ERZÄHLUNG TITEL: Il Nuovo Patto 
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Il Nuovo Patto

by MisterFive
Gesehen: 83 Mal Kommentare 0 Date: 21-07-2025 Sprache: Language

I giorni successivi alla confessione di Lara furono molto densi di significato nella coppia, un vortice emotivo che li avvolse completamente. Non fu facile. Erano fisicamente ed emotivamente prosciugati da quella confessionesesso che li aveva lasciati svuotati. C'erano occhi stanchi, i loro movimenti erano lenti e pesanti, e le parole venivano pronunciate a bassa voce, quasi per non disturbare il fragile equilibrio che si era creato. Ci fu bisogno di un profondo chiarimento, fatto di silenzi carichi di dolore, di scuse sussurrate e lacrime che non smettevano di scendere. Le lacrime di Lara erano un misto di sollievo per la verità rivelata e di paura per il futuro, mentre Giovanni, pur stringendola, sentiva a tratti una confusione mentale tale da non riuscire a mettere a fuoco nemmeno i propri pensieri. A volte, si ritrovavano seduti in silenzio sul divano, le mani che si sfioravano titubanti, entrambi persi nei propri pensieri, rievocando frammenti del loro passato sereno, che ora sembrava così distante, quasi irriconoscibile.

Perché, Lara? Perché proprio lui?

aveva sussurrato Giovanni una notte, la voce roca, e Lara aveva lottato per trovare le parole, per spiegare quella sete di

libertà

senza far sembrare insignificante tutto ciò che avevano costruito insieme.
Nonostante la tempesta, Lara e Giovanni compresero che il loro amore, profondo e radicato, era ancora lì, una forza innegabile che li teneva uniti. Si amavano, e volevano stare insieme. La decisione di continuare i preparativi del matrimonio, di affrontare quell'impegno futuro, divenne un simbolo tangibile della loro volontà di non arrendersi. Non era più solo una formalità, ma un atto di fede reciproca, la promessa di ricostruire su fondamenta diverse.
Entrambi sapevano, con una chiarezza disarmante, che per continuare a stare insieme ci sarebbe stato bisogno di un grande cambiamento di prospettiva. Il

per sempre

che avevano sempre immaginato non sarebbe stato quello idilliaco e convenzionale. Sarebbe stato qualcosa di diverso, di più complesso, ma forse, proprio per questo, più autentico e profondo. Giovanni sentiva il peso di questa trasformazione. Temeva l'ignoto, certo, e l'idea di rompere le convenzioni lo metteva a disagio. Ma una parte di lui, quella

mentalità aperta

che lo aveva sempre contraddistinto, vedeva in questo un'evoluzione necessaria, un modo per mantenere viva la scintilla con Lara, per non cadere nella monotonia di una relazione

standard

. Non era un sacrificio, pensava, ma una ridefinizione dei limiti, un'espansione del loro concetto di coppia. Lara, dal canto suo, non solo desiderava integrare Diego, ma sognava una dinamica di coppia dove entrambi avrebbero avuto più libertà, un rapporto più onesto con le proprie pulsioni. Si chiedeva in segreto se anche Giovanni avrebbe scoperto e desiderato nuove esplorazioni, non solo per lei, ma per sé stesso.
Lara, con una calma ritrovata che sorprendeva anche sé stessa, cominciò a raccontare tutti i dettagli della sua storia con Diego. Non tralasciò nulla. Parlò degli incontri, dell'odore leggero di plastica e deodorante maschile nella monovolume di lui, del suo sorriso sornione che le faceva tremare le gambe, dell'intensità del bacio inaspettato al bar, che l'aveva travolta in un vortice di desiderio.
Descrisse la passione selvaggia, il sesso primordiale sui sedili, il modo in cui Diego l'aveva spinta sulla schiena, le gambe aperte, e come lui la penetrava con forza. Raccontò di come l'avesse fatta girare, mettendola a pecorina, e di come l'avesse posseduta da dietro, con una foga inaudita, il suo bacino che batteva contro le natiche di Lara in un ritmo forsennato. Giovanni ascoltava, la mascella serrata, gli occhi fissi su di lei, e un'erezione quasi impercettibile cominciava a pulsare sotto i pantaloni. Ogni dettaglio, ogni parola, era un colpo, ma anche una scarica elettrica per lui.
Lara continuò, la voce a tratti un sussurro, a tratti più decisa.

E poi... c'è stato di più.

Respirò profondamente, cercando il suo sguardo.

Lui... mi ha penetrata analmente.

