STORY TITLE: un porco per caso 
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STORY

un porco per caso

by giula05
Viewed: 1068 times Comments 4 Date: 12-06-2025 Language: Language

Un pomeriggio come tanti ero a studiare a casa di Emma, une delle mie migliori amiche. Quel pomeriggio dopo aver terminato, sono andata a sedermi in sala mentre lei era in doccia; nella cucina c’era la mamma di Emma al telefono. Senza volerlo ascoltavo una sua conversazione telefonica e da quello che si raccontavano sarà stata sicuramente un’amica “si ma lui è insistente, ha sempre voglia” …pausa e poi “non mi tregua e poi mi fa male sai te l’ho detto, eh non piccolo” “ormai lo sopporto da 20 anni” ho capito che parlavano del marito, il padre di Emma. Lo avevo visto nelle foto qualche volta, alto in forma brizzolato, barba incolta, molto affettuoso dai racconti della figlia e spesso assente per problemi lavorativi. Passarono settimane, mesi, e una mattina lo ritrovai davanti al centro commerciale a prendere Emma. Emma mi invitò ad andare con loro che mi avrebbero accompagnato a casa senza dover prendere il bus. Accettai anche perché il tempo fuori prometteva pioggia e mi fiondai su quel SUV. Emma disse al padre che era in ritardo che doveva portarla subito dalla nonna e che poi poteva accompagnare me, così la lasciammo dalla nonna e proseguimmo verso casa. In auto mi sedetti davanti e notai che comunque era un sexy quasi cinquantenne e subito mi venne alla mente la telefonata della moglie all’amica. “Sempre voglioso, dotato, resistente,” questo fece venir fuori la troia che porto ho dentro. La conversazione mi aiutava ad arrivare al mio obiettivo: “Sei cresciuta è da un po’ che non ti vedevo” io ”si da quasi un anno” poi qualche domanda sulla figlia e su come si sta preparando per la maturità… dopo “e quindi anche tu hai il moroso come Emma” io “no preferisco stare sola” “e come mai?” io “mi piace divertirmi” lui restò un attimo basito dalla risposta fin quando cambiai la postura e i misi comoda con le gambe leggermente divaricate, vide la mia mossa e da porco fedifrago non si stupì di nulla e disse “beh sei bella avrai un sacco di compagni che ti vengono dietro” e io “guarda preferisco uomini a ragazzi” con un ghigno lui “ e gli uomini ti vengono dietro? ” nel frattempo iniziava a muoversi nel modo in cui un uomo si muove mentre è seduto e il cazzo diventa duro… risposi “si soprattutto sposati e con figli” I suoi occhi cambiarono espressione il testosterone passava attraverso loro, allungò la mano e chiedendomi prima se mi andasse, la portò al seno e poi giù entrò nei leggins, ovviamente non mi dava fastidio e lui andò avanti con le sue enormi mani che mi toccavano dentro. Mi disse “ti va se ci spostiamo 10 minuti?” io “si certo” gli ormoni lo lasciarono libero dalle inibizioni mi disse “piccola non vengo da 5 giorni e voglio fotterti ma potrei farti male” io risposi che non era un problema e che avrei resistito e che avevo voglia di un bel porco! nel frattempo impegnato alla guida e sempre con i pantaloni che tiravano nella zona zip mi chiese… “quindi ti sei fatta già scopare da un mio coetaneo?” risposi “si mi piacciono quelli della tua età, sposati, decisi diretti con la sola voglia di sbatterlo nella mia giovane patatina e poi dopo che avete svuotato sparite e non rompete le palle per un po’” lui si rise e poi “si la figa giovane ha sempre il suo fascino, un po’ stretta ma resistente” In pochi minuti arrivammo in una zona isolata poco fuori la città, si fermò e non parlammo più, io tolsi i leggins e alzai il top, lui abbasso i pantaloni e sbottonò la camicia, vidi con piacere il suo torace con pettorali possenti