STORY TITLE: 40 anni dopo (Parte 2) 
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40 anni dopo (Parte 2)


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40 anni dopo (Parte 2)

by professorfranz
Viewed: 441 times Comments 0 Date: 13-07-2024 Language: Language

/>In quel momento ero certo di aver ingenerato in lei curiosità mista a dubbi, la vedevo pensierosa e desiderosa di protrarre all’infinito quei discorsi in cui ci eravamo immersi, ma feci in modo da distrarla, avevo ben chiaro dentro di me come avrei potuto contribuire a far crescere un roseo futuro erotico, le premesse c’erano tutte, una donna bramata in gioventù ritrovata, per di più notevolmente porca, un maritino che la stuzzicava continuamente nella loro intimità a riguardo di una possibile apertura a novità intime coniugali che, unendo il tutto alla mia personalità ben delineata ed in un certo senso esperta.. poteva far sfociare il tutto verso una direzione che molti di voi staranno immaginando, forse, la coppia formata dai miei amici di gioventù aveva necessità (per poter dar corpo a ciò che avveniva in maniera aleatoria sul loro letto) di una terza presenza che avrebbe saputo prenderli per mano, una persona fidata che non avrebbe mirato necessariamente al sesso diretto e senza fronzoli, sapete bene come spesso vanno queste cose, un marito desideroso escogita di tutto per coronare il sogno di poter essere cornuto, spesso in maniera brutale, senza pensare che il tutto può avere corpo se si ha capacità di aggirare l’ostacolo formato da tutto il pacchetto di negatività annesse, facendo leva sulla complicità, sull’eleganza mentale, sull’intelligenza e soprattutto sulla pazienza di chi può aiutarti.
Non ritenni utile quel preciso momento che stavamo vivendo, ero riuscito a scoparmi 40 anni dopo la “pischella” che bramai in gioventù.
Era tempo di scoparla di nuovo, per cui iniziai di nuovo a toccarla in tutto il suo bel fisico di 65enne per me mai invecchiata, o meglio, felice di non averla vista via via invecchiare, me la godevo così come l’avevo ritrovata, lei rispose meravigliosamente alla mia nuova voglia di lei, il suo corpo era completamente rilassato, avevo ritrovato la mia nuova erezione, la sua fica completamente piena dei suoi umori e del mio sperma, entrarle dentro fu meravigliosamente divino, la chiavai un pochino in tutte le maniere, pecora, missionaria ed infine me la misi sopra lasciando che fosse lei a scoparmi, mentre avevo davanti agli occhi le sue tette che mi colpivano in viso e mentre si godeva ad occhi chiusi i suoi movimenti capii che era il momento di osare e “piazzai” lì una stilettata meravigliosamente ad hoc dicendole..

..immagina che in questo momento ci sia il tuo maritino lì in fondo al letto a guardarci scopare..

Non finii nemmeno di esprimere il concetto che avrei voluto, un suo orgasmo chiarì tutto, se ne venne sopra di me in un modo stupefacente, non rispose al mio quesito, si accasciò su di me avendo ancora il cazzo duro dentro, smisi anch’io il mio movimento lasciandola riposare ed in evidente riflessione, ma la sua fica bruciava ed era difficile starsene completamente fermi, ripresi a stuzzicarla dal punto di vista verbale dicendole..

..te ne sei venuta in modo feroce nel momento in cui ti ho detto di immaginare il tuo maritino intento a guardarci..

..si, sei un porco maledetto, sei più porco di lui, quando tra di noi scopiamo e lui mi parla di queste cose se ne viene in un attimo, spesso lasciandomi a bocca asciutta, con te è successo il contrario, mi è piaciuto quello che mi hai detto, me ne sono venuta con brividi quasi sconosciuti e tu sei ancora rimasto in erezione, dimmi che tutto questo è vero..

