STORY TITLE: Racconto vero: come sono diventato cuck 
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Racconto vero: come sono diventato cuck


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Racconto vero: come sono diventato cuck

by LISAEMARCO
Viewed: 3597 times Comments 20 Date: 22-01-2015 Language: Language


Circa otto anni fa è arrivato un nuovo collega di lavoro molto simpatico, carino e disinvolto.
Ha iniziato subito a dimostrare interesse nei miei confronti. Naturalmente ne ho parlato con M., che mi ha suggerito di non scoraggiarlo.
Ci siamo incontrati spesso, ma sempre con altri colleghi, finchè un giorno mi ha chiesto di vedermi da sola e ci siamo trovati in un bar. Ha iniziato, come al solito, a farmi complimenti dicendomi che mi trovava molto attraente, che fantasticava spesso su di noi ed il desiderio è reciprocamente cresciuto.
Devo precisare che senza le sollecitazioni di M., non sarei mai andata oltre, anche se la situazione, per me nuova, mi incuriosiva ed eccitava parecchio. Era la prima volta che mi sentivo corteggiata e desiderata da un altro uomo dopo il matrimonio …
Una mattina (sapevo che eravamo entrambi liberi dopo le 10), mi sono vestita in modo leggermente provocante, vestitino leggero, calze autoreggenti e tacchi alti… Dopo la pausa, l’ho invitato a casa mia “a bere qualcosa”. Inutile dire che ha accettato senza alcuna esitazione.
Ero molto tesa ed imbarazzata, ma anche molto su di giri…
Appena entrati in casa l’ho fatto accomodare in salotto e gli ho offerto (come promesso) da bere. Abbiamo parlato del più e del meno finchè mi improvvisamente ha preso le mani. Abbiamo subito iniziato ad accarezzarci e baciarci appassionatamente. Il mio livello di eccitazione e di tensione saliva sempre più, mi sembrava di essere tornata alle mie prime esperienze… erano anni che non provavo queste sensazioni….
Sentivo le sue mani risalire lungo le mie gambe, indugiando a lungo sulla pelle nuda sopra le autoreggenti, fino ad arrivare finalmente ad accarezzarmi le mutandine, ormai completamente bagnate.
Io ero piuttosto bloccata e non riuscivo a ricambiare le sue carezze, tanto che, ad un certo punto, mi ha preso la mano e l’ha portata sulla patta dei pantaloni, per farmi sentire cosa c’era “sotto”.
Mi ha sollevato la gonna, mi ha tolto le mutandine e con decisone mi ha messa in ginocchio con il busto appoggiato al divano. Ha iniziato a leccarmi il buchino, poi si è abbassato i pantaloni e me lo ha infilato dentro lentamente.
Non ero abituata a questo tipo di rapporto per cui all’inizio ho sentito un po’ male, ma dopo pochi istanti l’eccitazione ha avuto il sopravvento e mi sono lasciata andare completamente…Lo sentivo entrare ed uscire da me e mi sembrava di fare l’ amore con lui. Anche lui era molto eccitato ed ha goduto abbastanza presto.
Questo primo incontro si è concluso così, ricordo che sono rimasta turbata per tutto il giorno.
Appena mio marito è tornato a casa, ha voluto sapere tutto dell’ incontro nei minimi dettagli e si è stupito di quello che mi sono lasciata fare, poiché con lui sono piuttosto restia a questo tipo di rapporto. Infatti mi piace di più fare all’ amore “normalmente” che non in questo modo, specie se le “dimensioni” sono buone….

Ripensando al passato, questo ragazzo è stato la persona adatta per la “prima esperienza allargata”, perché si è sempre comportato correttamente, è serio, simpatico ed ha una mentalità aperta, tanto che poi è stato il primo ad essere coinvolto nei nostri rapporti “a tre” . Tuttora lo incontriamo ogni tanto.


