STORY TITLE: LA PRIMA VOLTA CON UN SINGOLO 
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LA PRIMA VOLTA CON UN SINGOLO


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LA PRIMA VOLTA CON UN SINGOLO

by carloanna
Viewed: 1206 times Comments 9 Date: 11-08-2022 Language: Language

Preciso sempre che i miei racconti sono tutte storie VERE. Lo scopo è quello di condividere esperienze che per me sono stati momenti fantastici della mia e nostra vita.

Ormai era un anno che incontravamo coppie, forse circa una ventina, ma ogni volta che ci incontravamo e si chiavava, con anna era sempre la stessa storia: non sopportava vedermi con un'altra, quindi decidemmo di sospendere ogni incontro con coppie e provare solo con singoli. Dopo un paio di mesi che ce lo proponevo accettò, superando la paura che potessi giudicarla una troia che voleva solo il cazzo, chiunque fosse. Però dovevo procedere con cautela perché se la prima volta andava male poi avrei avuto problemi a continuare.
Modificai l’annuncio indicando la ricerca di singoli e non coppie.
Tra le centinaia di lettere ricevute trovai quella di un medico (ginecologo) che stava a via Kerbaker; dalle foto sembrava ottimo ed era già da qualche giorno che parlavamo sull’opportunità di fissare un appuntamento con il ginecologo per un controllo di routine.
Ci incontrammo e ne parlammo, gli mostrai le foto di Anna e lui ne rimase affascinato. Anna allora aveva 20 anni, mora alta 1.65, 5 di seno, con l’allattamento era cresciuto un poco ma era rimasto sempre molto sodo (tutt’ora nonostante l’età è bello sodo), un culo favoloso da vera napoletana, un fisico ed un viso da impazzire.
Concordammo che lo avrei chiamato per fissare una visita per anna senza far riferimento che già ci eravamo conosciuti.
Stante la mia professione gli specialisti per lei li trovavo io. Già aveva il suo ginecologo che avevo trovato nella prima gravidanza ma non si trovava bene, stava in viale leonardo, era bravissimo ma molto anziano e lei durante le visite lei stava sempre in imbarazzo, la visitava tenendomi dietro al separè senza che io potessi assistere alla visita, e tutto questo non le piaceva in quanto non si sentiva libera.
La sera le dissi che mi avevano indicato un ginecologo molto bravo, giovane ma con tantissima esperienza, disponibile e molto estroverso. Il contrario dell’attuale ginecologo.
Subito mi disse di voler provare perché voleva cambiare. Stesso la sera davanti a lei lo chiamai facendo finta che non ci conoscevamo e che un collega mi aveva dato il suo numero. Mi diede appuntamento per il venerdì successivo alle 20 dopo lo studio in quanto era pieno e solo dopo l’orario di visita poteva vederci.
Il venerdì dell’appuntamento ritornai a casa e lei quando andava dal ginecologo cambiava solo l’intimo indossandone uno più sobrio, quindi aveva messo una mutandina bianca in cotone non piccola, un reggiseno anonimo ed autoreggenti, come sempre in quanto più comode per la visita.
Le proposi di cambiare slip e reggiseno perché lo sapeva che vederla visitare mi eccitava, e quindi mi sarebbe piaciuta vederla con intimo molto più sexy. Non ebbe nessun dubbio però precisò che non avesse messo il reggicalze. Normalmente lei indossava sempre le autoreggenti, il reggicalze lo indossava prevalentemente solo quando volevamo passare una serata.
Arrivammo all’indirizzo del medico alle 20 in punto, bussammo il citofono e salimmo, trovammo la porta semiaperta entrammo, presentazioni del caso e poi ci sedemmo dove lui con la giusta professionalità iniziò a farle le domande di rito. Chiese di darci del tu e subito la mise a suo agio. Dopo le prime domande le chiese di alzarsi e spogliarsi; lei si guardò intorno e vide il separè addossato alla parete quindi non poteva andare dietro per svestirsi, e lui, le fa con un sorriso rassicurante “ lo puoi fare qui, tranquilla tanto Carlo ti conosce bene ed io tra poco ti dovrò vedere e toccare dappertutto” Lei si mise davanti alla scrivania vicino alla sedia dove era seduta e mentre noi due la guardavamo lei iniziò a spogliarsi. Giacca, camicetta e poi la gonna. Iniziarono subito i complimenti del medico. “ complimenti sei una bellissima donna, hai un corpo fantastico”, e mentre diceva questo si alzò e si mise vicino a lei che stava sempre li vicino a me. Si mise dietro e le slacciò il reggiseno dicendo vediamo un po' il seno. Iniziò a toccarlo ma si vedeva molto chiaramente che non era una semplice palpazione. Lei iniziò a guardarmi, ma per vedere la mia reazione, ancora non aveva capito.
