Scambio separato, 1ª parte (visto da lui)
by COPPIALIBERAFIGesehen: 1525 Mal Kommentare 10 Date: 15-08-2021 Sprache:
Abbiamo sempre pensato allo scambio di coppia come a una situazione eccitante, che coinvolge tutti e 4 i presenti partendo da lontano. Dalle prime chiacchiere dove nasce la sintonia di pensiero, mentre cominci a recepire gli sguardi più profondi, cercando di individuarne il significato più recondito (a volte nemmeno tanto nascosto) fino ai primi sfioramenti, leggeri contatti che rivelano la voglia di toccarsi più intimamente.
Per poi arrivare al momento di rompere gli argini, quando le carezze cominciano a farsi più profonde, con le mani che scivolano sotto i vestiti, e le bocche che iniziano a mescolare i respiri con le lingue si intrecciano.
E ritrovarsi avvolti in un unico, quadruplo abbraccio per poi lasciarsi andare alla lussuria.
Raramente abbiamo preso in considerazione lo scambio separato. Proprio perché l’idea di ritrovarsi vicini, ma in stanze diverse ci sembrava che togliesse molto dell’intrigo che solitamente ci aspettiamo da un incontro a quattro.
Però…
Però poi si è fatta strada anche un’idea leggermente diversa, ma che per essere attuata aveva bisogno di…condizioni particolari.
Io (Pietro) e Luna (nomi fittizi ma che si avvicinano almeno un po’ a quelli reali) avevamo da tempo sviluppato un’amicizia particolare con una coppia con cui ci vedevamo da tempo.
Non certo un incontro fisso, o a tappe “obbligate”. Solo che, ogni volta che ci sentivamo e si presentava l’occasione giusta, era sempre un piacere trascorrere una serata in compagnia della affiatatissima coppia composta da Diletta e Francesco.
Ogni serata passata con loro ha fatto sempre storia a sé, riuscendo a diversificare ogni appuntamento.
Anche se alla fine sempre in unico lettone andavamo a finire (o magari sul divano, una volta anche sul prato a bordo piscina) godendo tutti della reciproca compagnia. Con loro, fin da subito, siamo entrati in sintonia, sia a livello cerebrale che a livello di intesa sessuale.
Una volta, parlando durante una cena, ci siamo detti che sarebbe stato intrigante vedersi in incontri separati.
Ma proprio separati, dall’inizio alla fine.
Fissando due appuntamenti diversi, in posti sconosciuti gli uni agli altri, e magari ritrovarsi la mattina dopo…
Così, abbiamo cominciato a pianificare insieme e, una volta trovata le date giuste, ci siamo apprestati a preparare il weekend.
Io mi sono occupato di trovare il ristorante adatto per un téte à téte con Diletta, prenotando anche un B&B di classe, immerso nel verde e con jacuzzi annessa, mentre Francesco faceva lo stesso, preparando la serata con Luna.
L’accordo tra noi quattro però, prevedeva che nessun dettaglio fosse rivelato prima del fine settimana prescelto, pena la “squalifica” come ci siamo detti scherzandoci su.
Unica concessione era un aggiornamento in tempi reali, fatto solo attraverso l’invio di non più di cinque foto via WhatsApp, scattate in precisi momenti, tra noi uomini. Ovviamente condivisi con le signore.
I momenti scelti erano: durante la cena, la prima foto.
La seconda, una volta arrivati sul posto dove avremmo passato la notte (magari impegnati in preliminari).
In successione, un’altra foto scattata durante lo svolgersi della serata (a scelta, scattata da chi non aveva importanza) e altre due scattate il mattino dopo, prima di ritrovarsi al bar dove ci siamo dati successivo appuntamento per fare colazione.
Per rendere la cosa più intrigante, l’accordo prevedeva che ci scambiassimo SOLO le foto, senza nessun tipo di commento.
I giorni scorrevano nell’organizzazione della serata, fino ad arrivare alla data fatidica.
