L'ALBERGO ( parte settima)
by angelclaudViewed: 40 times Comments 4 Date: 11-11-2017 Language:
L’ALBERGO ( parte settima)Angel: Il sole entra dalle tende e rischiara completamente la stanza, Claud dorme ancora. Guardo il cellulare, sono quasi le otto, un messaggio via WhatsApp: “ Ciao dormiglioni, noi siamo già a colazione, vi aspettiamo!” Claud dorme della grossa, effettivamente anch’io vorrei dormire, ieri è stata una giornata deliziosa, ma faticosa, anche godere stanca….e meno male che Claud non mi ha svegliata come al solito, altrimenti stamattina avrebbe ricevuto una pedata…dobbiamo fermarci almeno per un giorno, ho la fica che mi fa un po’ male, da quanti cazzi ho ricevuto in questi giorni, ma siamo in vacanza e ogni momento è utile per soddisfare le proprie voglie e desideri… e io desidero sempre i cazzi…mi piacciono troppo, mi diverto solo quando o li ho in bocca o negli altri due buchetti, quando guardo un uomo mi chiedo sempre come abbia il cazzo, me lo immagino a seconda del viso e del portamento e difficilmente mi sbaglio. E faccio di tutto per verificare se quello che ho pensato corrisponde alla realtà, e per completare l’opera ci si mette anche il mio amore che non mi fa mai mancare il cazzo, sia suo , sia di qualcun altro. Accarezzo Claud, mi piace guardarlo quando dorme, sembra un angelo, non fosse per il russare …gli sfioro i capelli, mi piace afferrarli quando mi lecca la fica, mi piace sentirli scivolare tra le mie dita, ha un capello molto fine e, nonostante la sua età i capelli bianchi si possono contare sulle dita di una mano.. tutti gli chiedono se si dà la tinta, invece sono suoi naturali, se li lava tutte le mattine, è costretto a lavarseli, anche perché non stanno in piega. Apre gli occhi, mi guarda, accenna a un movimento, lo blocco: “ No amore, ora non ne ho voglia, ho ricevuto un messaggio da Teresa che ci aspettano per colazione!” Si alza, va verso il poggiolo, esce , si affaccia, saluta e rientra… “Sono lì che ci aspettano, facciamo una doccia veloce e li raggiungiamo!” Detto fatto, si precipita in doccia, lui per primo, perché deve asciugarsi i capelli e poi io…. Nel giro di un quarto d’ora siamo già vestiti e davanti all’ascensore… “ Ciao carissimi, ben alzati!” Ciao a tutti, come va?” Sono seduti tutti e tre, Teresa al centro, Mirco al suo lato sinistro e Aldo alla sua destra, Teresa è più vicina a Mirco, che ha una mano sopra la tavola e l’altra, la destra che non si nota ma sembra protesa verso Teresa. “ Avete dormito?” “ Come due ghiri, eravamo stanchi tutti e due, sai com’è: troppe godute! E voi?” “ Come puoi dormire una notte in mezzo a due uomini? Avevo sempre una mano o sulla tetta, o sul culo, qualche dito infilato o in fica, o in culo… insomma non ce la facevo più, finche non ho iniziato a fare pompini, prima a uno poi all’altro e quando erano pronti a sborrare ho preso il cazzo di Mirco in bocca e intanto Aldo lo inculava, siamo venuti tutti e tre contemporaneamente, almeno poi si sono addormentati, loro, io invece sono stata sveglia e ho aspettato Filippo che iniziasse il suo turno, avevo voglia di sborra giovane, sono scesa in cucina e ho preso il latte direttamente alla pompa, e poi un caffè per deliziarmi…! Cari miei, da oggi la Teresa cambia vita… e a chi non va, quella è la porta, anche se devo dire, per la verità che Aldo ha scoperto la troia che c’è in me, mentre io sono stata stupefatta da quanto maiale è mio marito, non pensavo fosse così libertino, quanti anni sprecati…. Ma ora il mondo è nostro, con la presenza di Mirco ovviamente!” Abbraccia il marito, lo prende per la nuca, gli appioppa un bacio in bocca, poi si gira verso Mirco, afferra anche a lui la testa e un altro bacio ancora più appassionato, Filippo, che intanto era giunto per prendere le ordinazioni, con un sorriso: “ E un bacio a me non lo dai?” Teresa lo fissa e : “ A te, più tardi do un bacio al tuo cazzo!” e gli fa l’occhiolino. “ Perché non glielo dai adesso il bacio?” Aldo la incita…” Non provocarmi, altrimenti lo sbatto sopra al tavolo e gli faccio un pompino che tutti rimarranno stupefatti e con il cazzo fuori per farselo fare anche loro… “ No, meglio in privato, non voglio perdere il posto!” “ Va bene, ci vediamo dopo, tutti e quattro, loro vogliono assistere, non è vero Aldo e Mirco?” “ Certamente, tesoro, a