STORY TITLE: L'evoluzione di una esibizionista - parte 2 
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STORY

L'evoluzione di una esibizionista - parte 2

by maryfica
Viewed: 148 times Comments 0 Date: 08-07-2025 Language: Language

L’avventura con quel giovane in quella caletta aveva così rivelato il voyeur nascosto di mio marito ma soprattutto quanto si fossero ridotti i miei freni inibitori trasformandomi in una sfrontata troia!
Per la prima volta ero stata con due maschi contemporaneamente, dentro di me sentivo che non mi bastava più il semplice esibizionismo, ma soprattutto capivo che non riuscivo più a capire quali fossero i miei limiti!
Tornammo al B&B senza dire una parola, ci facemmo la doccia e seduti sul bordo del letto ci guardavamo negli occhi senza che nessuno di noi due avesse il coraggio di parlare.
Alla fine, presi il coraggio a due mani, «Adesso cosa penserai di me, che hai sposato una vera porca!» gli dissi.
Gli si illuminò il volto «a parte il fatto che allora tu dovrai pensare di me che sono un cuck ed un cornuto che non tiene a sua moglie, ma sappi che, comunque dovesse finire la nostra storia io ti amerò sempre perché è proprio così che volevo che fossi!»
«Amore, oggi quando ti ho sentito godere in quel modo mentre quel ragazzo mi scopava mi stavo sentendo realizzata perché mi rendevo conto che questo era il modo per farti felice, e sinceramente il fatto di essere desiderata da più uomini in tua presenza mi fa salire il sangue al cervello dalla eccitazione!»
Capimmo allora che era proprio quella la chiave che avrebbe reso indissolubile il nostro rapporto.
Andammo a fare una cena veloce in rosticceria e rientrammo subito in camera, questa volta non per fare sesso ma per fare l’amore!
Fu una lunga notte e ci addormentammo sfiniti.
La mattina ci siamo svegliati molto tardi, così siamo andati in uno stabilimento lì vicino anche per fare colazione, preso un ombrellone con due lettini ci siamo distesi al sole.
Ovviamente non potevamo esagerare essendo in uno stabilimento, ma avendo notato che c’erano un paio di ragazze che erano in topless mi tolsi anche io le parte di sopra rimanendo con un tanga molto sgambato che a mala pena riusciva a coprire la fica ed il triangolino di pelo sull’inguine. Ovviamente questa volta il plug era rimasto in stanza!
Mentre ero distesa a rosolarmi al sole sento una voce di donna che mi dice «Posso disturbarla un attimo?»
«Prego!»
«Non vorrei sbagliarmi ma voi non eravate la coppia sulla spiaggetta che con quel ragazzo …»
Non le ho fatto finire la frase «Abbiamo esagerato vero?»
«Vuole scherzare, anzi era una vita che a mio marito non si risvegliavano i sensi!», «Sapesse come dopo essermi venuto in bocca mi ha portato dietro una roccia e mi ha preso da dietro, voleva sodomizzarmi ma io ero troppo tempo che non lo facevo e non ci siamo riusciti.»
«Peccato, avrebbe potuto essere stata un’esperienza indimenticabile» le ho sussurrato alzando la spalliera del lettino mentre lei si sedeva sul bordo del lettino.
Allora lei si è avvinata un po' di più per non farsi sentire dai vicini di ombrellone e mi ha detto: «non vorrei sembrare indiscreta ma ieri mentre lei era piegata ho avuto l’impressione che ci fosse qualcosa che brillava nel suo sedere!»
«E’ un plug anale è molto stimolante, inoltre se come mi dici hai avuto difficoltà ad avere un rapporto anale forse potrebbe esserti di aiuto.»
Mi ha guardato dubbiosa dicendomi: «forse, ma bisogna essere in due per farlo e ultimamente mio marito sembra essere disinteressato a me, cosa dovrei fare per risvegliarlo?»
«Non penso», le ho detto, «che dovresti avere difficoltà a stimolarlo, sei una bella donna!»
In effetti anche se matura era veramente ben messa, aveva un corpo tonico e nonostante l’età un seno che ancora faceva la sua porca figura.
Si era incuriosita: «Cioè come?»
