In viaggio verso la prima Gang - seconda parte
by lvboot2001Viewed: 243 times Comments 0 Date: 23-11-2024 Language:
(raccontata da Eli)
Ero di nuovo eccitata e pronta a godere. Ci spogliammo a vicenda tra baci e palpate.
Il ragazzo aveva un bel fisico, da sportivo. Il suo cazzo era sontuoso, molto grande, largo e duro e già in tiro. Io rimasi completamente nuda, a parte gli stivali. Lo feci girare in modo che fossimo ben inquadrati dallo smartphone. Intravidi sullo schermo il cazzo grosso e duro di G. Mi eccitava tremendamente l’idea di fare la porca con un altro uomo mentre G si arrapava ammirandomi in diretta senza essere lì con me.
Mi inginocchiai e iniziai a succhiarglielo. Lo sentivo pulsare in bocca. Leccavo la sua grossa cappella con gusto e poi lo prendevo fino in gola. Era così grosso che non entrava tutto. “Succhiamelo tutto maiala, così, dai, sei una gran porca” diceva R. eccitato mentre mi prendeva la testa spingendola ritmicamente verso il suo cazzo. Gli accarezzavo i testicoli mentre glielo leccavo su e giù per tutta la lunghezza fino ad arrivare alla cappella che succhiavo con dovizia e avidità. Ero di nuovo bagnata ed eccitata.
Avevo una gran voglia di sentire dentro di me quel grosso bastone. Dopo averlo lavorato bene, mi alzai e lo feci sedere su una delle sedie. “hai veramente un bel cazzo!” gli dissi prendendoglielo tra il tacco e la suola del mio stivale iniziando a masturbarlo. Lo guardavo sorridendo maliziosamente “ti piace?” “Maremma, sei fantastica!” Mi accarezzò lentamente la gamba avvolta dalla pelle morbida e aderente degli stivali con entrambe le mani salendo sensualmente fino a metà coscia dove finiva lo stivale. Mi afferrò il polpaccio spingendo il tacco ancor di più sul suo pene e sui testicoli accompagnando il movimento ritmico della mia gamba… stava godendo, era eccitatissimo, sentivo il suo cazzo vibrare dal piacere, mentre il tacco dello stivale lo masturbava. Era pronto! E io più di lui!!
Mi voltai e afferrai uno dei preservativi che R aveva appoggiato sul tavolino. Lo aprii, lo appoggiai sul suo cazzo e con la bocca lo srotolai giù, lungo il suo stupendo cazzo. Un’ultima leccata alla sua larga cappella.
Mi misi di fronte a lui, la sedia era senza braccioli così cercai di montargli sopra scavalcando con una gamba le sue. Essendo piccolina, nonostante i tacchi alti degli stivali, riuscivo a malapena a rimanere appoggiata a cavalcioni sulle sue gambe.
Avrei voluto appoggiare la mia fica direttamente sulla cappella, in cima al suo splendido cazzo eretto, ma non arrivavo. R capì al volo e con una rapida mossa azionò la leva di regolazione abbassando la seduta di quel tanto che bastava.
Adesso sì! Mentre R mi accarezzava i capezzoli, afferrai il suo enorme cazzo e lo appoggia sulla fica, strofinandolo un po’. Ero già bagnatissima e avevo una voglia pazza di cavalcare quel bel pezzo di carne. Il pensiero che G mi stava guardando menandosi il cazzo mi eccitava ancor di più. Mi abbassai facendolo entrare, scesi lentamente per godermi la sua enorme cappella che mi stimolava ovunque. Quella lenta e intensa penetrazione mi procurava delle sensazioni incredibilmente appaganti. Provavo un piacere indescrivibile, sentire quel grosso cazzo che mi riempiva, mi procurava fremiti di piacere dappertutto. “che porca… come sei brava, si dai così così, prendilo tutto in fica” era proprio arrapato! “si, si… me lo voglio godere tutto” risposi a mezza bocca per non distrarmi dal piacere che provavo.
Quando fu tutto dentro iniziai a muovermi su e giù, cavalcandolo come una vera amazzone mentre lui mi stuzzicava i capezzoli con una mano e con l’altra eccitava sapientemente il clitoride.
La lussuria e il desiderio ormai erano travolgenti. Ansimavo di piacere, il mio corpo fremeva e godeva in ogni sua parte, attraversato da un’onda di piacere irrefrenabile. Mise le sue mani sul mio sedere stringendolo saldamente accompagnando il mio movimento ritmico sul suo cazzo… godevo sempre di più… improvvisamente si alzò in piedi senza particolare fatica, sorreggendomi dal sedere. Lo abbracciai intorno al collo un po’ intimorita che potessimo cadere, ma lui era forte e la posizione stabile. Sentivo il suo fantastico membro ancora di più, sempre più dentro. Cinsi le mie gambe intorno ai suoi fianchi facendo leva per continuare a cavalcarlo. La pelle scamosciata degli stivali non aiutava nella presa, ma ci pensava lui a farmi andare su e giù sorreggendomi tra cosce e sedere. Le ondate di piacere e i fremiti continuavo a susseguirsi sempre più impetuosi. Sentivo che anche R stava godendo, ma fortunatamente non accennava a venire.
La posizione per lui non era comodissima, sono piccola ma non proprio leggera… saggiamente si avvicinò al tavolino, che era sgombro, mi posò delicatamente sul piano, continuando a penetrarmi.
Qualche attimo per sistemarmi meglio e mi sollevò le gambe accarezzandole per tutta la lunghezza degli stivali. Afferrò le mie caviglie ed iniziò a spingere ritmicamente il suo enorme palo dentro di me.
Ogni sua spinta, forte e decisa, era per me un godimento infinito… lo sentivo fino allo stomaco… godevo sempre di più, il mio corpo era completamente rapito dall’estasi del piacere… ansimavo affannosamente sotto i suoi colpi.
Poi con una mano iniziò a masturbarmi il clitoride, continuando a sbattermi… chiusi gli occhi per concentrarmi sull’immenso piacere che provavo… ed arrivò… un orgasmo lunghissimo, potente, intenso. Non riuscii a trattenere un urlo di piacere che mi tolse il fiato. Ero stremata ma al settimo cielo. R rallentò rimanendo dentro di me facendomi riprendere fiato. “wow, cazzo come scopi bene!!” riuscii a malapena a bisbigliare “e tu sei una vera bomba” replicò. “ma tu non sei venuto” gli dissi “adesso provvediamo”… (continua)