e pelosi con qualche pelo bianco che dimostrava l’esperienza. I miei occhi furono colpiti dai boxer, e si effettivamente contenevano un qualcosa di molto ingombrante, io avevo il seno scoperto e sotto nuda, aprii le gambe, lui mi guardò ed esclamò “che fica” mentre pronunciava queste parole tirò fuori il suo cazzo dai boxer. Era ben fatto molto largo con vene molto marcate e se l’esperienza non mi inganna 18/20 cm di lunghezza ma lo spessore era notevole e mi eccitava molto saperlo dentro di me. Lo toccai e toccai le grosse palle di cui era fornito, caldissime morbide, con i peli neri ricci che ti danno il senso di un uomo rude che ha bisogno di un contenitore femminile dove svuotarsi. Con la saliva sulle dita entrava delicatamente nella mia figa e io già godevo, le labbra si aprivano da sole permettendo di lubrificare le pareti calde e già umide, lui metteva in bocca le dita gustandosi i sapori da me prodotti, poi le insalivava e le rimetteva dentro. Ma il tempo passava e non ne era rimasto molto, stese il sedile dell’auto e io con la mia agilità frutto di anni di pilates, spalancai le gambe per permettere al cazzo del mio stallone di entrare dentro di me. Con delicatezza poggiato sul sedile con le sue braccia si adagio su di me, con le gambe aperte e retratte verso il torace ero pronta per essere presa, portai la mano verso il suo cazzone, lo presi e lo portai verso le mie labbra lui inizio a spingere e io iniziavo a sentire tutta la sua larghezza, pian piano entrò il cappellone e poi andò più affondo e non potei fare ameno di gemere con una fitta di piacere dentro la vulva. Con un altro colpo delicato la bottiglia da mezzo litro di carne calda e vene era tutta dentro di me! Mentre il suo corpo era su di me con il cazzo che strofinava le pareti della mia piccola io sentito tutto il suo calore e il suo profumo, cercavo di mantenere l’apertura delle gambe al massimo per farmi infilare quella bestia quanto più possibile ma era già tutto dentro, sentivo lui che spingeva dentro mentre toccava l’utero. Con le mani toccavo il suo petto villoso mentre guardavo i suoi occhi quanto stava godendo, nel mentre mi dice “piccola non mi manca molto” nel pronunciare queste parole ebbi un forte orgasmo, una scossa di piacere attraversò tutto il mio corpo e nel frattempo anche lui, restando dentro e spingendo a fondo esplose di piacere. Un forte calore interno pervadeva dentro di me, lo sperma delle sue grosse palle aveva occupato tutto il mio utero. Ci fermammo qualche istante e poi si sollevò da me, facendo uscire la parte di lui che era dentro di me, sentii subito un senso di vuoto dentro e le goccioline che cadevano verso l’ano. Mi diede dei fazzoletti e asciugai i residui, mi alzai slip e leggins e così fece anche lui. Dopo nel tornare a casa non parlammo molto, scendendo dall’auto mi disse “grazie da ripetere”.

POSTED 4 COMMENTS:
  • avatar Mudiac Scrivi bene direi al livello di maxxximm anche se per le storie non c'è ancora paragone

    14-06-2025 07:56:56

  • avatar Palodurom Stupendo Racconto spero non di fantasia... ma reale.

    14-06-2025 01:35:10

  • avatar apuleio Racconto intenso ed eccitante, complimenti

    13-06-2025 22:06:51

  • avatar 70anni Finalmente una bella monta senza problemi e varianti di sola fantasia da sega. La pura realtà: quando un maschio ed una femmina hanno voglia, si accoppiano come Natura prevede. Né pompini, né preservativi e nemmeno venute fuori. Viene lei e viene lui, con una bella e abbondante sborrata in fondo alla figa. Comportamento che dovrebbero avere tutte le studentesse, dalla scuola media in sù (perché la sborra fa bene allo studio!).

    13-06-2025 07:24:05