noi piace vedere come fai i pompini tu, e ci piace vedere come ti fai sbattere da qualsiasi cazzo ti venga a tiro!” Filippo si allontana e Teresa: “ Certo che quel ragazzo mi piace, tu che ne dici Angel?” “ E’ sicuramente un bel ragazzo e poi ha un cazzo di tutto rispetto, e lo sa usare molto bene…!” “ E’ vero, ora che ci penso mi fai venire voglia, voi due voglio sentire le vostre mani sulla mia fica!” Aldo e Mirco si avvicinano a lei e nonostante ci siano parecchie persone che stanno facendo colazione, si vede chiaramente che stanno lavorando alla sua fica; trascorrono un paio di minuti e Mirco alza la mano, le dita sono bagnate e si nota parecchio, se le porta alla bocca e le gusta: “ Senti il gusto della tua fica” E bacia Teresa in bocca. Filippo interrompe tutto portando la colazione e tutti tacciono per mangiare… evidentemente le attività della notte hanno fatto appetito. “ Cosa fate oggi?” “Veramente siamo indecisi se partire oggi e accettare un invito da parte di una ristoratrice che abbiamo conosciuto venendo qui, o se rimanere e partire domani mattina,,,, tu che ne dici Claud?” “ Se rimanete si può organizzare qualcosa, noi abbiamo intenzione di andare a fare shopping a Ortisei… se volete venire anche voi!” Guardo Claud che non risponde, veramente un po’ di shopping non mi dispiacerebbe, e poi possiamo sempre andare da Elga verso sera…” Ok, veniamo anche noi… possiamo partire nel primo pomeriggio, tanto dai nostri amici prima di sera non si può arrivare, loro lavorano e quindi… I nostri bagagli però dovremmo metterli in camera vostra. “ “ Ok, allora si va a Ortisei” La risposta entusiasta di Teresa…” Noi vi precediamo in camera, quando volete potete portarci le valigie, e poi si va!” Si alzano e se ne vanno, Aldo davanti, e Mirco con la mano sul culo di Teresa che lo seguono. “ Ti va? “ mi chiede Claud… “ Certo amore, ho voglia di andare per vetrine, e poi non abbiamo mai visto Ortisei; da Elga ci andiamo stasera, anzi la chiamo subito così la avvertiamo..” Prendo il cellulare e compongono il numero, risponde una voce femminile, dolce, sembra una bambina, al momento rimango perplessa, forse ho sbagliato numero e rimango in silenzio, dall’altra parte la voce ripete il nome del ristorante e allora mi “risveglio”, sì perché oltre a temere di aver sbagliato numero, sono stata colpita dal tono della voce, lieve e allo stesso tempo eccitante, sensuale, di quelle voci che ti colpiscono direttamente il clitoride o il cazzo a seconda di chi è l’interlocutore “ Buongiorno, sono Angel, c’è Elga per favore?” “ Certo, un attimo, grazie” Sono ancora più turbata, che vocina, eppure sembra quella di una bambina, non sarò mica diventata pedofila? Trascorrono alcuni attimi e mi risponde la voce ben nota di Elga: “ Ciao carissima, come va?” “ Ciao Elga, scusa ma pensavo di aver sbagliato numero, mi ha risposto una bambina,,,” Per tutta risposta una risata fragorosa.. “ No cara non è una bambina, anche se la sua voce tradisce, è una donna, e che donna, ha venticinque anni, ed è tutt’altro che bambina, credimi…venite stasera? La conoscerai, l’altro giorno non era al lavoro per un motivo che ti spiego stasera, perché venite no?” “ Ti ho chiamata per questo, noi si aveva intenzione di essere da te per cena..” “ Venite un po’ prima così vi accompagno a casa mia, vi fate una doccia, perché sarete miei ospiti, non intendo che andiate in albergo….. la notte è lunga, ehehehe!” “ Se proprio insisti… Allora a stasera, veniamo direttamente in ristorante, ciao!” Claud che ha assistito alla telefonata e alle mie varie espressioni mi guarda in modo interrogativo…” Niente, mi ha risposto una voce diversa, mi aspettavo Elga, invece era una voce molto “infantile” e sensuale, mi ha colpita, sono curiosa di associare la voce alla persona, Elga mi ha detto che è anche una bella donna…” “ Ah bene, iniziamo la giornata in questo modo, figuriamoci come finirà! Dai andiamo dai ns amici che si fa tardi.” Passiamo dalla hall e paghiamo quanto dovuto, e avvertiamo che partiremmo nel primo pomeriggio e che i nostri bagagli li ospiteranno i nostri amici. Andiamo in camera nostra, controlliamo di non aver dimenticato nulla, e andiamo nella camera dei nostri amici, bussiamo, una voce ci dice di attendere un attimo, finalmente Aldo ci viene ad aprire, entriamo e Teresa è distesa