Sapore di sale
by Intrigomentale
E cosa c’è di meglio d’inverno, che andare a prendersi un po’ di caldo alle canarie con la ragazza, precisamente a Fuerteventura, splendida terra dove il vento caldo e le fantastiche spiagge dominano questo piccolo paradiso terrestre e dove puoi passare il giorno a praticare un po’ di surf e la sera goderti il rumore del mare… magari bevendo un buon Rum al miele
Ogni volta che parto per qualche vacanza non posso non portarmi un paio di scarpe per andare un po’ a correre, amo stare a contatto con la natura, immergermi in essa, che sia mare o montagna.
Quel pomeriggio la mia ragazza aveva quello splendido periodo tanto amato dalle donne, e allora decisi di andare a correre sulla spiaggia per rilassarmi un po’ e godermi il sole sulla pelle
Per chi non conoscesse l’isola in queste spiagge ci sono delle piccole costruzioni di pietre fatte a C per proteggersi dal vento e spesso avevo notato che venivano usate anche da tante coppie nudiste per avere un po’ di intimità in più..
Dopo i primi chilometri cominciai a vedere le prime costruzioni ma erano occupate da coppie vestite o comunque si vedeva subito non interessate a qualche conoscenza.
Un po’ deluso stavo per tornare indietro quando in lontananza vidi una zona con un camper e qualche costruzione in pietra, la “spiaggia”era abbastanza rocciosa e perciò non c’erano altre macchine o persone quindi decisi di fare un piccolo sforzo e andare fin la.
Arrivato in prossimità vidi un uomo nudo sulla cinquantina, che si stava godendo il sole su una sedia da mare leggendo una rivista e poi avvicinandomi alla costruzioni scoprii che c’era anche la moglie, lui vedendomi arrivare da distante chiuse la rivista e incrociò il mio sguardo, per educazione evitai di guardare sua moglie nuda e feci un sorriso ed un cenno con la testa, che prontamente ricambiò mostrando un sorriso bianchissimo
Feci ancora 4/500 metri pensando a quello sguardo e poi tornai indietro.
Mi stava osservando probabilmente chiedendosi se tornassi subito indietro, anche perché la rivista era ancora poggiata dove l’aveva lasciata a terra prima.
Decisi di giocarmi le mie carte, e arrivato ad una decina di metri da lui rallentai la corsa e cominciai a fare alcuni esercizi di allungamento.
Mi stava ancora guardando e allora provai ad attaccare bottone dicendo che non avevo più l’età per correre sotto il sole, lui sorridendo mi rispose che erano francesi e che non aveva capito benissimo.
Così ringraziai a mente mia madre e gli anni di vacanze con i miei genitori in Francia e Corsica e ripetei in Francese la mia frase.
Subito scoppio a ridere e dopo due battute chiamo sua moglie per presentarmela, si chiamavano Emily e Romain, lei era veramente una bella donna, non tanto alta, con gli occhi chiari, i capelli a caschetto neri e una bella terza che ancora rimaneva bella alta
Lui un uomo normale, rasato come me,in buona forma fisica e un cazzo di tutto rispetto
Mi raccontarono di essere in vacanza da 10 giorni in giro per l’isola è che erano scappati dalla routine lavorativa e dai figli che cominciavano ad essere grandi abbastanza da dargli un po’ di respiro.
Mi invitarono a sedermi un po’ con loro e di riposarmi un po’ prima di tornare indietro e accettai volentieri un po’ di acqua fresca.
Parlando delle loro vacanze in camper scoprirono che anche io ero già stato a cap un paio di volte e non mi scappo il loro sguardo subito seguito da un sorriso.
Eravamo seduti loro due da una parte e io dall altra di questa costruzione, vidi la mano di lei correre sul cazzo del proprio uomo mentre i suoi occhi non si staccavano dai miei, tutto ad un tratto nessuno aveva più voglia di parlare e io non sapendo ancora bene quale sarebbe potuto essere il mio ruolo mi godevo i suoi occhi che erano passati a guardare il marito.
Lui le sorrise, si alzò e andò a sedersi sulla sedia spostandola in posizione dove avrebbe potuto guardare sia noi che se fosse arrivato qualcuno…
E spinto da questo gesto mi avvicinai ad Emily, cominciai a sfiorarle le gambe, per poi salire sui suoi fianchi, sentire quel bel seno pieno nella mia mano e poi avanzando con il mio viso al suo baciarle il collo….
La guardai negli occhi e poi ricominciai a scendere, a baciare il suo seno, con i capezzoli già diventati durissimi, giocandoci con il mio piercing, girandoci attorno mordicchiandoli e cominciando a sentire il suo corpo emozionarsi, muoversi e non riuscire a star fermo.
