STORY TITLE: Parte 30 - Tutto iniziò così (racconto vero) 
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Parte 30 - Tutto iniziò così (racconto vero)


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Parte 30 - Tutto iniziò così (racconto vero)

by Andreacp32
Viewed: 366 times Comments 4 Date: 08-11-2021 Language: Language

Mentre Io e Filippo ci dirigevamo verso Anna e Katia, sentii una botta sul mio cazzo, era Filippo che mi diede un buffetto e sentii il mio uccello ancor più duro del solito. Me lo guardai ed era più gonfio. La lunghezza mi sembrava la stessa ma senza dubbio era più largo. Arrivai dalle due donne e mi lanciai a leccare la figa di Katia mentre Filippo si dedicò ad Anna. Mentre leccavo vidi Anna a gambe aperte, anche lei sul divano, che riceveva i colpi di Filippo e quindi decisi di iniziare a scopare. Misi il preservativo e risalì e puntai l’uccello sulla figa di Katia. Entrai per metà ma poi vidi una smorfia di dolore nel suo viso. Mi fermai per chiederle se andasse tutto bene e venni avvinghiato dalle sue gambe che mi spinsero tutto dentro. Katia emise un suono gutturale tra piacere e dolore e poi mi chiese di restare fermo così dentro di lei.
Katia: mamma che cazzo
Anna: te l’avevo detto. Scopala per bene mi raccomando
Sentii le gambe di Katia rilassarsi e fui libero di incominciare a muovermi. La scopavo a ritmo continuo ma sentivo comunque un certo attrito. Il mio cazzo non scivolava bene nonostante il preservativo. Katia mi teneva con entrambe le mani al collo e imprimeva il ritmo. Mi piaceva ma non sentivo alcun tipo di godimento. Il mio cazzo era come anestetizzato. La scopavo e guardavo Anna che mi sorrideva. Poi vidi Filippo prenderla e girarla e metterla a pecora ed a quel punto provai a fare la stessa cosa con Katia.
Katia: no no così mi spacchi, siediti
Mi sedetti sul divano e lei si mise su di me. Con la mano sinistra teneva il mio cazzo cercando di impalarsi. Non era un’operazione facile perché sembrava non riuscire a farlo entrare.
Anna: tesoro aiutali
Sentii le mani di Filippo intrufolarsi ed allargare la figa di Katia e poi prendermi il cazzo e infilarglielo dentro. Poi lo vidi avvicinarsi a Katia, le prese le spalle e la spinse giù fino in fondo. Katia era sopra di me con tutto il cazzo dentro e non si muoveva nel tentativo di abituarsi al mio cazzo. Anna si rivolse a me e mi disse
Anna: ma lo vedi come Gio si sta scopando Silvia?! Muoviti pure tu e falla divertire
Allungai lo sguardo e vidi la mia puttanella poco distante dal divano sdraiata con le gambe appoggiate alle spalle di Giovanni che la scopava e la limonava con una foga che mi diede l’idea che il mio cazzo si stesse ingrandendo ancora di più. Guardai Anna e poi Katia e iniziai a farla saltellare sul mio cazzo. Katia parlava ma non ascoltavo più, la scopavo come volevo io e non mi interessava null’altro. Anna mi guardava e mi ripeteva “bravo, così”. Stavo dando il mio meglio e credo che la scena fosse parecchio eccitante perché dopo poco Filippo venne dentro la figa di Anna a pecora. Vidi Anna risalire sul divano e mettermi la figa in bocca, leccai e capii che Filippo non aveva usato il preservativo. Leccai furiosamente e sentii Anna godere. Un orgasmo forte che le fece perdere l’equilibrio e finì verso Katia. I mio cazzo uscì dalla figa e Katia cacciò un urlo di dolore. Non feci in tempo a rendermene conto che Anna mi era salita sopra e stava saltellando sul mio cazzo. La sensazione era sempre la stessa, mi piaceva ma il mio cazzo non mi dava altre sensazioni. Vidi Filippo mettersi un preservativo ed iniziare a scopare Katia che sembrava sentire meno dolore e che si fece mettere a pecorina. Katia mi guardava e non sapevo se dirle qualcosa o se far finta di nulla
Katia: scopi bene. Dopo ti voglio
Le sorrisi e cercai di darle una carezza ma ci riuscii a fatica visto che si stava muovendo sotto i colpi di Filippo. Ad un certo punto sentimmo Silvia godere come una pazza, i suoi si, ripetuti più volte echeggiavano per tutta la stanza. Riuscii a vedere con la coda dell’occhio che saltellava su Giovanni ma poi mi resi conto che lui la stava portando di sopra. Non me ne curai e mi dedicai ad Anna che sembrava apprezzare parecchio il mio cazzo. La sollevai e le puntai il cazzo nel culo. Non disse nulla, si sedette sul mio cazzo e lo fece entrare. Giocavo con le dita con il suo clitoride e intanto la inculavo. Le piaceva e il suo piacere si percepiva così forte che Filippo si rese conto di cosa stavamo facendo.
Filippo: ti stai facendo fare il culo?
