HISTORIA TìTULO: L'evoluzione di una esibizionista - finale 
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HISTORIA

L'evoluzione di una esibizionista - finale

by maryfica
Visto: 149 veces Comentarios 0 Date: 16-07-2025 Idioma: Language

Era arrivato l’ultimo giorno di vacanza ed ero particolarmente eccitata perché Giulio, appena svegli, con grande enfasi si era raccomandato: «Oggi ci saranno Michela e Marina, hanno confermato, ci tengo che tu faccia un’ottima impressione, tira fuori tutta la troia che è in te!»
L’ho guardato negli occhi prendendogli il cazzo in mano scuotendolo a mo’ di rimprovero: «Non ti devi preoccupare, lo sai che se mi impegno vado oltre ogni tua aspettativa!», e, tanto per cambiare avevo già la fica in subbuglio!
Mi sono alzata e sono andata in bagno a preparami, una bella doccia, una goccia di profumo, un po' di gel lubrificante sui bordi del culetto arrossato ancora semiaperto dopo il passaggio del cazzo del fattorino.
«Mi ha proprio rotto il culo!» pensavo mentre lo massaggiavo e senza volerlo mi stavo infilando due dita nel culo facendomi salire l’eccitazione, quando entrò Giulio: “Ma che fai, è tardi, dai che dobbiamo andare!».
Ha preso il plug che era sull’armadietto del bagno e me lo ha messo al posto delle dita e mi ha detto di sbrigarmi o mi avrebbe trascinato fuori nuda.
Ho indossato il copricostume, due sandaletti da spiaggia, il plug era già al suo posto e siamo scesi alla caletta, ci siamo sistemati con i teli quasi a ridosso della parete di roccia e ci siamo sdraiati a prendere il sole nudi, non c’era nessuno.
Mi ero messa seduta sul telo con lo sguardo perso nel panorama quando mi sono sentita chiamare: «Ciao Mary, siamo arrivati!»
Erano Michele e Marina che messi i loro teli vicini ai nostri, visto che eravamo nudi si sono spogliati anche loro.
Marina era di una bellezza disarmante, una ninfa con un aspetto timido, quasi si vergognasse di essere lì nuda!
«Sei bellissima!», le dissi, «tutto a posto?»
«Si, si, solo che non so come comportarmi con voi!»
Si intromise Giulio: “Non ti preoccupare, siamo qui per divertirci, sii te stessa e lasciati andare!», e rivolgendosi s Michele con lo sguardo sornione: «Diglielo anche tu, nella peggiore delle ipotesi prenderà un paio di cazzi!»
E Michele con un filo di voce: «E nella migliore?»
«Sicuramente più di due con abbondanti dosi di sborra!» replicò Giulio mentre Michele arrossiva!
Nel frattempo, un vociare ci aveva fatto rivolgere lo sguardo verso riva, era un gruppo di una decina di ragazzi vicino alla riva che giocavano al pallone e tra loro c’era anche il giovane al quale avevo fatto la promessa!
Mi sono rivolta a Giulio che stava conversando con Michele: «Amore, amore, guarda, in spiaggia c’è il ragazzo al quale avevo promesso il culo!»
Lui di rimando: «Beh, allora devi essere di parola, le promesse vanno mantenute!», e rivoltosi a Michele e Marina: «L’altro giorno Mary si è scopata quel ragazzo mentre la stavo scopando in bocca e quando le è venuto in fica gli ha promesso che se ci saremmo rivisti gli avrebbe fatto provare il culo!», «Poi ditemi voi se è o non è una troia fantastica?»
«Ma è con altri amici!» ho ribattuto.
E lui: «Saranno sì e no una decina, siete in due, penso che per voi non possa essere un problema spompare quei ragazzi che avranno gli ormoni a mille, anzi!»
«Ma non vorrai mica che ci facciamo sfondare, sono in dieci!»
«No, dodici con me e Michele!», «Non vi sentite abbastanza troie per farcela?»
Mentre Michele aveva già con una vistosa erezione, era partita l’ennesima sfida di Giulio, ma questa volta aveva coinvolto anche Marina!
Le ho detto: «Tu te la senti di far impallidire questi due cornuti?»
E lei: “Ma se poi non ce la faccio a farli godere tutti?»
Con uno sguardo da mignotta navigata sorridendo le ho risposto ad alta voce: «Non ti preoccupare, quelli che avanzano me li pappo io!»
