IL GOMMISTA DI MONZA
by AcqualiberaGesehen: 355 Mal Kommentare 15 Date: 25-11-2018 Sprache:
Questa mattina mi sono svegliata e continuavo a pensare al ragazzo col quale avevo preso appuntamento per il cambio gomme e mi sentivo eccitata.Non era niente male e fantasticavo sull’incontro che, chissà, avrebbe potuto rivelarsi diverso dal solito. Arrivo in officina in anticipo, parcheggio fuori. Addosso ho una gonna stretta e le scarpe col tacco. Cammino e sento la fodera della gonna che mi solletica le cosce. Il reggicalze si intuisce sotto la gonna aderente. Mi piace. Ad aprirmi proprio lui. Mi dice di portare dentro la macchina e rimane a guardare mentre mi volto e ritorno all’auto. Scendo dall’auto ed esagero aprendo le cosce e mettendo in mostra reggicalze e tanga trasparente. Il meccanico guarda, sorride, si avvicina e con noncuranza mi sfiora il culo con la mano: “fa freddo qui signora, può aspettare nel salottino”.Lo ignoro e comincio a camminare, mi avvicino agli altri meccanici che rallentano il lavoro, mi guardano, si guardano, ridacchiano. Sono tre tre auto in un’ora aveva detto dandomi l'appuntamento:“Forse oggi potrebbero rallentare il ritmo” mi dico mentre anch’io sorrido. Ritorno dal ragazzo, mi appoggio ad una pila di gomme e chiedo qualche stupida informazione. Si avvicina, mi guarda e senza dire nulla mi mette una mano tra le cosce. È fredda, un po’ ruvida. Ho un brivido e un primo istinto mi fa chiudere le gambe. Si insinua ancora di più, sposta il tanga e infila un dito nella figa. Sono già bagnata e allargo le cosce, spingo in avanti il bacino e cerco il suo cazzo. Lo sento duro sotto la tuta. Mi solleva e sotto il culo nudo sento il freddo delle gomme. Tira fuori il cazzo e me lo infila con un solo colpo fino in fondo. È duro, grosso, venoso. Sento la mia figa pulsare e gonfiarsi, mentre gli altri meccanici si avvicinano e tirano fuori i loro cazzi. Si segano guardandomi. Allungo una mano e li tocco, palpeggio i coglioni mentre le loro mani ruvide mi accarezzano il culo e le tette. Ho i brividi, la figa sembra scoppiare, ansimo.Si apre la porta ed entrano dei clienti: “Luca, Stefano, cosa facciamo portiamo dentro l’auto o la parcheggiamo fuori?“Stamattina siamo in ritardo. Dovete aspettare”I due si avvicinano e guardano sorpresi, increduli: “Certo che aspettiamo...” dicono mentre restano in piedi a guardare.Quante mani, quanti cazzi, tutti per me. li guardo uno ad uno e mentre quello più grosso mi sbatte nella figa, cerco gli altri, li accarezzo, li stringo, li succhio.Ed ecco che Luca accelera il ritmo, mi sbatte sempre più forte e poi tira fuori il cazzo dalla figa e me lo infila in bocca, lo succhio e mi viene addosso.Guardo gli altri meccanici: “adesso tocca a voi”.Mi giro e mostro il culo nudo, mi chino verso il cazzo più piccolo e me lo infilo in bocca mentre l’altro mi entra nella figa e comincia a sbattermi. Ecco che torna Luca e di forza mi allarga le chiappe e infila due dita nel culo: fredde, ruvide, si muovono veloci e mentre vengo sopraffatta dall’orgasmo sento la bocca e la figa riempirsi di sborra.Delle mani mi sollevano e mi sorreggono: “e adesso tocca a noi”.Li guardo e sorrido: “tre auto in un’ora; mi spiace non c’è più tempo”.M allontano verso il salottino ad aspettare; quando esco per prendere la macchina, Luca, il responsabile dell’officina, mi accompagna e salutandomi sorride: “arrivederci signora, l’aspettiamo la prossima settimana per la convergenza”.