Dopo poco le chiese di distendersi sul lettino e continuò a toccarle o meglio accarezzarle le zizze, dopo poco le toglie gli slip e le fece allargare leggermente le gambe. Poi Anna mi disse che lì aveva capito tutto; mi disse che un medico non le avrebbe tolto lui gli slip e le avrebbe subito fatto mettere le caviglie suoi reggipiedi. Mi guardò come per dirmi “ ho capito tutto”
Iniziò a toccarle la fessa intorno alle grandi labbra e le solleticava il clirotide. Poi mi chiama dicendo “Carlo vieni che ti faccio vedere” mi avvicino, mi posiziono dietro al suo capo di Anna, le prendo il viso tra le mani glielo accarezzo e la bacio. A quel punto il medico si abbasso e mentre si spogliava iniziò a leccarle la fessa, con le dita l’apriva e la leccava dentro. Le prendeva il clirotide tra le labbra e lo mordicchiava. Anna mi spostò al suo fianco, mi slacciò i pantaloni e me lo prese in bocca, mi leccava il cazzo e poi le lo mise tutto in bocca iniziando a succhiare e leccare, Ogni tanto toglieva il cazzo da bocca e tenendolo sempre in mano ansimava “si, si dai, mi piace”
Mi spostai per svestirmi e lei si mise seduta sul lettino, spostò il medico vicino a lei, lui si sfilò del tutto i pantaloni e Anna glielo prese in bocca. Mentre lo succhiava lui si tolse il camice e la camicia, Eravamo nudi tutti e tre. Le andai vicino, e mentre faceva il bocchino al medico io l’accarezzavo e con la mano le toccavo la fessa facendole un ditalino. Poi mi spostai e mi misi a chiavarla nella fessa. Non capiva più niente, diceva solo “Mi piace oddio che bello, come è bello con due cazzi” ed io “ ti piace, dai vedi che sei una troia, guarda Franco (nome di fantasia) guada che puttana, è la prima volta che si prende due cazzi assieme contemporaneamente” e lui “si anna sei una bellissima troia, sei la più bella puttana che ho incontrato” e poi dice ”Carlo spostati che voglio chiavarla anche io” mi spostai e lui prese il mio posto ed iniziò a chiavarla mentre io glielo metto un’altra volta in bocca. Poi lei dice “ aspettate non sto comoda” ci spostiamo, lei scende dal lettino e si mette a pecora con il culo da un lato del lettino e la testa dall’altro lato. Così riprendemmo a chiavarla, io con il cazzo in bocca e lui che le scopava la fessa.
Dopo poco Franco dice “Anna ho voglia di mettertelo in culo, posso?” e Lei “si dammelo nel culo, lo voglio nel culo si dai” Il medico spostò il cazzo dalla fessa, lo punto e glielo mise tutto in culo. Purtroppo durò poco perché prima io e poi lui abbiamo subito goduto. Lei preso tutta la sfaccimma si rimettette sul lettino mentre noi la accarezzavamo e la baciavamo. Poi le chiesi come era andata dicendo a Franco che era la prima volta che chiavavamo a tre e che lei prendeva due cazzi contemporaneamente. E lui: “ sono contento di essere il primo, Anna sei una donna fantastica e tu Carlo sei eccezionale. Non smettete mai, Anna come stai?” Ed Anna “benissimo è stato bellissimo” Franco le chiede “ posso chiederti se hai capito quante volte hai goduto?” e lei “Non so ma sicuramente una decina di volte” e lui Vi raccomando, non smettete mai” Io ed Anna ci baciammo mentre lui iniziò a rivestirsi. Ci siamo rivestiti, un bacio e ce ne andammo.
E’ stata la prima volta che non abbiamo litigato dopo aver chiavato con altri, Ce ne andammo alla macchina che lei era stretta a me abbracciati. In macchina continuò a strami vicino abbracciati e mi disse “all’inizio non avevo capito anche se qualche dubbio lo avevo, comunque è stato bellissimo.
Questa è stata la prima volta che ha chiavato con due cazzi contemporaneamente tutti per lei. E come avevamo deciso dall’inizio una volta è poca due sono assai. Non lo abbiamo più incontrato. Mi chiamò ma gli spiegai che non volevamo incontrare più di una volta la stessa persona. Non ha mai più chiamato.

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