Mentre dentro di me pensavo: «Speriamo bene, però quei ragazzotti me li faccio volentieri, specialmente i due di colore!», i ragazzi avevano smesso di giocare, e guardando verso di noi parlottavano tra di loro.
Inutile descrivere in che condizioni avessi la fica, così mi alzai, presi Marina per mano e ci dirigemmo verso di loro con una andatura lasciva, passammo vicino a loro e ci dirigemmo verso il mare facendo in modo che vedessero bene quel gioiellino che avevo nel culo!
Ci facemmo un bagno rinfrescante di cinque minuti, uscimmo dall’acqua per tornare dai nostri uomini e passando vicino a loro sentii il ragazzo dire agli amici: «Quella con il plug è quella che mi aveva promesso il culo, chissà se me lo dà?»
Sculettando arrivammo dai nostri uomini, Giulio aveva già il cazzo sull’attenti, mi inginocchiai davanti a lui e cominciai a succhiarglielo facendo bene attenzione di stare bene aperta per mostrare il fiore che avevo tra le gambe!
Poi mi alzai e mi calai su mio marito facendo scivolare il suo cazzo nel lago che avevo nella fica.
Presi la mano di Marina e tirandola la feci mettere a cavalcioni sul viso di Giulio che iniziò a leccarle la fica ed il culo mentre io saltellavo sul suo cazzo guardando Marina che con suoi occhioni sospirava: «Siii, che bello!»»
Mentre mi massaggiavo la fica con quel bel pezzo di carne il ragazzo si avvicinò senza costume con un’erezione quasi imbarazzante chiedendomi: «Si ricorda la promessa dell’altro giorno?»
Giulio, si è scostato un attimo dalla fica di Marina e sfilandomi il plug mi ha allargato le natiche dicendo: «Ogni promessa è debito, serviti pure tanto è già ben lubrificata!»
«Ma non ho i preservativi, voi li avete?» ribatté il ragazzo.
Ho votato lo sguardo verso di lui e, con tono di rimprovero, guardandolo negli occhi dal basso verso l’alto: «e come pensi di fare a sborrarmi nel culo se ti metti un preservativo?»
È stato un attimo, ha appoggiato la cappella all’ano mentre Giulio sfilava leggermente il cazzo dalla fica per permettergli l’introduzione, ha iniziato a spingere e praticamente è stato risucchiato nel mio culo come se niente fosse.
Michele era ammutolito e si menava il cazzo guardando la sua Marina che godeva nella bocca di Giulio.
Giulio aveva un po' di difficoltà a sincronizzarsi col ragazzo, ma poi presero tutti e due il ritmo mentre io stavo impazzendo: per la prima volta provavo una doppia ed era una sensazione indescrivibile!
Nel frattempo, gli altri si erano avvicinati menandosi gli uccelli, sembrava di essere alla fiera dei cazzi, ognuno aveva la sua prerogativa: ce ne erano lunghi, larghi, ma quelli dei due black erano veramente fuori misura, specialmente uno sembrava un tronco per quanto fosse largo e lungo, forse troppo!
Il più intraprendente mi prese la testa e mi mise il cazzo in bocca, era lungo, mi scopava in bocca arrivando fino in gola!
Un altro, visto l’amico, prese Marina mettendogli il cazzo vicino le labbra.
Lei in un attimo aprì la bocca e iniziò a leccarglielo lungo tutta l’asta per poi giocare con la lingua sulla cappella!
«Cazzo», pensai, «ma quanto è brava a succhiare il cazzo?»
I miei orgasmi si susseguivano uno dietro l’altro, per la prima volta avevo contemporaneamente tre cazzi in tutti i buchi, mi girava tutto, avevo perso la cognizione spaziotemporale per quanto stessi godendo.
Il ragazzo nella mia bocca fu il primo a venire, la metà della sua sborra mi arrivò direttamente in gola, il resto me lo ritrovai sulle labbra e sul volto.
Io cercavo di raccoglierne il più possibile con la lingua e portandomela alla bocca con le mani mi ripulivo il viso.
Giulio e il ragazzo si irrigidirono, sentivo i loro cazzi pulsare dentro di me e iniziarono a schizzare contemporaneamente, sborravano uno dopo l’altro e sembrava che facessero a gara a chi ne aveva di più!
Intanto Marina scesa dal viso di Giulio si era messa a pecora davanti a Michele e ripreso il cazzo che stava succhiando si stava gustando un bel cazzo nerboruto nella fica.
