STORY TITLE: l'inizio del triangolo - 1 
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l'inizio del triangolo - 1


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l'inizio del triangolo - 1

by emiliohidalgo
Viewed: 621 times Comments 7 Date: 07-06-2022 Language: Language

Ho conosciuto sul sito un uomo, non solo un maschio ma un uomo, di quelli che sanno penetrarti l’anima prima che il corpo. Parlando mi ha chiesto come ci siamo arrivati.

Riflettendo su cosa raccontare, su come è iniziato il tutto, posso solo dire che l’input è stato un colloquio che ho ascoltato involontariamente tra due mie colleghe di ufficio, peraltro anche mie amiche, che ha cambiato la vita sessuale mia e di mio marito: non si erano accorte della mia presenza per cui parlavano a ruota libera.

Era Elisa che si rivolgeva a Irene.

“Dovresti vedere, ha un membro stupendo, 23 cm di carne che quando te li infila in corpo ti manda in paradiso… e poi anche come persona è veramente super… quando ci penso mi sento bagnare!”

Queste parole mi fecero molto dispiacere: un’altra coppia in crisi!

Certamente Elisa si era fatta un amante.

Eppure conoscevo bene sia Elisa che suo marito Franco, erano amici che frequentavamo spesso e non mi sembrava assolutamente ci fossero attriti tra loro, ma evidentemente sapevano nascondere bene i loro problemi.

Stavo per andarmene in silenzio: mi dispiaceva sentire i commenti di Elisa sulle prestazioni sessuali del suo amante, pensando a quanto ne avrebbe sofferto Franco, ma una frase di Irene mi bloccò.

“Certamente tuo marito è andato fuori di testa quando ti ha visto farti impalare da quel super cazzo! Come ti invidio Elisa, è un bel po’ di tempo che io e mio marito non riusciamo a trovare un singolo veramente valido sotto ogni punto di vista e la cosa ci manca molto!
Tu mi conosci, ogni tanto sento il bisogno di essere presa da due uomini, sentirmi le loro mani che mi frugano tutto il corpo, le loro bocche che mi ricoprono di baci, mentre io gioco con i loro membri e mi faccio impalare senza ritegno: raggiungo il massimo del godimento e mi sento completamente appagata quando vedo negli occhi di mio marito la felicità nel partecipare attivamente al piacere di sua moglie!
Ora che mi hai tanto decantato questo superbo maschio, mi hai risvegliato la voglia: Elisa, forse ti chiedo troppo, ma ti dispiacerebbe presentarmelo? Mi hai risvegliato una gran voglia di farmi sfondare davanti e dietro e anche mio marito ne sarebbe felice: sa quanto mi piace fare la troia con la sua complicità!”

Dio santo, ma cosa stavo sentendo!!! Ero allibita!!!

“Con molto piacere! Anzi, potremmo vederci tutti insieme: è parecchio che non assaggio l’uccello di tuo marito! Potrei farti anche un favore: mentre trastullo i nostri adorabili maritini ti puoi godere il nostro amico tutto per te!
Dopo che ti ha ispezionato tutti i buchini ci facciamo una bella ammucchiata tutti e cinque insieme: è parecchio che non me la fai assaggiare !!! Penso io ad organizzare per sabato prossimo, avverto subito il nostro amico così non prende impegni!”

Le sentii allontanarsi.

Ero allibita per ciò che avevo sentito: altro che coppie in crisi, le mie amiche godevano come troie con la complicità dei mariti.

Rapporti a tre o a quattro, senza escludere anche rapporti lesbici e da quello che avevo percepito sia le mie amiche che i loro mariti gradivano molto questi accoppiamenti, queste esperienze.

Quel pomeriggio non combinai niente al lavoro: la mia mente era rivolta a tutto ciò che avevo sentito e mi ponevo tante domande, ma non ero in grado di darmi una risposta.
Comunque ero fortemente turbata, mi vergognavo di ammetterlo, ma quei discorsi mi avevano messo addosso una forte eccitazione: l’immagine delle mie amiche alle prese con due o tre maschi che le impalavano e le facevano godere, mi facevano bagnare.

