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Serata improvvisata


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Serata improvvisata

by COPPIALIBERAFI
Gesehen: 2726 Mal Kommentare 14 Date: 19-02-2023 Sprache: Language

Io e mia moglie eravamo usciti con l’idea di divertirci un po’.
Cercavamo un locale dove poter bere qualcosa, ma anche con un po’ di buona musica e spazio per poter ballare.
E, soprattutto, vedere se lei era in grado di rimorchiare qualche bel ragazzo.
Ci avevano parlato di un posto che è abbastanza “normale” ma che è frequentato spesso da chi cerca…”casualmente” qualche incontro di natura trasgressiva.
Era arrivato il momento di provarlo…!!
Con lei messa in tiro da gara, provocante, con tacco, abitino corto sbracciato elasticizzato, e sotto perizoma a filo, fino all’immancabile cavigliera, raggiungiamo il locale verso le 23.
Prendiamo un tavolo e subito arriva il proprietario del piccolo, ma grazioso locale che ci chiede se è la prima volta che veniamo lì, ci spiega come funziona per le ordinazioni e ci ricorda che, se vogliamo, ci possiamo spostare nella saletta al piano di sotto, per ballare.
E su quest’ultima parola, ci fa l’occhiolino…
Perfetto.
Probabilmente siamo nel posto giusto…!!
Prendiamo da bere, io un Mojito, lei un Vodka Tonic e cominciamo a guardarci intorno.
Sul primo momento, niente di…interessante.
Poi, l’attenzione di lei è attirata da un ragazzo che sta chiacchierando ad un altro tavolo con amici.
Saranno 3 o 4.
Lei lo fissa per un po’.
Non molto alto, ma elegante in camicia e gilet.
Barba appena accennata ma curata, capelli folti, ma corti, moro.
Me lo indica con gli occhi accennando un “carino…” ma niente di più.
Anche perché poi lo perde di vista.
Dopo un po’ ci alziamo per andare al bancone, ci facciamo un altro giro di drink ma lasciamo il tavolo per spostarci di sotto.
Musica funky, poca luce, un po’ di spazio per ballare (ma ancora non lo sta facendo nessuno) qualche divanetto libero e qualcuno occupato.
Ci sediamo, bicchiere in mano.
Una coppia sui 40 comincia a ballare e subito due ragazzi si alzano per avvicinarsi a loro.
Soprattutto a lei, notiamo…
Ogni tanto la circondano lasciando un po’ in disparte lui che resta contento ad osservarla divertirsi.
Approfittando dell’ancora poca gente in pista, anche Laura decide di andare a sciogliersi un po’.
Non vedendomi troppo convinto dalla musica di quel momento, si avvia da sola.
È comunque a due passi da me, che si muove sensuale con il bicchiere in mano.
Passa meno di un minuto che le si avvicina ballando un ragazzo di colore.
Alto, capelli cortissimi, camicia a righe, jeans e sneakers portati con stile.
Avrà più o meno 27/28 anni, bel viso, bel fisico.
Lei gradisce il silenzioso invito a ballare con lui e per un po’ si muovono quasi in sincronia.
Vedo che si sorridono, si scambiano qualche parola che non è udibile, sovrastata dalla musica sparata dalle casse.
Dopo aver finito il secondo drink, ballando, Laura mi si avvicina per lasciarmi il bicchiere vuoto, e mi sorride con gli occhi che brillano.
Io non le dico niente…ma le sorrido.
I due continuano a ballare, ogni tanto un po’ più vicini, con i corpi che si toccano. A volte lui le cinge la vita prendendola da dietro con le mani, a volte le appoggia il bacino contro il suo fondoschiena.
Lei lo lascia fare.
Anche quando mi indica con gli occhi una cosa che prima non si notava anche se i jeans di lui erano abbastanza attillati, mettendo in risalto il fisico e un culo maschile scolpito.
Stavolta, dopo che il ragazzo di colore si stava strusciando già da una decina di minuti sul culo di mia moglie, si notava un certo rigonfiamento all’altezza del pacco, sintomo di un certo gradimento del suo lato B e conseguente erezione.