Si, in quel momento ebbi certezza che il rapporto a troise avrebbe avuto vita, ero certo di poter contare sulla complicità da parte di Sara, ma non espressi il pensiero, la chiavai quasi con prepotenza, era straordinario osservarla ed ascoltarla nei suoi orgasmi, le inondai ancora una volta la fica con il mio getto di sperma, quando lo estrassi dalle sue carni lei volle leccarlo così com’era, unto di tutto ciò che di nostro ebbe commistione..

..non ho mai goduto cosi tanto, con Simone godo regolarmente ma con questa consistenza non è mai avvenuto, le donne che hai avuto nella vita le hai fatte star bene come hai fatto con me?..

Colsi una piccola punta di gelosia, ma stetti al gioco sorridendo..

..non se ne può fare a meno, la donna mi piace vederla soddisfatta, sempre, anche quando pensi di non rivederla più..

..lo farai anche con me? Conti di non rivedermi più?..

..ma che dici, con te voglio rifarmi in parte della mancata occasione di non averti potuto scopare in gioventù, vorrà dire che ti farai perdonare facendoti scopare in presenza del tuo maritino desideroso di corna..

Sorridemmo entrambi, ma lei mi piazzò lì un epiteto esaustivo..

..porco.. sono sincera, se fossi tu la persona da introdurre nel nostro letto sarei io stessa a proporgli la cosa, però credo sia una cosa difficile, troppi ostacoli da sormontare..

..non credo possa essere una cosa impossibile, ma perlomeno da tentare, lasciami elaborare una strategia, ne parleremo davanti ad una birretta fresca tra qualche giorno..

..ok, mi fido di te, adesso dammi una mano a risistemare per bene il letto, poi mi piacerebbe facessimo la doccia insieme, vuoi?..

Come disattendere tali desideri? Sistemammo il letto, mise in una busta il lenzuolo notevolmente pregno dei nostri umori e ce ne andammo in doccia. In doccia le chiesi come mai il maritino non l’avesse mai chiamata per tutta la mattina, lei mi disse che una brava moglie doveva avere nelle corde la possibilità di potersene stare qualche ora in santa pace, mi raccontò che disse lui di essere impegnata in una particolare udienza e che non poteva portare con se il telefono, lo avrebbe lasciato spento in ufficio. Provò molto piacere nell’insaponarmi l’intero corpo, altrettanto feci con lei, notai con piacere che il suo corpo nel tempo si era ben mantenuto, le piaceva quello che le stavo facendo, il turgore dei suoi capezzoli le rendevano impossibile nascondere ciò che provava. Le diedi l’aiuto richiesto per la risistemazione del letto ed in quel frangente mi confessò di sapere che il figlio fosse gay, anche se lui glielo nascondeva ancora, per cui, togliere l’odore di una donna dal suo letto era molto importante, se ne sarebbe accorto in un batter baleno, mi disse però che lei viveva in modo sereno questa sua convinzione, era sempre speranzosa del fatto che il figlio prima o poi le confidasse tutto, io l’abbracciai e la baciai.
Ci salutammo lì all’interno dell’appartamento, poi io per primo guadagnai l’uscita, mi sedetti in macchina ed attesi che lei uscisse, me la volevo rivedere in tutto il suo charme, una donna dal sexappeal infinito, ancor più di quello che ostentava in gioventù.
Passarono un pochino di giorni, di tanto in tanto mi arrivava su whatsapp un suo saluto, al quale fedelmente all’impegno preso a suo tempo io non rispondevo per non creare inutili problematiche, la mia risposta erano le due spunte blu dell’avvenuta lettura, a lei bastava, in ogni caso i suoi messaggi erano adeguati ad una donna innamorata e fortemente desiderosa di un nuovo incontro carnale, spaziavano dal più tenero “ti amo” al più deciso “voglio sentirti nuovamente dentro di me”, due modi diversi di approccio ma due modi precisi di comunicare qualcosa che ti pervade. Un suo nuovo messaggio mi annunciò che ci saremmo rivisti nel parcheggio dove ci salutammo la volta in cui ci incontrammo nel bar, arrivai prima di lei, attesi il suo arrivo e quando arrivò la raggiunsi nella sua auto, entrai e la baciai, poi mettendole una mano tra le cosce risalii fino alla fica, che trovai come la volta scorsa bagnata e senza mutande, le chiesi sorridendo se le avesse tolte in itinere, lei però mi rispose che abitualmente non ne metteva proprio, odiava che se ne potessero intuire le forme, amava vestire in maniera aderente non lasciando intuire nulla a nessuno, mi disse sorridendo che alcuni suoi colleghi le guardavano sempre il culo e non voleva offrir loro ulteriori motivi di chiacchiericci, ma che tali chiacchiericci avvenivano ugualmente, io le risposi che..

