e di pensare a baciargliela con amore. “Intanto arriviamo in stanza. Non faccio in tempo a mettere già le chiavi e il telefono che mi salta addosso, ci baciamo con la lingua e mi tocca ovunque. Ci dirigiamo in camera, mi spinge sul letto e mi tolgo la maglietta. Lui mi toglie le mutande e si tuffa a leccarmi le tette. Me le lecca un bel po’, poi si abbassa per leccarmi anche la figa”. Mentre lo racconta sento che è ancora tutta bagnata, e inizia a toccarsi mentre io sono a pochi centimetri, la bacio e la lecco. “Mi dice che è un lago, cosa che sapevo già. Non volevo perdere tempo, non ce la facevo più.. mi sono tenuta le gambe aperte con le mani e l’ho implorato di scoparmi. L’avrei fatto anche così, a pelle, ma mi ha detto di aspettare un secondo che si metteva il preservativo. Ho aspettato in quella posizione, ero sicuramente oscena, lui si è messo il preservativo in un secondo e mi è saltato sopra. Ho visto che ce l’avevo duro e grosso, più del tuo e non vedevo l’ora. Mi ha fissato negli occhi e mi ha detto “Adesso accontentiamo quello sfigato del tuo ragazzo”. Aveva il cazzo eretto, con un cappella molto grossa, appoggiato sulla figa, proprio dove sei tuo ora.. Gli ho detto di scoparmi, e me l’ha infilato tutto dentro. Mi ha scopato con foga e forza da subito, e penso di essere venuta dopo due minuti al massimo”. Non ce la facevo più, anche se non me l’aveva permesso ho annusato bene l’odore della sua vagina e mi sono segato, venendo quasi subito, per la quarta volta in neanche mezzora. Mi ha lasciato sfogare, senza obiettare, aveva capito che ne avevo un bisogno viscerale. Ha aspettato senza dire nulla che smettessi di masturbarmi e finissi di venire, e che l’effetto dell’eccitazione passasse. Solo allora mi ha detto “Che bravo cornuto che sei, che te lo meni a farti raccontare come mi sono fatta scopare. Prima ho visto che mentre io e lui venivamo insieme anche tu ti sei sborrato in mano.. mi sono eccitata ancora di più, ma eri piuttosto ridicolo”. Non sapevo cosa dire, aveva ragione. “Lo so, vedere che venivi insieme a un altro che ti stava riempiendo è stata la cosa più eccitante della mia vita. Grazie amore”. Gliel’ho baciata, e lei si stava toccando sempre più forte, finchè non è venuta da sola gemendo senza trattenersi. “Domani lo voglio incontrare ancora”, mi ha detto.