STORY TITLE: Così impari!! 
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Così impari!!


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Così impari!!

by CoppiaVerona
Viewed: 1443 times Comments 10 Date: 08-01-2024 Language: Language

Oggi siamo stati ai laghi di Lamar, per chi non li conoscesse sono due splendidi laghetti in trentino ad un’altitudine di circa 800m s.l.m.
A voler essere precisi uno si chiama Lago di Lamar e l’altro Lago Santo.
Un caldo venerdì con un cielo spettacolarmente azzurro e ancora pochi turisti anche se siamo ormai al 9 di luglio. Insomma siamo stati proprio bene!
Io e mio marito con il suo/nostro inseparabile amico Enrico abbiamo trascorso un pomeriggio fra bagni, sole, battute e confidenze. Da quella famosa domenica di ormai un mese fa di cui avrete sicuramente letto nel mio racconto, il nostro rapporto con Enrico è un po’ cambiato. Ci sono più complicità, più alchimia, nessun imbarazzo nel parlare anche di cose personali ne tantomeno nel mostrare i nostri corpi.
Durante tutto il pomeriggio ci siamo stuzzicati, qualche carezza, qualche sfioramento, battutine più o meno spinte, qualche mano “inavvertitamente” appoggiata al mio seno o al mio sedere durante i bagni in acqua, insomma nonostante nessuno di noi sia più giovanissimo, sembravamo degli adolescenti con gli ormoni in tempesta!!
Dopo esserci dati una rinfrescata nella doccia esterna messa a disposizione dal proprietario dell’unico bar/ristorante saliamo in macchina e ci avviamo verso Trento per poi scendere alle cascate del Varone e fermarci a Tenno per cena.
Il posto prescelto è una trattoria alla mano dove sappiamo si mangia davvero bene. Siamo tutti e tre in tenuta estiva, i miei accompagnatori polo e bermuda, io indosso uno di quei vestitini leggeri che a me piacciono tanto con spalline sottili e lungo fino ai piedi con una scollatura sufficiente a far notare il mio seno prosperoso ma comodo abbastanza per mimetizzare un po’ le mie forme morbide con gli immancabili sandali e la mia cavigliera, regalo di mio marito.
Siamo allegri il cibo è buono e il vino fresco al punto giusto. Enrico è seduto al mio fianco, mio marito di fronte, i nostri dialoghi e le nostre battute sono sempre più piccanti e spinte fino a quando Enrico mi provoca e mi sfida a sfilarmi le mutandine li al tavolo… per qualche secondo cala il silenzio, guardo mio marito che continua a mangiare come non avesse sentito, ma ha un sorrisino malizioso.
“È così che la mettiamo?”
“Volete giocare…?”
Giochiamo…
Sposto un po’ la sedia dal tavolo e mi guardo intorno, nessuno mi sta osservando e questa cosa un po’ mi dispiace, la mia vena esibizionista grida vendetta!!
Inizio a sollevare un po’ il vestito e pizzicando l’elastico del mio tanga lentamente lo faccio scorrere lungo le gambe muovendomi sulla sedia per riuscire a sfilarlo. Ormai è quasi alle caviglie, Enrico sorride e si complimenta con me, mio marito invece cosa fa? Sul più bello che sto per sfilare il perizoma dai piedi cercando di non impigliarmi nei sandali, lo “stronzo” ferma il cameriere per ordinargli un’altra bottiglia di vino e perdendo quelli che a me sono sembrati almeno trenta minuti per chiederne le caratteristiche lasciandomi mezza chinata con il perizoma ai piedi ormai in bella vista e io imbarazzatissima che cerco di far finta di niente mentre Enrico mi posa una mano aperta sulla schiena e ride.
“Questa me la paghi!!” penso fissando mio marito negli occhi e mentre già medito vendetta mi giro un attimo notando che il nostro vicino di tavolo mi sta fissando.
“Complimenti signora, bel colore il suo perizoma!!”
Mi è sembrato lo gridasse con un megafono, invece per fortuna solo il suo amico al tavolo assieme a lui l’ha sentito… e il cameriere…
Tutti sorridono fra il malizioso e il canzonatorio, mio marito si sta gustando la scena, io cerco di darmi un contegno ed è a questo punto che torna fuori la mia vena esibizionista quindi con estrema naturalezza sollevo un po’ le gambe, sfilo il perizoma lo piego lo porgo ad Enrico ed abbastanza ad alta voce per farmi sentire gli dico: “eccoti accontentato, questo te lo regalo, a me non serve più! e gli stampo un bacio sulle labbra.
La cena prosegue, fra risate e chiacchierate arriva il momento di pagare ed andarcene ed è li che inizia la mia vendetta. Invece di salire in macchina davanti sedendomi a fianco di mio marito come sempre, salgo dietro e mentre mi accomodo alzo bene il vestito così da mettere in mostra le gambe e aprendole appena, anche altro…