Con il mio collega di lavoro, che chiamerò P., gli incontri si sono susseguiti in modo abbastanza regolare (avevamo entrambi mezza mattinata libera il martedì…).
Mi raggiungeva a casa senza farsi troppo notare dai vicini; qui lo aspettavo cercando di variare ogni volta l’abbigliamento e la situazione: gonna corta e camicetta trasparente; calze nere, reggicalze e scarpe col tacco; facendomi trovare nuda sul letto…

P. mi parlava molto, quando ci vedevamo al bar mi sussurrava che non vedeva l’ora di fare l’amore con me, appena poteva mi accarezzava le gambe dolcemente senza farsi notare da nessuno. Quando ci incontravamo a casa mia mi diceva quanto lo eccitavo mentre gli prendevo in bocca il suo arnese (cosa che mi piace moltissimo), mi incoraggiava e mi faceva i complimenti per come lo mangiavo, mentre facevamo l’amore mi diceva parole dolci ed eccitanti, senza mai però scadere nel volgare…

Purtroppo gli incontri non erano mai eccessivamente lunghi, in quanto P. doveva tornare a casa per l’ora di pranzo dalla sua compagna e questo non ci piaceva molto.

Forse per questo P. colse l’occasione di un suo viaggio a Milano per invitarmi a seguirlo. Accettai con gioia (all’epoca avevo una amica che lavorava a Milano) e partimmo insieme in treno. P. ancora non sapeva che M. era a conoscenza di tutto, e la cosa credo lo eccitasse ancora di più.

Fu tutto molto eccitante, a partire dal viaggio. Indossavo un abitino corto ma largo, senza niente sotto. Mi sedetti di fronte a lui e feci in modo che se ne accorgesse. Mi ero depilata ed ero particolarmente su di giri : ti lascio immaginare la sua sorpresa e l’ effetto che la situazione creò su entrambi ….

Arrivati a destinazione ci separammo (io dalla mia amica e lui da degli amici) per ritrovarci il giorno seguente in albergo (alle 10 di mattina !).

Puntuale mi presentai all’ appuntamento ed appena entrati nella stanza ci spogliammo immediatamente, ci sdraiammo sul letto e cominciammo ad accarezzarci reciprocamente. P. mi parlava con dolcezza e decisione, facendomi sentire desiderata, in un modo che mi eccitava moltissimo. Ho cominciato a leccarlo dappertutto e poi l’ ho preso in bocca fino a farlo quasi godere…
P. a questo punto mi ha penetrata , alternando movimenti lenti con colpi più ritmati e decisi, continuando a dirmi quanto gli piacevo e mi desiderava… Mentre mi scopava, cominciai a toccarmi (mi piace moltissimo farlo mentre faccio l’amore). Mentre mi toccavo all'inizio si muoveva troppo velocemente dentro di me, gli chiesi di rallentare e dopo pochi minuti provai un'orgasmo profondo: mentre stavo per godere P. accellerò i suoi movimenti, continuando a scoparmi con impeto per alcuni minuti... Poi rallentò di nuovo e ripresi a toccarmi. P. aveva capito al volo che mi piaceva essere penetrata dolcemente e lentamente mentre mi toccavo e poi più rudemente mentre venivo e subito dopo... e così venni più volte finchè anche P. esplose di piacere tra le mie gambe.

Continuammo a fare sesso fino alle sei del pomeriggio, (riposandoci di tanto in tanto, per poi riprendere a stimolarci reciprocamente) quando, piuttosto stanchi, uscimmo a mangiare qualcosa.

Mi piace molto far godere un uomo più volte e credo che quel giorno P. sia venuto almeno quattro o cinque volte…

Dopo circa un’ ora siamo tornati in camera ed abbiamo ripreso il nostro incontro intimo, dormendo solo qualche ora.
A P. piace molto quando prendo in bocca il suo cazzo, mi guarda mentre lo faccio, credo di avere un’espressione che lascia completamente trasparire il mio piacere di avere un bel cazzo duro in bocca, leccarlo, mordicchiarlo, succhiarlo, stofinarmelo sul viso fino a farlo godere. Quella notte l’ ho fatto con un trasporto ed una passione veramente unici… trasporto.

La mattina seguente il treno ci attendeva, ma P. ha voluto guardarmi mentre mi “rivestivo”, visto che nella foga del giorno prima non ne aveva avuto il tempo: insomma, uno spogliarello alla rovescia…

Era la prima volta che ci incontravamo senza assilli d’orario e devo confessare che è stata una giornata indimenticabile, credo per entrambi. Non mi capita spesso di fare sesso per ore, ci vuole un elevato stato di eccitazione e la compagnia “giusta”, ma quando ci sono queste condizioni mi piace molto..


