ERZÄHLUNG TITEL: ...Il tuo regalo di San Valentino (Il primo paio di Corna). 
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...Il tuo regalo di San Valentino (Il primo paio di Corna).


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...Il tuo regalo di San Valentino (Il primo paio di Corna).

by GioRex
Gesehen: 1084 Mal Kommentare 6 Date: 23-02-2025 Sprache: Language

Mi presento, sono un Master del Veneto con diversi anni di esperienza, ho 50 anni ed ho avuto diverse Schiave con cui ho giocato…. Ciascuna relazione mi ha lasciato qualcosa dentro e mi ha fatto crescere sia come uomo, sia come Padrone. Se avete il desiderio di scambiare idee considerazioni oppure sei una donna biologica con tendenze alla sottomissione (o in cerca di un Padrone/Guida oppure Appartenenza) con esperienza oppure novizia puoi contattarmi… La mia Mail.: padrone55@virgilio.it oppure Telegram @PadroneSevero50

Ieri 14/02/2025, San Valentino, la festa degli innamorati, quindi la festa delle coppie per eccellenza, sono le ore 07:30, come ogni mattina entro al lavoro, sono un tecnico informatico, per i corridoi incontro diversi colleghi con i quali mi soffermo per scambiare qualche battutina ed un saluto, mentre procedo verso il mio ufficio penso alla settimana appena trascorsa, a quanto sia stata tosta ed al fatto che finalmente eravamo a venerdì. Mi metto nella mia postazione ed avvio il solito programma di diagnostica sulla rete interna della scuola e sui server per controllare che non vi siano errori. Oggi la scuola è semideserta per via di un'uscita scolastica per visitare dei musei in città. Sono le 10:30 esco da quel luogo ameno il cui imperativo per quel giorno è la noia (c'è pochissimo da fare), attraverso i corridoi deserti e mi precipito alla macchinetta del caffè per avere almeno quei 5 minuti di svago sorseggiando la mia bevanda preferita. Al distributore trovo lei: Michela una donna di 52 anni (si tratta di una collega dell'amministrativo), intenta a bere il suo caffè; Michela è una donna con un bel fisico alta circa 1,70 magra con un bel culo, peccato per la sua seconda di seno, capelli sulle spalle, occhiali, di solito un tipo allegro e solare sposata da tanti anni a Piero, un ometto basso paffuto con un carattere chiuso. La cosa che attirò la mia attenzione è vederla scura in viso con gli occhi persi un poco gonfi, un viso solcato da qualche ruga ale e spento.
Cosa gli è successo pensai tra me e me non è da lei essere così triste, non è certo la Michela di sempre...

IO “Buongiorno Michela, come stai? Su coraggio fammi uno dei tuoi soliti sorrisi oggi è la tua festa anzi a proposito buon San Valentino bella....”

Notai appena finii di proferire quelle parole che una goccia (una lacrima) solcò imperterrita quel bel viso.

LEI “Ciao Giò scusami oggi non è giornata sono stanca, agitata e soprattutto incazzata. La mia vita è a pezzi già da tempo ma oggi ha toccato il fondo.”

IO “Cosa ti succede Michela, hai qualche problema di salute? Posso fare qualcosa
per te? Dimmi se qualcosa ti turba magari se vuoi puoi parlarmene anche per
scaricare la tensione che ti attanaglia...”
Udendo queste parole lei mi gettò le mani sulle spalle e iniziò a singhiozzare, intuì che voleva sfogarsi, le accarezzai i capelli e cercai di animarla cercando di utilizzare parole dolci e di conforto.... questa situazione mi creava non poca difficoltà ed imbarazzo, sebbene non eravamo molto legati mi sentii in dovere di coccolarla e proteggere il suo momento di fragilità.

LEI “Sai Giò ho dei seri problemi con Piero mio marito, la mia vita dal punto di vista sessuale non è stata mai appagante in oltre venticinque anni di matrimonio non mi ha mai soddisfatto, vuoi per le sue ridottissime dimensioni vuoi per la sua
apatia non mi ha mai reso donna.”