Mio marito si lamenta che così si sente un tassista, ma è solo l’inizio… tutti sappiamo cosa succederà. Mi siedo bene in mezzo al sedile un po’ per essere vicina ad Enrico, molto per farmi vedere da “lui” mentre guida.
Tolgo i sandali mi giro verso Enrico allungando le gambe sulle sue ed inizio a baciarlo delicatamente sul collo e dietro l’orecchio, non serve molto perché anche lui contraccambi i miei baci. Le nostra labbra dapprima si sfiorano poi si incollano le une alle altre e ci baciamo per qualche minuto. La sua lingua cerca la mia con insistenza io ogni tanto lo mordicchio leggermente, il silenzio è rotto solo dai nostri respiri che si fanno più profondi e da qualche mio gemito emesso ad arte per mio marito. Mentre ci baciamo, la mano di Enrico si infila sotto il vestito sul fianco, io mi sfilo le spalline e lo tolgo. Sono praticamente nuda, con il solo reggiseno, fra le braccia di Enrico e mio marito che guida sempre più lentamente perché non vuole perdersi neanche un secondo di questo gioco. Le mani di Enrico salgono dai fianchi al mio seno toccandomi con passione e voglia facendomi avvertire un brivido che mi percorre la schiena, continuiamo a baciarci mentre con abilità sgancia il reggiseno liberando le mie tette e mettendo in mostra i capezzoli turgidi per l’eccitazione.
Con dolcezza toglie le mie gambe dalle sue, mi fa accomodare ben appoggiata allo schienale e prendendomi le caviglie appoggia i miei piedi alla seduta, mi trovo così a gambe piegate e divaricate con il mio sesso in bella mostra e voglioso di ricevere attenzioni.
Dallo specchietto mio marito mi guarda, è visibilmente eccitato. Enrico si toglie la polo e si sfila i pantaloncini assieme ai boxer. Così nudo al mio fianco gli metto una mano fra le gambe e gli accarezzo il cazzo. È già duro e anche leggermente bagnato, segno evidente della voglia che ha di me. Mi lecco un po’ le dita ed inizio ad accarezzarlo e a masturbarlo, lui si fa ancora più vicino e sempre baciandomi mi mette una mano fra le gambe, apre le grandi labbra e senza tanti preamboli mi infila dentro due dita. Questa volta il gemito non è voluto è assolutamente istintivo e reale. Mi apro senza alcuna fatica, anzi divarico ancora di più le gambe e le sue dita entrano completamente nei miei abbondanti umori, le sento muoversi dentro di me e allo stesso tempo sono concentrata nel baciarlo e nel cercare la sua lingua con la mia fino a quando tanto improvvisamente quanto inaspettatamente avverto come un forte stimolo a far pipì, questa cosa mi irrigidisce un secondo ma Enrico mi sussurra di rilassarmi, in pochi secondi esplodo in un fortissimo orgasmo e mi rendo conto che letteralmente gli bagno tutta la mano. Questa cosa mi sorprende e un po’ mi imbarazza, ma Enrico non smette, toglie le dita e mi sfrega velocemente ma delicatamente il clitoride gonfio di piacere, in pochissimo tempo con voce più acuta del solito, gli chiedo di continuare di non fermarsi fino a quando godo un’altra volta avvertendo sempre pochi istanti prima la stessa sensazione di dover far pipì e colando tutto il mio liquido sul sedile.
Ansimando gli sposto un po’ la mano, ho bisogno di una pausa. Lo fisso negli occhi con tutta la voglia che ho di lui e di sentirlo dentro di me. Non mi sono neanche accorta che mio marito ha fermato la macchina in un distributore chiuso ma comunque ben illuminato, se passasse qualcuno ci vedrebbe di sicuro e ha iniziato a masturbarsi.
“Ho squirtato” penso dentro di me.
Mi era successo solo un’altra volta e mentre rifletto su questa cosa Enrico porta le sue dita alla mia bocca e me le fa leccare facendomi sentire tutto il sapore dei miei più che abbondanti umori. Ancora con il mio sapore in bocca mi muovo verso mio marito e lo bacio in bocca poi mi giro verso Enrico lo faccio mettere comodo e mi abbasso verso il suo cazzo. Lo prendo in bocca e avverto subito che è bagnato di liquido prespermatico, lo succhio con calma ma con passione, gioco con la cappella fermandomi a leccare il frenulo per poi scendere verso le palle, gliele prendo in bocca delicatamente una alla volta per poi tornare a concentrarmi sul suo glande, leccandolo e succhiandolo mentre con la mano gli faccio una sega.

