ERZÄHLUNG TITEL: Cosa non si Fa per Amicizia - cap. II 
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Cosa non si Fa per Amicizia - cap. II


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Cosa non si Fa per Amicizia - cap. II

by spioncino_1_0
Gesehen: 66 Mal Kommentare 1 Date: 24-11-2017 Sprache: Language

Nelle settimane che seguirono Sara era cambiata. Era galvanizzata, sembrava che una nuova linfa gli scorresse nelle vene. In anni di convivenza era una mamma e una casalinga tranquilla, adesso era diversa. L’avevo notato da subito, dopo quell’incontro, era più viva, si teneva di più, curava il suo aspetto. Si truccava, voleva perdere qualche chilo, mi chiedeva spesso di uscire. Insomma mi sembrava fosse ringiovanita di dieci anni. La cosa non mi spiaceva, anche perché la mia vita sessuale aveva ripreso vigore, dopo anni di noia lo facevamo praticamente tutti i giorni con una fantasia che non ricordavo. Gli avevo regalato anche qualche giochino con cui ci divertivamo spesso. Abbiamo parlato di Claudio. Io avevo ammesso mi che mi aveva eccitato vederla all’opera con lui, che non mi era dispiaciuto. Lei mi disse che non pensava potesse essere così bello. Aveva accettato di farlo come un gioco, per trasgredire, e anche un po’ perché se lo meritava, l’aveva ammesso anche lui che le era sempre piaciuta, era una giusta ricompensa. La cosa che non immaginava pero’ era che non pensava potesse essere così bello. Insomma scopare un cazzo diverso, che non conosceva ancora e poi il fatto di essere lei a comandare il gioco le aveva fatto provare emozioni che non pensava di poter sentire. Eravamo fidanzati fin da ragazzini e in fondo credevo di capire quello che diceva. Adesso da adulta, con l’esperienza e la maturità poter provare un corpo diverso capivo perché la facesse impazzire dall’eccitazione. Alla fine feci la domanda più banale e scontata. Le chiesi se intendeva rifarlo. Si, rispose, ma dipenderà anche da Claudio, se saprà stare al gioco mi riavrà infinite volte, altrimenti no. Convenimmo sul fatto che nostro figlio e la nostra vita andavano protetti. Sentivamo Claudio al telefono o su Skype, come eravamo soliti fare senza grosse allusioni a quello che era successo. Ci chiamavamo spesso per raccontarci le cose della vita quotidiana e per informarlo di come stava sua mamma. Era anziana, Sara andava ad aiutarla nelle faccende domestiche ogni tanto, insomma ci premuravamo che stesse bene. La vita era ripresa come prima. Claudio era in Germanica per lavoro, il nostro bimbo aveva ripreso la scuola e noi eravamo immersi nella quotidianità, con quel poco di pepe in più che ci piaceva tanto. Una sera di autunno eravamo a casa e messo a dormire nostro figlio ci mettemmo a letto col computer sulle ginocchia. Anche Claudio era collegato e così scambiammo quattro chiacchere. Dopo una buona mezz’ora di cazzeggio totale su quisquiglie di politica e di cronaca e qualche pettegolezzo del paese, non ricordo più bene come ando’ ma Sara domando’ maliziosa a Claudio se aveva più ripensato a lei, a quel viaggio in macchina e a quel caffè corretto sesso. Credo che Claudio arrossì, passarono parecchi secondi prima di poter leggere una risposta. Ho sempre saputo che Claudio moriva dietro a Sara, che quando lei ha voluto fargli quel regalo a lui sembrasse la realizzazione di un sogno. Sono anche convinto pero’ che a me vuole bene e si è trovato in soggezione, nei miei confronti. La risposta arrivo’. C Sicuro che ti ho pensato, che ho pensato a