STORY TITLE: NEL VICOLO 
logo The Cuckold
405


STORY

NEL VICOLO

by Naughtypair
Viewed: 248 times Comments 0 Date: 09-07-2025 Language: Language

La notte era carica di sesso nell’aria. Lei lo trascinò nel vicolo buio e lo spinse con violenza contro il muro, gli occhi incendiati di voglia. Gli strappò via la zip e tirò fuori il cazzo duro, già teso e pronto.

«Tiralo fuori bene… voglio sentirtelo in gola, nella figa, nel culo… voglio tutto stanotte,» gli sussurrò con voce lurida, mentre si leccava le labbra.

Si inginocchiò e lo prese in bocca, affamata, inghiottendolo a fondo, sbavando senza vergogna, le mani che si stringevano sulle sue cosce. Lui ansimava mentre la sua bocca lo risucchiava come una troia in calore, finché la tirò su di peso e la fece voltare.

La gonna sollevata, la figa già fradicia che brillava sotto il lampione. «Dammelo,» ansimò lei, «scopami adesso.»

La penetrò senza fatica, scivolando nella figa calda e inzuppata. Lei gemeva forte, la schiena inarcata, i fianchi che sbattevano, il cazzo che le scivolava dentro bagnato.

Fu allora che lo videro: il guardone. Una figura scura all’imboccatura del vicolo. Immobile. Gli occhi fissi su di loro.

Lei sorrise sporca, senza smettere di muoversi: «Guarda pure… guardami mentre me lo sbatte dentro… guardami mentre mi scopa come una troia…»

Le mani di lui le afferrarono i fianchi e la scopò più forte, i colpi che schiaffeggiavano la carne bagnata. «Ti piace, eh? Sporcarti davanti a uno sconosciuto?»

Lei rise, il respiro spezzato: «Mi fa impazzire… voglio che mi guardi mentre mi riempi… voglio che veda tutto… anche quando mi scopi il culo…»

Lui si bloccò un attimo, il cazzo ancora duro e gonfio. Lei si abbassò di più, la figa che colava, il buco stretto del culo che si apriva piano davanti a lui.

«Dai… mettimelo nel culo… voglio sentirtelo ovunque… voglio che ci veda mentre mi riempi ogni buco… fammi sua… fammi puttana…» gemette.

Lui sputò sulle dita, poi sulla cappella lucida, e cominciò a spingere piano nel buchino stretto. Lei si morse le labbra, il respiro mozzato mentre lo sentiva affondare, centimetro dopo centimetro.

«Sì… sì… spalancami il culo… voglio tutto… voglio godere come una troia sotto gli occhi di quello stronzo che si sega guardando…»

Cominciò a scoparla dietro con forza, i colpi violenti, il cazzo che entrava e usciva dal buco caldo e stretto. Con una mano le infilò due dita nella figa, bagnatissima, mentre la scopava senza tregua.

Lei urlava il piacere: «Sì… così… voglio venire con il culo pieno e la figa che gocciola… vienimi dentro, cazzo… voglio tutta la tua sborra…»

Il guardone ansimava nel buio, i movimenti della sua mano appena visibili, il respiro rotto.

Lui la scopò fino all’estremo, poi venne forte dentro di lei, il cazzo che pulsava mentre il suo seme riempiva il culo stretto, colando giù mentre le sue dita affondate nella figa la facevano urlare in un orgasmo devastante.

Restarono così, tremanti, sudati, pieni di piacere, mentre il guardone restava immobile, spettatore muto del peccato più sfacciato.

Lei si voltò, il sorriso sporco sulle labbra: «Tienitelo pure questo ricordo, porco… ma io me ne vado con il culo pieno e la figa soddisfatta.»

ADDED 0 COMMENTS: