STORY TITLE: La prima volta in tre... 
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STORY

La prima volta in tre...

by ilMarchese76
Viewed: 299 times Comments 4 Date: 03-09-2025 Language: Language

Lui
Non so nemmeno da dove cominciare. Forse dal mare, da quella luce croata che sembrava sciogliere i pensieri e rendere ogni cosa più nuda, più vera.
Eravamo in vacanza, io e lei, e come spesso ci era capitato nelle nostre fantasie più nascoste, tornava a galla quel gioco proibito: il menage à trois. Una fantasia, niente di più. Solo parole sussurrate al buio, per incendiare la passione. Lei, timida com’è, non avrebbe mai… o almeno così credevo.
E invece, eccolo lì: un ragazzo della spiaggia. Un viso pulito, un fisico da statua. Cortese, mai invadente. Il tipo che ogni donna noterebbe. La prima volta che si fermò a parlare con noi, vidi i suoi occhi che brillavano di compiacimento. E dentro di me… un groviglio. Gelosia, sì, ma anche un’eccitazione che non sapevo gestire.
Lei
Non volevo, davvero. Mi sentivo come sorpresa in un gioco di cui conoscevo le regole ma che non avevo mai avuto il coraggio di iniziare. Lui — il ragazzo — sapeva usare le parole con garbo. Non era volgare, non era diretto, ma… presente. Mi faceva sentire guardata. Desiderata.
Quando mi propose di spalmarmi la crema, cercai istintivamente gli occhi di mio marito. Lui sembrava dormire, eppure mi pareva di avvertire la sua presenza, come se vegliasse da dietro quelle lenti scure. E dissi sì. A bassa voce, quasi un sussurro.
Il tocco iniziò lento, quasi innocente, ma scivolò presto in qualcosa di diverso. Le sue mani mi avvolgevano, il respiro mi sfiorava la pelle. E quando lo sentii poggiarsi appena contro di me, un brivido mi attraversò la schiena. Mi irrigidii, ma non mi spostai.

Lui
Ero lì, dietro gli occhiali, con gli occhi chiusi e il cuore in gola. Guardavo le sue spalle, i suoi fianchi, la tensione che le correva nelle labbra morse. Vedevo lei che non era più solo mia moglie, ma una donna in bilico, travolta da un’onda che non sapeva se accogliere o respingere.
Ero geloso, sì, ma mai così eccitato. E quando il ragazzo si accorse che non dormivo, che la mia erezione tradiva il mio segreto, ebbi la sensazione che tutto stesse per esplodere.
Lei
Ricordo il momento esatto: quando mi voltai e vidi lui — mio marito — non dormire. Era eccitato, lo capii subito. In quell’istante mi scivolò addosso la paura, rimase solo un sorriso. Un sorriso che chiedeva: posso andare oltre?
Poi, come accade nei sogni interrotti, il ragazzo fu chiamato via. Baciò le mie mani e se ne andò. Io guardai mio marito. Lui fingeva ancora di dormire, ma il suo corpo diceva altro. Mi chinai, lo baciai, e con la mano sfiorai ciò che ardeva sotto il tessuto. Per dirgli: ho capito, lo so, e anche tu lo vuoi.

Lui
La sera, a cena, lei era splendida. Ogni suo gesto era una provocazione: il modo in cui si bagnava le labbra con il vino, lo sguardo che mi teneva incatenato. Ma non accadde nulla. Solo un gioco, sottile e crudele, che ci fece desiderare ancora di più.
Lei
Il giorno dopo fu un crescendo. Gli sguardi con lui, il ragazzo, diventavano sempre più espliciti. Io che arrossivo sotto la doccia, quando mi sfiorò passando vicino. Lui che al bar trovava ogni scusa per avvicinarsi. Non era più solo gioco. Era una vertigine che ci trascinava.

