HISTORIA TìTULO: Imprevedibile pomeriggio di mezza estate 
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Imprevedibile pomeriggio di mezza estate


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Imprevedibile pomeriggio di mezza estate

by spioncino_1_0
Visto: 173 veces Comentarios 1 Date: 29-05-2019 Idioma: Language

Trovato per caso, nei meandri del pc, l'inizio di un racconto mai concluso...
spero che vi piaccia. (cerco una complice che voglia essere Elena)


Imprevedibile pomeriggio di mezza estate
Era un caldo pomeriggio d'estate ed all'uscita dal lavoro, dopo una giornata piena di scocciature e di cose che andavano alla rovescia, decise di concedersi un aperitivo in riva al mare. Da piu’ di un mese era da un cliente in una nota localita' balneare, ma per lui altro che spiagge e belle ragazze, solo lavoro.

Alloggiava in una piccola pensione distante dal lungo mare un paio di km, quindi quel pomeriggio decise che era giunta l'ora di concedersi un po' di svago. Era piena estate ma lui, quest'anno, non se ne era ancora accorto, così impegnato com'era. usci' dal lavoro nel tardo pomeriggio, quando tutti gli altri se ne erano gia' andati. Senza compagnia, ma deciso a rilassarsi si diresse sul lungo mare.

Guardava la gente passeggiare, le persone nei bagni ancora affollati, sentiva il vociare dei bambini e dei ragazzini che giocavano a beach volley o a calcio sulla spiaggia, magli era era tutto estraneo, come fosse drogato, anestetizzato da tutti quei giorni di lavoro ininterrotto. La lontananza da casa, dalla moglie, e tutte quelle persone mezze nude che gli giravano accanto lo facevano sentire parecchio eccitato anche se non ci pensava. Decise di entrare in uno stabilimento balneare che aveva anche un bar molto grande e si sedette nel dehor vista spiaggia. Si sentiva strano, osservato, era l'unico seduto da solo. Una giovane cameriera, con il reggiseno del costume ed un paio di short che mettevano in rislato le sue forme lo raggiunse. Cosa desidera?. Lui che dentro di se si sentiva offeso per quel lei, a

soli

38 anni, rispose: un negroni, grazie.

La ragazza gli sorrise, e si allontano'. Lui la guardava camminare, ammirandone il sedere, sodo come solo a vent'anni sa essere, e pensando che poteva avere la meta' dei suoi anni. Dopo poco lei torno' con l'aperitivo ed un cabaret di stuzzichini, li poso' sul tavolo e gli auguro' buon appetito. Bevve il cocktail in fretta, ed un po' inizio' a girargli la testa. Guardava fuori, tante persone, molte belle ragazze, era assorto nei suoi pensieri.


La cameriera torno' e tolse dal tavolo il bicchiere vuoto. Quando lei si era allontanata lui la richiamo': scusa! Lei si volto' e torno' verso il tavolo, dica.... Me ne porti un altro, per favore?. Lei annui' con la testa e se ne ando'. Torno' con il bicchiere e lo poso' sul tavolo senza dire niente. Ritorno' a portare un altro cabaret di stuzzichini. Allora il nostro amico che nel frattempo aveva gia' bevuto meta' del secondo cocktail, gli chiese: scusa sai se c'è una spiaggia libera, ormai è tardi ma vorrei fare un bagno.

La ragazza rise e si appoggio al tavolo con la mano. Si, rispose è proprio qui dietro, dietro a quella roccia la' giù, saranno un quarto d'ora a piedi. Deve arrivare alla fine della passeggiata, poi proseguire sulla provinciale dopo poche centinaia di mt finisce il gard rail e vedra' che c è un sentierino. Arriva alla vecchia ferrovia, faccia la vecchia galleria, non abbia paura all'inizio è buia ma gira subito e vede la luce in fondo. Uscito è arrivato, è una bella spiaggia, frequentata anche da naturisti, ma molto tranquilla ci sono anche molte coppie e famiglie durante le ore piu' calde, è un bel posto.