Il respiro di Giovanni si bloccò, i suoi occhi si dilatarono. Lara continuò, descrivendo la sorpresa iniziale, seguita da un abbandono totale, da una scarica di piacere e di trasgressione senza precedenti. Ogni sensazione, ogni movimento, ogni gemito che Lara ricordava, lo riversava su Giovanni. Parlò della sensazione di libertà e di scoperta che provava con Diego, persino dei dettagli più intimi e trasgressivi che avevano condiviso.
Giovanni ascoltava, il viso ora una maschera di pensieri complessi, ma la sua erezione era inequivocabile, un misto di dolore acuto per il tradimento, una perversa fascinazione per i racconti di Lara e un'eccitazione crescente che non riusciva a controllare. Le sue mani, che prima erano strette a pugno, ora si muovevano leggermente, quasi volessero afferrare qualcosa nell'aria. La gelosia era un morso feroce al petto, ma sotto di essa, inaspettatamente, si annidava un'attrazione quasi malata per la trasgressione. Una parte di lui, quella che credeva di conoscere, gridava al tradimento, alla profanazione. Un'altra, però, inaudita e audace, sussurrava che forse era esattamente ciò di cui aveva bisogno. Una Lara senza veli, senza segreti, così selvaggiamente onesta da diventare irresistibile.
Capì che Lara non voleva rinunciare a quella parte di sé che Diego aveva risvegliato. Non si trattava solo di un uomo, ma di un'esperienza, di un'apertura che l'aveva trasformata. E, con sua grande sorpresa, Giovanni comprese che una futura moglie così trasgressiva, così disposta a esplorare, in fondo, poteva piacergli. A lui il sesso piaceva, piaceva molto, in tutte le sue forme. L'idea di una relazione così aperta, per quanto spaventosa, iniziava a intrigarlo, ad accendere in lui una scintilla. Era una sfida alle sue convinzioni, sì, ma anche una promessa di un piacere inesplorato, un modo per riaffermare il suo legame con Lara su un piano ancora più intimo e trasgressivo.
Fu Lara a fare il passo successivo, dettata da una necessità di chiarezza totale per loro.

Giovanni,

disse, la voce ferma, gli occhi che lo imploravano di capire,

credo che tu debba incontrarlo. Diego. Non solo per me, ma per noi. Per un chiarimento. Tutti e tre.

Giovanni rimase un attimo in silenzio, la proposta lo colpì come un pugno nello stomaco, e un lampo di shock attraversò il suo viso, subito seguito da una luce di curiosità. Era folle, era azzardata, ma in qualche modo, sembrava la logica conseguenza di tutto ciò che era accaduto. Una bizzarra, inaspettata evoluzione.

È l'unico modo per andare avanti,

aggiunse Lara, e Giovanni, guardando nei suoi occhi, vide non solo determinazione, ma anche una vulnerabilità che lo spinse ad annuire.
Lara e Giovanni sapevano, senza averlo pronunciato ad alta voce, che quel

chiarimento

poteva facilmente trasformarsi in qualcosa di più. L'aria tra loro era elettrica di quella possibilità, un'eccitazione proibita che aleggiava. Parlarono delle loro ansie e delle loro aspettative, seppur vaghe, quasi timorosi di dare forma concreta a quel desiderio latente.

Cosa ti aspetti?

chiese Lara, la voce quasi un sussurro.

Non lo so,

rispose Giovanni, con un'onestà disarmante, la fronte corrugata,

ma ho bisogno di vedere. Ho bisogno di capire. E.… di sentire.

Non era solo l'eccitazione del proibito, ma anche la paura di un territorio in cui non aveva mai osato mettere piede, un mondo che ora si apriva in modo irrevocabile.
Giovanni era molto curioso. Dopo aver ascoltato i racconti dettagliati di Lara, dopo aver immaginato quei momenti sensuali e trasgressivi, il desiderio di vedere dal vivo, di partecipare, si stava facendo strada prepotentemente in lui. Non era più solo il tradito, ma l'uomo che, di fronte all'apertura del vaso di Pandora, era stranamente desideroso di esplorarne ogni contenuto. Si sentiva come un esploratore sul punto di varcare una nuova frontiera, spaventato ma eccitato dalla vertigine dell'ignoto.
La coppia si guardò, gli occhi pieni di una nuova, complessa intesa. La decisione era presa. Avrebbero invitato Diego a casa loro, per quell'incontro che prometteva di essere molto più di un semplice chiarimento. Con un respiro profondo e un misto di nervosismo ed eccitazione, Lara prese il telefono. Le sue dita indugiarono per un istante sulla tastiera, un ultimo attimo di esitazione prima di premere invio, un messaggio conciso, che non lasciava spazio a equivoci, senza troppi convenevoli, come si usa tra chi si capisce al volo. La complicità tra loro era palpabile, un patto silenzioso sigillato dalla paura e dal desiderio, un passo irreversibile verso un futuro incerto ma, in qualche modo, irresistibile.

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