Io non ero una santarellina né una educanda: mi piaceva il sesso, anzi… mi piaceva molto!

Mio marito, con mio immenso piacere, mi aveva sfondato tutti i buchi!

Come si dice “ero aperta a tutto”, specialmente nel lato B: adoravo particolarmente farmi fare il culetto da Luciano, mio marito.

Ma la cosa che gradivo in maniera particolare era quella di farlo venire nella bocca: andavo in estasi sia sentire gli schizzi caldi colpirmi il palato e riempirmi la bocca, che pasteggiarla e assaporarne il dolce gusto con la lingua!

Ma l’estasi la provavo quando ingoiavo tutto lentamente fino all’ultima goccia: avevo la dolce sensazione di ingoiare tutto l’amore che mio marito aveva per me ed era un atto sessuale a cui non avrei rinunciato per tutto l’oro del mondo!

Riflettevo sullo stupendo rapporto che avevo con mio marito: mi diceva che ero “la sua troia, la sua stupenda pompinara rotta in culo “, ed io godevo ed ero fiera di essere la sua troia!

Ma lo ero per lui… l’uomo della mia vita: mai mi sarebbe passata neanche lontanamente nella mente l’idea di scopare con un altro insieme a lui!

Ma le mie amiche e i loro mariti si… e con grande gradimento!

Mi chiedevo, ma i mariti non erano gelosi?

Non soffrivano nel vedere la loro donna farsi prendere da un altro uomo?

Non venivano morsi dalla gelosia nel sentire i lamenti di godimento, magari anche urla e incitamenti verso l’amante?

E al momento dell’orgasmo? Che sensazioni provavano nel vedere la propria moglie avvinghiata al corpo dell’uomo, baciarlo oscenamente in bocca, urlare il suo godimento, mentre magari lui le veniva dentro?

Domande che mi frullavano nella testa senza alcuna risposta.

La cosa, comunque, mi incuriosiva e volevo saperne di più.


Elisa era la mia più cara amica e, come detto, ci frequentavamo spesso anche con i nostri mariti, per cui non avrei avuto timore ad approfondire con lei il discorso.

Il giorno dopo, appena la vidi, le chiesi se potevamo vederci in quanto avevo bisogno di un suo consiglio circa alcune mie situazioni private.

Mi diede come sempre la sua più ampia disponibilità.

“Sono sempre pronta ad aiutare un’amica! Perché non ci prendiamo un pomeriggio libero e andiamo a casa mia? Non c’è nessuno e puoi espormi liberamente i tuoi problemi.”

Accettai con piacere e dopo la pausa pranzo prendemmo un permesso e andammo a casa sua.

Appena seduti nel salotto lei non perse tempo.

“Dai, Sandra, dimmi tutto, senza timore: sai che ti sono amica e qualunque cosa mi dirai, anche la più intima, rimarrà un segreto!”

La guardai fissa negli occhi.

“Davvero mi consideri una vera amica? Tra vere amiche ci si confida tutto, anche le cose più intime e inconfessabili… io a te non nasconderei niente!!”

“Certo, ma neanche io a te: tra amiche non devono esserci segreti! Ma perché mi dici questo?”

“Perché non mi hai confidato che tu e tuo marito fate sesso anche con altre persone? Coppie e singoli? Pensavi non avrei mantenuto il segreto? Ieri involontariamente ho sentito il tuo colloquio con Irene: i vostri apprezzamenti sulle dotazioni e le capacità amatorie dei vostri amici non mi hanno lasciato alcun dubbio sulle preferenze sessuali… vostre e dei vostri mariti! Si, penso proprio di aver capito che le doppie penetrazioni e i rapporti saffici siano particolarmente apprezzati da tutti!”

Elisa, inizialmente, rimase seria a fissarmi, poi mi sorrise.

“La cosa ti ha sconvolto? Sei rimasta scandalizzata?”

“No… è che non me lo aspettavo.”

Divenne seria.