Ci troviamo prima di cena al bar all’aperto dove avevamo fissato per un aperitivo prima di cena.
Lo stesso posto sarebbe stato teatro anche del ritrovo la mattina successiva, dandosi appuntamento per l’ora di colazione (colazione sul tardi…).
Io e Francesco siamo abbigliati a metà tra il classico e l’informale, una specie di casual sportivo ma elegante.
La camicia leggermente aperta è un obbligo.
Io sui toni del beige e bianco, lui sul blu avio.
Le nostre Ladies…beh, qui siamo allo spettacolo puro. Sexy senza essere volgari, entrambe in nero con tacchi altissimi, Luna indossa un abitino corto con schiena aperta e una scollatura molto profonda, mentre l’abito di Diletta è tutto un vedonon vedo tra pizzi e spacchi profondi.
L’aperitivo procede come se tutto fosse normale, come altre volte. Ma gli sguardi tradiscono l’impazienza di iniziare questo nuovo gioco.
E’ Francesco, prendendo la mano di Laura per invitarla ad alzarsi che taglia la testa al toro.
“Dai…meglio se ci avviamo, altrimenti va a finire che danno via il nostro tavolo al ristorante…”
“Perfetto, allora rimaniamo come ci siamo detti…e ci troviamo qui domattina, verso le undici, ok ?”
Ci baciamo e ci abbracciamo tutti. Ovviamente il saluto tra me e Luna è più intenso che mai. Guardandoci dritti negli occhi, lei mi sussurra da vicino “Divertiti, amore” passandomi leggermente la lingua nell’orecchio e facendomi l’occhiolino. Io le rispondo di godersela tutta, mentre con una mano controllo che il suo fondoschiena sia sempre bello sodo, constatando che la palestra le dà sempre ottimi risultati.
Immagino che anche Diletta e Francesco si stiano salutando in modo simile, riesco solo a vedere quando si staccano che hanno le facce contente e maliziose. Poi Diletta mi raggiunge e, sfiorandomi la mano, mi fa: “Andiamo…?”
Con una fitta di eccitazione, faccio appena in tempo a vedere quanto è salito il corto vestitino di Luna scoprendole ancora di più le gambe, mentre Francesco la fa accomodare sul sedile lato passeggero della sua auto, aprendole galantemente lo sportello, che subito è il mio turno di cavaliere per Diletta che, nel salire sulla mia apre inavvertitamente (forse) lo spacco inguinale del suo abito, offrendomi alla vista l’intimo che indossa…
Da qui in avanti, siamo soli. Io e Diletta, la moglie di Francesco.
Allo stesso modo lui è solo con mia moglie Luna, e ognuno si sta dirigendo al ristorante prescelto per la cena. In attesa del dopocena…
Sono doppiamente eccitato, sia al pensiero di Luna da sola con Francesco, sia al pensiero di avere Diletta accanto a me, con la voglia che traspare da entrambi, insieme ad un leggero imbarazzo.
Due chiacchiere, i complimenti d’obbligo ma sinceri per il total sexy look, tra vestito, scarpe e acconciatura, con i capelli mori raccolti che le lasciano liberi il collo e le spalle.
Complimenti ai quali lei risponde con “bella camicia…e bello tutto” mentre le brillano gli occhi.
Aggiunge un classico “dove mi porti ?” sapendo già che non avrà risposta.
“Ti piacerà…” le rimando, mentre approfitto della più classica scusa del cambio mentre innesto la quinta marcia, così da trovarmi con la mano pericolosamente vicino allo spacco del vestito che mostra parecchi centimetri della sua coscia.
Indeciso se “attaccare” subito in maniera sfacciata, è lei a rompere gli indugi, prendendomi la mano con la sua, e spostandola più verso l’interno coscia, facendomi sentire tutto il calore che emana, mentre socchiude gli occhi al contatto, accompagnando l’espressione con un leggero mugolio.