Il nostro amico un po' stordito dall'alcool si alzo' ed anodo' a paragare, ringrazio' la ragazza e saluto' congedandosi. La voglia di fare il bagno pero'..... Si incammino' lungo il tragitto indicato, piano piano. Piu' usciva dall'abitato piu' incontrava persone con borse e ombrelloni che rientravano, Diede uno sguardo all’orologio, ormai erano quasi le sette. Ma si' chi se ne frega, tanto viene buoi alle dieci, penso' e prosegui. Trovare il sentiero non fu difficile e in pochi minuti arrivo' in un piccolo paradiso. Uscito dalla vegetazione si apri' una spiaggia lunga una cinquantina di metri, illuminata dal sole al tramonto con sabbia fine, molto carina. Si guardo' intorno, c'erano ancora un paio di persone ma dall'altro capo della spiaggia.

Si guardo' bene intorno ed ando' a sedersi su una piccola pietra, vicino alla roccia che delimitava la spiaggia dall'altra parte. Rimase seduto un po' guardando l'orizzonte, intontito dai negroni e dalla stanchezza del lavoro. Finalmente tranquillo!. Solo dopo una decina di minuti, ripresosi, decise di spogliarsi, rimanendo in mutande per prendere gli ultimi raggi di sole.

Tanto le altre persone erano abbastanza distanti da non notare che non aveva il costume ma le mutande. Quando anche gli ultimi bagnanti decisero di rientrare lui prese la decisione di fare il bagno. Era tutta l'estate che aspettava questo momento, con la bassa marea l'acqua sembrava olio, il momento perfetto. Decise di togliersi anche le mutande, per non ritornare con l'indumento bagnato, e si tuffo'. L'acqua era tiepida, c'era silenzio, senza il vociare di nessuno, che pace, che tranquillita'. Si fece una bella nuotata ristoratrice. Quando decise di rientrare usci' dall'acqua senza fare troppo caso alla spiaggia, pensando di essere solo a quell'ora. Si senti' chiamare ed il sangue gli gelo' nelle vene. Subito non capi' chi potesse essere.

Si volto' dal lato della provenienza della voce e vide la ragazza del bar, la cameriera, sdraiata su un ascigamano che lo guardava, sorridendo. Si senti' arrossire dall'imbarazzo ma fece un cenno di saluto. Lei pero' si alzo' e si diresse verso di lui,

buona sera, ha trovato il posto allora, le piace?. Si, si riusci' a rispondere. E' un nudista, qui ce ne sono molti, anche noi lo facciamo spesso, è bello sentirsi liberi. Lui senti' salire il rossore sul suo viso, fissava la ragazza che in piedi di fronte a lui lo fissava, nudo!. a questo punto lei noto' l'imbarazzo. Ma cosa fa, arrossice, non si preoccupi è una cosa normale qui fare il bagno nudi, Gli sporse la mano, Piacere Elonora, disse. Piacere Sandro, rispose.

Lei gli strinse la mano Ma dove ha' l'asciugamano? Non ce l'ho, ho i miei vestiti la, ed indico' la roccia. Lo prese per un braccio, venga, venga ad asciugarsi sul mio asciugamano almeno, se no come fa?. Ma no, guarda tanto poi devo rientrare. Su venga, quante storie, e lo strattono' ridendo. Sandro all'improvviso' noto' che Elonora non era sola, c'era anche una sua amica. Solo che al contrario di lei che aveva un costume a due pezzi, l’amica indossava solo un misero tanga. Quando vide i sue avvicinarsi si alzo in piedi. Sandro la guardo' bella, capelli acora bagnati, un abbronzatura da far invidia, senza il minimo segno del costume su un seno grande e molto sodo.

