Che bellissime corna.
by pennabiancaViewed: 789 times Comments 4 Date: 01-03-2025 Language:

Mi chiamo Luigi, ho 36 anni e sono di media statura dai capelli cortissimi, per una calvizie incipiente che, ormai, ho rinunciato a combattere. Fisicamente sono un po' in sovrappeso a causa della mia vita sedentaria da impiegato. Da sei anni sono sposato con Marisa, che ha due anni meno di me. Lei è di media statura, un bel seno generoso, ed un culetto ben alto e tondo. Fino ad oggi, ero stato il suo primo ed unico uomo. Sessualmente parlando non sono un super maschio, ma, in ogni caso, mi piace molto far godere mia moglie e lei si mostra sempre abbastanza soddisfatta. Come ho detto sono stato il tuo primo uomo e, forse, anche l'unico, perché, a parte qualche amorazzo adolescenziale, quando l'ho conosciuta era vergine ed anche poco esperta. Casualmente, ad un rinfresco di amici comuni, abbiamo visto una nostra amica flirtare con un uomo diverso da suo marito e questo ha innescato in noi una lunga discussione sul tema tradimento. Il discorso è poi passato alle nostre fantasie e, poiché abbiamo un buon rapporto solido, quando lei ha iniziato a dirmi che avrebbe voluto provare un altro maschio, giusto per provare la differenza, ammetto di essermi eccitato tantissimo e di averla scopata con una foga ed una passione, che non ricordavo da un tempo infinito.
«Ok, se desideri fare un esperimento una tantum, allora accetto, ma voglio, in qualche modo, esser presente e poi voglio sapere con chi intendi fare questo esperimento.»
Lei ha accettato ogni condizione e mi ha parlato di Mirko, un ragazzo che aveva conosciuto ai tempi dell’università, che le era apparso, fin da allora, molto interessato a lei e lo aveva rivisto in un ufficio, dove si era recata per dei progetti di lavoro.
«Mirko era un ragazzo simpatico, che mi corteggiava quando studiavo in facoltà. Abbiamo mangiato un paio di pizze insieme e, una sera, siamo anche andati al cinema insieme. Poi, però, lui è dovuto tornare al suo paese, perché aveva già completato gli studi, e tutto era rimasto così, nel limbo, senza un seguito. Rincontrarlo casualmente nell'ufficio del comune, è stato per lei davvero una bella sorpresa. Mi piacerebbe provare con lui, mi sembra la persona adatta, perché gentile, educato e, sono sicura, anche molto discreto»
Abbiamo fantasticato molto su come avrebbe potuto crearsi l'occasione. Marisa, intanto, aveva riallacciato un po' i contatti. Erano andati a prendere un aperitivo insieme ed avevano iniziato a chattare tra di loro. Gli ha riferito di esser sposata e anche lui conviveva con un'altra ragazza, ma, nonostante tutto, si sentiva molto attratto da Marisa, fin dai tempi dell'università. Più discutevamo su tutta la vicenda e più mi stavo eccitando e, di conseguenza, scopavo Marisa in maniera sempre più intensa e vigorosa, e questo, in un certo senso, ci portava a ritardare sempre più, il momento della realizzazione di quella nostra esperienza. Era come se, anche al solo immaginarla, ci desse un certo appagamento. A letto, la sera, chiedevo a Marisa cosa avrebbe fatto quando si fosse trovata in compagnia di Mirko e lei mi rispondeva, all'inizio, in maniera un po' vaga, ma, a seguito delle mie insistenti richieste, scendeva nei particolari e questo mi faceva eccitare tantissimo e, di conseguenza, la scopavo a bestia!
«Dimmi, piccola puttanella: cosa vorresti fare con il tuo giovane amante?»