Ho voglia di sentirlo, di essere scopata un’altra volta da qualcuno che non sia mio marito perciò lo faccio scivolare un po’ in avanti e mi metto a cavalcioni sopra di lui. Lo sento entrare e scivolare dentro di me, Enrico non ha un cazzo enorme, direi che è assolutamente nella media ma ha una cappella particolarmente grande e cosa che mi piace da impazzire una sovrapproduzione di sperma. Quando gode viene tantissimo.

Mentre mi muovo tenendo le gambe bene aperte per sentirlo tutto dentro, lui con una mano mi tiene una natica e contemporaneamente le dita dell’altra mano giocano con il mio ano. Sento un dito entrare e muoversi lentamente poi piano piano anche il secondo. Mi fa un po’ male ma non voglio che smetta, anzi cerco di facilitargli la cosa fino a quando non si ferma e guardandomi mi chiede “ ti va?”
È chiaro quello che vuole.
Non gli rispondo, lentamente mi sollevo un po’ e avverto nettamente il suo cazzo che esce da quel caldo e decisamente umido abbraccio, non serve neanche lubrificarlo, da quanto sono bagnata gocciola letteralmente per i miei caldi umori. Mi sposto impercettibilmente in avanti e piano piano mi lascio scivolare.
Come dicevo prima, non è un super dotato, ma ha il glande molto grosso in più eccitato e gonfio com’è sembra ancora più grande. Io non sono alla prima “esperienza”, ma pur cercando di rilassarmi devo concentrarmi per lasciarmi andare il più possibile perché sia piacevole e non una sofferenza.
Un po’ a fatica e con qualche gridolino di dolore, piano piano entra completamente ed inizia a darmi colpi sempre più intensi e profondi, adesso si mi piace, tanto davvero, lo sento entrare con forza e vigore come se volesse farmi capire che sono sua, i nostri corpi sudati sono appiccicati, le sue mani mi stringono i seni e giocano con i miei capezzoli, mi bacia con passione e trasporto, mi dice che sono sua, che gli piace scoparmi, che vuole che io lo faccia godere. Mi vuole venire dentro per riempirmi del suo sperma caldo, io gli sussurro che mi sta facendo impazzire, che mi sento sua, che può fare di me quello che vuole, che sono completamente a sua disposizione…
Al suo “sei fantastica” non resiste più, si pianta dentro di me ed inizia a godere, viene tantissimo, sento i suoi fiotti, una, due tre volte. Rimaniamo così qualche secondo, abbracciati, poi mi sollevo e appena mi muovo una parte notevole del suo sperma mi cola fra le gambe… mio marito si sta ancora toccando, ormai non resiste più nemmeno lui, pensando che io passassi sul sedile davanti per scopare anche anche con lui mi lascia un po’ di spazio, ma per tutta risposta io mi accoccolo vicino ad Enrico prendendo una sua mano e baciandogliela e leccandogli un po’ le dita, guardo mio marito.

Finisci da solo se vuoi… “stronzo”. Così impari.

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