“Non vuoi essere più mia amica? Non hai più stima di me?”

“Stupida, ma che dici: se non ti considerassi una vera amica non starei qui a casa tua a parlare di queste cose! Il fatto è che dopo aver ascoltato i vostri discorsi sono confusa! Vorrei capire certi comportamenti sessuali… decisamente disinibiti.. mi sono fatta tante domande, ma senza risposta! Ecco perché sono qui!”

Elisa riprese il suo sorriso, venne a sedersi vicino a me sul divano, mi prese una mano tra le sue e me la strinse: senza rendermene conto sentii un brivido lungo la schiena e mi sembrò di vedere i suoi occhi brillare.

“Va bene, Sandra, chiedimi tutto, ma dobbiamo essere sincere, senza false ipocrisie e userò un linguaggio che non dia adito a fraintendimenti!”

Le chiesi della gelosia, del timore di rovinare il matrimonio, ecc.

Prese a parlare, mentre mi fissava negli occhi e aveva preso ad accarezzarmi la mano… dovevo ammettere che quelle carezze erano molto piacevoli.

“Innanzi tutto partiamo dalla base di tutto, altrimenti è inutile seguitare, ma devi rispondermi sinceramente: a te piace il sesso? Ti piace il cazzo? Attenzione, ti chiedo se ti piace il sesso, no se ami tuo marito poichè sono due cose diverse! Quando gli dai il culetto o lo fai venire in bocca, lo fai per accontentare le sue voglie o perché ti piace? Sei passiva ai suoi voleri oppure dirigi l’orchestra perché desideri che anche lui soddisfi le tue voglie?”

Sinceramente non mi aspettavo questo attacco frontale… ma dovevo essere sincera.

“A me il sesso piace moltissimo e se vuoi la verità adoro fare le porcate con mio marito e tutto ciò che faccio con lui, da farmi fare il sederino a farmi riempire la bocca di crema, lo faccio sia per il suo ma anche per il mio piacere: non potrei assolutamente soddisfare un suo desiderio sessuale se non desiderato anche da me!”

“Bene, ne sono felice: allora il nostro discorso ha un fine e cercherò di chiarire tutti i tuoi dubbi parlandoti di me e mio marito.

“Ci amiamo alla follia e non potrei assolutamente pensare ad una vita senza di lui: mi soddisfa completamente sia dal punto di vista sessuale che da quello sentimentale ed è proprio questo grande amore che ho per lui che mi permette di godere liberamente con un altro uomo in sua presenza… siamo due splendidi complici nel piacere!
Ciò che devi capire è che non godo con un altro uomo perché non amo mio marito: se fosse così mi farei un amante e scoperei da sola… ma non è questo.
Noi riteniamo che il sesso sia uno splendido gioco che ti può far provare stupendi piaceri… e allora perché non giocare insieme, marito e moglie, anche con altri?
E in questi giochi il nostro amore e il rapporto di complicità che abbiamo creato ci portano a godere ognuno dei piaceri dell’altro.
Quando vedo mio marito che si sta inculando una nostra amica, mentre magari io le sto tenendo aperto le natiche per facilitare la penetrazione, e vedo nel suo volto il godimento che sta provando e quando urla dal piacere mentre se ne viene dentro di lei, io sono felice perché lo amo e quindi desidero il suo piacere!
E’ la stessa medesima stupenda sensazione che prova il tuo uomo, che ti ama e desidera il tuo piacere, quando ti vede contorcerti sotto i colpi del membro del tuo amante e lo incita a possederti con forza per farti godere il più possibile, perché vuole che la sua donna, il suo amore, provi il massimo del piacere.”

Queste frasi di Elisa, del racconto del piacere che può provare una donna nel farsi chiavare davanti e insieme a suo marito mi avevano procurato una eccitazione incontrollabile.
Il mio volto doveva aver assunto una espressione altamente libidinosa e mi ero accorta che avevo allargato ancora di più le gambe e la mano di Elisa aveva preso ad accarezzarmi la coscia.