sul letto, Mirco che le sta leccando la fica…” Ciao, cari, mmmm, scuusateeeee un secondo, sto per venireeeee e poi…..siiiiiiiii, siiiiiii dai porco lecca, lecca, siiiiiiiiiii, ahhhh, aaaaaaaaahhhhhhhhhhh, basta, basta, levati , per favoreeeeee, siiiiiii BASTA, HAI CAPITO BASTAAAA!” Mirco alza la testa la guarda e affonda ancora in mezzo alle gambe di Teresa “Aaaaaahhhh, siiiiiii, siiiiiiii, mmmmmmmmm, siiiiiii godoooooooo!” Ora sì che Mirco è contento, si solleva e si ricompone… Teresa, rimane qualche attimo supina sul letto, ferma, respira affannosamente deve aver goduto parecchio… Poi, alzandosi a sedere “ Cara tu vieni vestita così o ti cambi?” Veramente io mi sono vestita per fare shopping e non per andare per montagna: ho un paio di scarpe con un po’ di zeppa, minigonna leggera di jeans, una camicetta legata sull’ombelico, con alcuni bottoni aperti che fanno vedere un po’ del mio prosperoso seno, senza reggiseno, non mi serve per sorreggere le mie tette, anche perché così i miei capezzoli, quando sono in tiro, si notano moltissimo, ah dimenticavo, uno slip piccolo, piccolo, che copre appena la fichetta, mi piace sentirla libera, almeno d’estate…” Sai tesoro, hai ragione, mi piacerebbe vestirmi così anch’io, ma purtroppo non ho di quei vestiti.” “ Se vuoi, ti posso prestare una gonna, dovremmo avere più o meno la stessa taglia” Apro la valigia e prendo la gonna che mi è un po’ larga, la do a Teresa che la prova immediatamente, sembra fatta sul suo corpo, ha delle belle gambe sode, senza un segno di capillari né di arterie venose, è un po’ corta, infatti se si piega un attimo in avanti si vede lo slip, ma che importa? “ Come sto?” Per tutta risposta un fischio da parte degli uomini. “ Cara, sei veramente magnifica, non ti ho mai vista così fica!” “ Tu no caro mio, ma gli altri con cui sono uscita quando andavi in trasferta con quella tua squadra di calcio mi hanno visto così e anche peggio! Pensa a cosa ti sei perso in tutti questi anni!” Si avvicina a Aldo, gli prende il mento gli schiaccia la bocca e lo bacia sulle labbra “ Ma ora recuperiamo tutto il tempo perduto, vero il mio porco? Anzi, mostrami come ti eccito e tu Mirco, dato che hai così tanta voglia di succhiare oggi, fagli un pompino intanto che io mi vesto e mi trucco!” Aldo si abbassa i pantaloni e Mirco è subito in ginocchio davanti a lui, il pacco che ha Aldo denota un’eccitazione che non si sa se sia dovuta alla moglie o alla prospettiva di Mirco. Mirco gli palpa il cazzo da sopra le mutande, poi lo libera e si trova un cazzo dritto e già in tiro, lo imbocca e inizia a fargli un pompino. Teresa esce dal bagno, si ferma un attimo a contemplare la scena: “ Che carini i miei uomini, vedete come si divertono anche tra loro, non serve ci sia la loro troia ad eccitarli, così mi piacete, vi adoro! Però ora sbrigatevi, che si fa tardi, forza!” Aldo che stava per eiaculare tiene stretta la testa di Mirco, che però si divincola: “ E no caro mio, se non sborro io non sborri nemmeno te!” “ Disgraziato, stavo per venirti in bocca …. E poi ti avrei baciato!” “ Beh allora se lo metti su questo piano…” E Mirco si inginocchia immediatamente, afferra il bastone di Aldo e con un paio di risucchi, meglio di una qualsiasi troia, fa godere Aldo, poi con la bocca ancor piena di sperma, tanto che gli cola dagli angoli della bocca, si alza e bacia Aldo, i due ci danno dentro, un bacio quasi da amanti che non si vedono da anni, e le loro bocche tutte intrise di sperma… “ Whooo Mirco è stato stupendo, sono senza fiato!” Esclama Aldo non appena terminano il loro bocca a bocca… “ Che tesori i miei uomini, siete stupendi, siamo proprio tre troie! Ora muoviamoci, altrimenti mi butto nel letto e voglio essere sbattuta, mmmm che bello!” Teresa vestita si sta facendo un ditalino, poi si riprende, la borsa sulla spalla e si dirige verso la porta. Scendiamo, arriviamo al parcheggio. “ Andiamo con due macchine o con una sola?” Chiedo, Teresa: “ Andiamo con una auto, la nostra, Aldo, così tu guidi, Mirco siede davanti a io, Angel e Claud dietro, la scena di voi due prima mi ha eccitata e ho voglia di leccare un bel cazzo, il tuo Claud!” Guardo Claud mi va e non mi va che Teresa se lo prenda così senza chiedere nulla a me, come se io non esistessi, ora sta superando i limiti, per fortuna che oggi ce ne