..lo charme che possiedi non potrai mai nasconderlo..

A lei questo mio dire piacque e mi donò ancora un coinvolgente bacio.
In macchina faceva troppo caldo, entrammo insieme nel bar del nostro precedente incontro e, complice la solita desiderata birretta fresca iniziammo a parlare, iniziò lei

..sai mi hai intrigata ed incuriosita molto con il tuo invito a pensare che possa essere fattibile accontentare il mio maritino sull’allargamento del nostro letto, ma io ti ripeto il mio concetto che ti vede come possibile ed unica terza presenza, o te o non se ne fa niente, cosa ne pensi? Hai studiato come poter fare?..

..si, ho pensato come poter fare, ma il risultato non è sicuro, potrebbe non accadere nulla, ma è un tentativo da fare, tutto dipenderà dalla sua volontà, ma in parte, la decisione finale sarà soltanto la tua..

Pendeva dalle mie labbra, non diceva nulla ma attendeva che io proseguissi nell’espletare verbalmente il mio resoconto sul possibile tentativo da mettere in atto..

..mi hai detto che lui ha un’autofficina dove cura particolarmente un famoso marchio, ebbene io ho due auto, una delle quali proprio di quel marchio, potrei capitare casualmente nella sua officina per qualche problemino oppure, meglio ancora, per effettuare un normalissimo tagliando, in questo caso potrei lasciargli in officina la mia auto fino al giorno dopo, ovviamente mi guarderei bene dal riconoscerlo, non so se lo farà lui, ma in ogni caso, per effettuare il tagliando si ha necessità di consultare il libretto della vettura per determinare con esattezza il materiale necessario, sul libretto c’è scritto il mio nome, vedremo quale sarà il giorno dopo la sua reazione, partiamo da questo, che ne dici?..

..geniale, credimi! Lui se ti riconoscerà o meno, quando sarà certo della tua identità mi dirà del tuo passaggio in officina, io gli mostrerò curiosità per questo accaduto e gli chiederò di te, è qualcosa da provare..

Lei mi raccontò che qualche volta nel corso della vita parlarono tra loro delle vecchie amicizie di gioventù e che, in seguito, grazie all’avvento di Facebook si divertirono anche nella ricerca di quelli che ricordavano, mi raccontò che si imbatterono tra quelli ritrovati anche nel mio profilo e che concordarono tra loro che in fin dei conti ero invecchiato dignitosamente, ecco perché oltre che a leggere il mio nome negli atti della famosa udienza in cui fui convocato mi riconobbe senza avere dubbi, lei sapeva del mio aspetto conseguito negli anni, mi sottolineò che lui fu felice di vedermi in assetto subacqueo e che ricordava benissimo la mia passione per il mare, lei era pressoché certa che lui mi avrebbe riconosciuto, mi consigliò di lasciare che fosse lui a fare la prima mossa.

..farò perfettamente quello che mi consigli, saprò gestire al meglio tutta la vicenda, andrò domani stesso presso la sua officina..

