STORY TITLE: Nuove Perversioni_2 
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Nuove Perversioni_2


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Nuove Perversioni_2

by giocoacappella
Viewed: 265 times Comments 1 Date: 12-03-2024 Language: Language

Ringrazio Alessandraslut69 per lo stimolo che mi ha dato a pubblicare i miei racconti.
...
Ti vedo uscire dal bagno, il tuo passo è deciso, la tua gonnellina ben sistemata avvolge le tue cosce e sul fianco si nota il leggero rilievo della cordicella delle mutandine che immagino tra le tue cosce mentre trattengono il giocattolino tra le tue labbra.
Mi passi vicino, mi guardi e mi dici sorridendo

porco, sei un porco bastardo, cosa hai in mente ancora

ti afferro per un braccio, ti giro verso di me, afferrò il tuo viso con un mano, stringo le tue guance fino a farti venire la boccuccia da coniglietto, sorrido maliziosamente e ti dico

puttana, fai quello che dico io e non fare storie...oggi decido io cosa fare, quando e come devi godere

dopo aver sentito queste parole un brivido percorre il tuo corpo e si accumula tra le tue cosce e la tua fighetta si infiamma. La senti inumidirsi e i tuoi capezzoli si inturgidiscono spingendo contro la stoffa del reggiseno.
Sentirti dire quelle parole, sentire l'umiliazione abbracciarti, sentire il tuo corpo usato per il mio piacere, sapere di avere qualcuno che ha in mente qualcosa per te ma non conoscere cosa, ti annebbia la mente e dentro di te cresce sempre di più quel sentirti puttana.
Quel sentimento che si affacciava timido la mattina mentre ti preparavi, ora inizia a sbocciare in maniera più decisa.
Lascio il tuo visino, ti guardo ed allungo le mani sulla tua camicetta slacciando due bottoni così da mettere in risalto e ben in vista il taglio delle tue tettone strette nel reggiseno.
Ci incamminiamo sul largo corridoio del centro commerciale dove si affacciano tutti i negozi, il giocattolino nella tua fighetta ad ogni passo ti ricorda della sua presenza.
Ci fermiamo davanti ad una vetrina dove ci sono esposti dei piatti e delle pentole, mi guardi stranita e non capisci il mio interesse per quel genere di negozio. A pochi passi da noi vedo arrivare un gruppo di ragazzoni, sicuramente più che maggiorenni. Allungo la mano nella tasca, afferro il telecomandino e lancio un impulso deciso al giocattolino. L'impulso è talmente intenso e continuo, oltre che inaspettato, che l'eccitazione ti travolge ed ogni movimento del tuo corpo viene dettato da quella vibrazione improvvisa. Ti giri di colpo dando le spalle alla vetrina e fai un passo che ti fa andare a sbattere contro il gruppetto di ragazzi. Percepisci l'impatto ma non capisci subito cosa sia successo perché la tua mente è impegnata a cercare tra le tue cosce il giocattolino e spostarlo dal clitoride o toglierlo di li. Spengo la vibrazione. Riapri gli occhi e ti rendi conto di essere appoggiata con le tue tettone al petto di un dei ragazzi, il suo viso appoggiato sul tuo collo, hai una mano tra le cosce che cerca ancora il giocattolino e la gonnellina quasi totalmente alzata. Le tue mutandine ben in vista ed il colore del giocattolino ben visibile sotto il pizzo del perizoma. Giri la testa, lo guardi e cerchi le parole per spiegare cosa stia succedendo ma realizzi di essere in una situazione ambigua. Vieni travolta da una fiammata tra le cosce e senti la figa inondarsi di godimento. Stai godendo.
Ti senti

sporca

e puttana tra le braccia di quel ragazzo ma stai godendo.
Quel momento rapisce la tua mente e fa sparire ogni inibizione. Il ragazzo ti guarda, sorride e d'istinto ti afferra le chiappe con entrambe le mani e avvicina il tuo bacino al suo e ti bisbiglia

va bene signora, eccolo

.
Appoggiando il suo bacino al tuo percepisci un importante rigonfiamento. Nella tua mente pensi che lì sotto c'è un cazzo decisamente importante. In un veloce attimo realizzi il pensiero che

se è cosi importante da rilassaro chissa come sara quando è in tiro

. Quel pensiero ti inebria la mente, vorresti allungare una mano ed afferrarlo ma devi assolutamente tornare in te. Sei nel mezzo di un centro commerciale, la gente che passa ti vede smutandata tra le braccia di un ragazzo che fai la porca.
In un attimo di lucidità ti ricomponi , ti avvicini al ragazzo, gli dai un bacio affettuoso sulla guancia gli dedichi un sorriso.
Dentro di te, le fiamme, un fuoco interiore che ti sussurra di prendere quel ragazzo, abbassargli i pantaloni e vedere cosa nasconde nei suoi boxer. Con le fiamme nel corpo e la figa che gocciola di godimento mi raggiungi, ti abbraccio, ti guardo fissa negli occhi, ti dico che ti amo e ci incamminiamo per percorrere senza meta il viale del centro commerciale...

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