ERZÄHLUNG TITEL: La prima volta in tre su una barca (seconda e ultima parte) 
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La prima volta in tre su una barca (seconda e ultima parte)


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La prima volta in tre su una barca (seconda e ultima parte)

by ke_coppia
Gesehen: 922 Mal Kommentare 12 Date: 28-01-2018 Sprache: Language

Dopo tante richieste ho deciso di proseguire il racconto di quella bellissima gita in barca a tre.…… Lo spazio della cuccetta si dimostrò fin da subito limitato per i nostri movimenti, il che da un lato era scomodo e dall’altro impediva ai nostri corpi di staccarsi l’uno dall’altro, sentivo Fabio e Fran che mi giravano continuamente attorno ed il loro calore e odore si faceva sempre più forte.Mi sentivo già pronta a lasciarmi andare ed attendevo con ansia le iniziative di entrambi. Fran invitò Fabio a girarsi per consentire anche a me il piacere di potere prendere il suo sesso in bocca mentre lui continuava ad incitarmi e ad accarezzarmi, donandomi piacere e rassicurazioni. Fran sa bene che per me il sesso orale è un piacevole rito che va aldilà del piacere fisico, il sesso maschile che sento crescere in bocca è gratificante soddisfazione, appagamento e piacere in una miscela che mi porta all’estasi e a sentirmi totalmente donna! Il calore del piccolo spazio e dei nostri corpi sudati fu tale che, una volta raggiunto il mio terzo orgasmo, decidemmo di salire sul ponte appoggiandoci ai materassini utilizzati qualche ora prima per prendere il sole e proseguire più comodamente al fresco.Ripartii da dove avevo lasciato, era ancora troppo alto in me il desiderio di sentire il piacere di Fabio nella mia bocca, volevo fargli perdere la testa, desideravo che capisse di quanta passione sono capace se decido di far godere un uomo e, probabilmente, se non fosse intervenuto Fran a chiedere se aveva in barca dei preservativi o se doveva prenderli lui, sarei andata avanti ancora fino a sentirlo godere.Fabio scese e ritornò con me leggermente intorpidita dopo quel primo e coinvolgente approccio. Ripartimmo dai baci e dalle carezze per ricreare l’atmosfera che si era momentaneamente attenuata. Quando stavamo tornando alla giusta tensione e mi sentivo pronta a riprendere da dove mi avevano costretto ad abbandonare, ecco che sento le mani di Fran afferrarmi da dietro e, spostando Fabio, invitarlo ad iniziare la penetrazione. In quel momento non me la sono sentita di lamentarmi per essere stata nuovamente interrotta ed ho atteso pazientemente che Fabio effettuasse l’operazione di “vestizione” in quella posizione che nulla lasciava alla supposizione. Mentre sento le mani di Fabio afferrarmi dolcemente lui dimostra, come sempre, galanteria e premura nei miei confronti sussurrandomi all’orecchio: “Sei d’accordo?”. Io gli feci intendere il mio consenso con un semplice gesto del capo e lo sentii subito dopo avvicinarlo e muoverlo sulle mie grandi labbra per facilitarne l’ingresso. Sapevo bene di essere già pronta ed infatti immediatamente lo sentii entrare ma sempre con molta delicata cura. Inutile che racconti come è proseguito, il sesso va fatto e non raccontato, il bello del raccontare secondo me sta nel far rivivere le atmosfere, le emozioni, i momenti di attesa ed il percorso per il raggiungimento dell’eccitazione più che una semplice descrizione della performance. Mi rimane da dire che Fabio mi regalò altri due orgasmi e Fran ulteriori due, uno assieme ed uno dopo Fabio. Concluso l’appagamento per quella sorprendente serata siamo scesi in cuccetta, l’aria si era fatta fresca ed i nostri corpi si erano ormai già raffreddati. Come dopo un risveglio da un lungo sonno sia io che Fabio non dicemmo più nulla fino al momento della buonanotte prima di andare a dormire, mentre Fran continuava a dare risalto alle mie e sue prestazioni, come volerci convincere della piacevolezza di quello che era appena accaduto. Sinceramente non ne avevamo bisogno.Il giorno dopo è trascorso come se l’accaduto fosse una normalità tra amici, l’intimità acquisita ci permise di scambiarci baci e gentilezze in assoluta spontaneità, al ritorno ogni tanto mi capitò di osservare Fabio che mi osservava mentre era al timone con sguardo ambiguo e senza dire nulla, non capivo se fosse per l’incredulità dell’accaduto o semplicemente perché chi vedeva era una persona diversa rispetto a prima. Il mio sguardo diceva sicuramente che oltre ad essere un caro amico si era dimostrato un amante dolcemente appassionato, che ha saputo mettere me ed il mio piacere completamente a proprio agio.Da allora abbiamo avuto altre occasioni per incontrarci, l’amicizia e la confidenza acquisita con il viaggio in barca non si sono attenuate e non ci facciamo problemi a baciarci anche sulla bocca quando ci salutiamo, ma non abbiamo mai più fatto sesso.Questo fa sì che l’esperienza mi rimanga nella mente come un evento unico nella sua anomalia, Fabio un uomo tanto attraente e desiderabile quanto irraggiungibile perché è prima di tutto un amico e, quindi, non lo posso riconoscere come amante anche se si è dimostrato tale.

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