Una pole dance privata
by dotato83Gesehen: 366 Mal Kommentare 0 Date: 29-03-2023 Sprache:
Dopo la mia prima avventura come bull, ho continuato a contattare coppie sui siti per coppie cuckold.
Dopo aver scambiato qualche email, una coppia della mia città mi chiede il numero di telefono, quando rispondo alla telefonata ricevo una bellissima sorpresa: sento una sensuale voce femminile che mi saluta, si presenta e mi chiede quando possiamo incontrarci.
La mossa è stata decisamente importante, di solito sono gli uomini che si espongono per tutelare le proprie compagne, al telefono parliamo un po’ di noi, di come avremmo potuto sfogare le nostre pulsioni insieme, mi lascia l’indirizzo e l’orario e io sto già volando con la fantasia.
La sera mi preparo, chiamo un taxi e raggiungo l’indirizzo dell’appartamento, è una villetta di periferia, in questi giorni di gennaio fa freddo, a terra c’è la neve e devo fare attenzione a come cammino mentre mi avvicino per bussare alla porta.
Mi apre la porta il marito, con al guinzaglio un cane di taglia media, ovviamente un bastardino, ci presentiamo, mi accoglie nel loro appartamento, mi dice di seguirlo e mi porta nel salone della casa, dove trovo Laura ad aspettarmi. Lei è bellissima, poco più che trentenne, bionda, alta, magra, indossa un vestitino nero sexy abbastanza corto dei tacchi alti e delle calze parigine, poco sopra il ginocchio, mi presento, le bacio la mano, lei mi sorride compiaciuta.
“Io porto fuori il cane, voi intanto fate la vostra conoscenza, ok?” ci dice lui, salutandoci e lasciandoci soli.
Noi restiamo in piedi a parlare, a pochi centimetri l’uno dall’altra, le mie mani si poggiano sui suoi fianchi, le sue sul mio petto, le dico che è bellissima, lei mi dice che sono possente e ho dei begli occhi, passano pochi istanti e le nostre labbra già si toccano. Le lingue si incontrano e giocano tra di loro, le mie mani le scorrono addosso, la stringo a me.
Facendo aderire il mio corpo al suo, lei non può non notare l’importante erezione che cerca di farsi strada nei miei pantaloni. Lo tasta, si siede davanti a me, apre la patta dei pantaloni e lo lascia svettare davanti al suo viso. Mi fa i complimenti, inizia a leccarlo e baciarlo, poi lo prende in bocca, io le accarezzo i capelli e mentre è intenta nella fellatio, ecco il marito che torna a casa e si ritrova davanti la splendida immagine di sua moglie con il mio cazzo in bocca.
“Vedo che vi siete portati avanti, bravi, continuate, io mi siedo qui a guardarvi”, dicendo questo si siede di fronte a noi.
Io la faccio alzare, le sollevo il vestitino, le palpo il culo, la faccio chinare e inizio a leccarle e morderle le chiappe rotonde, le sfilo il vestito, la faccio stendere sul divano, le allargo le cosce, le sposto il perizoma e inizio a leccarle la figa. Mentre la punta della mia lingua rotea sul suo clitoride, lei inizia a gemere e mi afferra i capelli, incitandomi.
“Certo, che è davvero bravo, lui, che ne dici se gli diamo un premio, Laura? Cado a prendere il palo, che ne dici?”, con queste parole il marito si alza e lascia la stanza, torna dopo poco con un palo metallico che monta in pochi secondi. Ed ecco che nella sala, fissato tra il soffito e il pavimento, adesso si erge un palo da lap dance.
“Dai, fai vedere al nostro amico cosa sai fare” e cos’ lei inizia una danza sensuale e acrobatica a pochi passi da me, io seduto sul divano, col cazzo turgido in mano mi tocco guardandola. Dopo qualche evoluzione lei si avvicina a me, allarga le gambe e mi si siede sopra, io la avvolgo tra le mie braccia e le sussurro che la voglio, lei mi afferra il cazzo, lo porta all’entrata della sua fighetta e ci si siede sopra facendolo scomparire, io le afferro le chiappe con forza e la impalo fino all’ultimo centimetro. Scopiamo sul divano in varie posizioni, seduti, da dietro, missionaria, lui ci guarda e si accarezza sopra i pantaloni.
Alla fine la sollevo, la stendo sul tavolone dove probabilmente hanno cenato con amici e parenti di entrambi e mentre sono in piedi la penetro.
Fino all’ultimo centimetro.
Lui ha tirato il cazzo fuori e lo sta menando di brutto, lei gode, geme, si bagna, finché non sento la sua fica pulsare dall’interno, e cercare di spingere il mio membro fuori. Lo tiro fuori e inizia a schizzare dalla figa, concedendosi un bellissimo orgasmo squirtante mentre le sfrego la cappella sul clitoride.
Dopo essersi riposata, si inginocchia, lo prende in mano e lo avvicina alle labbra, apre la bocca, mi guarda negli occhi e mi chiede di sborrarle addosso, passano pochi secondi e la riempio di sperma.
Ci sistemiamo, ci rinfreschiamo con un bicchiere, facciamo due chiacchiere e li saluto, contento di come è andata la serata, sorrido, convinto di essere finalmente il bull che volevo essere.