Rimaniamo cosi per un paio di minuti, finché la strada dritta lo permette. Poi, proprio mentre mi apprestavo a scostarle leggermente le mutandine, una rotonda mi costringe a staccare la mano per scalare la marcia.
“Siamo quasi arrivati, mancano poco più di cinque minuti” la informo.
E lei, di rimando. “In poco più di cinque minuti possono succedere tante di quelle cose…” Sorride, mentre allunga una mano per cominciare ad accarezzarmi la patta dei pantaloni.
La guardo di sottecchi, mentre lei sfodera uno sguardo malizioso, ed io scalo la marcia e rallento. Tanto manca poco comunque e siamo in leggero anticipo sull’orario fissato per la cena.
Mentre stiamo ancora andando, Diletta si avvicina, sporgendosi verso di me dal suo sedile. Con la mano mi sbottona abilmente i pantaloni, li apre, e subito si insinua sotto i miei slip, trovando…quello che si aspettava.
Non una parola, mentre si piega su di me per prendermelo in bocca, iniziando un lento pompino, mentre io continuo a guidare.
La sensazione è stupenda, accentuata dal gesto di mettere la mano sul collo di Diletta per spingerla ancora di più sul mio cazzo.
A questo, si aggiunge il pensiero che forse anche Luna sta facendo la stessa cosa con Francesco, e l’eccitazione si moltiplica, rischiando di farmi venire già dopo pochi minuti.
Fortunatamente (…) il tragitto rimasto è breve, anche lei se ne accorge e si ricompone. Parcheggiamo e, prima di scendere dalla macchina, lei si avvicina e mi bacia, con la lingua che guizza sulla mia…
Scendo, faccio il giro per aprirle lo sportello (e per avere ancora una nuova vista sullo spacco) ed entriamo al ristorante.
Il posto è carino, moderno ma intimo e accogliente, la cucina è innovativa, per cui sperimentiamo facendoci prendere per la gola da alcuni piatti che sorprendono. La bottiglia di vino si svuota velocemente, calice dopo calice. Chiacchieriamo normalmente, a volte con malizia, senza mai accennare alle nostre metà.
Ma ci ricordiamo che è arrivata l’ora di scattare ed inviare la prima foto, per cui diventa impossibile non pensarci.
L’immagine che decidiamo di mandare non comprende volti, ma nella stessa inquadratura riesco a riprendere le gambe accavallate di Diletta, seduta accanto a me, nella stessa posa. Nella sua mano destra, un calice di vino ormai mezzo vuoto, con la mia mano appoggiata sulla sua coscia, tra lo spacco del vestito che è visibilmente aperto, tanto da far vedere le mutandine che lei porta sotto.
Dopo pochi secondi, doppia spunta, che in un momento diventa blu.
Messaggio con foto ricevuto e letto…
Ancora qualche minuto, e la situazione si rovescia.
Il tono sommesso di WhatsApp stavolta avverte me dell’arrivo di un messaggio.
Se ne accorge anche Diletta che subito propone: “Pietro, lo apriamo insieme…?”
E sia.
Ci mettiamo più vicini (tanto da sentire forte il suo profumo, che voglia di baciarle il collo e le spalle…) e attendiamo che la foto si apra.
Tre secondi e l’immagine si mette a fuoco.
Una mano (quella di Francesco) che tiene leggermente aperta la porta della toilette del loro ristorante (mi pare anche di riconoscere il posto). Dentro, una donna di spalle, allo specchio, ripresa nell’atto di alzarsi maliziosamente il vestito, ben oltre la vita.
Subito riconosco il culo di mia moglie Luna, incorniciato da un perizoma con gioiello sulla parte posteriore, che le avevo comprato qualche tempo fa.
Ok, 11 e palla al centro :)
Sorridiamo entrambi. Io ho un miscuglio di eccitazione, nel sapere mia moglie sola col mio amico.