«Dovresti essere un po' più sciolta, magari anche un po' sfacciata, fagli capire che ci sono altri uomini che sarebbero pronti a farti il servizio e magari lui sentendosi colto nel vivo potrebbe reagire positivamente!»
«Ti andrebbe di darmi qualche consiglio?»
Quindi, per farle un esempio, le stavo raccontando della regola del tre quando mi sono accorta che due attempati signori seduti nell’ombrellone davanti al nostro avevano voltato le sdraio verso di noi facendo finta che si erano spostati all’ombra, ma in realtà non avevano mai staccato gli occhi da noi.
Messami seduta sul lettino con le gambe incrociate le ho detto: «Guarda ora, ti sembrerà eccessivo, ma se riuscissi a fare cose simili facendo finta che non te ne sei accorta vedrai che poi tutto ti riuscirà più facile!»
Mi sono sporta da una parte per prendere il cellulare dalla sacca da mare e nel mentre con un gesto veloce ho scansato lo slip del costume mettendo in mostra l’oggetto del desiderio dei due porci.
Poi mi sono rivolta a lei ridendo: «Agli anziani penso di aver risvegliato qualche ricordo, ma a quell’uomo che sta venendo verso di noi mi sa che gli va stretto il costume!»
E lei stupita ha esclamato: «Cazzo ma è mio marito, non stacca gli occhi de te!».
Nel frattempo, lui è arrivato da noi mentre Giulio finalmente rientrava dalla sua uscita per fare snorkeling!
«Salve, piacere, sono Giovanni, il marito di Luisa, forse non si è accorta ma le si è scostato il costume!»
E mio marito arrivato in quel momento sorridendo: «Già, a mia moglie succede frequentemente, per questo le consiglio sempre di non metterlo!», «Lei è Mary, piacere di conoscervi!»
Giovanni a quel punto con un sorriso a 32 denti ha esclamato: «Ma voi siete la coppia della spiaggia di ieri, scusate l’impertinenza ma siete stati fantastici!», «Questa sera vi voglio nostri ospiti, andiamo in un piccolo ristorante dove fanno un pesce favoloso!»
Luisa allora ha proposto che sarebbero passati loro a prenderci alle otto nel nostro B&B.
Mi sono rivolta a lei e le ho sussurrato: “Segui il mio consiglio, questa sera scordati l’intimo a casa!» e lei ha sorriso.
La sera mi sono preparata seguendo la regola: scarpe con tacco alto, un tubino azzurro senza spalline, molto corto, con una apertura a rete lungo i fianchi con maglie abbastanza larghe che partivano da sopra e arrivavano alla fine mostrando chiaramente che sotto ero nuda, ovviamente non poteva mancare il plug come terzo elemento!
Arrivati al locale sembrava non esserci posto, un ristorantino all’aperto sotto la scogliera con pochi tavoli tutti occupati.
Il proprietario si è avvicinato scusandosi ma poteva offrirci solo un tavolo su una specie di balconata scavata nella roccia.
Dato lo stretto spazio il tavolo alto era poggiato alla balaustra con quattro sedie alte, e seduti coì in alto si godeva comunque di una favolosa vista della baia.
Abbiamo preso posto, i maschi ai capo tavola e io e Luisa sul lato lungo rivolte verso il mare, ma soprattutto verso la sala da dove già avevo notato come i maschi seduti ai tavoli alzavano in continuazione lo sguardo verso la ringhiera della balconata.
«Le hai messe?» ho sussurrato all’orecchio di Luisa!
«No!»
«E che effetto ti fa? E Giovanni lo sa?»
«Se ne è accorto mentre mettevo il vestito, è rimasto a guardarmi incuriosito e comunque ora sono eccitata!»
«Ottimo, allora adesso cerca di tenere le gambe ben aperte come sto facendo io perché, forse non lo avrai notato, ma i signori seduti sotto ci tengono molto a guardarci le fiche!»
«Ok, però cosa mi fai fare!» mi ha detto arrossendo.
Al che Giovanni rivolgendosi a noi «Cosa state combinando voi due?»
E Giulio marpione ha ribadito quasi a voce alta facendosi sentire anche dal cameriere che portava la seconda bottiglia di vino: «Figurati, saranno sicuramente senza mutande, almeno Mary sono sicuro che non le ha, e starando mostrando la fica a tutti! Non hai notato gli sguardi da sotto?»