Anna: è bellissimo
Filippo: sei proprio un maiale. Chissà cosa starà facendo Silvia di sopra.
Questa cosa mi diede un leggero fastidio, percepì le parole di Filippo come un tentativo per indispettirmi. Ci riuscii perché iniziai a scopare il culo di sua moglie con una foga tremenda e continuavo a guardarlo con occhi di sfida. Venni interrotto solo dal “ti prego basta, ti prego basta” di Anna. Non sembrava infastidita ma sicuramente era provata. Mi tolse il preservativo ed iniziò a succhiarmelo e poi chiamò Katia. Giocavano con il mio cazzo e Filippo passava dalla figa di una a quella dell’altra. Lo sguardo tra me e Filippo fu finalmente di complicità e mi rilassai.
Katia: ma non viene mai?
Anna: godiamocelo ma mettiamoci più comodi
In un attimo ci dirigemmo verso il piano superiore. Le grida di Silvia si sentirono subito e ci dirigemmo tutti verso la stanza per vedere cosa la facesse godere così tanto. Entrammo e il letto era ancora intatto ma le urla provenivano dal bagno. Silvia era nella vasca da bagno, in piedi, con i polsi legati al termoarredo con delle manette stile sadomaso. Piegato su di lei c’era Giovanni con la propria mano dentro la sua figa. Mi guardò e mi sorrise. I nostri sguardi furono di puro piacere e tutti ci dirigemmo verso il letto per lasciarli soli. Ma venimmo bloccati
Giovanni: guardate come gode. Questa è una cavalla di razza
La fece quasi inginocchiare con la sua mano dentro. La posizione era di lei in ginocchio con le gambe divaricate, le sue braccia in alto legate e Giovanni che la stava fistando. Poi le tolse la mano e Silvia rimase quasi appesa, in ginocchio. Lui le sollevò il viso e le disse.
Giovanni: vuoi la sborra vero?
Silvia sembrava provata ma sorrise e rispose di si. Giovanni si iniziò a segare furiosamente e le fece aprire la bocca. Dopo poco partirono gli schizzi con Silvia che deglutiva lo sperma di Giovanni. Glielo mise in bocca dopo essere venuto e poi una volta finito si rivolse a noi.
Giovanni: volete approfittarne?
La scena mi piaceva ma avevo in sospeso Anna e Katia, soprattutto Katia. Volevo farla godere. Filippo rimase un po’ indeciso e Giovanni intervenne di nuovo
Giovanni: cos’è non vi piace così sporca? Ve la pulisco
Prese di nuovo il mento di Silvia e lo tirò su, poi punto il suo cazzo e la mia donna venne innaffiata dalla pipì di Giovanni, le lavò il viso e i capelli. Io non sapevo che dire e aspettavo che Silvia dicesse qualcosa ma rimaneva ferma. La scena fu breve, brutale ma anche eccitante. Poi Giovanni la slegò ed aprii il getto dell’acqua. Dopo quella breve doccia vidi Filippo avvicinarsi ma il mio cazzo venne preso e tirato da Katia, stando comunque attenta a non togliermi il preservativo, che mi portava sul lettone. Ci sdraiammo e le salii sopra, dopo poco anche Giovanni era sopra ad Anna di fianco a me.
Giovanni: per me questa è l’ultima, dopo mi fermo
Katia: lui non è ancora venuto
Giovanni: bravo torello. Katia vediamo se resiste alle tue doti tailandesi
Vidi gli sguardi di marito e moglie intendersi ma non compresi. Pensai, cosa che appunto avvenne, che Katia si sarebbe data più da fare. Si muoveva con me e sentivo la sua figa accogliermi meglio. Ogni tanto Giovanni mi dava qualche pacca sul culo per invitarmi a scopare più forte. Decisi di girare Katia e di prenderla a pecora. Entrai abbastanza facilmente e sentii il suo piacere aumentare. Mi giocai la carta delle dita sul clitoride ed ebbero un effetto magistrale. Katia iniziò a tremare tutta, il suo culo si muoveva non più in direzione dei mei colpi ma orizzontalmente e vibrava.
Giovanni: non ci credo, ci sei
Katia: si ci sono
Stava venendo e Giovanni si era fermato per guardare la scena ed incitarmi a non smettere. Anna si era tirata su e le accarezzava i seni dandole qualche bacio sul collo. Fino a che non sentii più nulla, tutto si era fermato, il culo, i movimenti, le parole. Poi un grido lunghissimo “siiiiiiiiii” ed il culo di Katia a spingersi fino al mio pube. Poi il mio cazzo venne abbandonato dalla sua figa e il mio preservativo gocciolava umori in maniera evidentissima.
Giovanni: guarda come l’hai fatta venire. Bravo. Anna, questi non dobbiamo farceli scappare.
Guardavo lo sguardo di Katia che sembrava diverso, il suo viso mi sembrava ringiovanito e sembrava completamente rilassato. Il mio cazzo invece era più duro che mai e di sborrare non ne aveva intenzione.
Anna mi sfilò il preservativo con fare quasi schizzinoso e lo mostrò agli altri due che ridacchiavano e mi guardavano. In men che non si dica mi ritrovai in ginocchio con Anna che mi succhiava il cazzo.