andiamo. Saliamo, io seduta alla porta sinistra, Claud in mezzo e Teresa dall’altra parte. Partiamo e già la mano di Teresa si appoggia sull’inguine di Claud, appena imboccata la statale la zip di Claud si abbassa e la mano di Teresa gli prende il cazzo e lo tira fuori, è già duro e in tiro, Teresa si abbassa e inizia un pompino, la sua testa va su e giù, il cazzo appare e poi scompare nella sua bocca , Claud si sistema, la testa si appoggia allo schienale e si vede che apprezza il trattamento di Teresa… mi eccita quando lo vedo che sta per provare piacere quando un’altra lo sta spompinando, un calore al clitoride, un fremito alla schiena, non riesco a rimanere impassibile…gli prendo la testa , la volto verso di me e lo bacio con foga, l’altra mano scende sul suo cazzo, trovo la testa di Teresa che continua il suo pompino, al contatto della mia mano si ferma un attimo, alza la testa, la guardo e lei mi si avvicina, capisco quello che vuole, la assecondo, anch’io lo desidero, desidero gustare il sapore del cazzo del mio uomo dalla bocca di un’altra donna... Ha un sapore diverso di quando lo prendo io in bocca, è la saliva di Teresa che gli cambia il sapore. Ed è un sapore che mi piace, anzi mi eccita ancor di più, bacio Teresa con più passione, le nostre lingue si avvinghiano, si attorcigliano con sempre più voluttà, c’è Claud di mezzo, che ci impedisce di finire l’una nelle braccia dell’altra, ci abbracciamo forte e le nostre bocche, se possibile, si incollano ancor di più, desideriamo di entrare l’una nel corpo dell’altra, poi la mia mano lascia la presa di Teresa e si impossessa del cazzo di Claud. E una mano si associa alla mia, quella di Teresa, e iniziamo a fargli una sega a due mani, lui si distende per darci modo di impugnare la sua asta in modo migliore, le nostre mani scorrono il suo cazzo come fosse un’unica mano, le nostre labbra appiccicate, le nostre lingue che si avvolgono, succhiano la lingua dell’altra, la rigira, la cerca, esplora la bocca dell’altra in un turbinio di eccitazione e di sensualità, non ci accorgiamo nemmeno che l’auto si è fermata a un semaforo e che gli occupanti dell’auto che si è affiancata ci stanno guardando increduli, sono due giovani, avranno sui trent’anni, abbassano il finestrino e ci fischiano, , uno allunga la mano e bussa al vetro, solamente in questo momento ritorniamo alla realtà, li guardo, sorrido e strizzo l’occhio, Teresa manda loro un bacio, scatta il verde e Aldo parte con uno stridio di gomme, tanto forte che sia io che Teresa veniamo scaraventate addosso a Claud, bloccando la sega che gli stavamo facendo, anzi storcendogli un po’ il cazzo, roba che lo castriamo… Aldo subito rallenta, perché l’auto con i due ha svoltato a sinistra, e non ci segue. Ci ricomponiamo non senza una bella risata, pensando a quello che hanno visto i due, sicuramente non avranno creduto ai loro occhi. Aldo trova un parcheggio, scendiamo e ci dirigiamo verso il centro città, attraversata la strada ci appare una locomotiva di quelle a carbone adibita a monumento, si può salirci sopra, e infatti sia io che Teresa ( chi poteva pensare a un cambiamento così repentino nell’arco di una giornata? Ah il potere del cazzo, è quasi uguale a quello della fica) saliamo di corsa la scaletta che porta in cabina della locomotiva, ci affacciamo dallo sportello per salutare i nostri uomini che stanno fotografandoci. Claud si guarda attorno e: “ Perché non vi mettete con le tette fuori?” E ti sembra che impieghiamo tanto ad ubbidire a un incoraggiamento del genere? Il tempo di alzare la maglietta, ed eccoci affacciate con le tette fuori, nel frattempo è arrivata all’improvviso una coppia quarantacinque/ cinquant’anni, ci hanno osservate sorpresi e poi lui si è messo a fischiare, lei ci ha salutate con un “Olé”, ci hanno sorriso e si sono allontanati come niente fosse, magari tutti si comportassero così, il mondo sarebbe migliore. Scendiamo e ci dirigiamo verso il centro di Ortisei, c’è una gara di MTB, tutto il centro è bloccato e la pista percorre un paio di isolati, ci fermiamo vicino alla partenza che poi è anche l’arrivo, trovo spazio vicino alla balaustra che blocca il pubblico, sono assorta q guardare i ciclisti che a quattro a quattro si sfidano, quando sento qualcuno che si appoggia dietro di me, e un qualcosa di duro