Il cameriere ha annuito sorridendo sotto i baffi mentre andava via, e io non ho resistito, essendo seduta vicino Giovanni ho allungato la mano sotto il tavolo e l’ho messa sulla sua patta.
Aveva un’erezione che non so come facesse a stare nei calzoni.
Intanto i bicchieri di vino continuavano a svuotarsi e i discorsi si facevano sempre più spinti.
«Luisa ma lo sai che Giovanni è a cazzo dritto!»
«E tu lo sai che Giulio mi sta infilando le dita nella fica?» mi ha risposto ridendo, poi rivolta al marito «Lo sai che Mary va in giro con un plug nel culo così ce lo ha sempre pronto per farsi inculare?»
La serata stava degenerando, così Giovanni ha chiesto il conto dicendoci: «Ora venite a casa nostra per il bicchiere della staffa e approfondiamo il discorso del plug!»
Era una villetta in riva al mare con un giardino ben curato, così aperto il cancello Giovanni ci ha invitato ad entrare e accompagnandoci lungo il vialetto mi ha palpato il culo dicendo: «Ma ce l’ha veramente nel culo! Voglio vederlo!»
Mentre Luisa andava a prendere un po' di bibite e alcolici noi ci siamo sistemati in giardino sui divani e le poltrone in giardino, c’era un bel fresco portato dalla brezza marina, un fantastico cielo stellato ed intorno un silenzio rassicurante.
Luisa arrivò con le bevande, nel frattempo si era cambiata con un vestitino leggero cortissimo e sedutasi sulla poltrona difronte a Giulio con le gambe incrociate sul cuscino mi ha detto: «allora glielo hai fatto vedere?»
Si riferiva alla richiesta di Giovanni riguardo il plug e nel frattempo mostrava la fica a Giulio!
A quel punto alzandosi verso di me Giulio mi ha preso la mano, mi ha fatto alzare facendomi girare con le spalle verso Giovanni e messosi dietro di me baciandomi sul collo, cosa che mi fa letteralmente sciogliere, ha iniziato a far scendere la lampo del tubino facendolo scivolare a terra lasciandomi completamente nuda. Poi mi ha fatto piegare in avanti e messomi le mani sulle natiche le ha allargate mostrando il gioiello e la mia fica a Giovanni.
Luisa studiava le reazioni del marito dicendogli: «Cosa te ne pare? Ne regalerai uno anche a me?»
E Giovanni: «Certo ci vorrebbe proprio per farti allargare un po' quel buchetto stretto che hai!», poi rivolto a noi: «da tanto troppo tempo muoio dalla voglia di incularla, ma lei lo ha così stretto e io sono così maldestro che gli faccio subito male!»
A quel punto Giulio, dicendo «Permettete?», mi ha sfilato il plug, lo ha leccato, succhiato e lo ha messo vicino la bocca di Giovanni e gli ha detto: «Leccalo, bagnalo bene che lo facciamo provare a Luisa».
Poi si è portato da Luisa facendola alzare, gli ha alzato il vestitino facendoglielo uscire dalla testa e ormai anche lei nuda con la fica bagnatissima l’ha fatta piegare con le mani sulla poltrona, poi si è inginocchiato ed ha iniziato a leccarle il culo pescando con la lingua gli umori dalla sua fica portandoli a lubrificare quel bottoncino che iniziava a rilassarsi.
Io non ci potevo credere, vedevo Giulio che leccava fica e culo di un’altra donna e la mia fica si era ormai sciolta in un lago!
Giovanni aveva tirato fuori un cazzo considerevole e stava iniziando a masturbarsi quando sentimmo Luisa gemere: «Ohhhhhh! Fai pianoooo!». Giulio stava infilandogli il plug nel culo!
Giovanni si è rivolto alla moglie: «Ti piace?»
«Siii, è una sensazione che si ripercuote sulla fica e mi arriva dritta al cervello» gli ha risposto iniziando a passeggiare sculettando intorno al giardino.
Non resistevo più, sentivo il bisogno di sentirmi riempire quel vuoto lasciatomi dal plug, così mi sono rivolta a Giovanni mettendogli il culo a 10 centimetri dal viso: «Ti va di incularmi così riprendi la mano?»
