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Figli


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Figli

by Marktrotta82
Viewed: 31 times Comments 1 Date: 14-06-2024 Language: Language

Nel mio cuore la passione per le giov , credo sia sempre esistita, tanto che mi sono presa la moglie di 9 anni più giovane di me; E'nel mio DNA.
Questa passione rimase assopita in me per lungo tempo anche quando vidi crescere le mie due bambine Elisabetta e Lucia.
A risvegliarmi la passione è stata l'estate scorsa al mare; Eravamo lì da una settimana quando un pomeriggio la mia Elisabetta nel suo costumino da bagno verde pastello, mentre curva se ne stava scavando una buca nella sabbia per giocare,e teneva alto il suo bel culetto, due ragazzi sui 25 30 anni, passando guardarono il suo culetto bene in vista, uno disse:
Guarda un pò lì che bel culetto...
Che cazzo dici...non vedi che è una bambina?
Mbè...fra un paio di anni è buona subito rispose l'altro ridendo e sghignazzando;
Non potevano sapere che quel signore che se ne stava lì impalato a fumare ero io suo padre.
Quella frase mi aveva un pò irritato ma poi, riflettendo, e fissando il tondo sederino di mia figlia, ammisi in cuor mio che avevano visto giusto, sì la mia piccola aveva proprio un bel culettino; Mi soffermai ad ammirarlo anch'io e, devo ammetterlo, mi si mosse qualcosa nel costume.
La cosa non finì lì, perchè poi fino alla fine delle vacanze con ambedue le mie bambine, indugiavo a giocare e, fra spruzzi e risate ne approffittavo a palpeggiare i loro corpicini in fiore ottenendo, ovviamente ,considerevoli erezioni fortunatamente nascoste dall'acqua.
Questo risvegliato interesse continuò anche a casa, tanto che oltre ad aumentare le coccole e il tipo delle carezzine, mi spinsi anche a curiosare.
Mi ero messo in testa di vedere nuda mia figlia, la più grandicella. Il mio interesse era tutto per la più vecchia ovviamente, anche se indugiavo a coccolare anche la più piccina.
Una sera Betty va in bagno, io poco dopo sgattaiolo in corridoio; Aveva lasciato la porta socchiusa; La spio rischiando molto ma, vado a vuoto,; Si stava solo pettinando. Tre sere dopo riesco a carpire la sua nudità.
Mio Dio che bella la mia piccola. Il cazzo mi s'impenna; Vedo il suo corpicino in fiore che mostra già le rotondità femminili; Ancora lievi cenni ma sufficenti a farmi venire un grosso crampo al bassoventre; Vedo le rosee guance del piccolo culo e, seppur per poco, le tettine che sono ancora due seninio in erba impreziositi da due capezzolini appuntiti.
Oh Dio, come vorrei suggere quelle due rosate fragoline

; Visione Paradisiaca. Dovetti correre nella mia camera a scaricami i testicoli con un paio di frenetiche menatine.
Più tardi a letto m'avvidi che stavo diventando pazzo

E' mia figlia, la mia bambina sangue del mio sangue

mi dicevo eppure il desiderio era così forte che, questi appelli della coscienza, li ricacciavo indietro, là, in fondo all'anima.
Per una quindicina di volte riuscii a carpire quelle stupende visioni; Riuscii a vederle la fichetta senza peli, deliziosa; Vidi il taglietto dei miei sogni e il pronunciato culetto spazzolato dai lunghi e neri capelli.
Elisabetta chiudeva quasi sempre la porta del bagno, io però spiavo dalla toppa; Una sera, e questo me lo dissero poi, ero chino a spiare toccandomi il sesso quando, l'altra mia figlia Lucia, che la vidi uscire di casa ma che era rientrata a recuperare qualche cosa, mia figlia , mi scoprì lì accucciato a scuotermi il cazzo; Lucia si nascore assistendo al mio show.Non essendomi accorto continuavo il mio lavoro.
Le sere successive notai con sommo piacere che Betty in bagno,indugiava a lungo davanti allo specchio pavoneggiandosi nell'osservarsi i senini in crescita; Stavo lì accucciato con gli occhi sbarrati, deglutivo e sopratutto mi segavo a spron battuto; Era successo che Lucia aveva detto alla sorella la sua scoperta e l'altra, sapendosi osservata e spinta dall'innata vanità femminile, si divertiva a farmi soffrire.
Ignaro, continuavo a coccolarla anche in salotto davanti alla tv, restando allibito quando, in un momento rimasti soli, mi allacciò al collo con le sue fresche e morbide braccine e mi scoccò un bacio sulle labbra.
Papà, ti voglio bene sai?...Tanto, tanto tanto

