Parte 17 - Tutto iniziò così (racconto vero)
by Andreacp32Gesehen: 433 Mal Kommentare 9 Date: 14-10-2021 Sprache:
Qual era l’idea malsana? Mi sarebbe piaciuto vedere Chiara scopata da Marco. Mi eccitava sentirli e mi eccitava pensarla nuda. Immaginavo come potessero essere i suoi capezzoli e come potesse essere la sua figa: pelo?senza pelo?curata?allo stato brado? Quando li sentivo scopare, ed era un periodo in cui ci davano abbastanza dentro, il mio cazzo si induriva immediatamente. Una volta mi misi di fianco alla stanza e mi segai ma poi per paura di essere beccato tornai in camera e venni leggendo qualche vecchio msn. Silvia era sempre un po’ distante e ci sentivamo solo con qualche sms e nulla di più. A quanto avevo capito, Rasmus si era scopato un’altra e lei, nonostante tutto, si era infastidita della cosa. Le avevo chiesto di scrivermi su msn e di spiegarmi tutto ma aveva rimandato e quindi la nostra situazione si era un po’ fermata. Come ho detto nei capitoli precedenti, la mia attività sessuale non era ai minimi storici ma la mia mano era sicuramente più presente rispetto a qualche ragazza. Orami attendevo il ritorno di Silvia, anche se mancava poco meno di un mese e sinceramente speravo in qualche altra storiella. Allo stesso tempo, la sua frase di volermi per una settimana al suo ritorno mi fece venire voglia di fare un tour de force sessuale con lei per farle capire che il cazzo italiano è meglio di quello spagnolo. Nel mentre stavo molto più a casa e quindi mi ritrovai spesso e volentieri con Marco e Chiara. Ormai la casa era abitata da noi 3. L’altro coinquilino stava preparando la tesi e si vedeva sempre meno in casa, preferendo la casa natale per scrivere. Forse per la prima volta feci caso a Chiara ed ai suoi abbigliamenti. Abbigliamenti in casa ovviamente. Diciamo che si era lasciata molto andare anche perché io cercavo di non dare adito a cattivi pensieri e quindi più di una volta mi capitò di vederla in reggiseno o in pigiama, un pigiama che come parte sotto aveva un pantaloncino largo che in qualche posa mostrava una parte di culo che non mi dispiaceva guardare. L’idea di vederla nuda e scopata mi tornava in mente ogni volta che li sentivo scopare ma non avrei mai fatto nulla se, come invece spesso capita, non fu proprio il caso a spingermi oltre. Tornerò sugli ultimi msn di Silvia dopo, ma prima concludo questa situazione. Premetto che passarono un po’ di giorni e che il diario proseguì con altre due o tre storielle e con il fatto che promisi a Silvia di farla stare con me per una settimana al suo ritorno visto che ormai mancava poco. Nel frattempo ci fu la festa per la laurea del nostro coinquilino e ci ritrovammo a festeggiare insieme ad altre persone in un casolare dove si festeggiavano altre lauree. Un vero delirio tra alcool e tutto il resto. Bevemmo e ci divertimmo: io mi strusciai per bene con una tipa mai vista e che mai più rividi ma senza concludere granchè. Anche Marco e Chiara sembravano farsi trasportare e più di una volta si lasciarono andare ad effusioni abbastanza esplicite. Tornammo a casa noi 3 mentre il nostro, ormai, ex coinquilino veniva portato a braccia a casa della sua fidanzata. Eravamo belli ubriachi anche se io e Marco sembravamo certamente più in forma di Chiara. Salimmo le scale a fatica e la appoggiammo letteralmente sul letto, poi ci dirigemmo in sala per fumarci una sigaretta. Finimmo a parlare di sesso e del fatto che entrambi quella sera avevamo una voglia matta. Io a quel punto gli dissi che lui poteva sfogarsi e che a me rimaneva la mano ma che a breve sarebbe tornata Silvia e che l’avrei distrutta a colpi di cazzo. Marco fece una battuta che mi diede pensieri strani
Lui: quando Chiara è in quello stato non è molto divertente perché sembra di scopare un automa
Era una frase dettata dal contesto ma a me fece indurire subito il cazzo e mi fece dire cose che in uno stato sano non avrei mai detto.
Io: ti capisco è che quando hai voglia poi te ne freghi se lei sia più o meno cosciente
Lui: no ma lei è cosciente solo che non capisce nulla e io la scopo e manco mi accorgo se le piace. Pensa che una volta manco si ricordava se avessimo scopato oppure no.
