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Quando sono diventato cuckold


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Quando sono diventato cuckold

by soloperlei32
Gesehen: 4314 Mal Kommentare 16 Date: 17-08-2009 Sprache: Language

Molti fra quell che scrivono attratti dalle foto della mia bella moglie, mi pongono la seguente domanda: Quando hai capito di essere cuckold? Ho deciso pertanto di raccontarlo in modo che tutti possano leggerlo.
Circa 15 anni fa io e mia moglie Irene eravamo a cena a casa di amici. Conoscemmo in quell'occasione Massimo un fotografo professionista che aveva lo studio nella nostra città. Massimo fu colpito dalla bellezza, dalla simpatia e dalla sensualità di Irene e, presa confidenza, le propose di farle delle foto. Fummo d'accordo e l'appuntamento fu fissato per il successivo mercoledì. Ci recammo al suo studio e dopo aver piacevolmente conversato Massimo ci invitò nella sala attrezzata per le sequenze fotografiche. Disse ad irene di muoversi come se nulla fosse e incominciò a scattare. Vennero fuori delle belle foto. La simpatia di Massimo era coinvolgente, lo invitammo a cena fuori e questo servì per consolidare il nostro rapporto. Dopo qualche giorno Massimo chiamò e chiese ad irene se potevamo andare al suo studio per fare qualche altra foto. Nel pomeriggio ci recammo da lui. Era estate e Irene indossava un prendisole scollato e leggero. Cominciammo con le foto. Io seduto guardavo Irene che cambiava posizione secondo le indicazioni di Massimo. Quindi Massimo le disse: "che ne dici di toglierti il vestitino e facciamo qualche foto un pochino più sexi. Irene mi guardò io con gli occhi diedi l'assenso e lei lasciò scivolare a terra il vestito. Rimase in perizoma, non aveva reggiseno ed era davvero splendida. Massimo cominciò a scattare, ora seduta, ora sdraiata, ora di spalle. Quindi le disse "ma dai togliti anche il peizoma facciamo dei bei nudi". Irene non se lo fece ripetere e con naturalezza restò nuda. Gli scatti proseguivano, le posizioni diventavano più sexi, io guardavo combattuto fra due strani sentimenti: il piacere di vedere mia moglie nuda davanti ad un altro uomo e la gelosia.Tutto si concluse lì. Andammo via con la promessa di rivederci fa cinque giorni. Irene era contenta ed eccitata. Lo ero anche io sia per la situazione, sia perchè vedevo Massimo con gli occhi pieni di desiderio. Durante la settimana Massimo aveva telefonato e parlato con Irene per dirle che le foto erano splendide, non aveva risparmiato i complimenti, insomma l'aveva fatto salire su di giri. Dopo qualche altra seduta fotografica avevo circa tre album pieno di foto di Irene; la cofidenza fra noi e Massimo era sempre più forte. Una mattina, Massimo chiamò Irene e le chiese se quel pomeriggio poteva andare allo studio, lei gli disse di si assicurando che intorno alle 16 saremmo stati da lui.
Quel pomeriggio ebbi la sensazione di trovare Massimo più eccitato del solito. Ci mostrò le ultime foto di Irene, alcune assolutamente hard, quindi le disse: "dai cominciamo". Irene si spostò nella sala foto e rimase nuda,quindi entrammo Massimo ed io. Cominciò a scattare. Dopo una ventina di minuti Irene chiese dell'acqua, Massimo andò in frigo e tornando si scusò aveva dimenticato di comprarla. Mia moglie allora mi disse: "Roberto, andresti al bar per prendere una bottiglia d'acqua frizzante?" Massimo, aggiunse e se prendessimo anche dei caffè? Insomma dovevo andare. Lasciai la sala posa, attraversai il corridoio e uscì sulle scale, ma non chiusi la porta, la lasciai socchiusa. Con il cuore in gola cercai un bar, pensavo a mia moglie nuda com Massimo, mi dicevo però che non sarebbe successo nulla. Il bar non era vicinissimo mi ci vollero dieci minuti buoni. Quando tornai, spinsi la porta silenziosamente e con passo leggero percorsi il corridoio. A metà di esso sentì dalla sala posa provenire dei gemiti. Riconobbi che era Irene. Il cuore stava impazzendo, mi avvicinai, la porta era socchiusa. Irene era sdraiata sulla moquette con le cosce spalancate e Massimo, nudo anche lui con la testa fra le sue gambe le leccava la fica. Restai paralizzato. Non sapevo che fare. Quindi Massimo le fu di sopra e Irene cacciò un lungo genito di piacere un ahhhhhhhh che faceva capire che Massimo le era entrato dentro. Massimo comincio a sbatterla con passione, Irene con le cosce aperte e sollevate era impazzita, diceva siiiii, cosiiiii, ti ho desiderato Massimo, prendimi, sono tua, lui la cavalcava con decisione, la baciava dappertutto lei lo stringeva a sè. Massimo si sfilò e le disse: mettiti a 4 zampe ti voglio così e lei si, ma sbrigati a momenti Roberto busserà. Lui la montò da dietro e mentre la sbatteva le diceva "non sai quanto ti ho desiderata" e lei "anche io ti ho desiderato volevo essere tua, non volevo farlo per roberto, ma non ti so resistere" Lui accelerando il ritmo "Voglio venirti dentro, ma devo fare in fretta non vorrei che quel cornuto arrivi" "Si vienimi dentro ti prego prendimi voglio essere tutta tua" "Mentre vengo dillo che sei mia e che roberto è un cornuto" Irene gemendo per l'intensificarsi dei colpi disse "Sono tua, solo tua Roberto è un cornuto." Massimo le sborrò dentro mentre mia moglie con le braccia piegate, il petto sulla moquette e il culo in aria fremeva e si dimenava agevolando la sua venuta.
Ritornai sui mie passi, uscì per strada, ero sconvolto, diedi loro il tempo di ricomporsi, poi risalì, bussai alla porta. Venne ad aprirmi Massimo, vestito, Irene era in sala posa sempre nuda. "Ne hai impiegato tempo" mi disse, "a momenti morivo di sete".
Le successive sedute fotografiche trovai scuse per non salire sempre. Lasciavo Irene allo studio e la riprendevo dopo un paio di ore. Fotografie sempre meno, ma ogni volta Irene veniva montata da Massimo sempre con maggiore passione.

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