Il prive' 2
by Controcorrente1971Viewed: 897 times Comments 4 Date: 03-06-2024 Language:
“Marco ti piace l’idea che ho avuto? Abbiamo l’autista personale che fra l’altro ha anche l’uccello in gabbia! Ho una voglia di te pazzesca è passato troppo tempo dall’ultima volta che ci siamo visti, dobbiamo rimediare. Aiutami a sistemare gli asciugamani sul sedile.. Sei veramente sadica! Povero Stefano non penso sia la posizione ideale per indossare al gabbia!!Tesoro anch’io ho tanta voglia di te e l’idea del club mi piace un casino. Sono al settimo cielo. Stefano vedo che hai posizionato la gopro sul bracciolo, vuoi un ricordo del viaggio???” Eh si, se non facciamo qualche video o foto adesso poi nel club non potremo più farne. Ok ti accontentiamo subito! Marco parlava con me e Monica gli aveva già tirato fuori l’uccello e lo stava spompinando. Accesi la gopro telefono pronto su modalità foto ed iniziammo il viaggio. Dovevo guidare in sicurezza quindi non potevo seguire passo passo quello che succedeva sul sedile dietro ma mi aiutavano i loro sospiri a capire . Ogni tanto prendevo il cellulare e cercavo di fare qualche foto senza capire bene dove inquadravo : andarono avanti un ventina di minuti a baciarsi leccarsi, masturbarsi a vicenda poi Marco si mise al centro del sedile e Monica gli salì sopra dandomi le spalle: Ohhh siii Marco bellissima posizione questa, lo sento tutto dentro se continui altri 30 secondi vengo! Daiii daiii ecco adessooo vengo vengo! Marco continuava a sbatterla con foga, io azzardando buttavo l’occhio sullo specchietto e molte volte mi giravo per vedere la bellissima scena. Poi Monica cambiò posizione e sempre con Marco seduto. accese le luci dietro, si girò verso di me, si protese avanti e premendo il pulsante fece scorrere indietro la tendina del tetto trasparente: adesso ci potranno vedere meglio! e avvicinandosi all’orecchio mi disse : amore immenso lo sai che sei l’unico uomo della mia vita vero? lo sai che ti amo da impazzire vero? Si amore lo so. Lo sai che Marco mi scopa veramente bene lo sai vero? Si amore lo so! Daii Marco continua a sbattermi… Lo sai amore che sei un cornuto lo sai vero? Si amore lo so. Mmmmm che porco che sei Marco! Te lo ricordi amore che me lo hai chiesto te di diventare un cornuto, poi un cuckold, poi mi hai chiesto di volerti mettere la gabbia, lo sai vero??? Si amore lo so benissimo! Ecco ti sto accontentando! dai Marco daiiii sei fantastico, favoloso mi scopi come piace a me…Dai che vengo un’altra volta”!!! Sto colando come una fontana. Senti amore?? Si mise le mani sulla passera e poi bagnate dei suoi umori me le mise in bocca: lecca…lecca ohhhh siiiii!
C’era molto traffico e ogni tanto sentivo suonare i clacson di qualche camion o furgone ma non ero certo fossero rivolti a noi o ad altre vetture che procedevano lentamente : mi faceva piacere pensare che fossero per noi!
Dopo poco si rivestirono, il mio uccello ritornò in posizione tale da non recarmi troppo fastidio, ed iniziammo a parlare un po di cosa fare o non fare nel club e dopo poco arrivammo. Marco era entusiasta, non capita tutti i giorni di andare in un privè con una coppia, entrare gratis, ed essere sicuri che, male che vada, una grande scopata era assicurata!!
Sbrigate le formalità d’ingresso ci consegnano accappatoi, asciugamani ciabatte e si entra. Davanti allo spogliatoio le “strade” si dividono: coppie da una parte singoli dall’altra: chiedo la chiave del lucchetto della gabbia a Monica! “che faccio Marco? gliela do? All’ingresso ho notato che due singoli non hanno preso gli asciugamani, quindi non usufruiranno della sauna o della piscina. Secondo me può stare ancora un po vestito e portare la gabbietta, dopo vedremo se dargliela o meno. Mettila tu al braccialetto e vedi di non perderla, ne ho preso solo una copia! E giù risate. Ok tesoro facciamo così. Sarò il custode.”
Ah, amore cornuto, presa dall’eccitazione quasi dimenticavo: da adesso noi siamo la coppia tu il singolo, e NON ci conosciamo!!
Senza darmi modo di ribattere entrarono nello spogliatoio a loro riservato e, dopo essermi accertato che nessuno ci avesse sentito, feci lo stesso. Lasciai gli asciugamani nell’armadietto ed entrai nel club. Era un giorno infrasettimanale c’era poca gente: notai tre coppie nella piscina interna con qualche singolo che faceva da contorno, poi altre coppie e singoli nelle vasche riscaldate fuori dalla struttura. Nei privè non c’era nessuno, altre persone sui divanetti. In tutto saremmo stati una ventina di persone ma era ancora presto. Presi qualcosa da bere e mi misi a sedere su un divanetto davanti all’entrata degli spogliatoi. Dopo poco vidi Monica e Marco : entrambi vestiti, Monica con un tubino nero cortissimo, ampia scollatura e tacco vertiginoso teneva per Mano marco che si guardava intorno spaesato. Non mi degnarono nemmeno di uno sguardo, passarono e fecero il giro del locale con l’immancabile seguito di alcuni singoli che, vista l’avvenenza di Monica non persero tempo e formarono la “carovana”, li seguivano come ombre! La vedevo particolarmente contenta ed eccitata dalla situazione che si era creata, la serata prometteva bene. Siamo stati diverse volte nei privè ma Monica non li ama particolarmente, troppo affollamento, troppi singoli che non sanno come comportarsi e finiva quasi sempre che lei faceva la “rizzacazzi” : io seduto sui divanetti e lei a ballare in mezzo alla pista “solo per i miei occhi” e lo faceva benissimo: aveva studiato danza da ragazza, insegnate di latino americano per diletto, sapeva come attirare l’attenzione su di se e ci riusciva benissimo ma, ripeto, ballava solo per me e tutti quelli che provavano ad avvicinarsi prendevano un educatissimo due di picche. Ero il più invidiato di tutto il locale !
