STORY TITLE: una fantastica parentesi 
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una fantastica parentesi


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una fantastica parentesi

by Tredici
Viewed: 1828 times Comments 11 Date: 16-11-2019 Language: Language

Quando chiudo la parentesi non mi interessa e non ci penso, ma quando la apro mi sento eccitata e fremo dalla voglia di vederlo. Lui è un insieme di emozioni. Il fatto di piacersi ma non essere emotivamente coinvolti lascia spazio solo a godimento e al piacere, alle sensazioni e alla fantasia.
Tanto può essere dolce, cavaliere e romantico quanto animalesco, brutale e porco. Ieri sera dovevamo cenare ma era più la voglia che la fame. È stato quasi romantico restare al buio a sfiorarci, baciarci, annusarci... sentire le sue mani che esplorano sotto il vestito, sapendo che arrivo dall’ufficio, e la sua eccitazione nello scoprire che vado in ufficio così abbigliata, senza mutandine con le calze che ti lasciano le parti intime scoperte... farsi spogliare lentamente
Perché mi spoglia lui, sempre. E visto che eravamo al buio e gli piace vedere cosa indosso, accende le candele, mi toglie il bustino, mi bacia i capezzoli, il collo, l incavo delle braccia, mi bacia le ascelle, annusa ogni centimetro del mio corpo, perché so “di buono”
Mi fa stendere sulla tavola, si accomoda davanti alla mia figa, e mi bacia, mi sfiora, mi annusa, mi ordina di tenere le gambe aperte, sempre.
Poi prende una candela alla volta e legge nei miei occhi la scintilla che ogni volta si accende quando fa qualcosa che mi eccita e che voglio
E mi versa la cera calda partendo dal seno, sui capezzoli turgidi ed eccitati, nell incavo che si forma sul mio ventre quando ansimo, sul basso ventre, sul mio sensibile inguine, e più si avvicina alla mia fica, più me la bacia e me la lecca...
Ed io sono eccitatissima e vogliosa di arrivare, ma alza la posta e mi ordina che non posso arrivare, che lo devo fermare prima. E tu conosci bene quanto io sia ingorda...Quanto fatico a fermarmi
Poi mi ordina di alzarmi, di stare ferma in piedi ad aspettarlo

Ritorna con una fune, ed io lo guardo con gli occhi che bruciano, lui mi sorride, mi avvicina alla colonna di legno e mi lega un polso alla volta, in silenzio, serio, duro, niente più baci, niente più carezze
Mi ripete che devo sempre tenere le gambe aperte
Legata, impossibilitata a muovermi,a toccarlo, a baciarlo, mi apre le gambe e mi lecca fino a farmi quasi venire, ed ogni volta che lo fermo lui schiaffeggia la fica, mi masturba e mi parla all’orecchio, ed io mi eccito da morire e tendo a chiudere le gambe, così mi lascia là da sola e ritorna con le cavigliere con il divaricatore
E mi dice che sono disobbediente
Mi chiede se mi piace, mi dice che sono una gran troia, che gli piaccio, che lo eccito... e poi mi ordina di stare con gli occhi chiusi, di non guardare... praticamente mi priva di tutto quello che mi piace, Il contatto con la pelle ed il contatto visivo
Torniamo al bendata, schiaffeggiata, con un paio di mollette che mi stringono i capezzoli, io che gemo, lui che mi chiede se mi fa male... noto una leggera vibrazione di preoccupazione nella sua voce
Allora gli rivolgo un sorriso beffardo e gli rispondo che mi piace e mi eccita
E lo sento ansimare e sussurrarmi che sono proprio una gran troia
Si spoglia e gioca con il suo cazzo fra le mie cosce
E continua a portarmi al limite
Mi fa squirtare, mi fa gemere, mi fa implorare...
Mi lega con la faccia appiccicata alla trave, nel frattempo mi ha messo il collare e mi ha immobilizzata stringendomi il collo
Mi prende da dietro e mi sbatte, sempre bendata, tirando il guinzaglio, facendomi mancare l’aria, dicendomi all’orecchio che sono fantastica così, che mi vorrebbe così, mascherata, messa in mostra, toccata da altri uomini che ci guardano e si masturbano, che mi toccano, ai quali mostrare il mio bel culo...

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