spinge sul mio culo, lascio fare, sicuramente è quel porco di Claud che approfitta del fatto che siamo in mezzo alla gente per fare il porco, ora lo sistemo io, continuo a guardare la corsa e la senza farmi vedere porto la mano sinistra sul pacco che è appoggiato al mio culo, sento un bel rigonfiamento, lo massaggio con calma, questo si appoggia ancor di più, mi sta spingendo giusto giusto sul mi buchetto del culo, facilitato dal fatto che ho una gamba leggermente alzata, continuo ad accarezzare quel promontorio di carne, eh si mio caro amore, ora ti faccio sborrare, mi metto con un po’ più di lena, cercando di non farmi vedere ovviamente dalle altre persone, e lui si appoggia con tutto il suo corpo su di me, appunto perché non si noti il nostro trafficare, in quello una mano si appoggia sulla mia posta sulla balaustra, guardo chi ha avuto l’ardire, e vedo Claud, allora non è lui dietro di me, chi è?, Mi volto repentinamente e rimango un attimo sorpresa, un sorriso di complicità su un viso che ricordo di aver visto poco prima, è uno dei tipi dell’auto ferma vicino a noi al semaforo. Mi sorride senza però allentare la sua pressione sul mio corpo, anzi sento una mano che mi alza leggermente la gonna e mi tocca la gamba, Claud di lato sorride, il porco si era già accorto delle operazioni del tipo e ha lasciato fare, maiale, sei sempre il solito porco…un’altra mano sull’altra gamba, mi giro ed è l’altro tipo dell’auto. “ Ti piace e porca? Che ne dici di farci un pompino?” Mi sussurra il primo sempre premendo con il suo cazzo sulla mia fichetta, la sua voce è calda e allo stesso tempo eccitante, e poi mi sta parlando sull’orecchio soffiandoci un po’ dentro, è una delle cose che mi eccitano di più, sento un po’ di umido nella zona bassa, che ora è raggiunta da un paio di dita che mi spostano lo slip… cazzo che state facendo? Comunque è bello, due sconosciuti mi stanno palpando in mezzo alla gente, le gambe mi si piegano dal piacere e dall’eccitazione, reclino la testa all’indietro e questo mi dà un bacio sul collo, nooo cazzo così mi fai bagnare ancor di più! “ Allora andiamo, ho voglia di sentire le tue labbra sul mio cazzo!” Guardo Claud, con lo sguardo gli chiedo il consenso, dai maiale, lasciami andare con questi due, ci impiego pochissimo, è quello che gli dico con l’espressione del viso, con il capo mi fa cenno di sì: “ Fai presto, ché dobbiamo andare dopo!” Grazie amore, sono così eccitata, mi giro, il tipo rimane fermo, il suo viso è davanti a me a pochi centimetri, la sua bassa protuberanza ora è appoggiata al mio pube, improvvisamente la sua lingua forza le mie labbra, non me lo aspettavo, però voglio fare la troia fino in fine e ricambio il suo bacio, poi lo spingo indietro, con la mano sul suo cazzo, mi lascia passare, e si affianca a me passando un suo braccio attorno alla mia schiena, e mi palpa il culo, un altro braccio circonda la mia schiena e un’altra mano si impossessa dell’altra chiappa, è il secondo tipo dell’auto. “ Sai che sei veramente fica? Mi sei piaciuta prima al semaforo, e abbiamo fatto di tutto per trovarti, però non pensavamo fosse così facile abbordarti, si vede che ti piace il cazzo, per fortuna che abbiamo riconosciuto il tuo uomo e gli abbiamo chiesto se potevamo conoscerti, e lui ci ha indicato come fare!” Ecco perché il porco non ha fatto nulla, era già d’accordo con questi porci, bene ora vedrai come li sistemo questi due, li prosciugo di tutti il liquido seminale che produrranno nei prossimi dieci anni. “ Dai ragazzi che ho voglia di assaggiare il vostro cazzo, dove si va?” “ Non saprei, noi non siamo di questo paese!” Il secondo tipo mi afferra una tetta e me la stringe, lo guardo è un bel moro, sì mi eccita putre lui. Mi blocco mi sfilo dal braccio del primo, mi rivolgo verso il secondo, lo prendo per il bavero e lo bacio, senza tralasciare di mettere la mano sul suo cazzo che è già in tiro. L’ho preso di sorpresa, non se lo aspettava, mi bacia con ardore, apro gli occhi e mentre mi bacia vedo oltre la sua testa una donna che apre un portone che dà in un condominio, mi stacco, prendo lui e l’latro per mano: “ Muovetevi, venite” Appena a tempo, il portone si sta per chiudere, lo apro, ci sono le scale, l’ascensore e un corridoio che conduce a una porta, abbasso la maniglia, questa apre la porta, un