Ora la musica è coinvolgente, mi alzo anch’io. Faccio due passi per raggiungerli, dò un bacio a lei e sorrido a lui, continuiamo a ballare, la piccola pista si sta riempiendo.
A un certo punto, il ragazzo che lei aveva puntato prima come “carino” passa vicino a noi.
Anche lei lo nota, ma in quel preciso momento, Joseph (così abbiamo scoperto dopo chiamarsi il ragazzo di colore) lo chiama ad alta voce per poi abbracciarlo calorosamente.
È Francesco, a quanto pare suo buon amico.
Nei saluto di rito i due paiono allontanarsi un po’ da noi due che continuiamo a ballare, ma dopo un attimo Joseph torna e introduce il ragazzo a Laura che si presenta con un galante baciamano a lei e un breve cenno con il capo a me.
Balliamo tutti e tre insieme ancora per una decina di minuti, chiacchierando con brevi accenni al fatto di non essere gelosi tra noi, che siamo una coppia aperta, eccetera eccetera…poi l’ultimo arrivato propone di rinfrescarsi un po’ bevendo ancora qualcosa.
Tutti d’accordo riprendiamo le scale che portano al bancone bar di sopra.
Laura sale per prima sulla stretta scala a chiocciola in ferro battuto, con i due ragazzi che la seguono a naso in su, sicuramente notando il filo che le divide le chiappe spuntare da sotto il vestitino che lei con molta noncuranza lascia salire sulle gambe, fin quasi ad altezza culo
Io chiudo la fila contento della piega che la situazione sta prendendo.
La proposta, accolta di buon grado da tutti, è di uno shot di tequila offerto da Francesco.
C’è più gente anche su, e al bancone si sta più stretti.
In particolare, i due ragazzi si stringono abbastanza a lei, fianco a fianco, attaccati.
Beviamo il primo shot, e subito Joseph ne propone un secondo.
Laura protesta blandamente con scarso successo, così le tocca buttare giù anche quello…
I due ragazzi hanno voglia di portare nuovamente Laura giu a ballare, ma io approfitto della vicinanza della porta del locale per avvertire che vado a fumare una sigaretta.
Per Laura, è ok.
Per i ragazzi, figuriamoci…
Ci diamo appuntamento giù tra dieci minuti.
Esco, ne fumo una.
Decido che ho fatto anche troppo veloce, e me ne concedo un’altra, pensando a cosa starà succedendo di sotto.
Spengo anche la seconda e riguadagno le scale.
La pista sembra più buia, adesso, e non vedo comunque né lei, né i due ragazzi.
Dando un’occhiata tra i divanetti, li scorgo su uno di quelli in seconda fila, un po’ nascosti.
Laura è seduta in mezzo a loro due, che le stanno parlando entrambi nelle orecchie, uno da una parte, uno dall’altra.
Sia Joseph che Francesco hanno poggiato una mano sulle cosce di Laura.
Appena mi vedono, subito le ritraggono, ma con un sorriso cerco di tranquillizzarli che va tutto bene.
Anche perché Laura sottolinea ammiccando che io non sono geloso, cosa che i ragazzi sembrano prendere come spunto per rimettercele.
Poi torniamo a ballare e stavolta i due prendono sempre più nel mezzo lei, che sta di buon grado al loro gioco.
Tanto che, a turno, i due più di una volta le fanno scendere la mano dalla schiena al suo culo proprio sotto i miei occhi.
Un po’ come se volessero testarci come coppia, metterci alla prova.
I nostri sorrisi, sia tra me e lei che con loro li mettono ancora più a proprio agio e ogni tanto, a seconda del ritmo, ballando, la mettono nel mezzo stringendosi a lei come in un sandwich di corpi.
In un’ultima pausa sul divanetto, sempre con la stessa formazione , lei in mezzo a loro, stavolta è Laura ad appoggiare le gambe sulle ginocchia dei ragazzi, allargando le cosce un bel po’ e facendo intravedere ai due ragazzi molti centimetri del suo interno coscia…
Centimetri dei quali Joseph approfitta subito, facendoci scorrere nuovamente la mano in maniera furtiva, subito imitato da Francesco.