Lei mi sorrideva civettuola e poi, con molta malizia, mi descriveva tutto ciò che avrebbe fatto con lui. Impazzivo! Al solo immaginarla mentre gli succhiava il cazzo o si faceva chiavare, mi sconvolgeva così tanto da ritrovarmi sempre con il cazzo duro e, a volte, mentre ero in ufficio, dovevo correre in bagno a segarmi un po', per riuscire a frenare l'eccitazione che mi generava l'intera faccenda. La cosa interessante era che anche Marisa mi riferiva di sentirsi sempre, e costantemente, bagnata all'idea che un altro uomo avrebbe potuto metterle le mani addosso. Alla fine, abbiamo deciso di vivere questa esperienza Dopo aver studiato ogni cosa nei minimi particolari, decidemmo che la migliore occasione avrebbe potuto esser quella di invitarlo a casa nostra, io mi sarei nascosto all'interno del nostro armadio che, avendo un'angolazione molto ampia, consentiva di farmi nascondere al suo interno e, lasciata un'anta appena accostata, attraverso lo spiraglio, avrei potuto scrutare tutta la scena, direttamente, in prima fila! Abbiamo fatto alcune prove e studiato ogni minimo dettaglio, fin quando, un sabato pomeriggio, lei lo ha invitato a venire a trovarla, dicendogli che ero fuori per lavoro. Appena ho sentito bussare alla porta, mi son nascosto nell'armadio.
Avvertivo la sensazione di esser alquanto ridicolo a nascondermi, ma avevo bisogno di una visuale completa su quello che sarebbe successo nella stanza in ogni momento, altrimenti avrei rischiato di impazzire se non avessi potuto vedere ciò che stavano facendo. Nello stesso tempo, esser li nascosto a vederla scopare, è stata l’emozione più sconvolgente dell'intera mia vita! Avevo il cazzo così duro da farmi male. Li ho sentiti parlare e, poco dopo, lei lo ha condotto in camera e lui le ha subito messo le mani addosso, impaziente di scoparla.
«Accidenti, Marisa, sei un magnifico bocconcino! Ti ho desiderato davvero tanto quando ci frequentavamo, ma non mi sarei mai aspettato che succedesse tutto questo!»
Essendo più alto di lei, l’ha abbracciata e la baciava sul collo, mentre con le mani la toccava dappertutto. Ero sconvolto: non so bene se per una sensazione di gelosia o perché, vederla cosi troia, lei che avevo conosciuto timida e quanto mai riservata, adesso si lasciava toccare culo e seno da lui, che sembrava impazzito dal desiderio di averla. Ha preso a spogliarla; Marisa indossava una gonna corta ed una camicetta tenuta abbottonata da un solo bottone. Ai piedi, calzava scarpe col tacco e calze autoreggenti da vera zoccola.
Anche mia moglie si dava da fare a spogliarlo e, quando lui si è tolto i pantaloni ed è rimasto con i boxer, ho visto che davanti aveva un bel bozzo. La guardavo senza neanche respirare; aspettavo con impazienza il momento in cui lei gli avrebbe preso il cazzo in bocca, o lui l'avrebbe scopata. Era una situazione sconvolgente ed estenuante, allo stesso tempo! Sembrava che il tempo si fosse fermato! Quando lei è rimasta solo con calze e tacchi, oltre il sottilissimo perizoma, che, a malapena, copriva la sua splendida fica, parzialmente depilata, lui l'ha fatta distendere sul letto e, dopo averle aperto le cosce, si è inginocchiato ed ha preso a leccarle la fica, facendola godere quasi subito.
«Marisa, quanto sei bella! Hai un profumo di femmina in calore, che mi fa impazzire! Accidenti, quanto ho desiderato questo momento!»
Ha preso a leccare la fica di mia moglie, come un cagnolino assetato beve in un secchio d'acqua. Sentivo il rumore delle lappate che le dava ed ho visto Marisa che, ad un certo punto, inarcava il corpo ed urlava il suo piacere, mentre, con le mani, schiacciava la testa di Mirko contro la sua fica.
«Vengo! Oddio, mi fai venire! Sei fantastico! Non ti fermare che vengo! Non ti fermare: vengo!»
