Ménage à trois
by COPPIALIBERAFIViewed: 2527 times Comments 6 Date: 28-02-2021 Language:
Con Marla, sia io che Luna abbiamo sviluppato una sintonia che non ho paura a descrivere come Amicizia, quella con la A maiuscola...
Identità di vedute, confessioni, letture, sfoghi, per non parlare del sesso.
Sesso che con lei è sempre stato al top.
Con la testa in primis, con i sensi e con i corpi, poi.
Ma avevamo anche voglia di leggerezza, di vita normale.
Soprattutto in questo periodo dove, per vari motivi, ognuno di noi usciva da momenti difficili...di varia natura.
La leggerezza ci porta alla voglia di voler passare qualche giornata insieme.
Tutti e tre.
Fare cose normali.
Un giro in centro, un po’ di shopping, chiacchiere al tavolino di un bar.
Chiacchiere tra donne dove io, uomo, ascolto senza interferire.
Fino a che le due non chiedono un mio parere, accorgendosi che siamo molto più vicini come testa, di quanto si potrebbe pensare.
Probabilmente perché io e Luna ormai ragioniamo come un’unica entità, anche se ognuno con i propri pensieri.
E ci piace un sacco come Marla piega il suo a seconda di con chi sta parlando, pur mantenendo viva la sua personalità ed i suoi principi, spesso incasinati.
Non so se sono io ad essere così...flessibile, in contrapposizione alle due donne (che spesso vanno alleandosi insieme) oppure entrambe sono così in sintonia che diventa più facile per me entrare in confidenza con la loro esuberanza tipica di una coppia di donne, di amiche.
Il tempo vola, e la giornata fuori finisce in armonia, affacciati sulla terrazza del Piazzale a godersi un tramonto che, con i suoi ultimi raggi del sole scalda la pelle, annunciando una primavera che di lì a poche settimane ci farà vedere le cose sotto una luce migliore.
A quanto pare ci scalda anche il sangue, perché senza accorgersene ci ritroviamo sulla scalinata tutti e tre più vicini, più stretti e abbracciati, con le mani che si cercano, si toccano e si stringono.
Con le tre teste che si avvicinano fino a sfiorarsi i capelli, affondando ognuno nel profumo dell’altro e dell’altra.
In un silenzio che nessuno ha voglia di interrompere, ma che è carico di sensualità e di promesse per la sera che verrà.
Torniamo a casa, siamo d’accordo che Marla sia ospite da noi per il weekend, e prepariamo qualcosa seguendo il programma stabilito.
Cenetta a tre e filmone alla tv, spaparanzati sul divano.
In libertà.
A tavola, le chiacchiere continuano a scorrere, come il vino.
Bianco, fresco e fermo.
Spaghetti allo scoglio (rigorosamente in bianco) e tartare di salmone, per non appesantirsi troppo.
Mangiamo con appetito, la lunga camminata ci ha messo fame.
Battute che fanno sorridere maliziosamente, risposte da scaricatore di porto che non vengono da me, ma dalle due bimbe che messe insieme fanno comunella.
Risate.
Il sangue scorre più velocemente.
Quando brindiamo a noi tre, e alla nostra amicizia, sembra naturale scambiarci un bacio.
A ripensarci, la cosa fantastica è che ognuno ha ammirato i baci scambiati tra gli altri due, traendone piacere ed eccitazione nell’attesa del proprio turno.
Io bacio Luna, mia moglie, con la “solita” passione che ci contraddistingue e che ancora resiste, dopo tutti questi anni.
Marla bacia Luna quasi assaggiandola con timore, per poi farsi largo con la lingua tra le sue labbra non appena queste si schiudono per accoglierla.
Infine è Luna stessa a prendere il viso di Marla tra le mani per voltarlo ed avvicinarlo al mio.
Io e Marla ci respiriamo insieme per un momento prima di iniziare a passarci la lingua reciprocamente sulle labbra, per poi quasi tentare di mangiarsi l’un l’altro la bocca, mentre Luna ci guarda eccitata.
