STORY TITLE: COME APPESA AD UN FILO ... 
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COME APPESA AD UN FILO ...


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COME APPESA AD UN FILO ...

by nuoveluci
Viewed: 414 times Comments 2 Date: 17-03-2014 Language: Language

E’ il terzo incontro con la mia cagna stasera … i ricordi dell’incontro precedente sfuggono labili … dopo la prima notte di iniziazione ho preteso un identico incontro a casa loro … entrambe nudi, al muro, bendati … tremanti hanno a turno subito le mie voglie … fino allo spasimo.

Lei è sola con me stasera, arriverà a casa lasciando l’auto e la porterò con me … è curiosa di questo incontro, ci conosciamo già ma la magia è ancora forte … tremante parcheggia e mi chiama, sono sicuro pensi ad un rendez-vous molto amichevole, saluti, baci … scampagnata.

Invece i miei ordini la sorprendono, le tolgono il fiato … non rientri in casa, venga come è vestita tanto come sempre sarà ammessa solamente nuda e senza trucco al mio cospetto … si incammini per strada, silenziosa … una auto la affiancherà … non si giri, non parli, non alzi gli occhi da terra … semplicemente esegua …

La trovo qualche centinaio di metri più avanti, cammina come inebetita dall’eccitazione, la affianco, scendo e devo richiamarla tanto è assorta nei suoi pensieri … le apro la portiera e le ordino di salire … si siede e tenta di mettere la cintura … un forte schiaffo sulle cosce e capisce che non deve prendere iniziative …

Partiamo, sospira e capisce il gioco … non dice una parola … le sue mani si torcono e le ordino di tenerle aperte sulle gambe, le palme verso l’alto e le dita ben staccate … il gesto la piega e tenta di stringere le gambe per l’eccitazione … mi basta stavolta un tocco e capisce, divaricandole ben larghe …

E’ di nuovo li, ad occhi bassi, il fiato corto come per una corsa … ansimante … la mia mano le si posa sul ventre piatto … sorride sorniona e dentro di se spera, sapendola impossibile, in una mia carezza più intima …

Di istinto afferro i bordi dei suoi deliziosi slip di tule rosa … e tiro verso l’alto con decisione … come una lama i bordi del perizoma le entrano nella carne fino al centro del suo piacere … la sua smorfia di sorpresa diventa di colpo un orgasmo lancinante ed improvviso … le sue labbra protese in un grido di piacere che come sempre le si spegne in gola … ed è di nuovo così, piacere e dolore ... appesa ad un filo …

E’ vinta, ansimante si rilascia nel piacere … scivola verso il basso verso gli slip ancora serrati … gira il volto dall’altra parte e, come le ho insegnato per gli orgasmi ed i colpi di frusta, conta per il padrone ringraziando … “uno signore, grazie signore …”

La abbraccio tirandola a me verso la mia spalla, lei mi avvolge con il suo abbraccio … è tenera in questi momenti … rimaniamo così per alcuni attimi mentre il motel si avvicina a noi … pochi istanti ancora, ci siamo … la camera è rossa, ovattata, elegante … poi di nuovo tutto è silenzio, privato, nostro …

La mattina ci coglie con ogni piacere vissuto, ogni orgasmo consumato … tanti, troppi … non venti ma non dieci … ogni orifizio violato … ogni succo donato … poi … sipario, luci in sala, applausi … la vita riprende … fino al prossimo sogno Raffaella …

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