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momento magico
by senzabuccia
Tutto è iniziato alla fine degli anni ottanta. Quella che allora era chiamata Jugoslavia era una meta ideale per le nostre vacanze: economica, mare stupendo, tranquillità.
Cercavamo un campeggio tranquillo. Sapevamo che in quei luoghi esistevano campeggi nudisti ma non eravamo interessati a quell’esperienza. Volevamo un semplice campeggio tranquillo in un bell’angolo di costa, possibilmente ancora selvaggio e immerso nella natura. Trovammo un piccolo campeggio a ridosso di una splendida spiaggia di roccia e sabbia.
All’epoca le usanze erano decisamente più libere di oggi, per cui dal primo giorno che andammo in spiaggia ci rendemmo conto che un certo numero di persone optava per la tintarella integrale, pur non essendo quello un campeggio etichettato come FKK.
Ma noi non eravamo così disinibiti. Avevamo il nostro classico costume, anzi, ricordo che mia moglie indossava addirittura un costume intero, neanche un bikini.
Per tutta la giornata sulla spiaggia c’è stata una civilissima convivenza fra chi come noi continuava a indossare il costume e chi optava per il topless o, un po’ in disparte, rinunciava anche al pezzo di sotto. Tornati dalla spiaggia, dopo una splendida giornata di mare, era d’obbligo la sosta nelle docce per toglierci la salsedine.
Anche in questo caso le docce erano comuni, in piena libertà, sia nel senso che non erano divise in “maschili” e “femminili”, sia nel senso che c’erano persone che mantenevano il costume sotto la doccia e persone che non si facevano troppi scrupoli nel levarselo per insaponarsi a dovere. C’erano alcune docce libere per cui ci buttammo subito sotto l’acqua.
Ricordo perfettamente il momento in cui mia moglie, guardandosi intorno disse: “va beh, tanto lo fanno tutti...” e senza aggiungere altro si abbassò entrambe le spalline del costume scoprendo dapprima il seno davanti ai miei occhi increduli e proseguendo nell’operazione lasciando cadere l’indumento ai suoi piedi. Era la prima volta che vedevo mia moglie spogliarsi completamente davanti ad altra gente, e lo faceva come fosse una cosa scontata da fare. In un attimo il ciuffo di peli della sua figa fu percorso da un rivolo d’acqua, mentre mia moglie teneva le mani sulla testa per togliersi la sabbia dai capelli, incurante di assumere una posizione che inevitabilmente mostrava il suo corpo nudo nella sua interezza.
Per me fu un tuffo al cuore che si è impresso indelebilmente nella mia memoria. Un momento sconvolgente, inaspettato e di grande turbamento, ma accettato in quel momento con finta noncuranza.
Dopo quella prima esperienza seguirono anni e anni di frequentazioni naturiste, ma ancora oggi, quando mia moglie in spiaggia si slaccia il reggiseno o quando la vedo privarsi delle mutandine in sauna, il mio cuore sussulta e rivivo quel momento magico.