Dal sorriso di Diletta mentre guarda la foto, immagino che anche per lei sia lo stesso. Il gioco ci sta prendendo benissimo a tutti e quattro, a quanto pare.
Non appena scelto un piccolo dolce per terminare la cena (senza comunque appesantirsi troppo) Diletta si alza da tavola. Ora tocca a lei andare un momento in toilette. La tentazione di seguirla è forte, ma non voglio “copiare” Francesco…per cui resto al mio posto.
Quando rientra e si accomoda nuovamente sulla sedia, Diletta sorride più del solito ed inizia a sfiorare, da sotto il tavolo, la mia gamba con la sua. Cosa alla quale reagisco immediatamente.
Assalito da un sospetto, la guardo dritto negli occhi e, dopo averle chiesto se avesse approfittato della toilette per rinfrescarsi, metto in atto il più classico dei vecchi trucchi facendo cadere distrattamente (quanto palesemente) il tovagliolo sotto al tavolino.
Chinatomi sotto al tavolo per riprenderlo, con studiata lentezza, ho subito conferma del sospetto di poco prima, notando che Diletta stava allargando le gambe per farmi notare che non indossava più le sue mutandine sotto il vestito. L’immagine della sua figa liscia mi è rimasta impressa per un bel po’. Tanta era la voglia che sarei rimasto sotto il tavolo a leccargliela…
Comunque mi rialzo, la guardo sorridendo.
Poi noto le sue mutandine proprio lì, sul tavolo.
Le sfioro, le prendo, le annuso delicatamente, e le ripongo nel taschino della camicia, ringraziandola…
Cameriere, due caffè e il conto…!!!
Cinque minuti e ripartiamo, adesso il tragitto in macchina è veloce. Lei, come me, è assorta nei pensieri, probabilmente immaginando ciò che succederà di lì a poco.
Arriviamo al B&B, parcheggiamo nel giardino esterno e ci avviciniamo all’ingresso indipendente (avevo già preso le chiavi nel pomeriggio).
Entriamo.
Pavimento in cotto e travi a vista. Un ampio divano e un tavolino sul quale sono poggiati due calici. Un letto moderno che non stona con lo stile dell’ambiente. Prendo il prosecco che avevo preventivamente messo in frigo e riempio i due bicchieri.
“Ancora…?” mi fa Diletta. “Lo sai che se bevo troppo, poi vado fuori di testa…”
Già.
Brindiamo e beviamo un sorso. Poi la bacio mentre posiamo i bicchieri sul tavolo. Continuiamo a baciarci con più forza mentre le mani, ormai libere, corrono sui nostri corpi.
Le mie corrono sotto il suo vestito, ormai senza nemmeno più le mutandine a contenere il lago che Diletta ha tra le gambe.
Le sue, sulla mia camicia, quasi strappando i bottoni mentre mi bacia il petto, attirandomi verso il letto.
Poi sui miei pantaloni, aprendoli per arrivare subito a tirare fuori il mio cazzo in evidente erezione.
Senza aver finito di spogliarmi, si siede sul letto e riprende il lavoro che aveva iniziato in auto prima di cena, facendomi un pompino lungo e pieno di saliva, affamata di cazzo e di voglia.
Prima di togliermi i pantaloni, mi ricordo del cellulare nella tasca posteriore e, quale momento migliore per scattare la seconda foto della serata…?
Lo scatto che mando a Francesco, che sicuramente vedrà anche mia moglie Luna, ritrae Diletta proprio nel momento in cui stacca la bocca dal mio cazzo, lasciando un filo di saliva che va dalla cappella alle sue labbra…
Stavolta non stiamo a controllare che il messaggio arrivi a destinazione, ma guarda caso (evidentemente siamo davvero due coppie in sintonia) dopo pochissimo tempo arriva il messaggio di risposta.
Ci fermiamo giusto un secondo, il tempo di liberarsi anche degli ultimi capi di vestiario, e insieme prendiamo lo smartphone.
