STORY TITLE: Prelievi

Prelievi

by Gianfi88

Una mattina come tante altre di qualche giorno fa mi svegliai presto e senza fare colazione, mi sono diretto al centro prelievi per condurre delle analisi. La lista prevedeva un prelievo di sangue e di urine, ma col senno di poi se fosse stato di qualcos’altro non ci sarebbe stato nulla di fuori luogo. Dopo l’accettazione mi dirigo verso il punto in cui si attende per il prelievo. Dopo un’importante attesa ecco il mio turno, entro e vedo una giovane infermiera bionda seduta a fianco della poltrona. Avrà avuto tra i 3035 anni, se fossero stati anche di più li portava davvero bene, le sue gambe erano davvero attraenti, non troppo magre. Così mi accomodo come da lei richiesto, tolgo la felpa e resto in tshirt stendendo il braccio destro sul bracciolo. É a quel punto che senza che nulla potessi fare, sul suo sgabello a rotelle, l’infermiera si avvicina al mio braccio mantenendolo tra le gambe, e appoggiando la mia mano praticamente alla sua vagina. Forse era il mio braccio ad essere troppo lungo per permetterle di lavorare in comodità, oppure non le dispiaceva che la mano di un giovane uomo come me stesse proprio lì. Con il dorso della mano appoggiato al suo sesso potevo sentirne il calore e l’umidità. Nel frattempo lei mi parlava per cercare di distrarmi dall’ago che di lì a poco avrebbe trafitto una delle vene ben evidenti, che avevo nel braccio. “Fai il pugno con la mano” serve a contrarre la muscolatura e far affluire più sangue al braccio. Ma potete immaginare che genere di lavoro avrei voluto fare con quel braccio lí. Mi chiedeva per quale motivo stessi facendo questi esami ed io rispondevo ma sempre con il pensiero rivolto alla mia mano, al tatto, al calore e al mio pugno duro lì. L’ago non l’ho nemmeno sentito entrare, ma sono certo che non sia stato per le sue parole, ma per la connessione che si era instaurata dalle sensazioni della mia mano destra fino all’interno delle mie mutande, dove con qualche sussulto, il sangue ha iniziato ad affluire anche lì…

Se vi piace, nel prossimo vi racconto della prima volta che me l’hanno preso in bocca, ero al secondo anno dei teen.