corridoio buio, i due sono dietro di me, trovo un interruttore, lo premo e si accende la luce, il corridoio ha delle porte che probabilmente portano a dei garage, mi sento spingere due mani mi afferrano le tette, due altre mi bloccano addosso alla parete, i due cominciano a baciarmi sul collo, uno si impossessa della mia bocca, le mani mi frugano in tutto il corpo, mi alzano la maglietta, me la tolgono, una bocca mi lecca un capezzolo, una mano sulla fica, mi sposta lo slip, due dita entrano senza troppi complimenti nella mia fica, per fortuna che è bagnata e lo agevola, intanto la lingua dell’altro mi bacia in bocca, e gioca con la mia, non so chi sia quello che mi bacia e nemmeno quello che mi succhia il capezzolo, ma che me ne importa? A me basta che si diano da fare, il mio corpo ha voglia di essere toccato, di essere palpato, ho voglia di sentire qualcosa dentro di me, per fortuna che ho già due dita che mi stanno scopando, vanno su e giù, piego leggermente le gambe in modo da facilitare la masturbazione che mi sta facendo, la testa mi gira, troppo bello, troppo eccitante, e poi c’è il timore che scenda qualcuno per andare in garage, che me ne importa se è un uomo gli faccio un pompino, così lo sistemo. Le due bocche perlustrano ogni centimetro del mio corpo che va dal mento alle tette, i capezzoli hanno ognuno una bocca che li succhia, poi uno si abbassa e inizia a leccarmi la fica…. Siiiiii è bellllllooooo, siiiii cosìììììì, l’altro mi bacia in bocca, non riesco a respirare, è troppo bello essere leccata sulla fica, non posso gridare la mia gioia…. Allargo le gambe in modo che il tipo si possa accomodare meglio e mi lecchi in modo migliore. Voglio godere, daiiiii voglio goderrrrrreeeeeee, lo prendo per la testa la schiaccio conto il mio pube, finché un’esplosione di goduria mi si libera dal clitoride, godoooo, siiiii godooooo e sento una pioggia di umori che scendono dal mio utero e inondano il viso di quello che mi ha leccata. Rimango per un attimo ferma, sto cercando di calmare il mio cuore che batte all’impazzata…” Ora tocca a noi troia, abbassati e prendi il mio cazzo! Facci godere!” Non aspettavo altro, mi abbasso, si posizionano davanti a me, i cazzi escono dalla cerniera, non hanno nemmeno la cortesia di abbassarsi i pantaloni, la cosa però mi eccita, mi sembra di essere una puttana che fa una marchetta, prendo il cazzo di uno in bocca, lo ingoio fino alle palle, sento che gli sto provocando un piacere immenso, infatti non se lo aspettava un pompino in questo modo, intanto ho afferrato anche l’altro cazzo e lo meno, poi faccio la stessa cosa che ho fatto al primo anche al secondo, e : “ Si dai troia succhia il mio cazzo, quanto ti piace il cazzo?, sei una pompinara nata, siiii cosìììì, dai succhia , lecca il mio cazzo! “ Avanti puttana, mostra come sei vacca, succhia anche il mio cazzo , dai che ti sborro in bocca!” Mmmmm , Siiii , non riesco a rispondere, ho la bocca piena del cazzo di uno dei due, la mano che impugna l’altro, sento che quello che impugno sta per venire, aumento il movimento della mano, mentre la testa mi viene fermata da quello che ho il cazzo in bocca, me lo affonda fino alle tonsille e oltre, sono abituata a prendere i cazzi fino alle palle, anche i più lunghi, anzi più lunghi sono e più piacere provo a ficcarmeli in gola. Quello di cui impugno il cazzo mi ferma, mi obbliga a lasciare il cazzo in bocca, mi alza, mi fa appoggiare le mani al muro, mi fa chinare, mi apre le gambe e mi infila il cazzo brutalmente in fica, quando entra mi fa male, la mia fica era un po’ asciutta, ma appena mi ha dato un paio di colpi, il cazzo si muove all’interno senza problemi, la mia vagina si è lubrificata… “ Che ne dici puttana, ti piace questo cazzo? Ti piace come ti chiavo?” E mi dà dei colpi più forti, ed a ogni colpo devo far forza sulle braccia per non sbattere la testa addosso al muro. “ E’ tutto qua quello che sai fare? Datti una mossa non ho tutto il giorno a disposizione per te!” E il tipo aumenta i colpi, se ogni colpo mi dà un piacere immenso. “ Ecco troia, ti va bene così?, prendi puttana, sto per venire, ora ti sborro in fica! “ Mi sarebbe piaciuto sentire la sua calda crema dentro la mia fica, ma poi mi sarebbe colata giù per le gambe e dovevamo ancora fare shopping, e la cosa non mi andava a genio… “ No