quello che è successo, lo faccio spesso e mi riempie di gioia. S Sono contenta di sapere che ripensi spesso a me. Anche a me è piaciuto tanto. La discussione ando’ avanti, Sara lo incalzava con battutine e doppi sensi fino a chiedere a Claudio se si masturbava pensando a lei e loro due insieme. Claudio le rispose di si, che spesso lo faceva, che alla sera si toccava pensandola. S A cosa pensi quando pensi a me C Ripenso al viaggio in macchina, a quando ti spalmavo la crema e a quanto è stato bello, mi piacerebbe rifarlo più comodo potendoti toccare tutta. S Beh questo piacerebbe anche a me, E poi non pensi al sesso, vorresti rifarlo. C Si certo è stato bellissimo, mi piacerebbe rifarlo si, anche questo sarebbe bello rifarlo in un letto. Penso alla tua pelle a contatto con la mia, alla tua bocca, al tuo sesso, a quanto sei bella. Credo che qui fosse Sara ad arrossire un po’. E non vorresti fare niente di particolare. Mi piacerebbe toccarti i piedi, baciarli, sentirmeli addoso. S tante belle idee, dai che faremo tutto e poi? C Beh no, cioè, sarebbe bello baciarti anche lì……. A questo punto fui io ad intromettermi nella loro discussione. R Quand’è che vieni in Italia, per fare tutte queste cose bisognerà organizzarsi per tempo, magari potreste assumermi come vostro segretario. S Hey! non dobbiamo mica fare le marionette quando sara’ faremo. C Credo verro prima di Natale, disse Claudio, se no venite voi qui. Sara che aveva scoperto gli piaceva comandare prese in mano la situazione. S Faremo così, cercheremo di organizzarci in modo da aver il tempo di fare tutto quello che vorremo. Una volta trovato il posto, visto che il signorino vuole essere comodo, e i tempi, decideremo in linea di massima cosa fare. A questo punto, se siamo tutti e tre d’accordo, bisogna riscrivere le regole,pero’. R Cosa intendi per riscrivere le regole S Sveglia, l’altra volta gli avevo detto quello che non poteva fare, adesso mi sembra che bisogna cambiare qualcosa, altrimenti, Claudio, rinuncierai a una parte dei tuoi desideri. C No dai fa lo stesso, tu mi hai chiesto e io, ma è gia tanto avere la possibilità di giocare con te. R Quindi cosa vuol dire?. S Vuol dire che non hai capito, L’altra volta le regole erano niente baci in bocca, niente baci o leccate al buco e alla patata e non venire dentro. Adesso mi sembra che ci sia una specifica richiesta che o cambiamo le regole o non potrà essere realizzata. C Davvero ragazzi fa lo stesso sopportero’ la privazione non facciamoci dei problemi, faro’ solo quello che tu, Sara, sarai felice di fare. S Non è proprio così, disse lei. Io voglio che ci siano delle regole, perché se no rischia di rovinarsi tutto. Le regole siamo noi a darcele pero’, tutti e tre. E tu, Claudio non ringraziare sempre se hai voglia chiedi, se non mi piace sarò io a dirti di no C Tu Roby cosa dici? R Io non capisco dove sta il problema, tu giustamente le hai confessato un desiderio, se a lei fa piacere ok altrimenti farete altro. Sara seccata S Roby tu solo sai quanto mi piace gli ho detto di non farlo per preservare te, credevo fosse una cosa molto intima. R Beh non più intima di un pompino, se voi lo volete fare per me va bene, do il benestare. S Allora ok, se Roby è d’accordo a me piacerà da morire e provare una nuova lingua tra le mie gambe, sarà bello. C Grazie ragazzi, S Il piacere sarà tutto mio, smile rispose Sara. A quel punto io appoggiai la mano tra le gambe di Sara, era già eccitata, solo al pensiero di ricominciare quel gioco che le