Nessuna gelosia, ma complicità a mille.
Finito il brindisi, decidiamo di fermarsi lì, per il momento.
L’eccitazione rimane sospesa nell’aria.
E, anche se ci mettiamo a sparecchiare tranquillamente tornando a ridere allegramente, l’eccitazione rimane anche nelle nostre teste.
Ma ancora non è il momento.
Il film scorre placido.
In tre, stravaccati sul divano.
A volte pigiati uno sull’altro, ogni tanto ci diamo noia con i piedi ridendo, ci tiriamo i popcorn che ogni tanto finiscono in posti..sconvenienti.
Atmosfera sospesa, in attesa di...altro.
Spenta la tv, tre bicchieri ad altra gradazione alcolica illanguidiscono i corpi e sciolgono le lingue.
La più bella esperienza di coppia, il singolo più dotato, la situazione più intrigante...i temi sono tanti.
Ma, e se ci mettessimo più comodi...?
Il lettone ci aspetta e, su invito a sorpresa di mia moglie, ci mettiamo tutti e tre nudi sotto le coperte.
Un’unica luce accesa, molto soft, lascia in penombra i nostri corpi sotto il piumone.
Marla è nel mezzo, Luna alla sua sinistra, io alla sua destra.
Stiamo abbracciati, accarezzandoci dolcemente.
Io a cucchiaio su Marla, le bacio il collo e la schiena.
Mentre Luna la abbraccia incrociando le gambe tra le sue, baciandola.
Restiamo così per un po’, facendoci cullare dalla voglia.
Poi Marla si gira, si stende sulla schiena e ci abbraccia entrambi, portando le nostre teste sui suoi seni.
Entrambi le succhiamo i capezzoli, mentre le nostre mani si incrociano all’altezza del suo sesso.
La prima ad accarezzarla più in profondità è mia moglie, mentre io seguo a ruota, entrando facilmente con un dito in un lago di umori.
Marla ansima leggermente, ora più forte.
Non fa in tempo a sussurrare “vi voglio” che Luna si sposta verso il suo basso ventre, prendendo a baciarla.
Io mi sposto, al contrario, verso l’alto, per portare il mio cazzo all’altezza della bocca di Marla che non si fa pregare, schiudendo le labbra per accogliermi nella sua calda bocca.
Andiamo avanti così, dolcemente, senza sussulti, con Marla che è preda volontaria dei nostri desideri di coppia, al tempo stesso pronta a soddisfare i suoi.
Nostra amica, amante, fantasia, gioco, piacere.
In mezzo a noi, con Luna che continua ad insinuare la lingua tra le sue voglie più nascoste, ed io che la scopo delicatamente in bocca.
Poi Marla si stacca, si alza e si trova faccia a faccia con mia moglie.
Siamo tutti e tre in ginocchio sul letto, io dietro a loro due che sono occhi negli occhi, un momento prima di baciarsi appassionatamente.
Le loro lingue si attorcigliano per un momento, mentre io appoggio il mio cazzo sul suo fianco, sentendo le mani di entrambe che mi accarezzano.
È Marla a far stendere Luna sulla schiena, stavolta.
E a piegarsi su di lei, mettendo la testa con i suoi capelli arruffati tra le cosce di Luna, che inizia a mugolare tendendo le mani sul suo corpo, spingendola come se volesse farla entrare dentro di sé.
Dalla mia posizione, trovandomi davanti lo splendido culo di Marla piegata su mia moglie, decido (in un raro momento di lucidità) di avvicinare il mio viso al solco tra le sue gambe.
Voglio inebriarmi del suo profumo, mescolato a quello di Luna, prima di assaggiare i suoi umori.
Poi mi rialzo e mi lascio travolgere, per cominciare a scoparla da dietro.
Prima delicatamente, poi con forza, facendo sì che ad ogni mio movimento corrisponda un affondo della bocca di Marla dentro la fica di Luna.
Il letto è uno sfacelo.
Non c’è più un centimetro quadrato di lenzuolo che sia asciutto.
