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IL PRIMO APPUNTAMENTO
by DIEGO18
Il cielo sopra la città cominciava a scurirsi, ma dentro il piccolo appartamento al piano alto di un vecchio palazzo, la luce soffusa delle lampade creava un'atmosfera avvolgente, quasi sospesa. Matteo si trovava davanti al divano, nervoso ma impaziente. Non era abituato a sentirsi così, a questa miscela di eccitazione e tensione che sembrava crescere ad ogni respiro.
Arianna, la sua compagna da anni, lo osservava da lontano. I suoi occhi erano pieni di una calma che contrastava con il battito accelerato di lui. Non c'era bisogno di parole tra di loro, ormai. Si capivano al volo. Arianna aveva sempre avuto una curiosità innata per l'inusuale, per ciò che andava oltre i confini convenzionali, ed era sempre stata chiara con Matteo:
Non siamo quelli che si fermano alle apparenze. Voglio esplorare la nostra relazione fino in fondo.
Matteo lo aveva capito, accettato, eppure quella sera sentiva che qualcosa stava cambiando. Aveva ascoltato le parole di Arianna, ma non pensava che sarebbe arrivato a questo punto. Forse per la prima volta, il suo ruolo sarebbe stato diverso. Più passivo. Più osservante.
La porta si aprì lentamente. Entrò un uomo, alto, con una presenza che non passava inosservata. Matteo non lo conosceva molto bene, ma sapeva abbastanza da capire che era diverso da lui. Qualcosa nel suo modo di camminare, di guardare, trasmetteva sicurezza e qualcosa di più sottile, un'energia che metteva alla prova tutto ciò che aveva sempre creduto su se stesso.
Benvenuto
, disse Arianna, il suo sorriso carico di una strana anticipazione. Matteo, immobile, non riuscì a distogliere lo sguardo da lei. In quel momento, si sentì come se stesse osservando una parte di lei che non aveva mai veramente conosciuto.
Grazie di avermi invitato
, rispose l'uomo, con tono caldo e sicuro. Arianna fece un cenno a Matteo, che si avvicinò lentamente al divano. Il silenzio tra di loro era più carico di mille parole. La tensione cresceva, non solo nell’aria, ma dentro di lui, mentre cercava di comprendere il suo posto in tutto quello che stava accadendo.
Arianna si spostò accanto all’uomo, il suo corpo si adattava alla sua presenza con una naturalezza che Matteo non riusciva a ignorare. C’era una connessione, una chimica che sembrava aver trovato una sua strada. Eppure, era proprio in quel momento che Matteo si accorse di quanto fosse importante la fiducia. Non solo quella che Arianna riponeva in lui, ma quella che lui doveva trovare in se stesso, nel suo spazio, nel suo ruolo.
Non sarebbe stato un gioco di potere, ma di resa. Una resa a ciò che non conosceva, ma che sentiva parte del cammino che avevano intrapreso insieme. Non c’erano promesse da fare, solo la possibilità di esplorare un lato di sé che non aveva mai pensato di poter affrontare.
Le ore passarono senza fretta, tra sguardi, silenzi e piccoli gesti e momenti di passione intensa. Ogni tanto, Arianna lo guardava, come per cercare conferma, e Matteo si sentiva come un osservatore in una scena che non aveva mai pensato di vivere. Eppure, c’era qualcosa di estremamente intimo in tutto questo, qualcosa che trascendeva la fisicità.
Quando la serata giunse al termine, l’uomo si alzò per andarsene. Matteo non disse una parola. Arianna si avvicinò a lui, lo guardò negli occhi e sorrise, come se nulla fosse cambiato. Eppure, in qualche modo, tutto era diverso. C’era una nuova consapevolezza tra di loro, una comprensione che sarebbe rimasta.
Ti amo
, sussurrò Arianna, e in quel momento Matteo capì che non si trattava di possesso o controllo. Si trattava di fiducia, di un legame che andava oltre i limiti che avevano sempre conosciuto.