Ho visto il suo corpo sussultare, ed esser scosso da fremiti di piacere che l'hanno fatta veramente torcere e vibrare come una foglia. Mirko, subito dopo, si è sollevato ed è rimasto un attimo in piedi, davanti a lei, che era ancora distesa a cosce aperte e, dopo qualche istante, lei si è allungata verso di lui e gli ha abbassato i boxer, mettendo in mostra un bel membro lungo e duro, un po' più grande del mio per spessore. Son rimasto a bocca aperta e senza fiato, quando lei ha preso a succhiare il suo cazzo, che, seppur piuttosto grosso, lei riusciva ad inglobarlo in bocca con disinvoltura e giocare con le sue palle, mentre lui spaziava con le mani sull'intero suo corpo. Non potevo credere che era mia moglie quella che stavo guardando e che si lasciava andare in quel modo con un altro uomo e che ora, anche volendolo, non avrei più potuto fermarla. Ero sconvolto! Ma da cosa? Da tutto, credo! Ha preso a succhiarlo con estrema disinvoltura e questo mi ha un po' stupito, considerando che avevo la forte convinzione di esser l'unico uomo cui, finora, avesse succhiato il cazzo, mentre ora la vedevo alle prese con quella splendida mazza, ingoiandola tutta, fin in fondo alla gola e sbattere con il naso contro il corpo di lui. Anche lui si è complimentato per la sua bravura.
«Marisa, sei fantastica! Sei una gran bocchinara! Lo prendi tutto in gola che è una meraviglia! Dai, succhialo, che ti voglio scopare alla grande!»
Mentre continuava a succhiare quel cazzo, Marisa, con una mano, continuava a masturbarsi e vedevo che godeva a far entrambe le cose. D'un tratto, lui ha sentito forte il desiderio di averla e, dopo averglielo tolto dalla bocca, ha spinto di nuovo mia moglie a sdraiarsi a cosce aperte e, dopo essersi inginocchiato tra esse, ha appoggiato il grosso membro sullo spacco della fica e, con due spinte decise, le è penetrato tutto dentro, fin in fondo. Ho visto il corpo di Marisa inarcarsi verso l'alto, mentre cercava di reggere quelle spinte vigorose che la stavano, dilatando tutta. Ha preso a gemere ed a godere quasi istantaneamente.
«Sì, spingimelo tutto dentro! Fammelo sentire tutto, fin in fondo! Mirko, scopami forte!»
Son quasi venuto all’istante: pensavo che il cazzo mi sarebbe esploso. Ero così duro ed il cuore batteva così forte, che avevo il timore che potessero sentirlo. Mentre lui la penetrava, quasi non riuscivo a respirare. Era davvero incredibile guardare il suo cazzo penetrarla, mentre lei gemeva di piacere e spingeva il suo corpo verso l’alto, per andare incontro a quel cazzone, che la sfondava e faceva godere molto. Ero felice per il fatto che Marisa stesse vivendo questa esperienza, anche se prendevo atto che a nessuno dei due era venuto in mente di usare il preservativo. Pazzesco! Si era fatta scopare a pelle! Che zoccola avevo davanti a me? Facevo fatica a riconoscerla! Hanno scopato per una buona mezz’ora, con lei che ha goduto tantissimo ed hanno cambiato diverse posizioni. Prima sotto, di lato, da dietro, poi sopra e di nuovo sotto. Dopo l’ennesimo orgasmo di Marisa, lui ha preso a sbatterla più forte e più velocemente, poi si è scaricato dentro di lei, senza preoccuparsi di nulla, dando per scontato che lei fosse protetta, cosa che in effetti era. Vederla riempita, mi ha sorprendentemente eccitato e, in qualche modo, mi son sentito impotente, allo stesso tempo. Continuavo a pensare che, fino ad ora, nessun altro era stato nella sua fica e le aveva sborrato dentro. Adesso era piena del suo sperma e questo mi mandava ai pazzi. Era piena. Sì, era farcita per bene, perché lui ha urlato ed ha scaricato dentro molte bordate, come ho potuto vedere dalle contrazioni del suo corpo.
«Marisa, sto sborrando! Ti sto riempiendo la fica con il mio seme! Tieni, meravigliosa puttana!»
Lo ha lasciato sborrare a lungo, poi, dopo avergli dato un bacio in bocca, gli ha chiesto di rivestirsi ed andarsene, perché avrei potuto tornare da un momento all'altro. Lui si è vestito rapidamente e poi, dopo averle detto che l’avrebbe chiamata il giorno dopo, se n'è andato, con lei che lo ha accompagnato alla porta. Son uscito dall'armadio e poi ho atteso che lei tornasse in camera da letto; si è subito sdraiata a gambe aperte, con un rivolo di sborra che le fuorusciva. Devo dire che è stata un'esperienza incredibilmente eccitante per me vederla piena ed aperta.
«Guarda, mio adorabile cornuto, come questo toro mi ha riempito la fica del suo seme!»