Eleonora che lo stava ancora tenendo, capi', abbaso un poco lo sguardo e esclamo', Ma cosa fa' si eccita a vedere la mia amica! e scoppio’ a ridere. Sandro si guardo', aveva una discreta erezione e questo lo fece sprofondare nel piu' profondo della vergogna. L'amica ridendo a sua volta, non si preoccupi, annzi mi fa piacere. A proposito io sono Elena e si presento' porgendogli la mano. Sandro non riusci', questa volta non diede cenno di reazione.

Elonora allora presento' Sandro all'amica. I tre si sedettero sugli asciugamani. L'amica, stronza si mise proprio davanti a Sandro non senza evitare di mostrargli bene il suo culetto marmoreo. Lui non riusciva a guardarla quelle quattro parole che riusciva a pronunciare le rivolgeva a Eleonora che stava raccontando all'amica di aver conosciuto Sandro quel pomeriggio al bar. Elena allora chiese a Sandro cosa facesse di bello li. Lui inizialmente rivolgendosi ad Eleonora cerco' di spiegare che era li per lavoro, che era un tecnico. E quant'è che è qui?,chiese Elena.

Sono circa due mesi. E non è mai uscito?, no al venerdi' rientravo a Casa, adesso sono quindici giorni che cerco di finire, avevo una scadenza. Ma finalmente ha finito? si, si. Nel frattempo Sandro si era ripreso e riusciva ogni tanto a guardarle tutte e due. Infatti anche il suo pene era tonato piu' allegro. Eleonora che noto' di nuovo l'allegria allungo' una mano e lo tocco'.

Lui ebbe un sussulto...... Eleonora ritrasse subito la mano, dai mica la mangio, esclamo. Sono contenta che ora si sia un po’ sciolto non volevamo metterla in imbarazzo. Si, solo che non mi capita tutti i giorni di essere seduto nudo in mezzo a due bellissime ragazze, rispose Sandro. Intervenne Elena, si ha ragione non è una cosa che facciamo tutti i giorni neanche noi, ma è capitata l’occasione e ….., l’abbiamo fatto, così per divertirci.

Beh non posso negare che sia piacevole, aggiunse Sandro. Si, di solito chi fa naturismo è la persona piu’ tranquilla del mondo, aggiunse Eleonora, noi ci scateniamo solo con qualche guardone che ci fissa, con lei abbiamo esagerato un po’, siamo state un po’ stronzette. E cosa fate con i guardoni?, chiese Sandro. Ah interessato… rispose Elena. Niente ci mettiamo nude e ci lasciamo guardare, così, si alzo, giro un paio di volte su se stessa, volse le spalle a Sandro che la guardava attonito mentre Eleonora, che aveva capito, guardava Sandro. Elena a questo punto si sfilo’ il tanga, si chino’ in avanti e offri’ una visione completa del suo sesso a Sandro che a questo punto senti’ la mano di Eleonora che lo stava masturbando lentamente. Sandro stava morendo d’eccitazione ma si sentiva impietrito, indifeso.

Elena si sedette davanti a lui con le gambe incrociate, per farsi guardare. Sandro a questo punto si giro’ verso Eleonora, che proseguiva molto lentamente con sguardo interrogativo. Eleonora sorrise, che stupida sono l’unica ancora vestita, potevi dirmelo prima. Si alzo’ gli fece cenno di alzarsi ed una volai in piedi una davanti all’altri gli disse, forza mi slacci l costume. Sandro passo le braccia intorno alla ragazza, quasi abbracciandola ed obbedì. Adesso Elonora era a seno nudo, Sandro la guardava.