Ripetè tre volte donandomi altrettanti baci e sempre sulle labbra; Di impeto strinsi ai fianchi il suo esile corpicino; Il cuore mi stava scoppiando; Mi dette ancora qualche bacetto, l'ultimo lo fece sostare per alcuni secondi sulla mia bocca; Le fissai gli occhi, poi per nascondele il mio turbamento mi misi guancia a guancia.
Tremavo, avevo recepito il suo messaggio e le mie mani quasi automaticamente scesero dai fianchi per palpare le sue sode chiappette; Palpavo i glutei godendo del loro turgore mentre lei rideva e lanciava urlettini di gioia; Poi però si bloccò di colpo quando sentì la mia mano destra scendere giù e risalire piano sotto la gonnellina, la sentì sulla liscia e nuda carnine delle coscette.
Divenni rosso come un ragazzino alle prime armi, lei impallidì; Tutti e due sentivamo che stava accadendo qualcosa di grande; Raggiunsi col dito le mutandine

Mio Dio...stavo toccando la fichetta della mia bambina di 10 anni...una fica vergine...cosa sto facendo, sono suo padre...ho 38 anni, mio Dio , dovrei bloccarmi invece ascolto l'egoismo del mio cervello,e l'insensato richiamo del mio cazzo


Sto correndo troppo, ma tant'è; Ecco le mie dita toccano la valletta disegnata dalle labbrine della piccola fica; Le sento, sono calde; Percorro col polpastrello una due tre volte su e giù; Il cuore mi si scoppia in petto fotunatamente irrompe saltellando nello studio Lucia.
Ciao papà...ciao...oggi sono stata brava sai? Ho preso un 9 in storia
Senza farmi scoprire, ho sfilato velocemente la mano da sotto la gonna. Da quel momento non vedevo l'ora di stare solo con la mia Bettina.
Finalmente, due giorni dopo, sapendo che la madre e la piccola si assentavano, rimasi a casa e lì, nel mio studio, aspettavao ansioso la mia proibita passione; Poco dopo infatti,udii la vettura allontanarsi, il mio cuore cominciò a pulsare a mille; Fissavo la maniglia della porta tutto teso, la vidi che si abbassava, la mia creatura stava arrivando andava a trovare il suo babbo, a godersi le sue coccole.
Papà ciao mi salutò così il mio amore Stai lavorando?
No amore no...risposi con la voce arrocchita stavo aspettando te..
Me?
Sì te!
Perchè...cosa vuoi?
Vieni qui che te lo dico Risposi prendendola per una manina e attirandola a me questo volevo dandole subito un bacino sulle labbra e infilando una mano tra le sue coscette.
Era stata una mossa rischiosa per me, ma avevo visto giusto; Le ardite carezzine che le avevo fatto tre giorni prima, e che la mia bambina aveva così silenziosamente accettate, mi convinsero che la piccola era pronta per il sesso.
Elisabetta cinse al collo con un braccino il suo papà che le sta accarezzando la fresca carnina delle cosce; Che meraviglia, lisce come il velluto, sode di gioventù, tepide; Mia figlia ha già un corpicino che vale un tesoro.
Mmmhhhuuu... Ecco sono già arrivato alle mutandine, risalgo poi sulla piatta pancina palpando la nuda carne su, su fino all'ombelico; Le guardo il visetto; Si morde le labbra, è tesa; Sente la mano del suo papà che le fa provare piacevolissimi brividi, brividi che lei già conosce ma quelli che le fa provare il suo paparino son centuplicati; Vibra le, vibro io, le mie dita scorrono sulle umidicce mutandine, sulla valletta della sua adorabile vulvetta; Su e giù, su e giù, riesco a percepire la nocciolina del suo clitoride e lei al primo tocco, fa uno scatto; E' Calda la mia figlioletta, assomiglia ame.
Tre minuti di massaggini da sopra gli slippini, poi vado sotto la gonna anche con l'altra mano; Palpo ancora le polpose natichette, me le godo, poi aggancio l'elastico e gliele calo alle ginocchia; La via è libera, ora la mia mano può passeggiare sul caldo pancino di mia figlia, una bambina di soli 10 anni, accarezzo fremente il suo intimo delta; Poco dopo sento che ha allargato un pochino le gambine, mi vuole agevolare.
Tocco sfiorandolo il suo fiore, palpeggio l'interno delle cosce, salgo e tocco le labbra vaginali; Le vellico lentamente su e giù, su e giù; La fessurina è già bagnata; Inzuppo un paio di dita e vellico quel gioiello; Mia figlia trema, mi stringe il collo io continuo il su e giù, poi sento il grillettino al nudo; E' un pisellino e io le roteo sopra il mio polpastrello; Con una mano la tengo ferma per il culetto,con l'altra la sditalino; Tutti e due ansiamo.
Infilo una nocca di un dito dentro la fica, spingo un pochino, entro in lei per tre centimetri circa e, quando spingo lei tira indietro il bacino;
Capisco la cosa, la mia bimba è vergine, allora accelero le menatine e, poco dopo, la mia bambina gode un superbo orgasmo guizzando come un'anguilla e mugolando continuamente.

