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Una moglie dominante...? (2)


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Una moglie dominante...? (2)

by bootsfeet
Gesehen: 790 Mal Kommentare 2 Date: 30-12-2024 Sprache: Language

Un calcetto di Alice mi riportò alla realtà. “Che fai non lecchi? Guarda oggi non è proprio giornata, non mettertici anche tu!” Inizia a leccare tra le dita, in effetti i suoi piedi sembrano piuttosto sudati oggi, deve aver camminato molto. Anche i talloni sono un po’ arrossati e così inizio a leccare per bene anche lì. “Che succede amore? Casini a lavoro?” Chiedo tra una leccata e l’altra.
“Ma sì, quello stronzo di Patrick si crede chissà chi. Pensa che oggi mi ha fatto fare su e giù per ore per fotocopiare delle cose… Ma con chi crede di avere a che fare? Sono 10 anni che lavoro lì io. Invece con quella stronza di Sara è tutto amichevole, solo perchè lei fa la zoccola!”
E qui devo fare alcune precisazioni: Alice lavora da molti anni in un azienda e nel corso del tempo ha acquisito diverse competenze, grazie alle quali era tenuta molto ben in considerazione dal vecchio titolare, Mauro. Quest’ultimo le concedeva diverse libertà su orari e permessi e la trattava sempre con riguardo. Con il subentrare del figlio in azienda alcune cose cambiarono, in primis l’assunzione di Sara. Fino a quel momento, infatti, mia moglie era l’unica ragazza appetibile di tutto l’ufficio: le altre erano due signore più vicine ai 60 che ai 50, entrambe in procinto di diventare nonne e ben poco interessate ad apparire sexy o ammiccanti. Sara invece era una neolaureata di 24 anni (8 meno di mia moglie) alta quasi un metro e 80, bionda e con una quarta di seno. Non era solita vestirsi in maniera provocante, era giovane e tonica, praticamente qualsiasi vestito le poteva stare bene. Ai meeting importanti però era solita sfoggiare tacco 12 al posto delle solite scarpe da ginnastica o sandaletti, e gonne piuttosto corte al posto dei classici jeans. Durante questi eventi quindi svettava tra i presenti, in particolare rispetto a mia moglie che, nonostante degli abbigliamenti provocanti, risultava essere molto più bassa della collega, anche a causa del fatto che Alice non ama portare tacchi troppo alti. Sara non era una ragazza particolarmente intelligente o volenterosa, ma era indubbiamente sveglia e sapeva come muoversi,soprattutto con i colleghi maschi.
“Va beh amore, non pensarci, ormai la giornata è finita, non farti rovinare anche la serata da quelli. E poi sono sicuro che saprai come metterlo in riga, guarda cosa hai fatto con me!” Cerco di stemperare la sua incazzatura con una battuta riguardo la mia condizione di cornuto ingabbiato, purtroppo senza troppo successo…
“Ma cosa c’entri tu? Con te è facile, mi hai praticamente sempre adorato. Invece quello stronzo sai che mi ha detto? Che vuole che mi metta i tacchi per lavoro, perchè gli stivali sono poco professionali e troppo autoritari, mentre invece i clienti devono sentirsi a proprio agio. Ma ti pare? Col cazzo che lo faccio, io mi vesto come mi pare!”
“Certo amore” rispondo io con il suo alluce in bocca.
“Stasera esco con Giulia comunque, anzi sono già tardi. Vado a farmi la doccia, tu stirami il vestito marrone e lucidami gli stivali da cowgirl”.
Passano pochi minuti e io la osservo spogliarsi con in mano i suoi camperos: ha un corpo magro, piuttosto tonico, con un culetto sodo e abbastanza alto. Le sue parti intime sono completamente depilate e le sue unghie lunghe, squadrate e smaltate di rosso. I lunghi capelli castani ricadono morbidi sulle spalle mentre si avvicina a piccoli passi verso la doccia. Noto che ha i capezzoli piuttosto turgidi, forse a causa del freddo. Mi perdo ad osservarla così, nuda…e il cazzo ingabbiato comincia a fare un po’ male…
“Ehi! Cos’hai da fissarmi? Muoviti con quegli stivali che sono già tardi! E poi cosa credi, questa mica è per te, tu hai i piedi, ricordartelo!” Ridacchiando indica prima la sua figa e poi i suoi piedi.
Un po’ amareggiato riprendo il mio lavoro: questi stivali sono proprio quelli che indossava al suo primo appuntamento con un altro uomo. All’epoca era ancora piuttosto titubante su questa vita, ma ora le cose sono decisamente cambiate. Mi ricordo ancora che aveva quasi paura a raccontarmi che avevano scopato in macchina e che lei era venuta due volte, ma alla vista di me eccitatissimo ai suoi piedi si era pian piano sciolta.

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