ERZÄHLUNG TITEL: La milf e la Salsa del ventre 
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La milf e la Salsa del ventre


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La milf e la Salsa del ventre

by Bullaz
Gesehen: 267 Mal Kommentare 1 Date: 27-02-2021 Sprache: Language

Settembre. Ero appena uscito da una relazione in cui avevo riposto molte speranze e, complice anche la fine dell’estate, il mio stato d’animo non era dei migliori. Degli amici, che da qualche tempo si erano appassionati al mondo della salsa, mi invitarono ad andare con loro ad un evento al quale avrebbero partecipato molte scuole della zona di Roma Sud. “Vedrai ci saranno molte ragazze ed è un bell’ambiente, vieni, ti divertirai”.
Premetto che non so ballare i latino americani ma qualche passo lo riesco a fare ed ho buone qualità nell’improvvisare. Arriviamo sul posto e, come previsto, era pieno di gente. Donne di ogni età: da ventenni a mature e … molto molto mature. La concorrenza maschile era spietata: ragazzi ed uomini molto affascinanti. Decido di sedermi su un divanetto e, quasi in disparte, inizio a studiare la situazione per poi invitare qualche ragazza a ballare. Nella sala mi cattura l’attenzione una milf con dei capelli neri molto ricci. Fisico minuto ma un lato B da far impallidire cosi come un sorriso magnetico. Ballava sovente con ragazzi giovani rifiutando gli inviti degli uomini suoi coetanei o più grandi. Io nel frattempo ho ballato con diverse ragazze ma, di tanto in tanto, il mio sguardo era attratto dal lato B della donna riccia. L’indomani, come consuetudine, il locale inserì le foto dell’evento su Facebook e questo mi ha permesso di riconoscere la milf dai capelli ricci. Decisi di aggiungerla e dopo qualche chattata le dissi che mi sarebbe piaciuta invitarla per un caffè nonostante la distanza non sia favorevole. Dopo diversi giorni, mentre ero in giro per shopping proprio dalle sue parti, presi l’iniziativa e le scrissi di di vederci per prendere il caffè tanto promesso. Lei mi risponde in modo affermativo precisando che non sarebbe stata al top in quanto aveva appena terminato di fare allenamento in palestra. Ci diamo appuntamento nel parcheggio di un centro commerciale vicino la sua palestra e lei si presenta con dei leggings che non lasciavano nulla al caso. Da galantuomo le apro la porta del bar ma il mio vero intento era osservare la perfezione del suo lato B. Prendiamo il caffè molto velocemente ed andiamo nella mia auto. Chiaccheriamo piacevolmente e, ricordando la serata del ballo in cui l’avevo vista per la prima volta, le chiedo se poteva farmi vedere qualche passo di salsa. Scendiamo dalla macchina e complice il parcheggio vuoto mi mostra qualche movimento. Con questa scusa riesco a stabilire un contatto fisico con lei e di li a poco le nostra labbra si sfiorarano prima in modo casto e poi in modo passionale. Da un bacio semplice, rientrando in macchina, iniziamo a fare sul serio. Essendo primo pomeriggio le prosi di andare da me e passare qualche ora in tranquillità e lei accettò subito. Mentre guidavo le mie mani erano costantemente sulle sue gambe. Arrivati a casa, socchiusa la porta, la baciai con molta passione, le presi la mano e la portai subito in camera. Avevo voglia di lei. Le tolsi la maglietta e le baciai lentamente. Mi sedetti sul letto e, lentamente, molto lentamente, le tolsi i leggings per gustarmi il suo culo che sembrava scolpito dal migliore degli artisti rinascimentali. Un perizoma nero evidenziava ancora di più la perfezione delle sue forme. Nonostante avesse poco più di 45 anni, raramente, anche in una ventenne avevo visto un lato B cosi perfetto e sodo. A quel punto con lei completamente nuda, mi spogliai velocemente anche io per poi mettermi sopra di lei iniziandola a baciare avidamente. Le sfiorai con la lingua il suo piccolo seno per arrivare velocemente nelle sue intimità. Iniziai a sfiorare il clitoride prima lentamente e poi con passione. Solitamente do molta importanza ai preliminari ma con lei è stato diverso, mi è scattata una volta assurda di possederla, di farla mia, di entrare dentro di lei. Il mio pene non aspettava altro che fare la conoscenza della vagina della salsera. Entrai dentro di lei ed iniziai a penetrarla. Non mi bastava, volevo il controllo assoluto: con le mani le bloccai i polsi e posizionai le sue gambe tra le mie spalle. Era in mio completo possesso. La penetrai con forza e lei sembrò gradire fino ad incitarmi a non fermarmi fino a quando un urlo liberatorio ed il calore della sua pelle mi indicarono che raggiunse l’orgasmo. Con faccia furbetta mi sfidò dicendo: “adesso sarai te che dovrai stare fermo, vediamo quanto resisti”. Mi fece distendere, salì sopra di me, ed iniziò a muoversi dapprima lentamente e poi velocemente. Poi si fermò. Iniziò a roteare il bacino in quella che era una vera e propria danza. Io ero completamente assuefatto, ormai ero il suo strumento di piacere. Ad un tratto si fermò ed iniziò a muovere i muscoli vaginali e le mie intimità erano completamente avvolte da una stranissima ma piacevolissima sensazione di caldo e di piacere. Vedere lei che si mozzicava il labbro e ogni tanto si muoveva sopra di me mi stava facendo impazzire. Riprese a cavalcarmi con vigore quando le dissi “basta ora tocca a di nuovo a me!”. Le mi guardò con aria maliziosa dicendomi: “so cosa vuoi, ma te lo dovevi meritare”. Senza che aggiungessi altro si girò, si mise a pecorina ed inarco la schiena per mostrarmi tutto lo splendore del suo culo. Fù un secondo. La mia lingua cercò di penetrare avidamente il suo ano mentre lei emetteva gemiti di piacere sempre più forti. Decisi che era il tempo di possederla. Il mio cazzo era gonfio, le vene enormi erano una prova dell’eccitazione che di li a poco avrei raggiunto. Provai a violare il suo ano ma non ci riuscii e ripresi a possederla dalla classica entrata. Inizia piano, osservando come il mio cazzo entrava ed usciva dentro di lei lasciando, di tanto in tanto, cadere un’po’ di saliva sul suo ano per facilitare l’ingresso almeno di un dito. Lei, da piccoli gridolini, iniziò a emettere sempre di più delle vere e proprie urla di piacere. La presi per i fianchi e con tutta la forza che mi restava iniziai a possederla con grande decisione. Il rumore dei nostri corpi che si incontravano era parzialmente coperto dalle sue urla di piacere fino a quando io esplosi di piacere sulla sua schiena. Uno, due, tre, quattro schizzi di sperma le bagnarono tutta la schiena ed i glutei. Quei glutei, che avevo tanto bramato vedendola ballare tra le braccia di ragazzi, erano pieni del mio sperma. Io, completamente sudato, mi accasciai stremato sul letto, mentre lei restò distesa a pancia in sotto. Mi gustai, per qualche minuto, la scesa di lei distesa vicino a me con il mio sperma che lentamente scendeva sui suoi glutei perfetti. Decisi io stesso di pulirla e dopo qualche minuto di effusioni usciamo. In macchina mi raccontò che mentre era sopra di me, il mio viso era completamente stravolto dal piacere ed decidemmo di chiamare quella posizione “la salsa del ventre”. Attualmente, appena gli impegni ce lo consentono, ci incontriamo per cercare di inventare nuovi passi della nostra “salsa del ventre”.

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