Il ragazzo si sfilò dal mio culo facendo uscire un rivolo di sborra che spalmai per bene intorno al buco dilatato, feci cenno che il mio telo era libero e quello con il cazzo largo si sdraiò a pancia in su.
Io mi sfilai da Giulio e prima che potesse uscire sborra dalla mia fica mi impalai su di lui, entrò facilmente per quanto la mia fica fosse slabbrata.
Marina gemeva: «Amore, sapessi, come mi sta, mi sta, mi sta riempendo la fica di sborra, Ahhhh!», e Michele aumentava la frequenza della sua sega!
L’altro ragazzo continuava a menarselo, era quello largo e lungo, mi voltai verso di lui: «Allora cosa aspetti, ti serve l’invito?», «Non vedi che ho il culo libero?»
Nonostante avessi appena finito di farmi inculare devo ammettere che fu un po' complicato farmelo entrare nel culo dato che avevo già quel tronco piantato nella fica!
«Cerca di entrare lentamenteeee, fai piaaanooo!»
“Ahhhhhh, ecco, così, bravi, ora pompatemi bene, sfondatemi!»
E rivoltami a Giulio: «Adesso cosa ne pensi, sono abbastanza troia?»
«Siiii, sei proprio una vera zoccola rotta in culo!» disse e cominciò ad incitare i ragazzi: «Forza, pompatela bene, apritela tutta, sfondatela a fondo, e tu, con quel cazzone che hai rompigli il culo per bene!»
Intanto Marina era stata presa per le gambe da altri due ragazzi che la stavano letteralmente calando con il culo sul cazzo del ragazzo di colore che si era sdraiato con il paletto ben eretto!
«Piano, ragazzi», implorava, «fate piaaaano, vi preeego!» e intanto quel cazzo lentamente la stava profanando sempre più a fondo. «Guarda cornuto”, rivolgendosi a Michele, «guarda come mi sto facendo sfondare il cuuuloooo!».
Uno dei due ragazzi, approfittando del fatto che Marina era a gambe divaricate con la fica bella aperta e inzuppata di sborra e di umori gli entrò dentro infoiato come un mandrillo mentre l’altro la stava praticamente soffocando infilandole il cazzo fino in gola.
La stavano pompando in una doppia incredibile sotto gli occhi di Michele estasiato da quella vista.
Marina venne sconquassata da un orgasmo travolgente mentre il suo intestino veniva investito da un’ondata di sperma, la sua fica veniva sbattuta dal ragazzo che sembrava non volesse sapere di venire a differenza di quello che aveva in bocca che le stava riempendo la gola.
Era lì, seduta su quel cazzo ormai immobile che le tappava il culo, a leccarsi le ultime gocce dello sperma rimastele sul suo viso, quando il ragazzo che la prendeva in fica inarcò la schiena gridando: «Vengoooo!» e riversò nella sua fica una raffica di schizzi di sborra provocandole un altro orgasmo: «Oddio Michele, sto facendo una doppia da paura mentre uno in bocca mi stava sborrando!»
Il ragazzo che finalmente aveva avuta la promessa mantenuta si stava masturbando da solo, allora l’ho chiamato: «Vieni qui, meriti un premio, sborrami in bocca insieme ai tuoi amici che stanno per venire dentro di me!»
Si avvicinò, lo presi in bocca e quasi con devozione inizia a ciucciarlo mentre una lava di sborra mi stava eruttando nel culo e nella fica, era praticamente un’inondazione e io mi sentivo perfettamente a mio agio, ed ebbi l’ennesimo travolgente orgasmo quando sentii il ragazzo venire copiosamente nella mia bocca.
Il ragazzo di colore con il cazzo fuori dalla norma ere lì che se lo menava in attesa di avere anche lui la sua parte, allora rivolgendomi a Marina le ho chiesto indicandolo: «Te la senti?», «se pensi di non farcela dillo tranquillamente!»
«Veramente è troppo grosso e sono già piena da per tutto, però se non ti dispiace vorrei essere sborrata da Giulio!»
A quelle parole Michele sussultò: “Si dai, sarebbe un onore vederti posseduta da un amico!» e riprese a masturbarsi.
Giulio la mise a pecorina con il volto rivolto verso il suo uomo chiedendole: «Dove la vuoi la mia sborra?»
«Nel culo, nel culo, è proprio lì che Michele preferisce che io venga farcita!»
In un attimo Giulio prendendola per i fianchi le affondò il cazzo nel culo iniziando a sbatterla con tutto l’impeto che aveva.