Lei si accorse del mio stato e da gran porcella cercò di approfittarne.

“Sandra, sei molto eccitata, vero?”

Non avevo il coraggio di ammetterlo.

La fissavo senza parlare: sentivo il miele seguitarmi a colare tra le gambe.
Ma parlò Elisa anche per me.

“L’ho capito, sai: il pensiero di farti aprire da un altro maschio e di farti riempire la bocca mentre tuo marito ti guarda e partecipa attivamente al tuo piacere ti sta attizzando molto! Hai una maledetta voglia di provare, ma temi il giudizio di tuo marito!
Ma sono certa sarai molto brava a convincerlo: fallo scegliere a lui il tuo primo amante!
Dopo che avrai ricevuto il battesimo del secondo uccello ritenetevi già invitati a casa nostra per una seratina particolare per approfondire la nostra conoscenza: voglio vederti scopare con mio marito, mentre io mi occupo del tuo!
Il mio adorato porcellino mi ha confessato di avere un debole per te… ed io ho spesso fatto un pensierino su tuo marito!
Dai, porcellini… saltate il fossato che vi aspettiamo!!!”

Seguitavo a tacere… ero titubante.

Elisa capì che per abbattere la barriera della mia inibizione doveva usare anche altre armi, oltre la parola.

“Adesso ti faccio vedere un bello spettacolino, che ovviamente terrai per te… confido nella tua riservatezza! Io e mio marito siamo anche molto amanti delle riprese video: lui riprende ogni nostro incontro e gli piace immortalarmi mentre mi cimento nei miei giochi preferiti.
Quando mi rivedo vado fuori di testa! Quando faccio sesso in quei momenti non mi rendo conto del mio comportamento, ma quando mi rivedo nel video in piena azione, quando ammiro l’espressione del mio viso mentre godo, quando vengo, quando risento i gemiti dei miei amanti mentre li faccio venire, i loro incitamenti, i loro apprezzamenti… mi sento completamente troia e vado godo andando fuori di testa !!!
Guarda… è una compilation di vari incontri con nostri amici…e poi attendo un tuo commento!”

Inserì un DVD nel lettore, si rimise seduta accanto a me, e posò nuovamente la sua mano sopra la mia coscia… poi fece partire il DVD.

Dopo solo qualche minuto di visione ero già fuori di testa: mi eccitava vedere video porno, ne vedevo spesso con mio marito prima di fare sesso, ma erano video con attori che facevano sesso per professione e non certo per piacere!

Ma adesso vedere la mia migliore amica esibirsi oscenamente nella più completa gamma di accoppiamenti possibili con altri uomini e donne insieme a suo marito mi stava sconvolgendo!

Era solo l’inizio, ma avevo già gli occhi di fuori!

Elisa mi mise la mano sinistra intorno alle spalle e mi strinse a lei, mentre con la destra seguitava ad accarezzarmi la coscia… avvicinandosi sempre di più alla mia intimità!
Avvicinò il suo viso al mio per sussurrarmi:

“Sono brava di bocca, vero?”

Non avevo più voglia di mentire: ero eccitata come una scimmia!

“Si, sei molto brava e vedo che anche a te, come a me, piace il sapore dello sperma!”

“Sandra, tesoro… a me piace tutto… adesso vedrai!”

Alla parola “tesoro” sentii un leggero brivido: era la prima volta che una donna mi chiamava “tesoro”… per di più mentre mi accarezzava una coscia!

Non capivo più niente… la mia eccitazione era al massimo!

Tutte le immagini sul video mi stavano portando fuori di testa… ma non mi sarei aspettata il finale.

La sua mano insisteva nell’accarezzarmi la coscia e la cosa mi dava i brividi… la porca avvicinò il suo viso al mio e mi sussurrò:

“Ti è piaciuto? Sono stata brava? Sei eccitata? Hai visto l’espressione felice di mio marito mentre il mio amante mi veniva dentro?”

Mi ero abbandonata contro lo schienale del divano, con il suo braccio che mi stringeva… girai il viso verso di lei e ammisi.

