STORY TITLE: Sharon 
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Sharon


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Sharon

by Lordbull
Viewed: 445 times Comments 1 Date: 26-03-2023 Language: Language

Sharon è la protagonista di questo racconto.ed è una giovane mamma donna moglie ma soprattutto femmina travolta dalla ricorsiva quotidianità che suo malgrado la pervade , ma dalla quale non si rassegna ad essere pervasa.

Sharon è sposata con un uomo con cui ha condiviso tutto, da cui ha avuto una figlia e con cui conduce una vita forse non agiata ma sicuramente benestante , tranquilla , ... per lei decisamente troppo tranquilla,
Per lei che seppur mamma e donna impegnata non ha dimenticato le gioie del sesso, il piacere della perversione e tra se e se , con celato desiderio ma senza coraggio, anela ancora a quella trasgressione ,
ed un pompino ed una scopatina alla missionaria nel letto coniugale il martedì sera non sono certo ciò che sue voglie e le sue ovaie richiedono.

Come spesso accade però il desiderare qualcosa e non vederlo realizzabile fa in modo che il destino dia forma in un attimo a ciò che si ritiene improbabile.

Sharon sapeva bene nella sua matura lucidità che certi dissoluti momenti e certe situazioni peccaminose non si sarebbero più potute ripresentare, sia per l’età non più cosi spensierata, sia per la situazione familiare ; la testa lo dava x scontato ma le sue fantasie non si erano concordi con la ragione .

L'attitudine servizievole e consapevolmente , sessualmente sottomessa la portavano sovente a fantasticare, quasi incoscientemente, situazioni perverse al limite del sopruso che le lasciavano l'intimo decisamente umido.
Anche in azienda era ammirata, da tutti , capi compresi , per il suo modo spontaneo, elegante nel porsi , quanto spensierato e semplicemente accattivante nei modi , con quella semplicità che spesso è facile confondere con la malizia di madonna navigata.
Risultavano però altrettanto chiari a tutti sia il celato imbarazzo sia l’apparente indifferenza gestuale , con cui lasciava che occasionalmente venisse toccata in maniera tutt'altro che amichevole.

A tutti , anche e soprattutto a chi inaspettatamente per lei ne era piu persuaso .

Chi le strusciava con malizia un gomito sul seno …chi le chiedeva di raccogliere cose a terra, chi le puliva minuziosamente le terga da polveri inesistenti …un susseguirsi di situazioni pensate ad hoc per tastare non solo il polso di Sharon .

Il 50º compleanno del marito fu per lei l'occasione di avere un paio di pensieri speciali per quello che nonostante tutto era comunque l’uomo della sua vita e fu così che decise per lui un anello molto particolare con un piccolo dianante sobrio ma assai luminoso sul fianco e un portasigarette con le sue iniziali ed una dedica
Fu quella l’occasione di una movimentata festa dove , complice l'alcol , alcuni colleghi intervenuti non persero occasione di lucidamente importunare, in momenti in cui il marito appariva più del solito distratto dai festeggiamenti.

L’imbarazzo in ufficio nei giorni successivi fu evidentemente tangibile tant’è che Sharon per prima provò a smorzare i toni capendo ben presto che la cosa avrebbe preso una piega inattesa dopo che gli stessi colleghi chiaramente le spiegarono che erano state fatte foto e video di certi momenti , e sarebbe stato un grosso guaio se quelle foto fossero arrivate sotto certi occhi a lei cari .

Decise ben presto che certe foto dove tastava la consistenza puberale di alcuni colleghi ed altre dove stava a cavallo con una mano altrui troppo confidenziale tra,le cosce , avrebbero dovuto rimanere private. Molto private
Sharon capì ben presto che cedere a questo ricatto non sarebbe stata una carta vincente ed avrebbe dato quasi certamente origineì ad un'escalation che poi non avrebbe più potuto atginare , pensò per un attimo anche di parlarne con il marito come sempre troppo distratto da ogni cosa che non concernesse lei , penso anche che avrebbe potuto non aver intetesse ad arginare una tale situazione e fu così che certi suoi sogni perversi presero forma.
Non vedeva altra strada per limitare i danni , altra strada perversa e contorta, rischiosa, irta e pericolosa , questa strada le andava benissimo.
Si consegnò al lupo consapevole di farlo, e pensò di farlo vestendosi da agnello, cercando di rendere la cosa più perversa possibile inscenando qualche piagnucolosa inutile resistenza , consapevole sia di entrare in un vortice potenzialmente senza fondo sia che tanto valeva farlo nella.maniera piu eccitante possibile.

Da subito venne quotidianamente invitata a fellatio orali multiple nei bagni dell’ ufficio, dove era costretta a ingoiare tutto per non rendersi poi impresentabile e dar troppa evidenza del suo presente vissuto, altri colleghi invece presero l'abitudine a chiamarla in archivio per sodomie repentine al riparo da occhi e soprattutto orecchi , indiscreti recettori ai suoi mugugni di godimento e dolore .
L’escalation consequenziale furono sopralluoghi in parcheggi notturni dove camionisti infoiati svuotavano su di lei il peso delle loro lunghe giornate, oppure abusata in motel come un pegno di scambio con mariti scambisti desiderosi di cedere mogli vogliose in cambio di una giovane puledra remissiva e attraente, oppure la classica “macchinata” dove con altri 4 colleghi passava pomeriggi di permesso nel testare a 90 gradi la tenuta di alberi secolari .
Si trovò costretta ad inventare le più disparate scuse per liberare le sue giornate, stando attenta anche a non dare uno schema ripetitivo alle sue uscite per non destare sospetti , ma vista l’indole del consorte, non fu uno sforzo troppo difficile.
Giorno dopo giorno invece Sharon si rendeva conto come stesse nascendo e prendesse forma in lei un compiaciuto istinto di rivalsa alla cronica latenza del marito e di quanto consapevolmente le desse soddisfazione sentirsi piacevolmente sporca nei suoi confronti.