Gli sembrava bellissima aveva un piccolo seno, era una ragazza minuta, dalla carnagione chiara, molto aggraziata. Lei si spinse in avanti schiacciando il suo pube sul cazzo eccitato di Sandro ed il seni contro il suo petto. Forza mi sfili le mutandine. Appena lui fece per eseguire l’ordine come un gatto lei si giro’ di schiena e non appena lui abbaso’ il costume lei non perse occasione per strofinarsi sopra il sesso di lui. Eleonora si giro’ e fece un passo indietro per lasciarsi guardare. Aveva il pube completamente depilato a differenza dell’amica che aveva un taglio alla brasiliana, Sandro impazziva, la ragazza lo faceva impazzire, era quello che voleva, lui preferiva lei. L’idillio venne interrotto da Elena, che nel frattempo si era spostata sull’ asciugamento dell’amica, Forza venga a sedersi. Adesso arano a parti invertite. Lui seduto davanti a Elonora, nuda che si toccava ogni tanto la patatina e Elena di fianco che aveva ripreso l’opera dell’amica, con mano inaspettatamente di velluto. Senta, disse Elena, abbiamo da proporle un gioco, ma dovra’ fidarsi ciecamente di noi fino alla fine.

Non risponda subito ci pensi pure un po’, senza fretta. Sandro cadde dalle nuvole, come se il paradiso in cui era finito si stesse incrinando, un po’ aveva paura ma era anche molto eccitato……. Elena, passo' alle armi di persuasione di massa, sposto con naturalezza la mano di Sandro appoggiandola sulla piega del suo inguine. Sandro da subito non capi, ma poi eploro' con piacere il sesso di Elena in punto di dita, cercando di ricambiare la gentilezza. Eleonora adesso stese le gambe, tenendosi sui palmi delle mani dietro il sedere, smettendo di masturabarsi.

Sandro noto' subito i suoi piedini, raffinati, fini e ben curati. Quanti anni ha, chiese Elonora. Poco piu' di 50, rispose Sandro, potrei essere vostro padre. Non si butti giu', rispose la ragazza, li porta bene e poi ci stiamo divertendo, è questo che conta. (poi correggo la prima parte) Ma allora datemi del tu, chiese l'uomo. Le ragazze si misero a ridere e risposero ok! Sei sposato hai dei figli? Sempre Eleonora, si ho una moglie e un figlio di 25 anni, piu' o meno la vostra eta' .

Beh, si io ne ho 24 ed Elena 26 rispose. Poi capendo di aver sbalgiato a dirar fuori il discorso continuo' ma non ti preoccupare, se deciderai per il si, da domani saremo soltanto un dolce ricordo, almeno così spero, se invece non accetterai sei libero fin da adesso di dimenticarti di noi. Elena che nel frattempo aveva capito che rischiava di farlo venire aveva ritratto la mano, lasciando la sua immersi negli umori del suo sesso. Siete molto belle e gentili, ormai non posso tirarmi indietro. Evviva esclamarono le amiche, baciando entrambe sulla quancia Sandro, che adesso aveva un po' di timore sulla proposta che avrebbe ricevuto. Allora da adesso ti diro' cosa devi fare, disse Elonora ma prima vai a prendere le tue cose e protale qui. Sandro si alzo' e si diresse verso lo scoglio con in testa il timore di aver fatto una cazzata, e piu' in basso un immutata eccitazione. Dopo pochi minuti torno' dalle due nuove amiche. Il suo pene era quasi tornato normale.

Sempre Eleonora gli disse, ora non ti spaventare, non ti faccio niente,fidati, ormai il dado è tratto, vedrai che se ti fidi di me ti divertirai come non ti è mai successo prima, ma ripeto fidati, non aver apura, lasciati condurre. Elena frugo' nella borsa e sporse all'amica n pacchettino. Eleonora tiro' fuori un castity device, una cintura di castita' maschile. Sandro ebbe un brivido, come dal dentista, ma Elena che capi, lo tranquillizzo accarezzandolo e ripetendo, fidati, vedrai che domani ce ne sarai grato.. Eleonora, con maestria gliela infilo', prima l'anello, poi la custodia del pene ed in fine chiuse il lucchetto. Alzo gli cchi, quardo' Sandro e sporgendogli le chiavi disse, tienile tu, so che non scappi, almeno non muori dalla paura. Ormai era quasi buio, le nove passate da un pezzo, dai rivestiamoci, ti portiamo alla pensione noi in macchina così fai prima, ma alle undici fatti trovare pronto che ti passo a prendere.

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