Giovanni si è spogliato in un attimo e si è fiondato con il viso tra le mie natiche leccando e sbavando sul buco del culo e sulla fica, poi sentivo la sua lingua che si infilava nel culo, mi stava sodomizzando con la lingua.
Ero in estasi ma volevo di più, «mettici il cazzo!»
Lui mia afferrato con violenza e me lo stava per spingere dentro, ma aveva una cappella così larga che rischiava di farmi male, così l’ho spinto seduto sul divano e ho esordito con la specialità della casa: sarei stata io ad impalarmi su di lui dandogli le spalle.
Così con le mani gli ho afferrato quella specie di boa ed ho puntato la cappella sul buco del culo rilassando i muscoli dell’ano.
Devo dire che Giovanni aveva fatto un ottimo lavoro con la bocca così tra la sua saliva e gli umori della fica quella cappella stava lentamente scomparendo dentro di me.
«Siii, sta entrando!», «Luisa lo vedi?», «Se lo sta prendendo tutto!» urlava Giovanni.
Luisa di rimando: «E io?», «voglio essere inculata anche io!».
Non lo avesse mai detto, Giulio, levatosi i calzoni e i boxer, le ha levato il plug, l’ha messa a pecorina sulla poltrona e ha iniziato a spingerle il cazzo nel culo.
Mi sembrava di vivere in un film porno, ero seduta su un cazzo che mi stantuffavo da sola nel culo mentre mio marito stava sfondando il culo ad un’altra donna e la cosa mi faceva sbrodolare con la fica che mi veniva strapazzata dalle mani di Giovanni che mi cingeva da dietro!
Mancava solo il premio finale che arrivò da lì a poco!
Il cazzo di Giovanni prima si irrigidì, poi iniziò a pulsare e ad ogni pulsazione un getto di sborra mi riempiva le viscere!
«Luisa, Luisa, le sto sborrando nel culo!», «Non finisce più, dopo voglio farti il culo anche a te!»
Allora Luisa con una voce da troia che non le avevo mai sentito gli ha risposto: «Allora sbrigati a farlo tornare su, perché Giulio mi è già venuto dentro e ora voglio sentire il tuo cazzo che mi spinge la sua sborra nell’intestino!»
Ora Giovanni era uscito e io per favorire Luisa ho iniziato a fargli un pompino per rianimarlo e permettere alla sua donna di godere di quel cazzo che tutto sommato era di sua proprietà.
Fattoglielo tornare bello rigido ho chiamato Luisa: «Vieni Luisa, hai visto come ho fatto io e ha funzionato, ora fallo tu che sei bella aperta dall’inculata di Giulio!»
Lei si è seduta su suo marito, si è assestata il cazzo sul culo e lentamente lo ha lasciato scivolare dentro di lei.
Con stupore sospirava rivolta al marito: «Non pensavo mai che ci sarei riuscita, dovevo farmi rompere il culo da un altro uomo per farmi inculare da te!»
Io avevo una fontana tra le gambe, la sborra di Giovanni che mi colava dal culo così mi sono messa a pecora e ho ordinato a Giulio: «adesso inculami come hai inculato lei, sbattimi come una cagna, fammi sentire troia!»
Le spinte di Giulio mentre vedevo l’altra coppia in estasi mi procurava un orgasmo esplosivo, mi stimolavo il clitoride squirtando come un fiume, stavo venendo avendo preso cazzi solo nel culo e mentre la sborra di mio marito mi inondava l’intestino mi sentivo veramente fiera di essere così troia!
Finalmente anche Giovanni era venuto nel culo di Luisa e si stavano ricomponendo.
Luisa ci ringraziò: “Non potete immaginare quello che oggi avete fatto per noi! Spero che ci rivedremo presto».
Ci scambiammo i telefoni, Giovanni ci riportò a casa e salutandoci disse: «Grazie ragazzi, avete realizzato il mio desiderio di incularmi Luisa, ma non pensavo mai che per farlo fosse così bello dover passare per il tuo culo Mary, sei una donna fantastica!»
E così ero passata da esibizionista a troia, da troia a scambista ma ormai sapevo bene che non sarebbe finita lì.

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