I suoi incontri, le sue perverse frequentazione, erano fonte di nuova imprevista linfa vitale , un energia rivitalizzante ed inattesa intrisa da una fastidiosa voglia di autocritica per quanto stesse vivendo.
.
Gli abusi infatti si moltiplicavano, lo svezzamento proseguiva inesorabile tra pensionati da sollazzare oralmente o le serate in autogrill nel bagno degli uomini a soddisfare malate voglie di alcuni avventori occasionali .
E si bagnava di perverso piacere quando un collega dirigente, addirittura , era solito chiamarla nel suo ufficio per usufruire del succo della sua eccitazione per inumidirsi le dita e poter cosi separare agevolmente i fogli di carta . .

Ma ciò che Sharon non avrebbe mai creduto era che da li a breve il destino si sarebbe rivelato beffardo inatteso ed appagante in una maniera che mai avrebbe potuto sperare .

In occasione di un ponte aziendale uno dei colleghi propose un incontro tutti insieme , una grossa orgia aziendale , tutti Vs. Sharon, la quale avrebbe fatto per la prima volta un'enorme totale scorpacciata di cazzi

Il primo suo pensiero fu un NO , ma accompagnato da un realistico ..come faccio a dire no e poi ….ma perché no…



forse era troppo, forse sarebbe sitata l’ultima definitiva prova o forse no ,..ma oramai erain ballo e doveva ballare , anzi non voleva smettere

Pareva poi che la sorte giocasse per i colleghi visto che quel Lunedì pomeriggio il marito avrebbe avuto in programma da tempo una rimpatriata aziendale nel milanese.
Sharon contava oramai I giorni mancanti all'evento con un mix umorale , formato da una certa apprensione , da una vivida impazienza e istintiva rabbia per l'indifferenza del marito , compiaciuta ed eccitata per la sapienza ed autorevolezza con cui stava gestendo e vivendo una situazione di per se critica .

Un collega la passò a prendere nel primo pomeriggio dopo che il marito era partito in mattinata e la figlia uscita per un pomeriggio tra amiche.
Sharon era bellissima : tacchi alti coda da amazzone ed un tailleur grigio che ne esaltava il décolleté e le forme sinuose ; un vero schianto .
La destinazione era un cascinale in mezzo alla campagna.
L'eccitazione di essere indifesa ma il dover soddisfare e sottostare le voglie del branco infoiato la eccitava più che preoccuparti.

Entrò nel salone , dove lei e il suo accompagnatore erano gli unici vestit e si trovò davanti un divano con 3 uomini nudi hai fianchi ed 2 seduti al centro dello stesso , sotto una grossa lampada che lasciava tutto il restante salone poco illuminato
La invitarono a spogliarsi è non esitò con naturale dolcezza ad inginocchiarsi davanti ai due per dar loro il primo saluto , mentre gli altri di masturbavano, preparandosi per lei .

In preda ad una evidente eccitazione si denudò senza batter ciglio e si inginocchiò tenendo in mano i cazzi già duri dei 2 sul divano e offrendo il suo corpo alle attenzioni e agli sguardi di tutti i presenti in sala ,chinò il capo con devozione e autentico piacere .
Fu così che poco alla volta venne circondata e riempita in tutte le sue cavità dai maschi vogliosi di profanare ogni suo intimo vuoto esistenziale.
Pervasa dalla passione e farcita di cazzi, rimasero pochi membri in attesa di collocazione , mentre già allocati ne aveva uno nell’utero , uno bel piantato in fondo allo sfintere anale, altri 2 li stava masturbando a mano e altri due a bocca,… proprio come spesso aveva nei suoi pensieri piu torbidi fantasticato.
In preda ,ad quell’inevitabile delirio sessuale il godimento fisico e mentale profuso in lei dai 6 dai cazzi e dall’avverarsi della sua più perversa fantasia,
per contrasto ,
come quando si fa scorpacciata di dolce si desidera il salato
Inaspettatamente esplose in Sharon uno sconfortante senso di vuoto e di colpa , ..un enorme rimorso in un attimo la pervase ma le durò giusto un attimo giusto il tempo di sublimare in un compiaciuto sorriso di soddisfazione e liberazione scorgendo , sul fondo della sala la sagoma di un uomo dalla corporatura a, lei molto molto familiare che in una soffusa ovattata penombra,
seduto su una sorta di trono
si stava masturbando
e cui un piccolo brillante punto luce, delimitava il movimento della mano sul pene
…e fu in un momento….in quel momento ,

che a Sharon si appalesò quanto in realta suo marito la desiderasse ed amasse ancora,
sebbene in maniera molto diversa da come si erano conosciuti ormai tanti anni addietro.

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