“Si Elisa, devo riconoscere che sai far godere molto bene gli uomini e non posso negare che mi hai fatto eccitare!”

Prima che me ne rendessi conto posò le sue labbra sulle mie e mi diede un languido bacetto.

“Dio santo: davvero ti ho fatto eccitare? Amore mio… fammi sentire quanto!”

Prima “tesoro”, adesso “amore”… ma non feci in tempo ad analizzare il significato delle sue parole che sentii la sua mano percorrere lentamente tutta la coscia e posarsi sulla mia fica… sopra le mutandine!
Sobbalzai… non me l’aspettavo, ma non feci niente per fermare la sua mano.

“Ma Elisa cosa fai, sei pazza!!”

Mi dette un altro bacetto.

“Sandra, non mentire a te stessa! Sei un lago… hai voglia di godere… pensi che una donna non sappia farti godere come un uomo? Sapessi quante ne ho fatto godere: devi sapere che non mi limito a godere solo con i maschietti, ma mi diletto anche con le femminucce, specie se sono belle come te!”

Provai a replicare, ma avevo sempre le cosce aperte e la sua mano sulla fica.

“Ma io non l’ho mai fatto con una donna!”

“Tesoro mio, tranquilla! Seguita a guardarmi nel video… adesso lo prendo dietro, come piace anche a te! Goditi il video… che a te ci penso io!”

Sentii le dita scostarmi le mutandine e penetrarmi nella fica: sentii una scossa elettrica nel ventre!

Sentivo roteare le dita nella vagina, poi le tolse, percorse tutto lo spacco e arrivò al grilletto: lo imprigionò tra le dita e lo strizzò!

Urlai! Credevo di impazzire!

Tentai l’ultima difesa… anche se non credevo affatto a ciò che dicevo.

“Dio santo! Elisa… ti prego… fermati… fermati!”

“No, tesoro mio… non mi fermo… e non lo vuoi neanche tu! Guarda il video… e pensa a godere!!!”

Lei mi leggeva nel cervello: non volevo assolutamente si fermasse, ormai ero in preda ad una eccitazione inarrestabile!

Persi ogni ritegno ed inibizione.

“Elisa, sei una porca… ma se vuoi farmi godere fallo per bene! Aspetta…”

Le tolsi la mano dalla fica e lentamente mi sfilai le mutandine… poi allargai completamente le cosce, posando una gamba sopra le sue.

Ripresi la sua mano e la misi nuovamente sopra la fica!

“Adesso me la puoi accarezzare senza impedimenti… così piace di più a tutti e due! Falla godere bene la mia fica… altrimenti non te la do più!!!”

La guardai e le sorrisi: i suoi occhi brillavano… era l’emblema della felicità!

“Dio mio… Sandra… ti amo!!!”

Mi baciò nuovamente in bocca, ma questa volta sentii la sua lingua penetrarmi tra le labbra, lingua che accolsi interamente nella mia bocca!

Ma mentre mi infilava la lingua in bocca sentii penetrarmi anche due dita nella fica!

Volsi di nuovo lo sguardo verso il video.

Vidi subito Elisa sopra ad un uomo, completamente impalata: si scopava freneticamente ondeggiando il bacino.

Poi arrivò Franco, suo marito, che in ginocchio di lato, le aprì completamente le natiche mostrando uno splendido buchetto aperto e palpitante: già la sola visione del buchetto di Elisa già completamente dilatato e pronto per la penetrazione mi stava facendo venire… era una visione altamente libidinosa!

Poi arrivò un terzo maschietto con un membro mastodontico: mi chiesi come avrebbe fatto la mia amica a prendere nel culetto una bestia del genere! Ma, evidentemente, non conoscevo a fondo le virtù della mia amica!

Sentii la voce di Franco rivolgersi alla moglie.

“Tesoro, sei pronta? Il nostro amico è impaziente!”

Elisa non perse tempo a rispondere.

“Ed io sono pronta… dammelo tutto!!!”