Io: eh in quei casi la devi scopare e andare di fantasia
Lui: si è che alla fine mi piace di meno
Io: sempre meglio che una sega
Lui: assolutamente e infatti dopo la scopo
Io: e io al massimo una sega
Lui: eddai che poi arriva Silvia
Io: si è che stasera dovrò andare di totale fantasia
Non so cosa successe ma ci guardammo ed iniziammo a ridere. Lo seguii in camera e con passi felpati entrammo. Chiara dormiva su un fianco. Marco si avvicinò e le tirò su la gonnellina che aveva e mi mostrò la sua chiappa nuda ed intravidi un perizoma nero. Ritornammo in sala e ridevamo come due scemi. Io commentai la visione ed il perizoma facendo i complimenti al culo di Chiara. Ridemmo e lui, come a chiudere la serata, mi disse
Lui: adesso la fantasia te l’ho data e non dire che non sono un amico
Potevo chiuderla lì e salutarlo ma l’alcool, la situazione e il mio cazzo duro mi fecero andare oltre
Io: be diciamo che io di fantasie te ne ho date molte di più.
Lui: in che senso
Io: Silvia ti ha spalancato le gambe completamente nuda
Lui: Silvia vince sempre
Io: perché non ti porti in pareggio?
Rischiai la frase ma Marco era ubriaco quanto me ed iniziammo a ridere e lui non rispondeva così lo incalzai proponendogli di lasciare la porta aperta e di spogliare e scoparsi Chiara lasciandomi sbirciare. Continuava a ridere ma non diceva di no e quindi cercai di spingerlo ad accettare ricordandogli ancora come aveva visto Silvia. Rideva e non rispondeva finchè non sparai l’ultima cartuccia e gli dissi:
Io: quando torna Silvia me la scopo per bene, la bendo e ti faccio guardare
Lui stava ridendo e si interruppe, mi fissò, allungò la mano e mi disse che questa cosa doveva rimanere per sempre tra noi e che non ne avremmo mai più riparlato e che se una delle due ci avesse beccato, la colpa in entrambi i casi sarebbe stata mia e che lui non c’entrava nulla (nel senso che se Chiara m’avesse beccato avrei dovuto dire che ero stato io a mettermi a guardarli e che Marco non sapeva nulla e che se Silvia ci avesse beccato avrei dovuto dire che ero stato io, quasi costringendolo, a chiamarlo per vederci scopare). Gli diedi la mano e lo invitai ad andare in camera.
Mi misi di fianco alla porta, pronto a togliere il viso se avessi sentito o visto qualcosa da parte di Chiara. Lui la mise a pancia in su ed iniziò a baciarla, lei rispondeva ai baci ma tra l’assonnato e l’inconsapevole. Lo vidi toglierle a fatica la maglietta e in un baleno il reggiseno. Si girò verso di me mentre si spostava verso la parte sotto e gli sorrisi. Sfilò, insieme, gonna e mutandine e mi lasciò guardare, spostandosi su un lato, la sua fidanzata nuda. Aveva dei bei capezzoli e delle areole molto larghe e scure. Una bella seconda di seno che anche da sdraiata rendeva bene. Sotto aveva il pelo ma era un pelo curato, non molto lungo e solo in mezzo. Le allargò le gambe e iniziò a leccarla. Lei con gli occhi chiusi iniziò a dimenarsi e ad ansimare. Poi si spogliò e le entrò dentro, dopo pochi colpi la mise a pecora con lei che sbraitava qualcosa e iniziò a scoparsela in quella situazione. Marco si girò e capì che la mia visione era limitata al suo culo che si scopava Chiara, quindi la spostò leggermente così da avere la visuale in diagonale e proseguì lanciandomi un sorriso che mi sembrò un ghigno. Mi tirai fuori il cazzo e iniziai a masturbarmi e mi sembrò che Marco vista la scena iniziasse ad aumentare il ritmo. Non mi trattenni e sborrai sulla mia mano che non trattenne tutto e fece finire qualche goccia per terra. Marco finì dopo poco e si alzò e venne verso di me facendomi segno con la mano di andare via. Ripulii fuori dalla porta, che Marco aveva chiuso, e ci ritrovammo in sala. Ridevamo e parlavamo dell’accaduto come due tecnici che parlano di calcio. Lei poco presente ma vogliosa. Buon movimento quando l’hai messa a pecorina. Poi lui mi disse che sicuramente sarebbe stato più divertente con Silvia e io gli risposi che avrei fatto di tutto per farlo divertire. Mentre ci stavamo salutando gli chiesi se potevo dare un’ultima sbirciatina. Aprì la porta e Chiara era nella stessa posizione in cui l’avevamo lasciata: a pancia in giù. Entrai nella stanza anche se Marco cercò di fermarmi e le guardai tra le chiappe dove vidi la fighetta sporca di bianco e mi venne una voglia mostruosa di leccare ma ovviamente non l’avrei mai fatto. Uscì con Marco che sottovoce me ne diceva di ogni e me ne tornai in camera.
Questo è quello che successe di particolare nei miei tre mesi senza Silvia ma anche ciò che diede un grande cambio alla storia tra me e Silvia. Ma questo si capirà dopo.
