STORY TITLE: la strada 
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la strada


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la strada

by Adamsberg
Viewed: 189 times Comments 2 Date: 03-06-2022 Language: Language

lei ha un vestito verde di stoffa leggera, i pantaloni le fasciano i fianchi lasciando intravvedere i glutei morbidi e tonici.la guardo da dietro mentre cammina in paolo sarpi, io tra i molti che camminano nella stessa direzione, alle 23 di questa sera. Ascolta un vocale portandosi il cellulare accanto all'orecchio ma senza accostarlo, come se volesse sentirlo a distanza. se le fossi più vicino potrei forse sentirlo, ma non mi interessa, ho nelle orecchie musica che ho scelto, negli occhi il suo culo tondo e nella testa la giornata di ieri.
non dovevo uscire, stasera, non era nei programmi, ma ho avuto questo impulso di farmi un po' di mondo in una sera in cui il mondo sembra estraneo a me. ho oltrepassato il pub dove a volte bevo una birra, ci ho visto molte storie in quel pub, ci sarebbe un capitolo per ogni birra che ho bevuto: l'ex tecnico di laboratorio che lavorava dove lavoro oggi io e che sa le storie che non si dovrebbero sapere, il giapponese che ha deciso di stare in italia e che a fine serata se ne va a casa in bici sbattendo contro ogni auto, lampione o persona che gli si trovi davanti, la donna somala che ti dice due cose e capisce che ne potrebbe dire venti e tutte con una storia dentro.sono in sarpi e ho finito il mio giro, sono passato a salutare il passato nella forma dei due gatti che vivono con la donna che per 20 anni si è detta mia ma che ora deve essere a Lucca con la sua tipa (sì. tipA, si  è scoperta lesbica).
e penso a B. ieri sono andato a conoscere B. 
non ho mai incontrato nessuno di twitter, ieri è successo. twitter non è tinder, non è LMO, non è facebook e non è la vita vera. è solo un posto in cui porti le tue cose e leggi le cose degli altri. pensieri, pareri. C'è gente che su twitter si è letteralmente costruita una personalità sociale.
B ha 41 anni, sta con un ingegnere e scopa con un padre divorziato, quando lui può, quando lei può. le storie nascono per molti motivi, il mio rapporto con B nasce per una strana intesa che è partita dalla testa ma che presto si è spostata come si sposta il sangue. e così siamo passati in due settimane di messaggi dal parlare di libri da leggere al parlare dei cazzi di gomma che lei usa quando sta sola, e delle amiche benedette con le quali mi capita di scambiare fluidi organici  quando viene la luna giusta.ieri ci siamo visti. un caffé shakerato lei, un caffè macchiato io; guardare negli occhi una persona che per un mese hai guardato solo nei desideri e nelle parole e scoprire che ti piace in un modo diverso da come pensavi ti sarebbe piaciuta.e dopo dieci minuti le dici che vorresti levare di mezzo quel cazzo di tavolino e vedere di che cosa erano fatti i pensieri e se si sono spostati vedendosi.andiamo alla macchina poi si vede, le dico, ma quando sei in macchina vi state baciando senza sapere chi ha dato il via. e venti minuti dopo siete in un motel e lei ti sta succhiando il cazzo mentre tu le accarezzi la nuca, e poi passi minuti e minuti con la sua figa tra le labbra a cercare tutti i suoi interruttori.li trovi, o almeno ne trovi alcuni. come mi vuoi sentire dentro? come vuoi tu, dice. e allora la giri, la sdrai, la prendi nei modi che sai e nei modi in cui ti piace vederla godere, ma è quando lei ti sta sopra e viene una, due, tre volte, che capisci che è quella la cosa che le piace davvero. lo senti da come pulsa, da come respira, da come la sua voce diventa rotta. 
oddio
oddio 
o d d i o  a n c o r a  v e n g o . 
per poi finire con lei che mi chiede di sputarle in bocca e mi dice di sborrare dove voglio, in bocca, voglio, voglio che mi bevi perchè mi hai detto che hai sete e io voglio essere acqua, oggi, in questo motel nel bel mezzo della pianura padana. e io che le sborro in bocca perchè è quello che mi sta chiedendo e perchè è il mio suggello al nostro aver voluto vederci. 
mentre ripenso a B. la ragazza in verde attraversa via bramante poi via niccolini e continua dritta, e io devo girare. 
Lo faccio pensando a questa aderenza di cammini, con lei che non si è neppure accorta di me ed io che che ne ho apprezzato la bellezza un po' acerba seppure direi affatto inconsapevole.rientro a casa, e scriverò i miei pensieri e li metterò su quel sito. seduto sul balcone, con la città che mi scorre sotto, con la torre Intesa che mi guarda, con le auto ferme al semaforo con la radio alta che si mischia alla musica che ho messo, un bicchiere di bianco. con la vita che lenta si prepara a domani. e io che stasera sono un po' più vicino a me.chissà dove sei ragazza in verde, chissà se hai trovato il tuo B, stasera. 

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