“Francesco ha inviato una foto”
In maniera perfettamente speculare, Francesco ha ritratto Luna proprio mentre sta impugnando il suo cazzo con la sinistra, con la fede nuziale in bella evidenza. Occhi sorridenti nell’atto di spalancare la bocca e accarezzare con la lingua la grossa cappella di Francesco, che ha un cazzo di tutto rispetto, soprattutto in larghezza.
Diletta sorride, passandosi la lingua sulle labbra, e le scappa un “che maiali…” alla quale probabilmente non crede neppure lei, tanto si sta divertendo.
“non ti preoccupare, che sapremo rendergli il…servizio” la assicuro.
“Per ora, perché il servizio non lo fai a me…?” così dicendo Diletta si sdraia languidamente sulla schiena, abbandonandosi nel letto. Comincia a dischiudere le gambe, mentre io mi avvicino a lei. Prendendomi la testa con le mani, mi invita ad assaporare il suo sesso già grondante di umori.
È una delle cose che adoro fare, e la mia lingua comincia a guizzare sul suo clitoride facendola gemere di piacere.
È già un lago, ma comincia a squirtare sempre più copiosamente, e nel vedere la sua fica che praticamente sta zampillando come una fontana, mi eccito talmente tanto che ho paura di venire subito anch’io. Meglio prendere una boccata d’aria prima di rituffarmi tra le sue cosce.
Però stavolta mi avvicino dal lato opposto posizionandomi sopra di lei per unirci in un 69. Sento le sue mani che avvolgono il mio cazzo e se lo portano alle labbra…sopra di lei posso muovere il bacino e praticamente scoparla in bocca, Cosa alla quale lei non si sottrae., anzi.
Dopo lunghi minuti in cui le nostre bocche sono incollate l’una sul sesso dell’altro, ci prendiamo una breve pausa.
Per scrupolo, controlliamo anche il cellulare, ma non ci sono novità da Francesco e Luna.
Continuando a pensare alle nostre metà di coppia riprendiamo a dedicarci al nostro piacere. Diletta ritorna sul letto inginocchiandosi carponi e dandomi le spalle.
Con la sua mano prende la mia e mi attira a sé, facendomi posizionare dietro di lei.
Comincio a scoparla infilandole il mio cazzo da dietro, era quello che voleva e che volevo anch’io, mentre ammiro il suo splendido culo con il tatuaggio che lo incornicia, impresso sul fondoschiena. Comincio a muovermi piano, ma lei mi sorprende aumentando il ritmo. Praticamente è lei che sta scopando me e lo fa con forza, impalandosi ad ogni affondo, sbattendo i suoi glutei contro i miei fianchi con il classico rumore della carne che sbatte… E non sta facendo niente per trattenere le sue urla di godimento…
Sentirla è bellissimo, soprattutto quando interrompe i gemiti per incitarmi a scoparla…”Dai, più forte, ancora, scopami, sto godendo da matti…”
Dopo parecchi minuti di colpi, di spinte, di affondi, di urla, di schiaffi sul culo…siamo un po’ stanchi, e ci stacchiamo per un momento…
Io mi stendo sulla schiena accanto a lei, mentre Diletta si lascia andare sul letto a pancia sotto.
Essendo molto vicini, riprendo ad accarezzare quel bellissimo sedere, pensando anche un po’ a quello di mia moglie Luna. Quasi come se Diletta mi leggesse nel pensiero, mi domanda a bruciapelo: “Chissà che cosa stanno facendo Francesco e Luna in questo momento…”
Ed io, di rimando: “Beh, probabilmente la stessa cosa che stiamo facendo noi, no…?”
E lei: “Cioè…? Stanno riposando?”
“Forse, ma solo per pochi minuti.”
“Infatti” fa lei “questi pochi minuti sono già durati abbastanza…”
Detto fatto, si alza in ginocchio sul letto accanto a me mostrandosi in tutta la sua statuaria bellezza, con due tette che sono uno spettacolo.