piaceva tanto. Lei si volto mi diede un sonoro bacio e mi sorrise, un sorriso che mi riempi’ il cuore d’amore. Fui io a riprendere in mano la situazione. R Quindi per riepilogare bisognerà prima capire quando saremo insieme, poi trovare un posto dove farlo e poi le famose regole. Mi sembra corretto, credo anche che imporsi delle regole non sia sbagliato scrisse Claudio, dai Sara dimmi cosa non potro’ fare. Darmi un pugno per esempio. Sara era fatta così, ogni tanto rispondeva a cazzo senza un motivo. Intervenni io. State a sentire sono il vostro segretario, provo a dettare io le regole questa volta, se per voi va bene. A me si scrisse Caludio, a me anche, Sara. Allora iniziai. Cosa più importante non dire a nessuno di questo gioco, è un segreto tra di noi, poi nostro figlio, lui deve venire prima di tutto, se è in casa, o per un qualsivoglia motivo ha bisogno della mamma sospenderemo qualsiasi progetto. Inoltre il rispetto tra noi, cerchiamo di non essere volgari, di rispettarci, di rimanere amici. Poi le regole durante il sesso. Quella del bacio la terrei, non averi nulla in contrario se vi baciaste, ma se vi slinguate per ore davanti a me mi da fastidio. Quella del profilattico e del venire la lascio decidere a Sara, inoltre durante tutto il tempo Sara sarà arbitro indiscusso se lei dice no a una cosa o basta dovrai obbidire, per il resto divertitevi, divertiamoci. C Le trovo corrette, approvo S Va beh ma datemi il tempo di rispondere! Per il fatto di venire,Caludio se capita non c’è problema, non resisti più non preoccuparti di sborrarmi in bocca, in culo o nella patata. Se potete pero’ mentre giochiamo non fatelo, voglio essere padrona anche di questo. Come avrete capito Roby non è solo spettatore ma potra’ partecipare quando e come vuole. Lasciamo perdere il profilattico, quindi, mi fido. Caludio, se avessi altre amanti oltre me, e te lo auguro, pero’ dimmelo! Se non lo farei di espello dal gioco, non scherzo. Per il resto ha ragione Roby, divertiamoci rispettandoci l’un l’altro. Un ultima cosa anche se credo sia scontata giochiamo solo se ci siamo tutti e tre, quindi Claudio non chiedermi niente se siamo sa soli. Mi aveva convocato, ero eccitatissimo! R Claudio cosa ne dici? C Si si eccomi fin troppo non mi aspettavo tutto questo, daccordissimo, accetto. S In che senso tutto questo, disse Sara. Beh è molto di più di quello che pensavo. Sono le stesse cose dell’altra volta solo sei più libero di fare quello che voui, mi sembra. C Si ma posso avere anche il tuo sedere, non pensavo che mi lasciassi. S Certo, lo potevi avere anche l’altra volta, solo non me l’hai chiesto. Claudio mise la faccina con la lacrimuccia. Dai che avrai il tempo di rifarti scrissi, io. Alla fine di tutta quella contrattazione ci salutammo dandoci la buona notte. Sara e io avemmo una notte di sesso come da ragazzi, che bello. Nei giorni seguenti ci sentimmo con regolarità, ma come facevamo anche prima, senza grosse allusioni al nostro gioco. Un pomeriggio in ufficio mi arrivo’ un messaggio di Claudio. Ciao torno in Italia Venerdì prossimo mi fermo qualche giorno. Avevo capito benissimo, ma gli risposi. Eilà, come mai. Ti va se ti organizziamo un giochino allora? Mi rispose in tempo di record. Si, devo fare un atto dal notaio, sono riuscito a vendere il laboratorio della buon anima di mio padre, arrivo Mercoledì sera, riparto Lunedi’, ci sentiamo. Chiamai, Sara per dirglielo, ma lo sapeva già. Era dalla mamma di Claudio che gliaveva detto dell’arrivo del