Ce ne stemmo ancora un pochino a chiacchierare amabilmente, poi le dissi che avevo desiderio di lei e che anche lei aveva desiderio di me, ma eravamo in pieno giorno e non si poteva fare granché, io le risposi..

..sbagliato, abbiamo due auto a disposizione, dove preferisci farmi un bocchino?..

..porco, nella mia, così rimarrà per qualche tempo il tuo odore..

Ci avviammo, arrivammo alla macchina, non c’era nessuno in giro, mi tirai giù la zip dei miei jeans, lei impugnò dapprima il cazzo iniziando a farmi una magistrale sega, poi infilò la sua mano giù in fondo ed iniziò a massaggiarmi i coglioni chiudendo gli occhi, mi disse che quel gesto le inebriava la mente, poi si chinò e me lo prese in bocca, in effetti sentirsi succhiare il cazzo mentre contemporaneamente venivano massaggiate le palle era di una sensazione unica, ero guardingo sul fatto che nessuno si avvicinasse, durante il bocchino (ironia della sorte) il maritino la chiamò, si sfilò il cazzo di bocca e rispose, ma subito dopo lo riprese di nuovo in bocca, sentivo suo marito che le disse..

..cosa stai mangiando?..
Lei a bocca piena rispose..

..un tramezzino in macchina, è farcito con una maionese strepitosa, te ne porterò uno per fartelo assaggiare..

Poi riagganciò, non durai volutamente molto, le dissi di non mollare la presa e che le volevo sborrarle in bocca per farle ingoiare tutta la maionese, seguì sorridendo il mio volere, si ingoiava il cazzo per intero e se lo faceva arrivare fino in gola, quando ebbe percezione che stessi per venire si limitò a succhiarmi la cappella, le sborrai in bocca in modo decisamente copioso, ingoiò tutto e mi ripulì il cazzo come se lo avesse lavato, poi tirò su la testa per darmi un bacio e per dirmi “ti amo”, ma subito dopo tornò nuovamente ad imboccarsi il cazzo perché alcune goccioline uscivano ancora..

Come da nostri accordi il giorno dopo mi recai in officina, alla reception mi accolse la segretaria tutto fare, mi chiese nome cognome numero di telefono e la natura dell’intervento da fare, appuntò il tutto su di un foglio che posizionò sul tergicristallo, non mi accolse lui, ma da lontano (una ventina di metri) lo vidi, mi vide anche lui, mi raggiunse guardandomi con aria interrogativa, mi tese la mano, forse mi riconobbe, ma non mi disse nulla ed alcunché dissi io, ci salutammo dandoci appuntamento per il giorno dopo per il ritiro dell’auto, poi, guadagnai l’uscita, dopo pochi minuti, quando ero sulla via del ritorno verso casa e trovandomi in metrò, mi arrivò un mex di Sara dove mi chiedeva se poteva chiamarmi, informandola sul fatto che mi trovassi in metrò le dissi che appena fuori l’avrei chiamata io.
La chiamai di lì a poco, lei mi rispose in maniera immediata..

..mi ha chiamata mio marito, mi ha detto che sei stato in officina, tu non lo hai riconosciuto ma lui si, è stato entusiasta del tuo passaggio, mi ha detto che stai proprio bene, anzi, mi ha detto “..dovresti vederlo..”, capisci? A me ha consigliato di vederti, che dici glielo diciamo che mi ti sono scopato? Comunque io sono stata al gioco, ho viaggiato sulle ali del suo entusiasmo, le ho domandato di te e lui mi ha detto che il giorno dopo si sarebbe fatto riconoscere, vedremo cosa succederà, però tu, dopo che avrai ritirato la tua auto chiamami, ho voglia di fare l’amore con te, ti aspetterò nuovamente a casa di mio figlio, voglio sentirti dentro di me, stasera conoscendo il mio maritino dovrò farlo anche con lui, l’ho sentito troppo entusiasta dall’averti rivisto, chissà che non gli frulli qualcosa per la testa, stasera capirò, in ogni caso se mi parlerà ancora di te, e lo farà, io lo stimolerò a parlarmene ancor più, mi dimostrerò curiosa..

