Titolo: orgasmo tra la folla
by strafigaVisto: 2558 veces Comentarios 19 Date: 24-11-2020 Idioma:
ho avuto bisogno di qualche giorno per calmarmi, per tirare il fiato e assimilare quello che mi è successo l'estate del 2019
per la prima volta da quando mi sono sposata ho avuto un contatto fisico, anche se molto soft (o forse no!), con uno sconosciuto.....
era una giornata caldissima, umida e soffocante. esco dallo studio a metà pomeriggio, indosso un vestitino leggerissimo, bianco, sotto il reggiseno e una mutandina brasiliana. sbrigo delle commissioni in centro e poi mi incontro con un amica in un bar all'aperto. si chiacchera del più e del meno, il caldo non allenta la morsa e il caffè me lo fa sentire ancora di più. mi distraggo un momento dal discorso con gloria e metto a fuoco un signore intorno ai 50 anni seduto un paio di tavolini più avanti e lo colgo mentre mi sta osservando. prima che si gira dall'altra parte ho l'impressione che mi sorride per un momento e io mi sento il battito aumentare. bello quel uomo, che aspetto sexy ma anche distinto. abbassando lo sguardo mi rendo conto che con il caldo mi ero alzata un pò di più del solito la gonna e di sicuro gli avevo regalato uno spettacolino eccitante anche se molto innocuo. dico a gloria di girarsi senza farsi notare per vedere il mio ammiratore ma con un certo disappunto vedo che si è appena alzato e lascia il locale.
mezz'ora dopo, avendo congedata la mia amica, mi dirigo verso la metro e scendendo noto un insolito via vai per le scale. sento l'altoparlante che annuncia servizio irregolare con possibili interruzioni a causa di lavori sulla linea. proprio oggi con questo caldo africano. valuto se risalire e cercare un taxi ma ormai sono sul binario affollatissimo. passa il primo treno ma rinuncio a prenderlo, troppo pieno. aspetto venti minuti il successivo, la situazione non cambia, anzi peggio, ma ormai ci sono. salgo, il vagone si riempie all'impossibile dietro di me e, altri corpi si schiacciano contro il mio, le porte si chiudono a fatica. partito il treno mi rendo conto che l'aria condizionata non funziona, la gente ha abbassato la parte superiore dei finestrini e si sente il boato del treno in galleria e il colpo d'aria quando incrocia il treno nella direzione opposta. corpi sudati, l'uno contro l'altro. come il bestiame. alla prossima vorrei scendere ma sono troppo lontana dalle porte, qualcuno mi pesta i piedi, e rinuncio. porte che si richiudono, lascio un momento l'appiglio e scivolo pesantemente indietro quando il treno riparte bruscamente. il mio corpo viene fermato da un altro vicino, balbetto un
scusi
senza alzare lo sguardo e mi ricompongo. sento adesso questo corpo, il corpo di un uomo più vicino a me, gli sono appoggiata contro con il mio fianco sinistro, con il mio gluteo sinistro, ma sento che l'altro non cede, anzi mi sorregge, ho l'impressione che stia premendo contro di me leggermente e inizio a realizzare che la nostra vicinanza non è proprio casuale e mi sento di nuovo il sangue che scorre verso la testa il che mi provoca una sensazione di imbarazzo...o forse è più di eccitazione?!
altra fermata, altro rimescolamento di corpi sudati, questa volta non ci penso proprio a scendere.
riprendono gli scossoni del treno, ecco di nuovo questo corpo maschile invadente, questa volta è proprio dietro di me, il mio sedere è in pieno contatto con il suo bacino. non so se sono io, se è lui o semplicemente la corsa del treno ma la pressione la sento sempre più forte, noto un leggerissimo movimento su e giù e più ci penso noto un rigonfiamento sempre più duro tra le mia natiche. vorrei divincolarmi, vorrei scappare ma sono paralizzata, sudata, non capisco più niente, mi gira la testa, sento solo il formicolio nel mio centro del piacere, ho l'impressione di aver inzuppato completamente il cavallo delle mie mutandine, ho il terrore che si noti un rivolo di nettare femminile che scorre giù verso le scarpe, la gente potrebbe pensare che mi sono fatta pipì addosso. ma tanto chi lo noterebbe. intorno sembrano tutti assenti, sofferenti, non vedono l'ora di essere arrivata a destinazione. il suo coso mi separa adesso più con insistenza le natiche, lo sento scorrere pesantemente lungo il mio sedere, abbasso lo sguardo, non voglio nemmeno sapere se i nostri vicini di viaggio ci guardano o no e in questo momento sento la sua mano destra che mi accarezza per un momento il fianco, poi sparisce per qualche momento e poi la risento sotto la mia gonna, accarezza la mia coscia destra per risalire tra le gambe lentamente verso la mia natica, sotto alla mia mutandina, mi accarezza il c... lentamente....sto per impazzire, tra il terrore di venir scoperta e la sensazione di essere per un momento l'anna troia.
la sua mano sempre nascosta dalla gonna, scivola sul davanti, mi tocca la mutandina all'altezza del pube , palpeggia la mia intimità attraverso il tessuto ormai bagnatissimo e contemporaneamente spinge la sua durezza contro il mio culetto, tanto forte da farmi mancare il respiro. ha spostato il mio slip, sento le sue dita accarezzare la pelle umida del il mio mons veneris rasato, seguono il solco verso il basso, sento il suo fiato sul collo, dio, le mani di uno sconosciuto mi stanno accarezzando le labbra quelle labbra dolcemente poi più forte, si sofferma sulla clitoride e la massaggia piano piano, è durissima , come come un bottoncino che gli sfugge, il resto del mio centro del piacere è un lago, mi sembra un eternità, il suo dito medio ha trovato l'apertura, penetra per quanto possibile la mia vagina con facilità, segue almeno un altro dito, varia il ritmo, la mia vagina inizia a pulsare, sono schiacciata tra il suo gonfiore dietro e la sua mano davanti, lo sento irrigidirsi e percepisco un gemito soffocato mentre io chiudo gli occhi e mi abbandono a un orgasmo incredibile ma impercettibile da fuori con il suo dito che sta violando la mia intimità, aggrappandomi ai sostegni lui rilascia la pressione ma continua ad accarezzarmi dolcemente la f...
la metro entra in stazione, mi accarezza da dietro la guancia con la mano che fino a pochi secondi fa era tra le mie gambe, ancora umida dei miei umori femminili , mi bacia velocemente la stessa guancia e riconosco l'uomo del baranche se ormai l'avevo intuito....
mi giro e lo vedo scendere e appena il treno riparte mi segue con lo sguardo sorridendo lasciandomi una sensazione tra la frustrazione e la soddisfazione incredibile. stringo le mie cosce e le sento bagnate da qualche goccia di pipì persa durante il momento culmine...
non so come ho fatto a ritrovare la strada di casa ma la notte l'ho passata quasi in bianco.
mentre scrivo questo racconto mi sembra di riviverlo, ho chiuso gli occhi e l'ho fatto passare come un film nella mia mente in quel momento, toccandomi forte forte, ho avuto il secondo orgasmo in 24 ore.....