figlio. La sera, Sara mi chiese se ero pronto a giocare. Certo le risposi, ma vorrei chiedervi se posso fotografarvi mentre fate sesso. Sei un maiale, ma ti amo per questo, disse. Dopo il primo incontro con Claudio avevamo scoperto su internet e a me si era aperto un mondo. Negli ultimi giorni avevo fatto qualche foto a Sara e mi era piaciuto un mucchio. S Stai a sentire, disse, come facciamo? R Adiamo in mansarda, risposi, togliamo un po’ di casino, c’è il divano letto e facciamo lì. S Bravo, bellidea. Ma lo sai che vuol dire che sabato e domenica abbiamo da lavorare?. R Si lo so. Sara, hai qualche idea sul copione da seguire, a me sembra che i suoi desideri fossero il massaggio e il sesso orale, dissi. S Esatto e credo che desideri anche il mio sedere.R Eh si è vero, non ci pensavo. S Arriva Mercoledi’ sera, abbiamo il tempo di fare tutto. Roby, rovisto delle cose in un negozio che lo farano impazzire, ma mi manca la coda. R Cioè scusa? Dai spiegami che ormai sei come lui, non vedi l’ora. S Si è vero sono eccitatissima all’idea di rifarlo. R Dai spiegati. S Allora, io farei un incontro solo per il massaggio e sesso orale, uno solo per l’anale. C E come pensavi di fare , cosa hai visto di bello?.S Pensavo di presentarmi al massaggio con una tunica di lino che ho ritrovato ieri da mia madre. Tutta nuda sotto, con la tunica indosso e quei calzari romani della scorsa estata. Poi vado a comprargli un olio per il corpo alla mandorla in erboristeria, sarà bellissimo. R Ok mai ti preparo la panca piana, quella da palesta che è in garage. Ti sembrera di essere in un centro benessere particolare. R Si bravo, e tu sarai li a fotografarci. R E per l’altro incontro? S Per l’altro incontro sarà una cosa speciale, vedrai che ti piacerà da morire, mi vestiro’ da gatta. R Da gatta?. S Si ieri con ?? dal giocattolaio ho trovato un cerchietto con le orecchie da felino. Poi mi mettero’ un vecchio reggiseno nero a cui voglio aprire le coppe in modo che mi sorregga le tette, ma le lasci nude. Mi trucco da gatta la faccia, smalto nero alle mani e ai piedi, sul corpo mi spalmero una specie di brillantini zuccherato, sarebbero per le torte, non ho ancora provato, ma vedrai. Il pezzo più importante, pero’ mi manca. R E quale sarebbe? La coda. E come la fai? L’ho vista su internet, in quel sexy shop on line che curiosavamo l’altra sera. Un plug nero con la coda da cavallo, ma andrà benissimo. Se lo ordiniamo dici che non arriva?. Era Giovedì, nei giorni successivi io mi diedi da fare per sistemare la stanza e Sara per trovare i costumi. La domenica sera eravamo collegati con Caludio e gli spiegammo che gli stavamo preparando l’accoglienza. C: grazie ragazzi R mi sa che ti dovrebbe ringraziare Sara, non vede l’ora di averti tutto suo R ascolta devo chiederti una cosa importante. Vorrei fotografarvi, mentre fate sesso, a te va bene? Logicamente le foto sono solo nostre. C si nulla in contrario S a proposito, Roby in questi giorni mi ha fatto delle foto per impratichirsi, le vuoi vedere? C certo. S allora te le mando subito R Claudio, noi abbiamo preparato due incontri, uno dedicato ad un massaggio erotico fatto da te a Sara, l’altro dedicato al sedere di Sara, ti potrai togliere la voglia di fare cio’ che vuoi col e nel suo sedere. Per il sesso orale lo potrai fare in enstrambi i casi, ormai è deciso che lo puoi fare quando vuoi durante gli incontri, per il resto buon divertimento a tutti. S: allora Claudio cosa ne dici? C grazie, state facendo di tutto per