Poi godendomi quegli splendidi occhi blu scelsi di andare più giù, verso il paradiso…avevo troppa voglia di sentire il suo sapore… mmm era buonissimo sembrava miele mischiato ad un sapore di sale sicuramente derivante da un bagno fatto prima..
Senza fermarmi spostai lo sguardo su Romain, che si godeva beato il mio “lavoro” su sua moglie e con la mano si toccava lentamente il cazzo, mi fece l’occhiolino e allora tornai a dedicarmi completamente a lei…
Mi spostai tra le sue gambe e con la lingua cominciai a giocare con il suo clitoride, adoro andare alla ricerca del piacere, cercare di capire come ama essere baciata e masturbata, per me fare godere e la cosa più bella, ogni volta che mi accorgevo che stava per venire mi fermavo o passavo a baciare le labbra per ritardare il suo orgasmo.
Il suoi occhi passavano dall illuminarsi al guardarmi quasi con finto odio ridendo.
Misi le mie mani sotto il suo sedere e alzandola facilmente un pochettino cominciai a leccarle anche il buchetto dietro.. dimostrò subito di gradire molto con i gemiti che si facevano via via più forti e parole che non cercai neanche di capire.
La poggiai di nuovo sull’ asciugamano e ricominciai a leccarle di nuovo il clitoride, ma questa volta infilai l’indice della fica e con il pollice cominciai una piccola pressione dietro fino a farlo entrare..
Subito cominciò a tremare e questa volta decisi che si era meritata finalmente di venire…. Sentirla esplodere nella mia bocca è stato bellissimo, parlava in francese e continuava a dire Oui Oui Oui, mentre con una mano mi teneva la testa giù verso quello splendido paradiso… non che ce ne fosse stato bisogno, quello era il mio premio e mai mi sarei staccato da gustarmi completamente il suo sapore, ovviamente bevetti tutto il suo godimento… sapore di sale e miele, ottimo connubio.
Mi staccai da lei e si accasciò con le gambe tremanti e con uno splendido sorriso
Io mi girai ridendo e guardai Romain che era appena venuto e si stava cercando di pulire con dei fazzoletti i di carta.
Emily si avvicinò e mi diede subito un grosso bacio guastandosi il suo sapore dalla mia bocca e cominciando a toccarmi il cazzo da sopra i pantaloncini che ovviamente era già di pietra, me li sfilai e incomincio a farmi una sega lenta….
Si staccò un attimo guardandomi negli occhi…
Cavolo ricordò perfettamente quello sguardo da gatta caldissima, occhi enormi blu e luminosi di voglia.
E poi sempre quasi sfidandomi si diresse verso il mio cazzo.
Era fantastica
Parti girando con la lingua sulla mia cappella per poi scendere leccando fino alle mie palle, prese il cazzo in mano e segandomi comincio a dedicarsi a loro…
Poi decise di tornare a rivolgere la sua attenzione al cazzo.
Mi mise le mani sotto il sedere e lo prese tutto il gola, alternava momenti dopo prendeva solo la cappella ad alcuni dove lo prendeva fino in fondo… era bravissima.
Aveva sicuramente grande esperienza, ogni volta che stavo quasi per venire si staccava e mi leccava appena la cappella, probabilmente voleva dimostrarmi che anche lei sapeva come farmi stare da dio fino a che non riuscii più a resistere, cercai di farglielo capire ma lei alzo una mano per bloccarmi e allora dopo poco esplosi nella sua bocca…
Sentivo il mio cazzo di pietra continuare a schizzarle in bocca, mi sembrava di essere un fiume in piena e lei continuo ingoiando senza battere ciglio, fino a pulirmelo in maniera perfetta…
Staccatosi da lui mi guardò con i suoi occhioni ed un bel sorriso e mi disse “tress bon”.
E io le sorrisi dicendo che anche la sua era stata buonissima :)
Romain torno vicino a noi e incominciammo a parlare del più e del meno, mi levai scarpe e maglietta e come se fossimo amici di vecchia data ci facemmo un bel bagno tutti insieme nudi.
Gli chiesi se avessero avuto voglia di vedersi un altro pomeriggio di quella settimana, ma mi risposero che purtroppo sarebbero dovuti andare via domani sera o la mattina dopo…
Mi rivestii e ci salutammo… con più di un piccolo rimpianto per non aver potuto fare molto di più con la splendida Emily e ripresi a correre verso casa.
Nel viaggio fantasticai ancora un po’ e mi ritrovai a cercare ancora il suo sapore nella mia bocca…
E di ricordare i suoi occhi blu nei miei mentre scendeva su di me…
Amo questi splendidi posti…
Tornando in albergo la mia ragazza mi chiese se era andato tutto bene…
E io le risposi con un sorriso dicendole che era stata una bella corsa impegnativa per poi buttarmi sotto una bella doccia rivitalizzante…