Mmmhhhuuu...

la sento ululare al suo culmine mentre mi anaffia le dita col suo vergineo nettare.
La guardo, ha il viso di mille colori, ansa ma mi sorride ed è quella la cosa più importante; Con la stessa mano che l'ha fatta godere, le faccio una una bella carezza sul viso, prima però ho voluto assaporare il profumo della sua fichetta di 10 anni mettendomi le dita sotto il naso e in bocca.
Ho voluto cercarle le tettine che non c'erano; Ero risalito sotto la maglietta sulla nuda pelle arivando ai capezzolini, li ho frullati per alcuni secondi correndo poi ancora la sotto nella sua intimità; Il mio uccello scalpitava nei calzoni e, sapendo che non l'avrei traumatizzata, tirai giù lo zip estraendo dalla sua angusta prigione il mio cazzone.
Guardavo le sue espressioni mentre lo mettevo a nudo; Vidi lo stupore che può avere una bambina lnel vedere un cazzo durissimo col glande violaceo, un cazzo di 38 anni, uno strumento che i maschi ficcano nella pancia alle femmine; Mia figlia rimase immobile, ammutolita davanti a tale visione, è la prima volta che ne vede uno ed è quello del suo papà.
Io sono eccitato al parrossismo; Le prendo una manina e la guido giù, lei si lascia guidare; Quando tocca il mio sesso rischio l'infarto cardiaco; Glielo faccio impugnare, l'avvio per la sega; Stacco la mia mano, lei si ferma; Dopo avergliela ripresa, le sussurro.
Su amore dai...fai così...sì così...su e giù su e giù così...dai amore fai godere il tuo babbo che ti vuole tanto bene...su...
Non fiatò ma, accolse la mia supplica, mi segò, sì, mia figlia,, mi sta masturbando; Le sue piccole e sottili dita stringono il mio cazzo con una lussuriosa dolcezza, vanno su e giù su e giù, purtroppo sono troppo eccitato e, solo dopo una ventina di dolci menatine, sborro zampillando e impiastricciando dappertutto.
In quel supremo momento mi sono stretto talmente forte iul corpicino di Bettina che mandò un alto grido che si è unito al mio di piacere appena in tempo per riassettarci, che udimmo la mamma e Lucia rientrare.
Elisabetta velocemente si è tirata su le mutandine scappando di sopra; Io ancora frastornato dal grande e tremendamente bello peccato, abbracciai la piccola Lucia che felice mi corse addosso.
Le detti un bacetto e le accarezzai il visetto con le dita che ancora odoravano di fica.

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