Finito il mio drink rifaccio il giro del locale per vedere se fossero arrivate altre persone e soprattutto per vedere dov’erano: li trovai nel “labirinto” dei privè che curiosavano con uno stuolo di singoli appresso ai quali mi accodai. Le stanze erano quasi tutte ancora vuote, solo una coppia stava scopando con la porta aperta, segno evidente che voleva compagnia. Ma loro tirarono dritto e ritornarono nel salone principale, presero da bere e si sedettero sui divanetti a parlare. Ogni tanto qualche singolo accennava ad un timido approccio ma senza fortuna. Mi accomodai lontano da loro, vicino alla pista da ballo : Monica se ne accorse e dopo poco prese per mano Marco e si avvicinarono. Lo fece sedere a due metri da me, andò dal DJ e quando attaccò la sua musica preferita si mise a ballare muovendosi divinamente, era sexy terribilmente sexy! Era bello vederla ballare tanto che si avvicinarono altre coppie e singoli per ammirarla : ma questa volta lei ballava “solo per i suoi occhi”! Marco aveva uno sguardo incredulo, sorrideva inebetito non immaginava potesse essere così sensuale e si toccava continuamente l’uccello sopra i pantaloni : due singoli molto bravi e, devo ammettere anche discreti, iniziarono a incitarla a salire sul cubo e Monica non se lo fece ripetere due volte: lei e il palo erano un tutt’uno, rizzacazzi all’inverosimile, una visione celestiale per tutti i presenti. Avevo l’uccello che mi scoppiava costretto in pochi centimetri di gabbia ma non potevo certo perdermi lo spettacolo. Invitò i due singoli a salire sul cubo ed iniziarono a strusciarsi palparsi, la misero in mezzo e le loro mani iniziarono a percorrerle tutto il corpo dalle caviglie ai capelli ma lei fissava continuamente Marco che ogni tanto si guardava intorno ricevendo le occhiate di invidia dei presenti, me compreso. Dopo alcuni minuti l’atmosfera si era fatta bollente, Monica disse qualcosa ai due singoli che l’aiutarono a scendere dal cubo, li baciò e si diresse da Marco che l’accolse con un applauso. Monica sorrise, prese un cuscino dal divanetto lo posizionò davanti ai piedi di Marco si inginocchiò e gli tirò fuori l’uccello in evidente erezione e iniziò a leccarglielo. Per lui era la prima volta che si trovava in una situazione del genere, contornato da diverse coppie e singoli che lo guardavano compiaciuti, ma evidentemente era portato per questo genere di situazioni perché il suo uccello non accennò ad alcuna minimo tentennamento, anzi : “Tesoro hai visto che uccello mi hai fatto diventare? sei stata favolosa, avrei voluto salire sul cubo metterti a pecora e scoparti come una troia! E perché non l’hai fatto?? Guarda che qui non si scandalizza nessuno. Anzi! Non se lo fece ripetere due volte, invitò Monica a salirgli sopra e iniziarono a scopare come ricci: “senti questa troia com’è bagnata! sei stata favolosa, adesso me lo hai fatto rizzare e te lo prendi tutto dentro! Siiiiiiiiiiiii è quello che volevo, dai dai….lo sai ci metto poco a venire! Nel frattempo la sala si era riempita, c’erano diversi singoli con l’uccello di fuori che si segavano, alcune lei di coppia con l’uccello in bocca, insomma avevano dato inizio alle danze. Si sentiva solo Monica urlare in continuazione che stava godendo, la sentivo benissimo essendo a meno di due metri : ma mai uno sguardo rivolto a me, stava tenendo la parte da attrice nata. I due singoli ballerini le si avvicinarono sussurrandole qualcosa: “Amore, ti presento Paolo e Aldo, prima sul cubo mi hanno infilato le mani praticamente ovunque, gli ho detto che più tardi, se sei d’accordo, li avremmo invitati a giocare con noi” Certo tesoro nessun problema!”
Amoreeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee?????? Minchia, l’ha chiamato amore. Mai lo avrei immaginato, ma sicuramente era per far si che tutta la sceneggiata fosse credibile, sicuramente l’ha fatto per quello. Decisamente. Senza ombra di dubbio! Ci credevo davvero in quello che pensavo o ci volevo credere? Mah….
“visto che sono qui perché rimandare a più tardi?? Lo vedi che non stanno più nella pelle? Fai il tuo dovere da brava troia e tiragli fuori l’uccello! E così fece : uno dei due ce l’aveva lungo, decisamente lungo, anche se in proporzione piccolo di diametro, l’altro il contrario: praticamente un barattolo di coca cola! Mai visto un uccello così! Nemmeno Monica che guardò Marco e disse : amore stasera mi diverto!
Che maiala!