STORY TITLE: Il papà di una vecchia amica 
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Il papà di una vecchia amica


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Il papà di una vecchia amica

by napoling79
Viewed: 1370 times Comments 7 Date: 19-03-2024 Language: Language

Il papà di una vecchia amica
Era domenica lo ricordo bene. Tra influenze studi esami e faccende varie non facemmo niente tutto il week end e alla fine mi ritrovavo sul divano alle 22 da sola mentre tutta la casa ronfava dal sonno. Cambio canale qua e là, fumo una sigaretta, apro la finestra per fumare sul divano. Inevitabile che mi scaldassi un po’ visto che quando mi rilasso fumando una sigaretta mi sto dedicando a a me stessa! Fu in evitabile che la mia voglia di sesso mi prese il sopravvento. Fu inevitabile che dopo poco ero lì da sola a mastri armi sul divano, a strusciare la mia mano sulla mia fica completamente depilata, a farmi arrivare in un orgasmo cosmico. Tutti quei rumori di sottofondo e il silenzio attorno a me mi fecero catapultare su un altro mondo. Ero nuda e fumavo una sigaretta alla finestra. Non ero sazia dovevo ancora godere e così andai in camera da letto ed in silenzio presi il mio vibratore preferito. Tornai in salone e inizia nuovamente a farmi scopare dalla mia mano ma questa volta c’era lui il mio vibratore. Non mi penetro solitamente ma questa volta volevo godere di più mi toccavo mi penetravo e arrivavo. Ebbi dei piccoli orgasmi che accompagnarono uno più grande. E così tornai nuovamente alla finestra. Mentre fumavo vidi al piano più alto di fronte a me un uomo che mi guardava. Istintivamente mi copri subito i seni. Ma lui continuava e si capiva che si stava masturbando. Chissà cosa aveva visto, d’altronde la finestra era spalacata. Era il papà di una mia vecchia amica che da poco si era trasferito con la moglie. Tutto avrei pensato tranne a quella figura di merda che avevo fatto con lui. Corsi a coprirmi e misi un accappatoio addosso. Istintivamente chiusi finestra e tolsi le sigarette. Istintivamente andai verso la porta. La figura di merda colossale che avevo fatto si stava trasformando in eccitazione. Inconsciamente volevo che apparisse dietro lo spioncino e non so cosa avrei fatto! E mentre con la bava alla bocca aspettavo chissà cosa ad un certo punto arrivo lui. Nudo con la panica pelosa, con il cazzetto in tiro eppure io desideravo solo che mi scopasse. Stava li impalato che si mastrubava fissando la porta, e io icambiavo dietro lo sponcino. Poi all'imporvviso fece un segno come se mi stesse vedendo ed io essitata da morire apriii la porta. Praticamente vestita solo con i fanstasimi mi ritrovai lui nudo che si mastrubava e guardandmi esclamo alla faccia del cazzo da vicino quanto sei bona... si avvicinò a me e mi sussurrò nell'orecchio che potevo essere una figlia sua e mi chiese se volessi diventare la sua toria. E così come nei migliori matrimoni singhiozzando mi venne spontaneo si lo voglio! mi chinai allacciandomi i capelli dietro e inizia a succhiarlo con foga. La foga si trasformo quasi in vomito visto i colpi che mi dava in gola. Quasi non resoiravo ma invece di fermarmi continuavo. Dopo poco mi fece alzare e ci baciamo quasi come dua adolescenti. Si inginocchio lui a terra e mi fece mettere un piede sulla sua schiena. Non capii più niente. Mani e lingue si alternavano nel penetrarmi, liquidi fuoriscivano, umori mi salivano. In poco tempo arrivai ad un orgasmo atomico. Si alzo da terra e mi ribaciò di nuovo... Poi sussurrandomi che aveva preso il viagra mi mise a pecora appoggiata al muro e cenrando la posizione più comoda iniziò a scoparmi da dietro. Anche se piccolo era di marmo e mai nessuna mi aveva poseduta così. MI scopo notevolmente a pecora e non aveva un minimo di rilassamento. Esplosi nuovamente. MI girai ora toccava a lui cazzo. Lo iniziai a segare quasi con violenza ma niente, gli acarezzavo le palle ma niente. Mi inginocchia nuvoamente questa volta ero io che comandavo con le mani sulle sue natiche me lo spingevo in bocca e succhiavo. Ad un certo punto lo sentii quasi esplodere, il tempo di togliere la bocca che arrivò qualche spruzzetto in faccia. Con una delicatezza di un apdre mi pulii bene la faccia e si rivestii mente io lo sguardavo incredula sempre copera dai miei due fantasmisi ai piedi. Lo feci accomodare a casa e ci fumammo una sigaretta insieme. Alla fine mi fece succhiare il suo pollicione e con la stessa mano mi masturbo ancora fino ad un altro orgasmo plateale.

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