Ero stravolto: nella mia mente si affollavano una miriade di sensazioni e sembrava che nessuna riuscisse ad avere il sopravvento sull'altra. Ero sconvolto ed eccitato, allo stesso tempo. La guardavo convinto che, davanti a me, ci fosse un'altra persona e, nello stesso tempo, desideravo ardentemente scopare mia moglie. Mi son spogliato e poi le son salito sopra, le ho infilato il cazzo tutto dentro. Ho sentito un bisogno travolgente di scoparla in quel momento e di venirle nella fica, quasi come se avessi bisogno di riconquistare quel territorio, che, anche se per poco, mi era stato sottratto. Ero in pieno delirio. Lei era più sconvolta di me e mi incitava a scoparla più forte.
«Scopami! Scopami più forte! Lo senti come mi ha aperto? Ti ho appena reso cornuto, ma, adesso scopami; scopami forte!»
Ero pazzo! Ho preso a scoparla con colpi furiosi, i nostri corpi sbattevano l'uno contro l'altro, in maniera molto selvaggia, rumorosa. Sentivo il mio membro sguazzare nella sborra di Mirko, mista agli umori prodotti dalla fica di mia moglie e, nello stesso tempo, la sentivo anche più aperta, dilatata e, sentirla così, avvertendo quella nuova strana sensazione, mi ha eccitato così tanto, che, appena l'ho sentita godere, ho urlato e scaricato dentro anche il mio piacere.
«Puttana, ti sto sborrando dentro. Sei una troia che si è fatta riempire tutta fino all'orlo. Adesso ti scopo anch'io, troia. Tieni, senti anche la mia sborra che ti riempie, grandissima zoccola!»
Marisa ha serrato le gambe dietro di me e tenendomi ben piantato dentro di lei, mi ha abbracciato e baciato, mentre i suoi occhi venivano rigati da lacrime di gioia.
«Ti amo! Ti amo! Ti amo! Ti amo! Sei la persona più importante della mia vita! Grazie per avermi fatto provare questa emozione, così forte! Era da un po' di tempo che la desideravo e penso che sia piaciuto molto anche a te!»
Siamo rimasti abbracciati ed il mio membro è rimasto duro a lungo, così l'ho girata e, dopo averglielo poggiato sul buchetto posteriore, gliel'ho spinto dentro tutto, fin in fondo. Anche questo foro ha avuto il privilegio di essere stato aperto da me e, adesso, lo scopavo sentendolo molto stretto, rispetto alla figa completamente slabbrata.
È venuta ancora una volta ed io ero talmente eccitato che mi son scaricato ancora dentro di lei, svuotandomi tutto nel suo intestino. Una volta calmati, ho parlato a Marisa, chiedendole:
«Anch'io ti amo e questa è stata un'esperienza che è stata bene poter vivere; però, ho bisogno di sapere come hai fatto a prendere il cazzo di Mirko, abbastanza grosso, completamente in bocca, senza un minimo di esitazione, dal momento che, fino a qualche tempo fa, a fatica riuscivi a prendere il mio che, per lunghezza, è certamente più corto di quello di Mirko. Ormai ho capito che questo gioco ci piace moltissimo e, se vorrai, lo rifaremo, ma ho bisogno di aver piena fiducia in te e, quindi, se c'è qualcosa che mi devi dire, questo è il momento di parlare, perché posso assicurarti che non te ne vorrò e non solleverò alcun tipo di casino.»
Marisa, baciandomi e tenendomi stretto, mi ha confessato un piccolo segreto.
«Da circa un mese, nell'ufficio dove lavoro è arrivato un nuovo dirigente. Si chiama Massimo, è un bel maschio sulla cinquantina, il cui fascino non passa inosservato e, da circa una decina di giorni, mi fa succhiare il suo cazzo due volte al giorno. Ha un membro anche un po' più grosso di quello di Mirko ed è per questo che, diciamo, la mia gola è abbastanza allenata. Avrei voluto dirtelo, ma eravamo così presi da questo progetto, che temevo potesse esser d'intralcio. Massimo avrebbe piacere a scoparmi anche lui, ma lo farebbe in tua presenza; capisci la differenza? Con Mirko hai dovuto nasconderti, mentre con questo potresti guardarmi da vicino, mentre mi scopa o mentre gli succhio il cazzo.»