Anna: Katia adesso lo dobbiamo fare sborrare
Giovanni: brave impegnatevi
Avevo le loro due bocche che insieme alle mani mi segavano e succhiavano mentre Giovanni si godeva la scena trastullandosi il cazzo. Dopo poco venni lasciato solo ad Anna perché Giovanni si fece succhiare da Katia e le venne in bocca. Il suo cazzo ora era moscio e lui incitava le due donne a farmi venire. In realtà non avevo nessuno stimolo per sborrare e, quasi quasi, stava diventando un problema. Nonostante gli sforzi il mio cazzo non ne voleva sapere di schizzare.
Giovanni: Katia il nostro amico mi sembra abbastanza disposto
Non capì subito cosa volesse dire Giovanni ma vidi Katia lasciare il mio uccello ad Anna e dirigersi dietro di me. Sentii la sua lingua sul mio culo, prima attorno e poi penetrarmi. Poi mi fece piegare, quasi in posizione di pecorina, con Anna sdraiata ad armeggiare il mio uccello. Sentii le dita di Katia insinuarsi in me, dolcemente, roteando nel mio culo. Potevano essere due o tre dita, non riuscivo a capire, sentivo solo che si insinuavano sempre più profondamente. Era arrivata alla fine delle sue dita, le avevo tutte dentro. Il mio cazzo intanto era succhiato da Anna e percepivo qualcosina in più rispetto a prima. Poi Giovanni diede il via
Giovanni: dai, oraaaa
Sentii le dita di Katia muoversi veloci e potenti avanti e indietro e mi sembrò di percepire che all’interno del mio culo si fossero inarcate. Era un movimento potentissimo e dopo poco sentii un calore estremo nel mio culo che passò direttamente al mio cazzo che iniziò a sgorgare sperma, tanto che la bocca di Anna si riempii completamente e fu costretta a togliersi tossendo e sputando sperma sul letto. Io ero ancora lì con Katia che muoveva le sue dita e Giovanni che la incitava. Il mio cazzo sembrava una fontana e lo sperma era diventato quasi trasparente ma continuava ad uscire. Mi diede altri due colpi ben assestati ed uscirono le ultime gocce. Avevo fatto un lago nel letto e il mio cazzo si era improvvisamente ritratto. Sentii anche un po’ di dolore mentre toglieva le dita e poi mi accasciai sul letto, col cazzo sopra al lago di sborra. Ero distrutto, svuotato. Mi sembrò quasi di avere riunito in una schizzata quello che facevo in due o tre. Solo in quel momento di pace riuscii a sentire Silvia e Filippo che stavano scopando e che probabilmente lo stavano facendo nella vasca perché si sentiva il rumore di acqua. Ero appagato e tranquillo ma notai che a Giovanni gli urletti della mia puttanella avevano fatto venire strane idee. Lo vedevo trastullarsi il cazzo forse con l’intento di farselo andare duro di nuovo. Il mio cazzo invece era più piccolo del solito e sembrava morto.
Giovanni ci propose di spostarci nell’altra stanza dove il letto era pulito. Lo vidi entrare in bagno e lo sentii invitare anche Filippo e Silvia. Mentre ci dirigevamo nell’altra stanza, Giovanni percepì il mio sguardo di attesa. In realtà volevo sapere se sarebbero venuti anche loro. Lui invece ci tenne a dirmi che Filippo stava facendo il culo alla mia compagna.
Io: ah bene. Ma vengono con noi?
Giovanni: si si, il tempo di asciugarsi e vengono. E comunque siete una coppia meravigliosa
Quel suo complimento mi fece piacere perché nonostante mi avesse appena detto che la mia fidanzata fosse in bagno a farsi inculare da un altro, io avevo preso la cosa in maniera naturalissima. Ci buttammo sul letto ma io sentivo che il mio cazzo non ne aveva più. Al contrario vedevo che il toccarsi di Giovanni stava dando qualche frutto. Poi arrivò Silvia con un asciugamano in testa stile turbante. Era bellissima e il fatto che si fosse fatta scopare senza limiti me la rendeva ancora più bella. Salii sul letto e mi baciò e guardandomi il cazzo
Silvia: hai dato tutto?
Risposero le due donne, dicendo che il letto di là era inagibile per colpa mia
Giovanni: e tu hai dato tutto?
Rispose Filippo: tutto e anche di più
Silvia mi si avvicinò all’orecchio e mi disse: ho perso il conto degli orgasmi
La baciai ancora più forte e mi resi conto che Filippo si faceva accarezzare il cazzo ancora duro da Katia.
Rimanemmo così ad accarezzarci e parlare tra noi per un po’, ognuno raccontando quello che si era fatto a chi in quel momento era a divertirsi da un’altra parte. Io però avevo chiuso almeno per quella sera. I cazzi dei miei amici invece sembravano volerne ancora. Filippo era infatti duro da prima e Giovanni era ormai pronto a ricominciare.

Continuo?

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