fermati, voglio che tu mi riempia la bocca con il tuo sperma, voglio berlo tutto!” Il tipo si ferma, proprio all’ultimo momento…” E tu mi rivolgo all’altro tu invece, dato che sei paziente mi devi inculare, ti va?” “ E me lo chiedi? Cazzo, proprio quello che desideravo! Abbassati che te lo infilo in culo direttamente!” “ Fermo, prima lubrificami un attimo, sono asciutta!” “ E no, cara la mia troia, abbassati !” E con un colpo sulle natiche mi fa abbassare, mi mette a novanta gradi, il suoi compare mi afferra e mi tiene ferma, appoggia la cappella sul mio buchino , e con un colpo di reni mi entra in culo, direttamente. Un dolore forte, la sua cappella, è bella grossa, due lacrime mi scendono dagli occhi, il culo mi fa male, mi brucia. “ Brutto porco ti avevo detto di lubrificarmi, spostati mi fa male! Dai, spostati, esci dal culo, cazzo ti ho detto di uscire, mi fa maleee!” “ E no, puttana, sono dentro e non esco, tu tienila ferma!” Cerco di divincolarmi, ma l’altro mi blocca, sono con le spalle e il viso addosso al muro, cerco di divincolarmi, ma sono troppo forti, anche grazie alla posizione scomoda che ho assunto, non riesco ad alzarmi come vorrei, il cazzo è sempre infilato in culo e ora lo sta muovendo avanti e indietro, cerco di sfilarmi quando lui si ritrae, ma non ho molto spazio di movimento e lui affonda nuovamente, intanto il culo non mi brucia più, anzi devo dire che mi sta piacendo, è vero sto provando piace, ma non devo farlo vedere: “ Basta , levati, per favore” Ma i miei tentativi di sfilare il cazzo dal culo sono sempre più fievoli, mi piace, cazzo se mi piace… essere tenuta ferma, ed essere “violentata” in culo mi eccita, sto per godere, ormai non ce la faccio più devo godere….” Allora brutto maiale, muoviti, cosa aspetti a incularmi più forte, muovi quel cazzo, non senti quanto è largo ora il mio culo? Dai che sto per godere!” Il tipo aumenta i colpi, ora sono sempre più affondi, sento le palle che battono sul mio culo, cazzo l’ha infilato tutto dentro, siiii dai , dai che godo. Come se l’altro avesse compreso quello che avrei voluti, allenta la presa e una mano mi tocca il clitoride, lo massaggia, infila un paio di dita in fica…..siiiiii, siiiiiii, mmmm siiiiii, godooooo, godooooooooooo, il mio corpo ha delle convulsioni, sto godendo come una troia, mi sento una puttana e allo stesso tempo una che viene violentata, troppo bello, troppo eccitante, finalmente il tipo sfila il cazzo dal mio culo, mi stava facendo male ora… mi appoggio con le spalle al muro, loro mi assaltano, imboccano le mie tette, i miei capezzoli duri, se li stanno gustando, però mi fa male, non sopporto di essere leccata ai seni dopo aver goduto, e con quella goduta che ho appena fatto, mi danno proprio fastidio, devo fermarli, ma non riesco ad allontanarli. “ Per piacere, mi fate male!” “ Devi soffrire puttana!” “Fermi vi faccio un pompino, vi faccio sborrare nella mia bocca…” La parola magica, mi lasciano, però mi costringono ad abbassarmi, ingoio il primo cazzo che mi viene a portata di bocca, il tipo lo tiene stretto in modo che sia diretto alla mia bocca, lo ingoio, e inizio a fargli un pompino. “ Ora ti faccio vedere io brutto porco!” Penso tra me e me, afferro il cazzo con tutte e due le mani e inizio a segarlo, nel frattempo lo ingoio, e lo pompo con la bocca, ci metto tutta la mia bravura e la mia esperienza, dopo dieci secondi, sento il cazzo ingrossarsi lui che grida: “ siiii, dai che sborro, siii daiiii !” Aumento i miei movimenti e un’esplosione di sborra mi inonda la bocca, inghiotto tutto e poi con la lingua gli pulisco il cazzo, come lo ritrae è pulito, pulito…” Ora tocca a te!” Mi rivolgo all’altro, lui mi prende i capelli, me li tira indietro, mi obbliga ad alzare il viso, Impugna il cazzo e me lo ficca direttamente in bocca: “ Prendi puttana, ora ti scopo la bocca, ti annego nella mia sborra!” E inizia a scoparmi la bocca energicamente, entra ed esce senza che abbia nemmeno il tempo di fargli il pompino in modo classico, con le labbra avvolgo i miei denti in modo da non ferirlo per quanto forte va dentro e fuori, finché: “ Siìììì ecco brutta puttana, prendi ingoia la mia sborra, vengoooo dai puttana muovi quella bocca, e tirandomi i capelli mi agita la testa al contrario del movimento che fa con il cazzo, e finalmente anche lui