IL MECCANICO...
by grisoViewed: 197 times Comments 3 Date: 26-02-2013 Language:
Le prime giornate calde dell’estate ti avevano eccitato ed anche quella mattina avevi voluto iniziare la giornata regalandomi, prima di uscire per andare al lavoro, un lungo ed appassionato pompino…poi avevi voluto vedermi godere con la mia mano e mentre terminavo la mia vigorosa sega con un’abbondante schizzo di sborra, mi avevi confessato, con sguardo malizioso, che ti saresti tenuta la voglia di cazzo per tutto il giorno, aspettando il mio rientro serale…forse…
Dopo colazione eri tornata a letto e, mentre i raggi del sole illuminavano il tuo seducente corpo nudo, ti eri accarezzata a lungo la fica pensando al mio cazzo ed immaginando che qualcuno ti stesse spiando dalle finestre di fronte…
Poco prima di pranzo, dopo una rapida doccia, avevi indossato uno dei tuoi leggeri abiti estivi, di quelli che mettono in evidenza le tue delicate tettine: infatti sotto non avevi indossato che un minuscolo perizoma, di quelli che io ti regalo perché anche gli altri uomini possano ammirare il tuo bel culo…
Eri uscita per andare a fare la spesa e camminando per strada avevi potuto intuire quanto fosse trasparente il tuo vestito: prima 2 giovani studenti ti avevano ammirato a bocca aperta e quindi un ciclista ti aveva fatto un lungo fischio ed un paio di complimenti decisamente volgari…
Avevi sentito un sottile brivido partire dalla tua fica ed attraversarti tutto il corpo fino al cervello…anche quando avevi incrociato lo sguardo intenso e voglioso del giovane meccanico in piedi fuori dall’officina di fianco al supermercato…
la sua tuta era slacciata fin quasi in vita e la sua mano era scivolata all’interno…tra le sue gambe…come ad accarezzarsi l’uccello…
Al banco degli alimentari poi, gli occhi dell’addetto si erano concentrati sulla tua scollatura e tu naturalmente ti eri chinata in avanti più di una volta proprio per favorire il suo sguardo…
Eri uscita con 4 sacchetti della spesa e davanti all’officina ora, oltre al meccanico, c’era pure il titolare, un bell’uomo sui 45 che quando avevi portato la tua auto a riparare non aveva certo lesinato i complimenti galanti…
<Marco, sii gentile, aiuta la signora a portare la spesa a casa…vedrai che troverà certamente il modo per ringraziarti…>
Tu avevi accettato di buon grado il suo aiuto ed una volta entrata in casa, non appena Marco aveva appoggiato i sacchetti…gli avevi aperto completamente la lampo della tuta: sotto era completamente nudo ed il suo bel cazzo era perfettamente in tiro…
Ti eri inginocchiata per assaggiare quella dura mazza e la tua lingua guizzava veloce intorno alla sua cappella…poi Marco ti aveva prepotentemente preso in braccio e portata sul letto…ti eri tolta vestito e slip e lui aveva cominciato a fotterti con grande vigore…ma dopo pochi minuti avevi sentito che stava per godere e gli avevi chiesto di sborrarti in faccia…
Il tuo viso si era ricoperto di quella crema bianca e profumata ed in quel momento era squillato il campanello d’ingresso: era Fabio, il padrone dell’officina che veniva a cercare il suo meccanico…
Tu gli avevi aperto nuda e con il viso ancora ricoperto di sborra…gli avevi sorriso e lo avevi accompagnato in camera da letto: Marco era sdraiato ed il suo cazzo era nuovamente in erezione…era un vero e proprio invito a cavalcarlo a cui non potesti resistere…
E mentre lo montavi, dedicavi le tue attenzioni anche alla minchia di Fabio, prima segandola a 2 mani e poi succhiandola avidamente…
Marco era sempre più infoiato e prima ti aveva afferrato per i fianchi e poi con le mani ti aveva preso le chiappe allargandoti oscenamente il buco del culo…
A quel punto Fabio si era staccato dalla tua bocca, si era messo alle tue spalle e ti aveva infilato il cazzo in culo…
I 2 maschi ti stavano scopando in perfetta sincronia come se fossero abituati a questo genere di trattamento (chissà quante ragazze e signore della zona avevano già chiavato…)
Stavi provando un piacere profondo ed intenso ed avevi raggiunto l’orgasmo con un lungo gemito…quasi contemporaneamente Marco sborrava per la seconda volta e Fabio, proseguendo nella sua inculata, lo incitava:<Bravo Marco, riempi di sborra la fica di questa puttana…tra poco tocca a me…>
Ed infatti appena possibile ti aveva messo a pecora e ti aveva infilato l’uccello nella fica che ancora colava della sborra di Marco…ora si sentiva soltanto l’ansimare selvaggio di Fabio ed il rumore della sua mazza nella tua fica fradicia…Marco intanto si stava menando il cazzo che era tornato nuovamente duro e te lo sbatteva in faccia…
Alla fine anche Fabio aveva svuotato i suoi coglioni nella tua fica e tu ti eri sdraiata supina e stanca sul letto, giusto in tempo per prendere gli ultimi schizzi di Marco che aveva terminato la sua sega sborrandoti addosso…
Poco dopo i 2 uomini si erano rivestiti e se ne erano andati soddisfatti mentre tu eri rimasta nuda sul letto ormai sfatto: ti stavi giustamente eccitando all’idea che tra poche ore io sarei rientrato a casa: sapevi benissimo che adoro trovare la mia troia così…profumata e riempita di sborra e non era difficile immaginare cosa sarebbe successo dopo…