Si china su di me, mi bacia in bocca, poi scende sul petto e ancora più giù, spompinandomi giusto il tempo di assicurarsi che fossi di nuovo pronto…Infine, con studiata lentezza, mi sale sopra a cavalcioni, infilandosi nuovamente il mio cazzo tra le gambe.
Vista la posizione, ne approfittiamo per baciarci, facendo ruotare vorticosamente le nostre lingue mentre ci stringiamo abbracciati.
Lei mi cavalca come un’esperta Amazzone.
Come spesso ama fare anche Luna, ad un tratto si alza sui talloni e posso vedere alla perfezione la sua fica che si alza e si abbassa sulla mia erezione… Quando poi proviamo a rotolarci per cambiare posizione, quasi cadiamo dal letto e subito scoppiamo a ridere.
Ma una volta che lei si ritrova distesa sulla schiena mi artiglia con le gambe ed io torno ad affondare dentro di lei.
Sempre più veloce, sempre più forte, mentre lei continua ad eccitarmi e incitarmi con le frasi più porche, facendomi andare veramente fuori di testa.
Anche lei sente che sto per godere pure io, con i suoi umori che sgorgano e continuano a bagnarmi.
Sto per venire, e faccio appena in tempo a tirarlo fuori per sborrare sulla sua pancia e sulle sue tette, per poi crollare momentaneamente sfinito, il respiro affannato dopo aver goduto in maniera così violenta.
Il tempo sembra essersi fermato, non abbiamo idea da quanto tempo siamo insieme.
A riportarci alla realta è il suono del cellulare, che avverte che un altro messaggio è arrivato… Ovviamente il mittente è Francesco e, ancora una volta ha inviato una foto senza nessun commento (come ci eravamo detti).
Diletta è andata un momento in toilette per rinfrescarsi e sciacquarsi. Quindi resto da solo ad aprire l’allegato.
L’immagine è così spettacolare che praticamente me lo fa tornare duro di nuovo: è uno scatto fatto allo specchio, stavolta non da Francesco ma da Luna, che sta cavalcando il suo grosso cazzo dandogli le spalle, ma rivolta verso lo specchio esattamente ritratta nel momento in cui scatta una foto a se stessa mentre si impala.
L’espressione sorridente e goduriosa di mia moglie mi fa uscire fuori di testa e appena Diletta esce dal bagno subito gliela mostro.
Anche lei si eccita nel vederla e subito mi chiede quale sarà la nostra prossima foto.
“Una mezza idea ce l’ho” le dico, “ma per questo dobbiamo prima scoprire una piccola sorpresa. Mettiti l’accappatoio e le ciabatte che usciamo qui fuori”Diletta appare quasi preoccupata ma anche divertita: “Fuori? Accappatoio? Che intenzioni hai? Ma posso mettermi qualcosa sotto l’accappatoio?”
“No, no… L’accappatoio basta e avanza”
Lei acconsente, usciamo dalla porta e ci ritroviamo fuori. Una volta girato l’angolo, nascosto alla vista rispetto a quando siamo arrivati al B&B, c’è un piccolo gazebo con sotto una vasca idromassaggio per due, abbinata al nostro appartamento.
“Si accomodi, mia signora” mentre premo il tasto che mette in azione le bolle.
Il suo movimento nel far cadere l’accappatoio ritrovandosi di nuovo nuda mentre entra in vasca è tremendamente sexy.
Anch’io mi tolgo l’accappatoio tenendo però il cellulare a portata di mano per uno scatto che avevo in mente.
”Volevi sapere qual’era la prossima foto…? Ecco, tu appoggiati sul bordo della vasca stando quasi in piedi a pelo dell’acqua”
“E tu? “ fa lei mentre obbedisce mettendosi in posa.
“Ed io farò praticamente la stessa cosa appoggiandoti qualcos’altro, però sul tuo culo…”
Il clic dello scatto, un rapido check poi invio.