IO “Su Michela cerca di reagire, capisco che sei una donna e che come tutte hai
i tuoi bisogni fisiologici ma la cosa che non capisco, come mai ti sei accorta
adesso, intendo perchè adesso sei così triste..”

LEI “Vedi Giò, non è questo il problema, ormai avevo imparato ad accettare la
situazione ed a farmene una ragione, io Amo mio marito e sebbene non ne sia
soddisfatta delle sue performance sicuramente non avrei mai pensato di poter avere una storia alle sue spalle (Tradirlo intendo), non sono e non mi sento di essere una puttana almeno fino ad ieri notte”.

IO “Perchè Michela cosa è accaduto di così devastante da indurti a stare così male, certo se me ne vuoi parlare, se te la senti, magari così ti scarichi un poco e poi potrai vedere le cose in modo diverso.”

LEI “Non so come dirlo, nonostante tutto me ne vergogno (per lui intendo), non avrei mai immaginato dove potesse arrivare quel coglione segaiolo ed impotente di
mio marito.....Ieri notte non vedendolo a letto sono andata a cercarlo per casa
avevo il terrore che non si fosse sentito male visto che dopo cena lamentava di
sentire un fastidio allo stomaco....passando innanzi alla porta del suo studio ho
notato la luce soffusa della stanza accesa con lo schermo del pc illuminato, ed un
movimento del suo braccio destro lento ed uniforme all'altezza del basso ventre,
incuriosita e preoccupata aprii lentamente la porta e mi avvicinai, lui non si
accorse di me, era di spalle alla porta ed indossava le cuffie intento a leggere a
video ed intanto a masturbarsi con il pollice e l'indice quel cosetto insignificante che si ritrova in mezzo alle gambe, prima di metterlo al corrente della mia presenza alle sue spalle cercai di leggere qualche riga di ciò che era scritto a video, mi sentii mancare un groppo allo stomaco mi soggiunse, un misto di nausea e ribrezzo per quello che stavo leggendo (Una donna, una moglie che
stava per essere portata alla monta dal suo marito, con un certo bull che la
avrebbe ingravidata ed aperta in tutti i buchi). Non puoi immaginare Giò come mi sia sentita in quel momento (una donna inutile, un pezzo di carne avariato
che per il proprio uomo era senza valore ne dignità). Volevo correre via
disgustata da quella visione, da quel palcoscenico di azioni ed atteggiamenti
trascendentali, che, nella mia estrema ignoranza mai sarei potuta arrivare
nemmeno ad immaginare, uno spettacolo in cui io ero il pezzo forte, il
contendere, ma non come donna bensì come un qualcosa di inanimato che
avrebbe dovuto dare sollazzo ai due pervertiti che immagino si stavano segando
alle spalle della povera ignara. Rimasi li, raccolsi le forze e inveì contro mio marito il quale preso alla sprovvista rimase di pietra, cercò di coprirsi il....lasciamo perdere non ho aggettivi per poterlo descrivere....diventò rosso come un peperone ma non ebbe il decoro di poter rispondere a tutti gli emproperi che uscirono dalla mia bocca, lo chiamai in tutti i modi possibili, come potevo
aver passato 25 anni della mia vita con un porco e depravato così, un omuncolo un rietto che non riesce neanche a rendere donna la propria moglie. Erano le
quattro di stamattina e non riuscivo più a reggere per quanto ero stanca
delusa ed agitata, mi chiusi a chiave in camera mia cercando di chiudere gli
occhi e riposare.”

IO ”Mi dispiace davvero tanto per la tua disavventura, capisco bene che tu sia
provata da quello che ti è successo, ma cerca di calmarti non puoi continuare a colpevolizzarti.”

LEI “Calmarmi? ...calmarmi un cazzo Giò....(scusa se ti ho risposto così), ti giuro che se in questo momento trovassi qualcuno che abbia voglia di scoparmi gliela darei senza troppi indugi....gli farei vedere io a quel cornuto segaiolo di merda...”