Ho avuto di nuovo il cazzo duro e, dopo averla guardata un attimo negli occhi, mi son messo di nuovo tra le sue cosce e ho preso a scoparla in maniera furiosa, mentre lei godeva ed io la insultavo:
«Sei una troia, una puttana, una meravigliosa succhiacazzi; adesso che sei la bocchinara del tuo capo, mi dici che me lo volevi dire? Puttana! Avresti dovuto dirmelo subito. La tua vera fortuna è che tutto questo, come vedi, mi eccita e mi sconvolge. Va bene, accetto! Accetto anche questa nuova esperienza e voglio proprio vedere quest'altro maschio come ti scopa!»
Una settimana dopo, Massimo è venuto a casa nostra. Mi sono trovato davanti un bel maschio alto, imponente, con l'aria molto sicura di sé e decisamente dominante. Dopo un breve saluto, ha preso Marisa per mano e l'ha portata in camera da letto, poi si è girato e si è rivolto a me, invitandomi a mettermi seduto e di godermi lo spettacolo. Ha spogliato nuda mia moglie, l'ha fatta inginocchiare davanti a sé e le ha infilato in bocca una mazza di notevole spessore, anche se non troppo lunga. Marisa lo ha ingoiato senza nessuna difficoltà e, già solo questo, mi ha fatto quasi sborrare. Poi lui l'ha messa a pecora sul letto e ha preso a chiavarla da dietro, con molto vigore. Marisa ha goduto tantissimo. Alla fine lui le ha sborrato dentro. Marisa ha urlato di piacere quando lui le ha riversato dentro un ingente quantità di sborra e, dopo averla fatta mettere distesa sul letto a cosce aperte, si è rivolto a me e mi ha dato un ordine che mi ha sconvolto.
«Adesso, cornuto, vieni qui e lecca la fica di tua moglie!»
Son rimasto impietrito, sconvolto da un simile ordine, al punto che lui si è avvicinato a me e, dopo avermi mollato uno schiaffo sul viso, che è servito a farmi riprendere, ha ribadito il suo ordine!
«Pulisci la fica di tua moglie! E ringraziami per averla riempita a dovere! Da oggi in poi, ogni volta che ne avrò voglia, verrò qui, mi svuoterò le palle dentro di lei e tu dovrai sempre ripulirla!»
Dominato dall'autoritarietà di quest'uomo, mi son inginocchiato tra le cosce di Marisa ed ho iniziato a leccare. All'inizio ho provato un certo senso di ribrezzo, lui se n'è accorto, allora ha appoggiato una mano sul mio capo e mi ha schiacciato la faccia contro la fica di mia moglie, ordinandomi di leccare senza smettere, fino a ripulirla del tutto. Ho preso a leccare la sua crema e devo dire che il sapore non era sgradevole, così l'ho ripulita completamente, facendola godere ancora.
Da quella volta ha continuato a vedere Massimo e devo dire che sono eccitato da questo fatto. Spesso torno a casa dal lavoro e lei mi dice che è stata di nuovo riempita da lui e, infatti, la trovo sempre farcita tantissimo. Ora la sto osservando, sdraiata sul nostro letto, mentre Massimo la sta scopando da dietro ed un suo amico, molto più dotato di lui, le sta chiavando la bocca. Poco prima, l'hanno scopata in doppia e, quando le sono entrati in fica e culo, lei ha urlato di dolore e piacere. Vederla sfondata da due maschi, mi ha fatto sborrare senza toccarmi; Massimo se n'è accorto. Ha preso il viso di mia moglie, l'ha girato verso di me, facendole notare la grossa macchia che bagnava il davanti dei miei pantaloni.
«Puttana, guarda come fai godere tuo marito! Il cornuto è talmente contento di vederti sfondata da noi due, che si è sborrato nei calzoni. Dai, fagli il gesto delle corna!»
Sembrerà strano, ma veder farmi quel gesto con la mano, mi ha eccitato così tanto che, quasi vengo, un'altra volta.
Adesso aspetto che me la riempiano per bene in tutti e due i buchi e spero che il sapore di quest'altro maschio, sia gradevole come quello di Massimo.
Ormai leccare la crema con cui farciscono mia moglie è per me qualcosa di estremamente sconvolgente.