STORY TITLE: Il collegio 
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Il collegio


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Il collegio

by DreamJC
Viewed: 22 times Comments 0 Date: 21-07-2023 Language: Language

Eccomi qui, a scrivere di un’avventura in collegio.
Mi Chiamo Dream, un allievo modello, ottimo rendimento scolastico e sempre preparato fatta eccezione per una sola cosa, La condotta. Il mio tallone d’Achille che mi ha sempre etichettato come il ribelle...
In una giornata di giugno eccomi lì seduto al banco, ammirando la provocante Professoressa di Italiano che spiegava Dante; la mia mente vagava e fantasticava con lo sguardo perso nel vuoto, immaginavo la bella professoressa nuda, piegata sulla scrivania e immaginavo di mettermi in ginocchio sotto la cattedra ad assaporare quella bella e succulenta fica...
La prof più volte mi chiama e urla il mio nome, ma niente; si alza, si avvicina e sbattendo il diario sul banco con rumore sordo mi distrae e mi riporta alla vita terrena... Alzo lo sguardo ed ecco quella visione angelica... I suoi capelli biondi che incorniciavano quel viso cosi puro e casto, ma con lo sguardo da porca... Quelle labbra cosi perfette e carnose che poco lasciavano all’immaginazione… Il suo seno prosperoso e quei fianchi, da prendere e tirare a se... Il suo profumo, dolce e inebriante che attira come il miele attira le api...
Il suo rimprovero percorre la schiena come un brivido ghiacciato, mi piace quando mi sgrida... Si allontana per tornare alla cattedra e i tacchi scandiscono il ritmo sinuoso delle sue anche, quell’ondeggiare ipnotico del suo culo dal quale non riesco a distogliere lo sguardo...

Suona la campanella, arraffo le mie cose uscendo dall’aula contento che anche questa giornata sia giunta al termine quando un ghigno interrompe la mia corsa... La Prof abbassa gli occhiali, mi guarda con aria di sfida e esclama: “Dove pensi di andare tu? Vai in camera a far la doccia e fra mezz’ora torna in aula che sei convocato dal preside... Si Prof, esclamo!