Con lei che, ridendo (un po’ brilla dal troppo alcool) toglie le mani dei ragazzi, rimettendole al loro posto.
A quel punto, Francesco, se ne esce con la proposta di continuare la serata a casa sua, visto che ha un paio di bottiglie in ghiaccio…
Laura mi guarda, con sguardo a metà tra l’intimorito e l’eccitato, ma al mio “ok, si può fare” vedo che è molto contenta, e che l’eccitazione le prende il sopravvento.
Torniamo a respirare un po’ di aria fresca furori dal locale e ci incamminiamo verso casa di Francesco che, come lui stesso ci ha preannunciato, è così vicina da poterla raggiungere a piedi in meno di dieci minuti.
Mentre io e lui camminiamo appaiati accennando al fatto di continuare a divertirsi per questa bella serata, Laura e Joseph sono qualche passo avanti a noi, lui ogni tanto la stringe a sé con un braccio.
Cosa che lei non rifiuta.
Ridiamo…
Arrivati al pianerottolo giusto (noto che sulle scale, anche Francesco arriva a palpare il culo di mia moglie, infilandole la mano ben sotto il vestito con la scusa di spingerla) entriamo.
Siamo già tutti abbastanza carichi, ma Francesco ha il tempo di mostrarci l’appartamento che, di fatto è praticamente un monolocale, anche se di pregio.
Parquet in terra, con divano Ikea, mobile tv, angolo cottura, scala a chiocciola che porta alla camera da letto, sul soppalco.
Le battutine ironiche sul fatto che il divano di produzione svedese si può facilmente tramutare in letto in meno di un minuto accompagnano Francesco verso il frigo per prendere una bottiglia di prosecco insieme a quattro calici, mentre Joseph è seduto sul divano.
Con un braccio sulle spalle di Laura, mentre con l’altra le accarezza una coscia.
Noto per un attimo che anche lei tiene una mano sulla coscia di lui, molto vicina al suo pacco che è ancora bello gonfio sotto i pantaloni.
Ci alziamo, brindiamo alla serata (“che ancora deve cominciare” aggiunge Laura, strizzando l’occhio a tutti) e beviamo il prosecco tutto d’un fiato, per poi tornare a sedersi.
Approfitto per chiedere a Francesco dov’è la toilette.
Domanda strategica, la mia: primo, perché c’era una sola porta oltre a quella di ingresso per cui altro non poteva essere…
Secondo, perché con Laura abbiamo spesso usato questo stratagemma per lasciare lei da sola con il maschio (o i maschi, in questo caso) di turno.
Giusto per lasciarli liberi di…rompere il ghiaccio, diciamo.
Prima di andare in bagno, preannuncio a tutti che poi ci scatteremo una fotoricordo.
O più d’una…
Ma sono tutti d’accordo.
Resto in bagno circa 56 minuti.
All’inizio sento lei e loro ridacchiare.
Soprattutto lei, come se le stessero facendo il solletico.
Poi, silenzio.
Improvvisamente, un rumore che intuisco essere del divano che viene trasformato in letto.
Poi, dopo un altro istante, ancora due risatine.
Infine silenzio, e poi un lungo sospiro di lei.
Rientro, e trovo Joseph e Francesco ancora seduti, ma che stanno entrambi baciando sul collo Laura.
Le mani del ragazzo di colore abbondantemente tra le sue cosce, quelle di Francesco sulle sue tette.
Lei con la testa rivolta verso l’alto e gli occhi chiusi in in espressione di godimento.
“Oh, ecco…vedi che alla fine il ghiaccio l’avete rotto, bravi”
Il sorriso di lei mi fa venire voglia di tener fede a ciò che avevo proposto poco prima, e prendo il telefono cominciando a riprendere la scena…
Intanto, Laura armeggia con la camicia prima di uno, poi dell’altro, sbottonandogliele.
Al tempo stesso, voltandosi prima verso l’uno, poi verso l’altro, li bacia entrambi, attorcigliando sensualmente la sua lingua con le loro.
I ragazzi tentano di toglierle, e togliersi anche il resto.
Ma per far questo meglio alzarsi un momento in piedi.
In un attimo i due ragazzi sono in mutande, con evidente erezione, e lei rimane con perizoma e tacchi, in mezzo a loro.