Insomma un piccolo grande passo era stato compiuto, non per l’umanità come disse Neil
Armstrong poggiando il piede sulla Luna, ma un piccolo passo verso la nascita delle corna del maritino, era lecito cullare il desiderio di scopare davanti a lui, ma se non ci fosse stata in seguito tale possibilità poco importava, avremmo potuto continuare a scopare senza di lui fino allo sfinimento, fregandocene ampiamente di tutto il resto, il fatto costituiva in ogni caso una grande vittoria per me essendo riuscito a scopare la “pischella” che a suo tempo molti altri bramavano, cosa affatto non da poco.
Il giorno dopo fui molto puntuale, mi recai in officina per ritirare la mia auto, però, da perfetto figlio di puttana ed essendo perfettamente a conoscenza del fatto della bramosia di Simone di poter immaginare un uomo che scopasse sua moglie in sua presenza, offrii la migliore visione di me che potessi offrire, jeans stretti, pacco bene in vista, maglietta attillata, abbronzatissimo, il fatto che potessi essere visivamente a posto lo desunsi dallo sguardo che mi diede la segretaria tutto fare, mi fece accomodare in sala di attesa dicendomi che mi avrebbe raggiunto il sig. Simone di lì a poco, mi raggiunse con ampio sorriso dicendomi..

..tu non mi hai riconosciuto, ma io si, devo riconoscere che sei proprio in forma, in ogni caso sono
Simone, un tuo vecchio amico..

Avevo il dovere di rimanere ancora un pochino con la mia aria interrogativa, non potevo tradirmi, però dopo qualche attimo dissi volutamente qualcosa che lo colpì..

..ma sei Simone che era fidanzato con Sara?..

..bravissimo, poi però è diventata mia moglie, abbiamo due figli e siamo ancora insieme, anche se adesso siamo tornati ad esser soli, come sai prima o poi i figli spiccano il volo..

Mi invitò a sedermi nel suo ufficio, nel frattempo la segretaria ci servì due buoni caffè, poi tornò il nostro dialogo..

..ieri quando sei arrivato mi hai incuriosito, eri per me un volto conosciuto, è pur vero però che ho clienti che tornano anche dopo molto tempo, ho pensato fossi uno di questi, ma quando ho letto le tue generalità sul foglio di commissione compilato dalla mia segretaria ho avuto un tuffo al cuore, ti ho riconosciuto e mi sono congratulato con te nella mente per averti ritrovato nella magnifica forma che ostenti, via via negli anni ho avuto modo di rivedere molti dei ragazzacci che fummo, alcuni purtroppo non ci sono più, ma tu sei quello che trovo meglio di tutti, quando ieri sei andato via ho chiamato Sara e le ho detto della tua visita, è stata felice quanto me di sapere che ti avevo rivisto, ma a te come vanno le cose?..

Gli dissi di me, del mio esser rimasto solo per l’infausto evento, che come loro ero genitore di due figli anch’essi fuoriusciti di casa, che mi dilettavo ancora con la mia antica passione per il mare istruendo novellini con passione subacquea, così come lui si crogiolava ancora con la sua passione per i motori, insomma quello che ci raccontammo fu un reciproco resoconto di vita, poi, una mia battutina ad hoc ci riportò indietro nel tempo, ma per me propedeutica a riguardo del discorso che era nato tra me e Sara, sorridendo dissi..

..e la fica? Ti piace sempre?..

..accidenti! Hai dei dubbi? ..
Ovviamente fummo presa di sinceri sorrisi, poi, tornando ai tempi della nostra gioventù, mi disse..

..ricordi Etta? Quella bella ragazza che stava con Alfredo? Il gestore del nostro club?..