Le stacco, mi stendo in mezzo a loro invitandole a salire su di me, usandomi come preferiscono.
Luna si siede sulla mia faccia, e invita Marla a sedersi di fronte a lei, accomodandosi sul cazzo.
Grazie al riflesso del piccolo specchio sulla parete, nella penombra riesco a vedere la scena di Luna e Marla che si baciano mentre si muovono una al ritmo della mia bocca e l’altra dei miei affondi.
Anche se, a dire il vero, è più Marla che sta scopando me che non il contrario.
La scena rimarrà impressa nella mia memoria per molto, molto tempo...
L’eccitazione è così tanta che mi sfugge un sospiro insieme a poche parole, appena sussurrate ma che le due donne capiscono benissimo: “mi state facendo venire...”.
Succede tutto in un attimo.
Sul momento non capisco il perché le due si siano interrotte per alzarsi.
Ma quando vedo che entrambe si abbassano sul mio sesso, intendo le loro intenzioni e riesco a trattenermi quel tanto che basta per permettere alle loro lingue di darsi appuntamento su di me.
Riesco a vederle baciarsi mentre contemporaneamente baciano avidamente il mio cazzo che, non riuscendo più a resistere, schizza con forza dei fiotti di denso sperma, centrandole in pieno viso, sulle guance, sulle labbra, sul mento.
Avrei voluto una luce più forte, per poterle vedere meglio quando entrambe si mettono a ripulire, e a ripulirsi a vicenda.
Sempre con la lingua, fino a baciarsi ancora appassionatamente, scambiandosi le gocce del mio sperma che colano dalle loro labbra, gustandone il sapore frizzante da una bocca all’altra.
Sono le quattro di notte, ci lasciamo andare con piccoli e teneri baci, fino ad addormentarsi sfiniti.
Le nostre gambe incrociate, le braccia abbandonate sui corpi, mani sulle rotondità, ma senza più forza...
Il letto, un campo di battaglia, un cuscino giace ai piedi dell’armadio.
Abbiamo dimenticato di tirare giù la serranda, ieri sera, così i raggi del sole fanno già capolino all’alba.
Tutti e tre odiamo svegliarci la mattina presto.
Specialmente dopo una nottata così.
Ma aprire gli occhi con la bocca ancora impastata dal sonno, e trovarsi davanti due dei più bei culi che potessi scegliere, mi fa effetto più di un caffè ristretto.
Se uniamo poi l’effetto della vista di questi morbidi corpi femminili abbandonati, a quello dell’alzabandiera mattutino, naturale effetto del fisico maschile, il quadro si delinea completo.
Mentre io vorrei che questo momento non finisse mai, congelandolo per l’eternità , Luna e Marla sembrano dare cenni di risveglio.
Lentamente, pigre mani si accarezzano di nuovo.
Indugiano su punti sensibili.
Sfiorano capezzoli che reagiscono indurendosi all’istante.
Le gambe tornano piano piano ad incrociarsi.
Poi si fermano di nuovo.
Perché svegliarsi quando puoi ancora sonnecchiare in una mattina di festa ?
Allora ne approfitto per alzarmi.
Un salto in bagno, poi vado a preparare il caffè.
Sento che anche le ragazze usufruiscono della toilette.
Porte che si aprono e chiudono.
Voci ancora assonnate che bisbigliano.
Torno verso la camera da letto con tre tazzine piene in un vassoio.
Trovo Luna e Marla abbracciate sul letto che si baciano, che si accarezzano, che si toccano.
Poso il vassoio sul cassettone, mi avvicino al letto ed entrambe si staccano un momento per appoggiare le loro labbra sulle mie, per poi tornare subito a dedicarsi alle loro coccole.
Le loro gambe incrociate, fanno sì che i loro sessi, umidi di nuove voglie, tornino a sfiorarsi.
Sul letto, nuove chiazze bagnate si allargano.
Mi stendo accanto a loro a guardarle.
Non smetterei mai.
Temo che il caffè si raffredderà.
Magari, tutte le mattine fossero così...