La foto che aprirà Francesco insieme a Luna, ci vedrà nella vasca idromassaggio con il mio cazzo appoggiato sul culo di Diletta, preannuncio della successiva parte della serata.
Infatti, visto che eravamo già nella posizione giusta cominciamo a scopare proprio in quella posizione, anche se dopo un po’ preferiamo goderci il relax delle bolle…Torniamo in camera, ci asciughiamo e beviamo ancora qualcosa…Torniamo a stenderci sul letto accarezzandosi dolcemente…Basta poco e Diletta me lo fa tornare duro, tanto che subito lei ne approfitta per riprendere a succhiarmelo dolcemente. Il resto della serata prosegue così alternando sesso a relax.
Ogni tanto dormiamo anche un po’ (e meno male).
Ma spesso, quando ci svegliamo, basta strusciarsi un po’, con una gamba, un braccio…e finiamo per tornare a scopare di nuovo.
È mattina quando ci svegliamo nuovamente, ed è abbastanza presto tutto sommato.
Abbiamo ancora un paio d’ore prima di ritrovarsi tutti e quattro all’appuntamento fissato al bar per fare una bella colazione.
Già, ma abbiamo ancora il compito di scattare le ultime due foto, c’è ancora tempo.
Prendo il telefono ma subito mi accorgo che c’è un nuovo messaggio
Guardo Diletta e decidiamo immediatamente di aprire la foto insieme, stavolta il mio telefono lo prende addirittura lei.
E insieme vediamo soltanto Luna, ripresa distesa sul letto a pancia sotto. Sembra che dorma, in realtà si intravede che ha gli occhi aperti. Ma è un altro il dettaglio che cattura la nostra attenzione: Luna ha la schiena e il culo ricoperto di sborra, mentre il lenzuolo sotto di lei appare completamente fradicio dei suoi umori, visto che ha un colore più scuro.
Estasiato, controllo l’orario dell’invio della foto.
Le 5,30 del mattino.
Ok, è da considerarsi la prima delle due che ci saremmo scambiati al mattino.
“Però…” esclamo rivolto a Diletta “accidenti quanta ne aveva il tuo Francesco, eh…?”
Lei ride, contenta e anche un po’ orgogliosa della prestazione del marito, poi mi infila la lingua in un orecchio.
E riprendiamo a scopare…
La prima delle nostre due foto della mattina che scatto a Diletta, è in realtà uno screenshot di un breve video fatto nel momento della mia ultima sborrata, stavolta nella sua bocca.
Al momento di venire, le ho detto di aspettare un momento.
Ho preso il telefono e (giusto per rimanere in tema con l’immagine inviata da Francesco) ho iniziato a riprendere mentre lei mi menava il cazzo, in ginocchio davanti a me, la bocca aperta e la lingua fuori, in attesa del suo premio.
Lo schizzo la prende di sorpresa, e le centra la gola, riempiendola di sborra che lei un po’ inghiotte, un po’ le cola dalle labbra, in una scena degna di un film porno.
Una volta finito, lei prende a leccarmi tutto il cazzo, per ripulire bene, facendo scendere la lingua anche fino alle palle, talvolta risucchiandole e mordicchiandole, proprio come piace fare anche a Luna, in un mix di piacere e dolore, entrambi stupendi.
Trovo il fermo immagine giusto. Screenshot dal video, invio.
Ecco fatto.
Poi, ci abbracciamo di nuovo.
Ma è tempo di prepararsi per andare.
Prima di entrare nell’ampia doccia, ovviamente insieme, un ultimo selfie dove per la prima volta ci mostriamo per intero, visi compresi, nudi, mentre siamo sulla soglia della doccia.
Diletta viene immortalata mentre stringe il mio cazzo con la sua mano destra, allungando la lingua verso il mio orecchio, mentre io allungo il braccio per scattare, entrambi sorridendo.
