STORY TITLE: La mia donna 5 
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La mia donna 5


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La mia donna 5

by theanalyst
Viewed: 1052 times Comments 5 Date: 21-04-2021 Language: Language

Nove anni di amore, sesso, passione, complicità spazzati via da fantasie divenute realtà?

Come dovevo reagire al fatto di avere appena visto con i miei occhi, la mia donna prenderlo in bocca, in culo, farsi scopare e sborrare in faccia da un mio amico?

Come avrei dovuto reagire al fatto che lei si era fatta scopare anche altre volte tenendomelo nascosto?

L’avevo vista godere come una ninfomane. Anzi avevo la certezza di stare con una ninfomane. Avevo scoperto un vaso di Pandora che mi aveva immediatamente travolto.

Ora ero lì, con le mutande abbassate ed il cazzo in tiro; davanti a me la persona che amavo da nove anni piena di schizzi di sborra di un altro uomo. Sembrava perfettamente appagata ed a suo agio, mi si avvicinò e parlandomi a distanza ravvicinata mi alitò il piacere del mio amico in faccia.

Mi disse: l’ho fatto solo con lui, se è questo che stai pensando!

No, non stavo pensando a questo, ma a questo punto perché non avrei dovuto sospettare che si fosse fatta trombare da chissà chi altri.

Mi rivestii e restai lì mentre lei si rivestiva. Notai che non si lavò nemmeno i denti, indossò gli abiti così com’era, senza occuparsi del fatto che li imbrattava. Mi accorsi di alcune ciocche di capelli attaccaticce. Le aveva sborrato in faccia ed i capelli le si erano sporcati. Volevo dirglielo, ma lei mi prese in contropiede. Aveva indossato un perizoma, un jeans ed una tshirt senza reggiseno (non lo indossava quasi mai) mi avvicinò e mi disse ora vai a casa di D. Ti sta aspettando. Io devo pagare una scommessa con dei nostri amici, credo tu li conosca ce li presentarono l’anno scorso ad una festa.

Sapevo che quella scommessa mi sarebbe ritorta contro. Ero certo che avesse a che fare col sesso, così come ero certo che aveva avuto altri amanti, sicuramente più di uno, visto che i due della scommessa erano stati soggetti di innumerevoli fantasie in cui lei era venuta ululando.

Mi balzò il cuore in gola, ma muto, salii in auto ed andai da D., il mio caro amico D. che ormai avrebbe potuto fare qualsiasi cosa alla mia donna, ma cosa altro avrebbe potuto farle che già non le aveva fatto?

Ormai lei era anche sua. Se l’era scopata ed inculata, le aveva fatto ingoiare il cazzo e le aveva fatto sorseggiare la sua sborra, l’aveva fatta urlare di piacere davanti a me, il suo uomo, che era sempre stato convinto di essere il suo unico amante. Che era sempre stato convinto di essere un amante superiore alla media, ma quegli orgasmi in serie? Ed i baci appassionati mentre se la inculava? Ed anche solo il semplice fatto che se l’era inculata, quando io non ci ero mai riuscito? Mi ero inculato la mia donna per la prima volta solo dopo che lui le aveva aperto una galleria nel culo col suo cazzo. Dopo pochi colpi, poco convinti, sotto lo sguardo di D. avevo subito un altra umiliazione. Lei si era girata e mi aveva chiesto di far continuare lui. Anzi mi aveva detto: Voglio che lui mi spacchi il culo, togliti!

Così, senza più contenersi l’avevo vista sbattuta nel culo come in un film porno. Ero entrato in un vortice che sembrava non volesse finire.

Giunsi da D., che ci accolse gentilmente. Mi fece sedere e mi disse ridendo: mi ha detto di dirti che ti ama. Solo che è una vera ninfomane alla ricerca di cazzo! Tu l’hai convinta che è giusto non inibire le proprie voglie e lei lo ha fatto. Al posto tuo non avrei mai e poi mai permesso che accadesse tutto ciò. Anzi, dovrai spiegarmi come fai a non farti prendere dalla rabbia ed a prenderla a calci in culo.

Ora ti mostro il filmato che mi ha dato stamattina, prima della cavalcata.

Da non credere. Le avevo promesso che l’avrei guardato con te. E’ sigillato, dille che ho tolto i sigilli in tua presenza, altrimenti ha promesso che me l’avrebbe fatta pagare. Mi ha detto che l’ha girato una decina di giorni fa con dei vostri amici.

Non ti invidio, visto che non penso che sarà facile ora per te soddisfarla da solo. Ti ripeto, non so come fai. Ma contento tu’ contenti tutti; vediamo questa puttana cosa ti ha preparato ed inserì il video tape.

Era un video amatoriale. Si vedeva una villetta vicino al mare, dalle nostre parti, c’era un signore che introduceva l’ambiente dicendo che era la prima volta che la protagonista si faceva riprendere e che come esordio aveva scelto loro, un gruppo di amici che, giravano questi film di genere gangbang amatoriale che poi distribuivano in Nord America. Ci teneva a precisare che la protagonista era una ninfomane che aveva accettato una scommessa. La scommessa era questa: sarebbe riuscita a fare arrivare tre uomini in 15 minuti. Se ci fosse riuscita tutti i proventi del filmato sarebbero stati suoi, altrimenti sarebbe andata via a mani vuote ed avrebbe girato altri cinque filmati di sesso estremo, gratis.

Il protagonista spiegava anche il trucco che avevano organizzato. In pratica davanti alle telecamere avrebbero bendato la protagonista e l’avrebbero scopata in sei. Tutti abituati a questo genere di cose, con grande resistenza, ma il trucco era che, si sarebbero alternati, senza alcun rischio di sborrarle addosso nei primi 15 minuti.

Il ‘presentatore’ concludeva descrivendo età e ‘curriculum’ della protagonista. La chiamava Eva, sottolineando che il nome era falso, e la presentava al pubblico, diceva che era fidanzata da nove anni e che il suo uomo sarebbe stato il primo a guardare il film. Era lei, con una maschera da sub ed una benda che le celavano parzialmente il volto. Era in un giardino in costume da bagno, uno di quelli che le avevo regalato, con un perizoma mozzafiato.

Attorno a lei c’erano i due ragazzi della scommessa, due fusti, molto belli, mori, sul metro e novantacinque, fisico atletico, senza un filo di grasso che avevamo spesso utilizzato nelle nostre fantasie; poi c’era il presentatore, anche lui un fusto, ma sulla quarantina, capelli biondi legati dietro a coda di cavallo, vestito da biker, in pelle nera ed occhiali da sole, il classico tipo da film porno. Ma erano gli altri tre che mi lasciarono a bocca aperta. Tre signori che, secondo me avevano anche più di cinquanta anni, di aspetto trasandato, tipi che nessuna ragazza normale avvicinerebbe mai, dato che apparentemente non erano neanche ricchi manager.

D. mi fa: non ci posso credere, non dirmi che si fa scopare da quei tre vecchi panzoni, ma che grandissima troia!

Il presentatore ordinava ad Eva ed Eva eseguiva. Ogni volta si volgeva alla telecamera dicendo:>

Continua’

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