Baci, mani, carezze, lingue, finché anche l’ultimo minuscolo pezzetto di tessuto di lei viene tolto, i due ragazzi già a cazzo duro.
Mentre io mi accomodo in poltrona, il black le appoggia il cazzo tra le natiche, mettendole una mano sulla schiena perché lei si pieghi verso il cazzo di Francesco, per prenderglielo in bocca.
Dopo averla trovata già bagnata, i due la fanno sedere nuovamente sul divano, ormai senza più schienale, avvicinandosi e tenendo i loro cazzi a portata delle sue labbra.
Alla fine, mia moglie inizia un doppio pompino, prima alternando la mazza nera e quella bianca, poi prendendoli in bocca addirittura insieme.
Mentre Joseph resta in piedi in fondo al divano, sempre con l’uccello nella bocca di Laura, Francesco si stacca per prendere un preservativo, si mette dietro di lei facendola sistemare meglio, e inizia a scoparla a pecorina, mentre lei non smette di spompinare l’altro.
A questo punto non mi rimane che unirmi a loro, così che lei possa averne sempre due in bocca, mentre si fa chiavare con forza.
Lei accontenta tutti, mentre il telo sul divanoletto sta già cambiando colore, diventando più scuro da quanto è intriso dello suoi umori.
I ragazzi si danno il cambio, alternando i colori di chi le entra dentro a turno, prima il bianco, poi il nero e viceversa.
Laura ha bisogno di rifiatare, beviamo ancora un po’ del prosecco aperto circa un’ora prima e lei torna languida a distendersi sul letto.
I ragazzi si fanno un cenno e tornano a sdraiarsi accanto a lei, accarezzandola piano, toccandola tra le cosce, baciandola, portando le sue mani sui loro cazzi per segarli e farli tornare carichi per il secondo round.
Tempo cinque lunghissimi minuti, in cui Laura è sempre più sensuale mentre è in balìa dei due maschi che la toccano e la baciano ovunque, che loro si alzano e si posizionano in ginocchio ai lati della sua testa, forzandola a rimanere distesa in quella posizione per accogliere i loro membri di nuovo duri tra le sue labbra.
Quando il black si stende al suo posto, chiedendole di salirgli sopra, lei si impala dandogli le spalle, guardando me e l’altro ragazzo che ci stiamo segando per lei.
Quando poi si danno il cambio, stavolta lei sale sul cazzo di Francesco, guardandolo dritto negli occhi mentre si muove su e giù.
Così facendo, però, lascia “inavvertitamente” le spalle scoperte…
E Joseph non si fa certo pregare.
Rimesso nuovamente un preservativo, si avvicina ai due che stanno scopando, si inginocchia dietro di lei che si sta ancora muovendo inarcando la schiena…
Quando Laura sente le mani di Joseph che la prendono da dietro sui fianchi, è lei ad offrirgli il culo.
È lei che si apre a lui tenendosi le mani sui glutei per aprirli di più, senza perdere il ritmo del cazzo do Francesco che la sta scopando da sotto.
Joseph le si avvicina piano, tenendosi il cazzo con una mano mentre con l’altra sembra prendere la misura.
Vedo che Laura e Francesco rallentano, si fermano, attendendo che anche Joseph entri dentro di lei, passando dall’ingresso posteriore.
Un lungo sospiro di Laura, un gemito a metà tra il dolore e il piacere.
Ora sono due i cazzi dentro di lei.
Uno in figa e uno nel culo.
Riprendono a muoversi, tutti e tre, prima lentamente poi sempre più veloce, in sincrono.
Su e giù, dentro e fuori.
All’unisono.
Una decina di minuti, finché non esplodono praticamente tutti e tre allo stesso momento.
Con gli umori di Laura che bagnano entrambi.
E con il mio godimento, che Laura (dopo essersi staccata da loro) viene a raccogliere in ginocchio da me, facendosi sborrare in bocca dopo avermelo succhiato gustandosi tutto il mio, e nostro,
piacere fino all’ultima goccia.

P.S.
Ci siamo scambiati i numeri di telefono, con Joseph e Francesco.
Li vediamo ancora…

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