Come dicevo, tra lei presa dallo studio e dalla vita spagnola ed io che non volevo farle capire il bisogno che avevo di lei, ci sentimmo poco nell’ultimo mese anche se, come avevo detto, il diario proseguì.
Inutile spiegare come mi scrisse su msn e perché: riporterò copiando e incollando gli msn con le sole storie riguardanti il diario per poi arrivare al ritorno di Silvia
12:42Silvia
Come promesso continuo
12:43Silvia
Mi sta sul cazzo xò ke devo scriverti quando ti potevo raccontare tutto al telefono
12:47Silvia
Dai rispondi ke ci divertiamo qui
12:58Silvia
Nulla?va bene ma sappi che me la pagherei e con gli interessi in quella settiamana
13:01Silvia
Cm ti stavo dicendo volevo scopare e ho fatto una sopresa a rasmus e mi sono presentata a casa sua. Mi hanno aperto i suoi coinquilini Emil, l’australiano e Carlos quello di granada. Mi avevano rivolto si e no 2 parole le altre volte mentre stavolta mi dicono che rasmus non c’è e mi porpongono un aperitivo in plaza. Io rifiuto e dico che lo aspetto qui ma loro insistono. A quel punto non ci metto molto a capire e vado in stanza di rasmus e lo becco con una biondina mentre la sta scopando. Lasciamo stare le mie frasi. Chiudo la porta senza lasciarlo parlare e vado verso l’uscita. Mi segue e a raccontarlo fa quasi ridere perché ci ritroviamo a parlare con lui che ha il cazzo nel preservativo che sembra uno di quei palloncini che i clown regalano ai bambini a forma di cane o altro. Quel cazzo mi piace ma non glielo do a vedere e gli spiego che non era successo nulla e che poteva tranquillamente finire la sua scopata ma che bastava dirmelo che intanto si scopava altre. Mi da spiegazioni assurde sul xkè e il x cosa lo ha fatto. È arrivato anke a dire ke lo faceva x non avere legami cn me ke stavo per tornare in italia. Vabbè un coglione che dalla sua ha solo un cazzo enorme. Lo saluto ed esco. Vado a farmi un aperitivo con la speranza di trovare qualcuno di conosciuto e non pensare a quel cretino. E chi ti trovo? Carlos che mi si avvicina e mi chiede scusa per la pantomima di poco prima. Gli spiego che non era quello il problema e che di certo non lo consideravo il mio ragazzo ma che le cose bastava dirsele. Mi sono trovata bene e dopo qualche bicchiere mi è salita la rabbia che mi fa fare cazzate. Così sono tornata sull argomento che a me piace scopare e che non avevo nessuna idea su rasmus e l’ho baciato. Non ha detto di no e gli ho proposto di andare a casa sua. Lui ha mandato un messaggio a rasmus per capire se fosse in casa e saputo che era uscito siamo andati. Siamo entrati in casa e abbiamo iniziato a baciarci. Era molto scattoso ma non mi importava, mi baciava con foga e mi spogliava che quasi mi strappava i vestiti. Siamo andati nella sua camera e non mi ha dato tempo di spogliarlo che me lo sono ritrovato nudo. Io ero rimasta con il perizoma. Perizoma giallo quello con davanti le fragoline disegnate. L’ho preso in bocca, seduta sul letto e lui in piedi. Cazzo normalissimo, meno del tuo sia in lunghezza che in larghezza ma niente male. Succhiavo e nel frattempo lui mi ha fatta mattere a 4 zampe su letto e mi massaggiava il culo e la fighetta. Poi mi ha abbassato le mutande emi ha fatta girare. È rimasto lì a contemplarmi ma non mi ha leccato e si è infilato il preservativo, mi ha infilato ma dopo poco si è ammosciato. Allora l’ha tolto e ha iniziato a penetrarmi con 2 dita, poi con 3 e poi con 4. Avevo le 4 dita dentro e il pollice giocava con il mio culo. Era piacevole e stavo per raggiungere l’orgasmo ma ha pensato bene di fermarsi per mettermelo dentro. Mi ha scopata per un poì e poi mi ha detto che stava xx venire. Sono la tua troietta e dovevo sentire un nuovo gusto e quindi gli ho sfilato il pres e l ho preso in bocca e dopo pochi colpi ho sentito la sborra. Era calda e liquida. Era giusta e mi è piaciuta tanto che mi ha dovuto lui togliere perché non mi staccavo. Pensavo a te mentre ingoiavo e a quanto ho voglia di sentire la tua lingua sulla mia anzi su ogni parte di me. Sei contento?ho preso un altro cazzo ma non sono venuta e qsa cosa m ha fatto incazzare come ti stavo spiegando al tel ma il mio cornuto vuole il diario e io glielo do.
13:22Silvia
Voglio una settiumana di porcate cn te
Continuo?