Lui
E poi la decisione. Io stesso, preso da un coraggio che non riconoscevo, lo chiamai in disparte. “Domani partiamo, non c’è tempo. Portaci la cena in camera.”
Le parole mi uscirono come se non fossi io a pronunciarle.
Quando bussò alla porta, sentii il cuore battere come un tamburo. Aprii io, ma fu come se avessi spalancato un varco su quella fantasia che ci aveva accompagnati per anni.
Lui entrò con passo esitante, posò il vassoio, poi si fermò. Mia moglie, in quell’abito sottile che lasciava intravedere i seni e le curve, sembrava già pronta, eppure il rossore sulle guance la tradiva.
Lei
Ricordo il silenzio. Un silenzio che pesava più di mille parole. Mi avvicinai a lui, sfiorando il suo braccio con le dita, e sentii i muscoli tesi, pronti, la pelle calda. Guardai mio marito. Non disse nulla. Ma il suo sguardo mi avvolgeva, mi dava forza. Posso andare oltre, sembrava dirmi.
Mi girai di spalle e lasciai che il ragazzo posasse la mano sulla mia schiena. La percorse lenta, fino ai fianchi. Un brivido mi attraversò, le cosce si strinsero istintivamente. Poi sentii le mani scivolare sotto il tessuto, accarezzarmi la pelle nuda.

Lui
Vederla così, con un altro che la toccava, era uno shock e un’estasi insieme. La gelosia mi pungeva, ma era un pungolo dolce, che diventava eccitazione pura. Mi alzai, mi avvicinai, e quando lei mi guardò, vidi i suoi occhi chiedermi di non fermarla.
Mi misi dietro di lei, posai le mani sui suoi fianchi, e il ragazzo continuava davanti. Le sue labbra ormai sfioravano il collo di mia moglie. Lei tremava. Io la tenevo stretta, e l’eccitazione ci univa in un filo invisibile.
Lei
Non sapevo più distinguere le mani. Quelle di mio marito, forti e sicure, che mi tenevano ferma. Quelle del ragazzo, calde, inesperte ma piene di desiderio, che mi esploravano. Mi sentivo al centro di un vortice.
Quando le sue dita mi scivolarono tra le gambe, sopra la stoffa sottile, gemetti senza volerlo. Mio marito lo sentì, perché subito il suo respiro si fece più duro, più vicino al mio orecchio.
Mi voltai e lo baciai, un bacio lungo, vorace. In quel bacio c’era tutto: la complicità, il permesso, l’eccitazione. Era lui che mi stava spingendo oltre.

Lui
Quel bacio fu il segnale. Non c’era più ritorno. La vidi inginocchiarsi, con un gesto timido ma deciso, davanti al ragazzo. Le sue mani tremavano, ma quando lo prese tra le dita e poi con le labbra, lo fece con una naturalezza che mi incendiò.
Io le passai le mani tra i capelli, guidandola, mentre il ragazzo gemeva. Era mia, ma la stava assaggiando lui. E la cosa mi eccitava come nulla prima.
Lei
Ero in trance. Sentivo le mani di mio marito su di me, la sua presenza forte dietro la mia schiena. E davanti, la durezza del ragazzo che riempiva la mia bocca.
Chiusi gli occhi, lasciandomi andare. E quando mio marito mi sollevò e mi prese da dietro, entrando in me con forza, capii che era quello che entrambi avevamo sempre voluto. Io tra loro due, circondata, posseduta.

Lui
Quella notte fu un’esplosione. Non tre corpi, ma un intreccio. Io dentro di lei, lei che gemeva tra le labbra dell’altro, e il piacere che rimbalzava da uno all’altro come onde senza fine. Non c’era confusione, non c’era smarrimento: c’era solo passione pura, moltiplicata.
Lei
Alla fine, crollai tra le braccia di mio marito. Il ragazzo si alzò, si rivestì in silenzio, ci baciò entrambi con rispetto. Uscì dalla stanza, lasciandoci stremati, uniti, complici come non mai.
E lì, nuda e sudata sul petto di mio marito, compresi che non avevamo perso nulla. Anzi, ci eravamo trovati di nuovo.

POSTED 4 COMMENTS:
  • avatar Revolver65 Racconto davvero coinvolgente!Splendido leggere le sensazioni di entrambi, il desiderio, il timore, la gelosia, l'eccitazione, la complicità. Bellissimo racconto.

    04-09-2025 09:19:41

  • avatar acewal Bello il racconto da entrambi molto sensuale leggere l'esperienza da entrambi.

    04-09-2025 06:30:15

  • avatar griso Bellissimo racconto a due voci

    04-09-2025 03:49:36

  • avatar Intrigante197 spettacolare....

    03-09-2025 22:20:18