Dopo la “gita” a Milano, ho incontrato ancora qualche volta P. da sola, devo confessare che M. cominciava a diventare geloso, anche se lo eccitava sentirsi raccontare nei minimi particolari le mie “avventure”. Abbiamo quindi deciso di proporre a P. un incontro a tre.
P. ha accettato senza troppe esitazioni, anche se per lui, ma anche per noi, era la prima esperienza di questo tipo: era curioso di provare….
Passò un poco di tempo prima che fossimo tutti disponibili e l’attesa aumentò la curiosità di tutti.
Finalmente arrivò il giorno “x”….
P. venne a casa nostra un pomeriggio in cui nostro figlio era a scuola; M. era ancora al lavoro; per rendere la situazione meno imbarazzante eravamo d’accordo che ci avrebbe raggiunti dopo una mezz’ora.
Ci spogliammo subito ed iniziammo ad intrattenerci piacevolmente.
Quando arrivò mio marito, P. mi stava leccando tra le gambe. Continuammo come se niente fosse (anche se in realtà eravamo molto imbarazzati). M. si spogliò rapidamente e si unì a noi, iniziando ad accarezzarmi e a baciarmi sulla bocca.
Dopo qualche minuto l’eccitazione prevalse sull’imbarazzo…… Era la prima volta che sentivo su di me le mani di due uomini, che mi sentivo stringere da due corpi nudi, che avevo a disposizione due cazzi turgidi tutti per me….
Li feci sdraiare a pancia in su’ e mi inginocchiai tra di loro, cominciai a prendere in mano entrambi i cazzi ed a succhiarli alternativamente…. che strana sensazione !!
Sentivo i loro sguardi sulla mia bocca che avvolgeva con passione i loro arnesi, e sul mio corpo, riflesso nello specchio ai piedi del letto…
Mio marito non riuscì a trattenere a lungo l’eccitazione e mi venne in bocca, mi fece sdraiare e cominciò a leccarmi, mentre continuavo a succhiare il cazzo di P.
M. sapeva che mi eccitava moltissimo essere penetrata lentamente mentre lui mi leccava, e così mi infilò con dolcezza due dita nella mia fighettina, ormai bagnatissima, muovendole lentamente: sapeva che questo mi faceva impazzire ed infatti dopo qualche minuto anch’io raggiunsi un orgasmo molto intenso che, come al solito, mi procurò un forte desiderio di essere penetrata. Mi misi a cavalcioni su P. e cominciammo a fare l’amore con passione.
Ero così bagnata che il suo cazzo scivolava dentro di me senza alcun attrito. P. era molto resistente e continuammo così per diverso tempo. Nel frattempo mio marito era tornato “in forma” e mi sembrava volesse essere coivolto.
Mi sollevai, sfilando il cazzo di P. dalla mia patatina e mi misi a cavalcioni su mio marito, ricominciando il movimento appena interrotto.
A questo punto P. si porto’ dietro di me e cominciò a massaggiarmi il buchino… Ero talmente bagnata che il suo dito entrò senza fatica….
Subito dopo sentii puntare il suo cazzo su di me. I. , che aveva capito le intenzioni di P., si fermò un attimo senza però uscire da me. Il leggero dolore inizale (P. mi ha penetrata lentamente e con dolcezza) lasciò presto spazio a sensazioni decisamente più piacevoli. Ora sentivo i loro due cazzi dentro di me e tutti e tre ci muovevamo cercando di mantenere una certa sincronia (cosa non molto facile): dopo qualche minuto io e P. siamo venuti quasi insieme, seguiti immediatamente da mio marito.
Devi sapere che con mio marito ho praticato il rapporto anale pochissime volte, perché col suo cazzo provo un certo dolore, ma in quella occasione (ed altre volte con P.) mi è veramente piaciuto.
La cosa che comunque più mi eccita è sentirmi desiderata ed ammirata, e P. in questo è bravissimo: ogni tanto mi telefona e mi dice che non vede l’ora di vedermi, di toccarmi e di sentire le mie labbra sul suo cazzo…. se la telefonata dura qualche minuto mi trovo tutta bagnata…. qualche volta ci siamo anche masturbati al telefono…

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