ERZÄHLUNG TITEL: Surreale... a volte capita 
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Surreale... a volte capita


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Surreale... a volte capita

by il_Medico
Gesehen: 677 Mal Kommentare 8 Date: 13-04-2023 Sprache: Language

Erano settimane che conoscevo virtualmente Marta e Saverio. Ero riuscito a vincere il loro scetticismo nei confronti dei singoli nel corso di una serata passata a scambiare messaggi con entrambi, offrendoci considerazioni di vario genere su cosa conducesse persone come noi, con una vita sessuale assolutamente soddisfacente, su un sito di scambisti. Un dialogo semplice ma schietto, a tratti forse banale, ma mai noioso.
Non nutrivo nessuna aspettativa, erano stati chiari fin da subito: NO SINGOLI.
L’indole esibizionista di Marta e lo spirito voyeuristico di Saverio avevano lasciato uno spiraglio al coinvolgimento di un uomo nella loro intimità solo ed esclusivamente se si fosse rispettata una regola sacra: “Guarda ma non toccare”, il che non mi dispiaceva affatto, ma di certo non suscitava quelle emozioni che ho voglia di trovare in questo contesto.
Le foto del loro profilo avevano toni più sensuali che erotici, ritraevano per lo più una donna affascinante, mai completamente nuda, in diverse pose.
Anche l’immagine più “cruda”, le labbra di Marta socchiuse, simulanti una fellatio coniugale con il pene di Saverio stretto tra le dita, aveva un non so che di elegante, grazie al sapiente uso del “bianco e nero”.
Si era dipinta nella mia fantasia l’immagine della coppia “della porta accanto”. Mi riconoscevo in questa “normalità” e ne ero indiscutibilmente attratto.
Ho sempre detestato l’immagine da “bioparco” che si delinea attraverso figure metaforiche animalesche quali tori da monta, cagne, stalloni e vacche.
Quella sera di inizio giugno ero appena rientrato da una fuga domenicale al mare con amici. Avevo acceso il pc senza troppa convinzione per il consueto scorrimento dei messaggi e… li trovo online.
Iniziamo a scriverci con un ritmo più serrato del solito.
“stasera usciamo per andare a bere un bicchiere di vino in centro, se ti va, raggiungici”
“assolutamente si”.
Quell’inaspettata intraprendenza aveva acceso le mie fantasie stemperate subito dall’ennesima precisazione…
“solo del buon vino, nessuna deroga: VEDERE MA NON TOCCARE”
“mi comporterò da bravo ragazzo..”
“a dopo … bravo ragazzo… un bacio. Marta“
Avevano scelto un locale abbastanza frequentato dietro Campo de fiori, in pieno centro a Roma. La temperatura quasi estiva aveva riversato per i vicoli della capitale una folla chiassosa di ragazzi festanti.
Il locale era colmo ed a stento riesco a sentire la suoneria del cellulare.
“Francesco?” una voce femminile che non riconosco…
“si sono io chi è?”
“Girati… “
Mi volto ed alle mie spalle, dietro un muro di voci, intuisco il volto sorridente di una affascinante 40enne, sconosciuta, che reclama la mia attenzione con uno sguardo. Marta ha il telefono in mano e continua a darmi indicazioni…
“seguimi, Saverio ci sta aspettando seduto al tavolo del locale qui di fronte”.
La saga dell’inatteso si arricchisce ogni istante di più. La raggiungo e d’istinto le mie mani cercano un contatto audace con la sua schiena lasciata scoperta dal modello del vestito che indossa, provocante e maliziosa, straordinariamente elegante.
La naturalezza dei nostri discorsi infrange quel sottile imbarazzo che accompagna chi si “rivela” per la prima volta.
Rimango sorpreso dalla raffinata malizia della “coppia della porta accanto”.
La “normalità” che non ti aspetti, conferisce loro il fascino del proibito. Saverio è di una gentilezza disarmante. Mi imbarazza corteggiare sua moglie davanti ai suoi occhi pur sapendo da dove siamo “partiti”.
“ti va di continuare la serata da noi su a casa?”
Ennesima rivoluzione… ennesimo atto che mi coglie di sorpresa.
In un attimo ci ritroviamo nel loro appartamento.
È stato un susseguirsi di “fuori programma”. La “coppia della porta accanto” che si trasforma nella “coppia che non ti aspetti”.
Sono in balia degli eventi… seduto sul divano inizio a spogliare Marta prima con gli occhi e poi con le mani.
Non so più distinguere il confine tra lecito e illecito.
Saverio ci osserva e un lampo di spregiudicata eccitazione vena i suoi occhi. Vedo la sua mano massaggiare il turgore che deforma il profilo dei suoi pantaloni leggeri mentre il corpo di sua moglie scivola tra le mie gambe coperto solo da un sottile perizoma nero. Chiudo gli occhi mentre godo del tocco sensuale di mani femminili che mi spogliano per impossessarsi del mio desiderio. Marta mi inizia a masturbare dolcemente, apro e richiudo gli occhi per fotografare “l’inatteso”. Vedo le sue labbra avvicinarsi scabrosamente al mio cazzo, sento il suo respiro sul mio sesso ed il calore delle sue dita che mi masturba.
“FICCAGLIELO IN GOLA A STA ZOCCOLA” una voce greve risuona vicino al mio orecchio.
Riapro di scatto gli occhi, perplesso mi giro, e alle mie spalle…. Saverio con il cazzo in mano, i pantaloni calati e i boxer tesi come un elastico tra le ginocchia…
“dijelo che è na cagna” la voce è perentoria e gutturale.
La apostrofa con un grugnito “sei una CAGNA”
La risposta è docile e affamata
“siiiii, oh siiii… sono una cagna, una cagna succhiacazzi… mmmm ahhahah”
l’atmosfera è surreale…
In un istante mi ritrovo proiettato sul set di un film pornoamatoriale di terza categoria.
Saverio sembra trasfigurato nel recitare la parte dello “spaccapassere”
Marta ha il mio cazzo in bocca e lo succhia in modo stonato scimmiottando le movenze di una prostituta da strada.
Scoppio a ridere e la mia erezione perde vigore a tal punto che il mio cazzo sembra inanimato. MORTO, SEPOLTO.
La mia reazione coglie di sorpresa i miei ospiti tanto quanto la loro metamorfosi ha colto di sorpresa me.
La rivoluzione si è compiuta.
Vengo cacciato dal loro appartamento, SEMINUDO e SORRIDENTE, accompagnato da epiteti che elogiano la mia incapacità di stare al gioco, di rapportarmi alle coppie e dulcis in fundo la MIA impotenza sessuale.
CHAPEAU…

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