Elisa intanto mi stava lavorando la passera in maniera portentosa: sentivo che era abituata ed esperta nel far godere le donne! Mi chiavava con le dita, mi passava le dita lungo lo spacco, mi sgrillettava furiosamente il grillo.

Stavo impazzendo… dovevo godere…

“Elisa, ti prego… fammi venire… non ce la faccio più… finiscimi… ”

Mi aspettavo un ditalino risolutore del mio piacere, ma non avevo ancora capito il gran desiderio che aveva nei miei confronti!

Si alzò all’improvviso e si mise in ginocchio davanti e me, tra le mie cosce, con il viso a pochi centimetri dalla mia fica… aveva il viso stravolto dalla libidine.

La fissai incredula.

“Elisa, Dio santo… cosa vuoi fare?”

“Voglio bere il tuo amore! Ti prego, non mi respingere! Sei l’amica che ho sempre sognato: sei stupenda nella tua oscenità, tutta scosciata e con la fica aperta! Ti voglio, ti ho sempre desiderato, ma non ho mai avuto il coraggio! Fammi sentire il tuo sapore… ti prego!”

La mia eccitazione era alle stelle… non la respinsi.

Appena sentii la sua morbida lingua percorrere delicatamente tutto lo spacco della fica, dalla vagina al clitoride sobbalzai e mi venne spontaneo spingere il ventre contro la sua bocca.
Cominciai a mugolare.

“Uhmm!!! Elisa… Dio santo… ancora!”

“Certo, tesoro… finchè vorrai! Lo so che ti piace… porca… o preferisci che ti chiami con un altro appellativo? A me piace molto farmi chiamare troia.”

Ormai non capivo più niente… ero nell’estasi del piacere.

“Si! Si! Troia… come te… troia!”


Sentii la sua bocca posarsi ancora sulla mia fica, le labbra impossessarsi del mio grilletto e succhiarmelo.
Sembrava volesse staccarmelo dal pube, poi con la lingua cominciò a rotearci intorno… velocemente.
Sentivo il clito ingrossarsi sempre di più: l’eccitazione era al massimo e non avrei resistito molto a quel servizio.

Presi ad incitarla.

“Elisa, dai! Leccami… più forte… dai che sto per venire! Voglio venirti in bocca! Dai… che ci sono… vieni anche tu!!! Ti prego! Insieme… insiemeeeee!!! Godoooooo… godooooo!!!”

Sentii la sua lingua mulinare vorticosamente intorno al grillo e dalla sua bocca uscì un rantolo bestiale: stava venendo anche lei, ma non voleva abbandonare la mia fica.

Madonna santa: che goduria venire sulla bocca di una donna!!!

Era stato un orgasmo diverso… stupendo e diverso!

Come si dice… certamente da riprovare!

Elisa rimase con il viso tra le mie cosce: cominciò a darmi una infinità di bacetti su tutta la fica, sulle labbra, sul grillo, alla attaccatura delle cosce.

Dio mio che dolcezza nei suoi baci!

Seguitai a tenere le cosce spalancate per godermi tutti quei baci e presi ad accarezzarle la testa:
volevo sentisse quanto gradivo quelle sue attenzioni per la mia fica.

Seguitò a ricoprirmi di baci per un tempo indefinito: ad occhi chiusi ed accarezzando la sua testa mi resi conto quanto fosse piacevole godere tra le braccia di una donna!

Dopo un pò sollevò la testa e mi fissò: aveva il volto trasfigurato dall’orgasmo provato e completamente viscido dei miei umori.

Si alzò, mi venne sopra e mi abbracciò: mi strinse forte, mentre con le labbra incollate al mio orecchio sussurrava con dolcezza:

“Ti amo… ti amo… ti amo!”

Cominciai a rivestirmi: quando presi le mutandine per infilarmele mi bloccò.

“Ti prego… lasciamele!”

Dal suo sguardo capii quanto le desiderasse… sentii un brivido di piacere… annuii… gliele diedi!
Vidi i suoi occhi brillare, mentre le portava al naso per gustare ancora l’odore della mia fica!

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