Anche io, con la sborra che mi colava da ogni dove, mi ero messa alla pecorina e ho invitato il ragazzo portatore sano di quel tronco di ebano a servirsi del mio corpo: “Avanti, che aspetti, non vuoi mettermelo dentro?»
Il ragazzotto puntò la sua cappella, guarda caso, sul mio culetto ormai bello aperto e nonostante l’impressionante dimensione scivolò nel mio intestino con una facilità inebriante.
Di solito quando le dimensioni erano così fuori dal comune ero io che mi sedevo sopra per farmelo entrare con delicatezza, ma quella era la prima volta che venivo sodomizzata da un cazzo così grosso essendo completamente alla sua mercè!
Io e Marina eravamo a pecorina una difronte all’altra, ci guardavamo in estasi mentre Giulio se la sbatteva a più non posso e io sentivo le palle di quel nero sbattermi sulla fica ad ogni suo affondo.
La cosa andò avanti per un po' finché quasi all’unisono sia Giulio che il ragazzo iniziarono a sborrarci nel culo senza darci un attimo di tregua.
Marina aveva gli occhi rivoltati all’indietro dal piacere mentre io continuavo a scuotere i fianchi per gustarmi fino all’ultimo quel meraviglioso cazzo che mi stava facendo raggiungere vette infinite di piacere.
Sia io che Marina eravamo allo stremo, ci siamo inginocchiate una a fianco all’altra mentre quel porco di Giulio invitava i ragazzi a mettersi in circolo intorno a noi per offrirci ancora il loro seme.
Eravamo circondate dai cazzi ancora carichi di quei ragazzi, passavamo con le nostre bocche da uno all’altro come se veramente stessimo facendo una gara a chi li faceva schizzare prima.
Se io ero la maestra del culo devo dire che Marina era di gran lunga la regina dei pompini, passava da un cazzo all’altro con una abilità sorprendente tanto che quelli dalla sua parte iniziarono a sborrare prima dei miei e lei raccoglieva il loro seme senza farne disperdere neanche una goccia.
Anche i ragazzi dalla mia parte iniziarono a godere, mi porgevano i loro membri sulla bocca ed io con la lingua fuori cercavo di raccogliere quanto più sperma possibile anche se un po' finiva sul mio viso o sulle mie tette.
I ragazzi, ormai svuotati, ringraziando ci salutarono, io avevo il culo e la fica in fiamme, di più il culo visto la dimensione dei cazzi che ci erano entrati, ma il piacere ricevuto da quelle doppie lo ricorderò per sempre!
Anche Marina sembrava essere in estasi per l’avventura vissuta, l’unico era Michele che seduto sul telo ancora si menava l’uccello ripetendo come un automa: «Siete fantastiche, siete due troie fantastiche, meglio di un film porno!»
Mi avvicinai a lui, con una spinta lo feci cadere sdraiato e prima che potesse reagire gli salii sopra facendomi entrare il suo cazzo nella fica in un colpo solo.
«Ti sei fatta il mio, ora io mi faccio il tuo!”, dissi a Marina, «Come fai a lasciarlo così, tutto sommato non è poi così male il suo cazzo!»
Non so se quella fosse la prima volta che Michele stava sborrando in una fica o per lo meno in una fica diversa, ma so solo che gli stavo letteralmente prosciugando le palle mentre lui era li con gli occhi sbarrati e la bocca aperta che gemeva come un bambino.
Per un attimo ho temuto che stessi per fargli venire un infarto!
Una volta che ci siamo ripresi Michele e Marina si rivestirono, ci scambiammo i nostri numeri ripromettendoci che sarebbero venuti a trovarci a Roma prima o poi.
Stavo per andare a farmi un bagno per darmi una ripulita ma Giulio mi bloccò rimettendomi il plug nel culo e mi disse: «Domani dobbiamo ripartire, voglio riportarti a casa così, farcita di sborra fino al midollo, come la più grande troia sulla faccia della terra!»
Il viaggio di ritorno, a parte il fatto che ero su una cabrio praticamente nuda, fu abbastanza tranquillo anche perché avevo le parti intime troppo infiammate per farmi qualche camionista lungo il tragitto.
L’unico problema fu al casello dell’autostrada perché l’addetto, chissà poi perché, sbagliò a darci il resto per tre volte!
Fu così che in quella vacanza si completò la mia totale trasformazione: ero partita da casa come una monella esibizionista e sono tornata come una troia ninfomane navigata!
Ormai il dado era tratto e io non potevo più tornare indietro, nessuno può fermare l’evoluzione!

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