viene, la sua sborra è veramente copiosa, devo farmi forza a non soffocare da quanta me ne versa in gola… la mia testa bloccata contro il suo ventre, il cazzo in bocca fino ai coglioni che mi spingono contro il mento, viene, viene e non finisce più, finalmente con un urlo finisce l’inondazione della mia gola, mi tira i capelli all’indietro, tanto che cado a terra distesa…” Cazzo che bocca che hai, non ho mai goduto così tanto!” Mi allunga la sua mano, che prendo e mi aiuto ad alzarmi. “ Scusa se ti ho fatta cadere, sei troppo brava e ho goduto tantissimo, poi non resistevo più, mi faceva male il cazzo, mi hai prosciugato!” “ Whaooo, era quello che volevo sentirmi dire!” Mi ricompongo, mi aggiusto la maglietta, le mutandine al loro posto a coprire la mia fichetta, mi ripulisco la gonna dalla polvere, anche loro si ricompongono, i cazzi ritornano all’interno delle slip, e andiamo verso la porta di uscita del corridoio, la apriamo, spegniamo la luce, e davanti all’ascensore c’è una vecchietta, ci guarda sorpresa, in modo interrogativo, come volesse chiederci che cosa facevamo lì dentro dato che noi non siamo del condominio, noi la guardiamo e usciamo dal portone, raggiungiamo gli altri che ci stanno aspettando impazienti, la gara è finita da un po’ e non sapevano dove cercarci. “ Ciao cari, sono qui!” “ Alla buon’ora” Mi dice Teresa, “ Pensavamo ti fossi perduta…. Anche se ( guardando i due tipi che mi sono affianco) mi sarei persa anch’io volentieri con loro…Che ne dite ragazzi, ci perdiamo assieme ?” “ Beh se proprio ti va, ma non ora, siamo spompati!” “ Ahhhhh li hai sistemati a dovere eh, carogna, non mi hai chiamata, hai voluto tenerteli tutti per te!” “ E sì, mia cara, questi ho voluto servirli da sola, ma loro sono disponibili anche domani e sono tutti tuoi!” “ Davvero ragazzi?” I due si sono guardati, poi hanno osservato i tre nostri uomini, come per chiedere il permesso. “ Se vuoi, questo è il mio numero di telefono, ci sentiamo domani…” “ Certamente miei cari, domani vi aspetto in albergo, quello sopra al passo, venite e chiedete della camera trecento sette, vi aspetto verso le nove… prima però fatemi uno squillo così mi preparo a ricevervi…” “ Bene, allora veniamo domani, e tu, non sappiamo nemmeno come ti chiami, grazie per tutto sei stata fantastica, hai una bocca favolosa e una fica meravigliosa, mai sentito una fica più accogliente…”” E io posso solo dire che hai anche un culo strepitoso, ti ho inculata con piacere, ma la tua bocca è unica!” “ Grazie ragazzi, anche voi avete un bel cazzo che mi ha fatto godere e poi sapete come prendere una donna… per i nomi va bene così, è ancor più bello sapere di avere scopato con uno/a sconosciuto/a, la scopata che si spera sempre di fare.” “ hai ragione, non ci vediamo domani?” “ No, noi nel pomeriggio ce ne andiamo, vi incontrerete con lei, e andate tranquilli siete in buone mani… e fica…!” “ Addio, e grazie di tutto, anche a te!” E allungano la mano a Claud che gliela stringe con forza. “ Sempre pronto ad aiutare quelli che sbavano dietro al mio amore. Spero siate stati soddisfatti della sua prestazione… Alla prossima!” Mi abbracciano e uno alla volta mi baciano in bocca, poi si allontanano salutando e ringraziando ancora…” Allora com’è andata?” “ Benissimo, avevano due bei cazzi e ci sapevano fare, mi hanno incantonata addosso al muro dello scantinato di un condominio, ma tu, disgraziato, ti eri già messo d’accordo con loro!” “ Sai mi hanno riconosciuto e mi hanno chiesto se potevano provarci con te, dato che li avevi, secondo loro, invitati, al semaforo… E poi mi hanno chiesto quanto dovevano, e così mi sono fatto dare duecento euro…” “ Cosaaaaa? Li hai fatti pagare? Per quello continuavano a darmi della puttana, brutto porco, disgraziato che non sei altro! Potevi almeno dirmelo, mi sarei eccitata ancor di più sapendo di fare proprio la puttana, e non solo nominalmente!” “ Beh almeno una notte l’abbiamo trascorsa gratis, ahahahhaha!” E abbraccio il mio amore, lui sa sempre come fare per eccitarmi, ora lo scoperei qui davanti a tutti, ma devo limitarmi a baciarlo, anche se con il sapore della saliva e della sborra dei due puttanieri. “ Cosa si fa ora.” Chiede Teresa, “ Io direi di andare a fare un po’ di shopping, c’è lì un negozio di abbigliamento che mi piace, ci andiamo?” ( continua)