La ricordavo benissimo, davvero una gran bella manza per quei tempi, in effetti le facevamo un pochino tutti la bava intorno, si divertiva a ballare con tutti e lui da povero cristo ne era completamente soggiogato, lei si lasciava facilmente stringere da chiunque e lui se ne stava zitto e buono in un angolo, col senno del poi verrebbe da pensare che, per i suoi comportamenti fosse già un antesignano cuck, ma all’epoca queste cose erano pressoché sconosciute, lo lasciai però continuare a parlare, non senza far finta di rammentare in ritardo la figura della citata Etta..

..accidenti se la ricordo, una bella ragazza piena di vita e non solo..

..hai ragione, davvero una ragazza piena di bella carne..

Era però ora di azzardare qualcosa di più, senza esagerare dissi la mia..

..perdonami l’ardire, Etta è stata per l’epoca una gran bella visione, ma tu eri fidanzato con Sara, e Sara lo era di più, ma tu ti sei mai accorto che tutti la guardavamo? Compreso me ovvio..

..e tu pensi che non me ne sia mai accorto? C’era però nei miei confronti da temere, all’epoca ero giovane e forte e pronto alla lite, invece Alfredo era un debole, mi scopai Etta più di una volta, non saprei dirti se lo fecero anche altri, ma io me la ripassai più di una volta, e vuoi sapere la cosa strana ed incredibile? Alfredo lo seppe, ma non mi tolse mai il suo saluto, era come se ne fosse quasi felice, ho saputo in seguito che si sposarono, ma li ho poi completamente persi di vista..

Ecco da dove arrivavano le sue bramosie per le novità coniugali, lui aveva conosciuto il piacere perverso di potersi trovare su di una particolare sponda erotica, e magari ora avrebbe voluto trovarsi sull’altra, per intenderci su quella di Alfredo, magari per provare quello che Alfredo stesso provò allora, promisi a me stesso che questo non lo avrei mai raccontato a Sara, però non potevo mancare di cogliere la mia ghiotta occasione dicendo..

..sinceramente a me Etta non piaceva molto, troppo facilotta, forse sono stato uno dei pochi che non se la scopò, a me piacevano di più le ragazze riservate, e Sara lo era per eccellenza, non credo di offendere la tua sensibilità, Sara la consideravo una ragazza difficile da abbordare, per cui non ci provai mai..

..aspetta, la chiamo, vediamo se risponderà..

Tutto stava andando per il meglio, Sara era a casa del figlio in attesa di essere chiavata da me ed io ero a colloquio con il suo maritino che mi aveva appena confessato di aver predilezione per l’erotismo di nicchia..
Sara rispose..

..amore ciao, spero di non disturbarti, sai chi c’è qui con me? Non ci crederai mai! Ti ricordi di Francesco dei tempi del club?..

Era in viva voce, lei dopo qualche esitazione disse che si ricordava con piacere di me, si dimostrò entusiasta della sorpresa, chiacchierammo ancora un pochino e poi ci salutò in quanto il dovere la chiamava, non prima però ci disse ad entrambi di concertare un modo per poterci rivedere, le promettemmo entrambi che ne avremmo parlato con piacere. Ovviamente lei mi stava attendendo a casa del figlio per essere chiavata..
Arrivò anche per me e Simone il momento dei saluti, comunicò alla segretaria di emettere una fattura di 5 €uro a mio nome, tentai una protesta ma lui fu fermamente convinto della sua decisione..

..non ti farei mai pagare nulla nemmeno sotto tortura, mi ha fatto un gran piacere rivederti, questa sera tra me e Sara parleremo e vedremo di trovare una data utile per una bella reunion, il tuo numero ce l’ho, me lo salvo in rubrica..

Ci abbracciammo davvero come due vecchi amici ritrovati, ci salutammo e corsi di gran fretta a chiavarmi sua moglie..

CONTINUA

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