soddisfare i miei desideri. Scambiammo ancora un paio di battute e ci salutammo. L’indomani Claudio mando una mail a Sara congratulandosi per le foto, gli erano piaciute e lei le era sembrata ancora più bella dell’ultima volta che si erano visti. Io e Sara eravamo impegnati a organizzare tutto. Sara era perennemtne eccitata e io ne approffitavo per scoparla tutte le volte che potevo. Mi piaceva tutto questo, ero contento che Claudio avesse risvegliato la passione in Sara. Lunedì sera Sara mi fece vedere l’olio che aveva comprato per il massaggio, ne aveva due confezioni, e un intruglio preparato da lei, che disse, serviva per la donna gatto Bene, dissi. Allora siamo quasi pronti. Sara mi disse che quella sera avremmo fatto le prove. Il mio pene nei pantaloni si dichiaro’ contento di questo progetto. La sera intanto Sara venne a dormire con tutta la mercanzia. Io avevo acceso il pc. Lei mi disse no, non guardare se c’è Claudio, non ti collegare. E perche’, scusa? S: non voglio che ci senta così prima di Mercoledì voglio che muoia dalla voglia di avermi quando sarà il momento. C Sei stronzetta, pero’ S no voglio solo che sia eccitato al massimo Iniziammo con l’intruglio di Sara. Era un gel di zucchero che avrebbe dovuto servire da base per potersi mettere addosso delle decorazioni da pasticceria, ma fu un disastro. Esteticamente poteva andare, ma era troppo appiccicoso. Comunque la prova dell’olio fu un successo. Io lo spalmai sulle sue tette, non era troppo unto ma andava che era un piacere. Anche il sapore e il profumo erano ok. Poi finimmo in bellezza, spalmai d’olio i genitali di Sara per poi iniziare un rapporto anale memorabile scivolava da matti e lei godeva come una pazza, che bello. Fu un week end di preparativi, ma trascorse tranquillo. Claudio invece era allarmato, visto che disse a sua mamma che aveva provato a contattarci ma senza esito. Il mattino seguente, mi chiamo’ Sara. Ho due belle notizie: è arrivata la coda, perfetta! E mia mamma mi ha detto che questa settimana andranno a chiudere la casa al mare, vogliono portare il bimbo con loro, perfetto. Mi spiace solo fargli perdere tre giorni d’asilo. Ti aspetto stasera per le prove. Quel pomeriggio dovetti andare in città per lavoro. Mi venne un idea. Finito i giri che dovevo fare cercai un sexy shop. Non senza un po’ di vergona ma entrai. Comprai una tutina di rete aperta sui seni e sul davanti e dietro dei genitali. La donna gatto era perfetta. Alla sera, come previsto c’era la prova costume. Sara orgogliosa mi fece vedere la sua coda. Era perfetta, un piccolo plug con la coda di cavallo molto lunga. R ti immagino già scodinzolare, maialina. S vedrai che gattina che fa le fusa saro’ Poi Sara tiro’ fuori il reggiseno elaborato e un'altra cosa R aspetta, ti ho comprato un regalo. Frugai nella borsa e gli sporsi un pacchetto con la tutina Sara allibita apri e quando vide la tutina esplose di gioia S E’ perfetta! Si infilo’ la tutina, si mise le zoccole col tacco alto e si applico ai seni delle decorazioni con l’intruio. Era testona, cosa ci posso fare. S con Claudio credo mettero’ le decorazioni anche qui (indico’ il monte di Venere) adesso non sono ancora tutta depilata. Sara si mise il cerchietto con le orecchie e mi chiese come stava. R e la coda la proviamo? S. certo Prese il plug lo infilo e si mise ad ammiccare scodinzolando. Era una gatta meravigliosa avrebbe eccitato chiunque, che donna! Finalmente Mercoledì arrivo’.

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