Diletta, un po’ come mia moglie, è una rizzacazzi incredibile…
Invio l’ultima foto a Francesco poi apriamo l’acqua, giusto per ritrovarci per un’ultima, appagante sveltina in piedi, sotto l’acqua scrosciante.
Alla fine ci asciughiamo, e iniziamo a rivestirci.
Lei con un altro cambio. Un po’ più sobrio e adatto per il giorno, per una colazione al bar in una pigra domenica mattina.
Mentre ci rivestiamo un ultimo trillo dal cellulare annuncia l’arrivo di un messaggio whatsapp.
Già…mancava ancora una foto da parte loro, ce ne eravamo quasi dimenticati…
Stavolta la rotellina ci mette un po’ di più a girare, prima che la foto si apra.
Ci sediamo un momento sul letto disfatto, in trepidante attesa.
Ma stavolta non è una foto.
È un breve video.
Saranno 30 secondi, non di più.
Si vede l’inconfondibile cazzo di Francesco che si avvicina al culo di mia moglie Luna.
Per un attimo penso che le immagini proseguiranno con una bellissima scopata in figa a pecora, vista la posizione.
Invece (e confesso di esserci rimasto piacevolmente di stucco) il cazzo largo e nodoso del marito di Diletta punta direttamente al buchetto di Luna.
Indugia solo un momento, poi si sente chiaramente la voce di mia moglie sussurrare “dai, dai, Francesco, spingimelo tutto nel culo, ora…” per poi notare tutto quel bastone sparire dentro di lei, prima piano, poi uscire di nuovo fuori per metà, e poi ancora entrare e uscire dal suo culo sempre più velocemente, con un sottofondo di gemiti di lei, a metà tra il dolore e il godimento.
Anche Diletta rimane in silenzio, come ipnotizzata da queste ultime immagini, ma le si legge in viso la stessa eccitazione che provo io…
Quasi quasi ci verrebbe voglia di ricominciare…
Ma è quasi l’ora dell’appuntamento, stavolta dobbiamo andare davvero.
Mentre guido continua a scorrermi in mente il film della serata, flashback di emozioni e sensazioni che si accavallano.
Intervallate dalle immagini di mia moglie che si fa inculare da uno dei miei migliori amici (cosa che lei fa raramente durante i giochi) addirittura incitandolo a farlo…
La amo sempre di più…
Arriviamo.
Luna e Francesco sono già al tavolino del bar, ci stanno aspettando (anche se da appena due minuti, ci dicono).
Un abbraccio e un tenero bacio tra me e mia moglie, così come tra Francesco e Diletta, mentre arrivano cappuccini e brioches.
Frasi di rito, del più e del meno, finché qualcuno (non ricordo più chi) pone la fatidica domanda:
“Allora…Com’è andata la serata…?”
Quel poco di imbarazzo che era rimasto si scioglie in sorrisi soddisfatti e compiaciuti, mentre commentiamo le foto, e soprattutto l’ultimo video: “Fra, hai barato…avevamo parlato di foto”
“Vero, ma nessuno aveva menzionato i video…”
E giù, risate.
È ora di andare.
Ci alziamo in piedi e ci salutiamo abbracciandoci tutti.
Mentre il cameriere passa per sparecchiare Luna e Diletta si baciano appassionatamente, poi Diletta bacia prima me, e poi Francesco che bacia allo stesso modo Luna, seguita da Diletta.
Poi le coppie si ricompongono per tornare ognuno alla propria auto e alla propria vita, almeno fino al prossimo incontro dove ci inventeremo qualcos’altro di nuovo.
Il cameriere ha visto abbastanza da vicino tutta la scena dei saluti finali.
O non ci ha capito granché…Oppure ha capito anche fin troppo bene.
Una volta tornati a casa, io e Luna, dopo averci dato dentro ancora (tanta era l’eccitazione) abbiamo ripreso a parlare di ciò che era appena successo.
E così è nata l’idea di questa specie di…cronaca.
Ma il resto, con la sua versione, ve lo racconterà lei…