Corro in camera, doccia al volo e mi incammino verso l’aula... Salgo le scale e nel corridoio comincio a sentire del chiacchiericcio inusuale; Origlio e sento la voce del Preside parlare con la Prof, mi affaccio e ciò che vedo mi provoca un’erezione quasi imbarazzante... Il Preside, un uomo alto e piacente, ha la mano fra le cosce della prof, lei si contorce e geme, mugola e gode mordendosi le labbra per non far rumore. Dopo poco lei tira giù la zip e lascia uscire quel membro duro che non vede l’ora di essere assaporato... Rimango li in disparte per non disturbare fino a quando la prof, guardando l’orologio, ha un sobbalzo... Cazzo sta per arrivare Dream, ricomponiti che potrebbe essere qua da un momento all’altro; I due ancora accaldati ed eccitati si ricompongono e prendono posto dietro la cattedra. Aspetto qualche istante e mi affaccio, busso e chiedo permesso; Il Preside con tono sicuro e perentorio mi fa accomodare, mi guarda strano quasi fosse irritato…
Complimenti Dream, riesce ad essere in ritardo perenne!! Io sogghigno sotto i baffi sapendo che loro sono ignari del fatto che abbia assistito al loro ménage… Il Preside indispettito inasprisce il tono; Ah mio caro, ride pure? La facciamo ridere? Lei è stato convocato per discutere del suo proseguimento del percorso formativo, e si presenta così, ridendo in faccia alla commissione disciplinare indetta straordinariamente per il suo comportamento?
Con la mia solita irriverenza guardo la Prof, guardo il preside e senza pensarci mezzo secondo gli dico: Preside, non si scaldi che è già tutto sudato… Perché non si asciuga la fronte con quel fazzolettino di pizzo che ha davanti a lei?
La reazione è stata immediata, la Prof arrossisce vistosamente e lui strabuzza gli occhi...
Forse nel risistemarvi la Prof ha dimenticato di indossare qualcosa? Affermo con fare da sbruffoncello.
Lei con un sobbalzo mi zittisce: Ma cosa stai dicendo Dream? La tua accusa è gravissima lo sai?
Il Preside mi guarda, uno sguardo diverso da prima, più languido e voglioso… Allora Dream, io adesso farò accidentalmente cadere la penna sotto la cattedra... Tu dovrai raccoglierla e capire se quello che affermi è vero o falso, ma attenzione a ciò che risponderai perché potrà avere risvolti positivi o negativi per te...
Si gira verso la prof, le fa l’occhiolino e fa cadere la penna. Mi chino per raccoglierla e sbircio sotto la cattedra. La scena che appare ai miei occhi è qualcosa di irreale, la prof che accavalla le gambe che Sharon Stone in Basic Instinct levate proprio… I miei pensieri impuri si realizzano in pochi secondi.
Risalgo, porgo la penna al preside, lo guardo e gli dico: Preside, la sotto c’è il paradiso… Guardo la Prof e le ricordo una citazione di Dante che aveva letto qualche ora prima “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”…
Complimenti Prof.. Immaginavo fosse bella e curata la sotto oggi mentre mi rimproverava, ma mai avrei immaginato una fica cosi bella..
La prof mi guarda, si alza e si siede sulla scrivania di fronte a me, si solleva un po' la gonna e apre le gambe. Il suo fiore si schiude come un bocciolo si apre con le prime luci del mattino.. Guarda Dream, senti il profumo.. Comincia a masturbarsi, solleticarsi il clitoride.. Il suo respiro si fa affannato, la sua fica si bagna sempre di più… Si tocca il seno e si morde le labbra.. E’ davvero eccitante la prof.. Mi Guarda, mi prende la testa e la affonda fra le sue cosce.. Lecca Dream! Lecca e succhiamela! Fammi vedere se la tua lingua è capace solo di far parole o sa anche essere utile a far godere una donna!!
Non me lo faccio ripetere due volte.. Comincio a baciarle la figa, le succhio il clitoride e la lecco ovunque… La penetro con la lingua.. Ha un gusto buonissimo, saporito.. Non voglio staccarmi, adoro leccarla e adoro sentire le contrazioni del clitoride fra le labbra.
Il preside eccitato si avvicina a noi, con un gesto fortuito apre la camicetta della prof mettendo in evidenza i sue seni, belli, sodi con due capezzoli perfetti… Tira fuori il suo membro e lo accompagna nella bocca della prof.. Slurp Slurp.. Sento la prof che lo lecca, lo ingoia tutto.. Se lo gusta come un bimbo si gusta il gelato del suo gusto preferito.
La prof si alza, si mette a pecora, mi riprende da dietro la nuca e la spinge con forza tra le natiche.. Ora posso leccarla meglio.. Le lecco la figa, la penetro e sento che mi gocciola sul mento.. Succhio tutto il suo nettare.. Mi sollevo e comincio a leccarle anche il buchino; ad ogni leccata sento che cede, si apre incondizionatamente.. E’ diventato morbido e cedevole.. Il preside nel mentre e di fronte a lei, le sta scopando letteralmente la bocca, entra ed esce come un forsennato in preda agli istinti primordiali.. Lo sento gemere e anche lui con l’affanno.. Lo sfila dalla bocca e mi fa spostare.. Le sue mani sui fianchi, vedo che punta il suo membro nella figa della prof oramai bagnata in un lago di piacere.. Mentre mi godo la scena sento una mano che mi afferra il braccio, mi giro e incrocio lo sguardo famelico della prof che mi sussurra: Vieni qua che ho voglia di assaggiarti… In un baleno il mio membro sparisce nelle labbra della prof, sento la sua lingua giocare con il frenulo, accarezzarmi la cappella e le sue labbra che, stringendo l’asta, fanno un vortice che risucchia tutto.. Le sue pompate sono aiutate dalla foga del preside che la sta scopando da dietro, un animale in pieno istinto sessuale che vuole far sua la donna.. Si toglie e chiede alla prof di inginocchiarsi.. Un urlo liberatorio coadiuva la venuta del preside fra i bei seni della prof.. Io allungo la mano, le mie dota che scivolano all’interno della prof fino a stimolarla al piacere estremo.. Sui polpastrelli seno la pulsazione, il caldo che avanza.. Non mi fermo.. La prof ansima sempre di più fino a lasciarsi andare ad un getto esplosivo che bagna me ed il preside lasciandoci ricoperti di una sostanza che sa di piacere, sesso.. L’estremo orgasmo per una donna.. La prof sembra stremata, appagata, ma non ancora soddisfatta.. Mi avvicino alla sua bocca, i suoi occhi da cerbiatta mi guardano e in attimo di nuovo quella sensazione di piacere attanagliar il mio membro.. Sento quella classica scossa partir dallo scroto.. La guardo negli occhi e, come pocanzi il preside, in un gemito liberatorio, le schizzo sul seno.. Quell’incontro che doveva essere accusatorio nei miei confronti si è ribaltato in un piacevole ménage dove la prof si è rivelata la regina della riunione… Ci rivestiamo, ci guardiamo negli occhi felici e soddisfatti.. Peccato solo che il Preside, come da ruolo istituzionale, con un gelido “Dream, sparisca dalla mia vista e non si faccia vedere per qualche giorno” ha rotto quell’incantesimo e risvegliandoci da quel sogno che sembrava, però, cosi reale da non esser vero..

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