Non mi aspettavo che Michela fosse così eloquente nonostante ciò che gli era accaduto qualche manciata di ore prima, naturalmente presi la palla al balzo e...

IO “Passami il tuo cellulare Michela!”

LEI ”Perchè cosa vorresti fare Giò, non voglio avere a che fare con quel bastardo per il momento, non so se riuscirò più a perdonarlo dopo questo che mi ha fatto.”

IO ”Voglio che mi passi il telefono e non ti preoccupi per l'uso che ne farò, fidati di me, sai che ti voglio bene e ti rispetto, non voglio vederti così sofferente.

Si fece un poco di coraggio e mi passò il suo cellulare, lo afferrai ma notai che ancora lo stringeva tra le dita come per proteggerlo, per proteggersi....lo strattonai lo presi ed entrai in whats App, cercai il nome del marito, lo aveva salvato col classico nome che ogni donna da al suo amato (Amore), aprìì la chat e scrissi “Ciao Piero, sono Giò, ricordi il collega di tua moglie, preparati, la tua cara mogliettina stasera ti farà un bel regalo, un bel paio di CORNA nuove e fiammanti....Buona sega cornuto. Chiusi la Chat e le passai il cellulare...

IO ”Stasera per le 22:00 tieniti pronta passo a prenderti”

Non aspettai la sua risposta, gli girai le spalle e tornai spedito nel mio ufficio, immaginavo che presto sarebbe venuta a chiedermi ragguaglio su ciò che avevo fatto e sul perchè gli avevo detto che sarei passato la sera a prenderla. Alla pausa pranzo sentì bussare alla porta del mio ufficio, aprii, entrò e chiuse la porta dietro di se, si avvicinò alla mia scrivania e si protese verso di me sorridendomi.

LEI ”Dunque stasera sarai tu a scoparmi? Ne sono davvero lusingata e sono eccitata all'idea di rendere cornuto il bastardo che ho a casa …. avrei dovuto farlo prima …. Sai mi ha risposto al messaggio che tu gli hai mandato, mi ha detto che non vede l'ora di essere ufficialmente cornuto e che gradirebbe ci guardasse mentre mi monti, promettendo di stare in un angolino accucciato senza disturbare. Ha chiuso il messaggio dicendomi che sarà il più bel regalo della sua vita e che mi ama alla follia.. Stasera mi farò trovare pronta per le dieci...stasera sarò la tua TROIA.

Alle 22:00 precise fui sotto casa, le mandai un messaggio, 5 minuti dopo fù in macchina abbassò il finestrino e la vidi metter la mano sinistra fuori guardando verso il balcone del palazzo di fronte, ed iniziò a sventolare la sua splendida mano facendo le corna, vidi affacciato ad una finestra il marito che salutava. Arrivammo a destinazione, mi ero fatto prestare da un amico un loft ricavato in una vecchia struttura ormai in disuso, salimmo e fummo dentro, qui iniziammo a conversare un poco, lei era vestita normale un pantalone lungo attillato, una maglia aderente poco trucco ed un paio di scarpe da tennis. Era chiaro che non era esperta nell'arte della seduzione ma questo non scoraggiò le nostre intenzioni …. eravamo li per scopare e questo avremmo fatto ….. Lei temporeggiava si notava dal viso che era imbarazzata, cercava di farsi coraggio, mi avvicinai a lei e le posi le mani sul culo iniziando a palparla andando fin dentro le cosce toccando cosi le labbra sella sua fica....

IO ”Ti sento rigida, rilassati lasciati andare Michela....voglio che ti spogli nuda (Con voce perentoria).

LEI ”Ti prego Giò è la prima volta che mi trovo in una situazione simile, ho bisogno di un attimo....

Gli accarezzavo i capelli per farla rilassare, lei si tranquillizzo e così iniziò a denudarsi completamente come gli avevo chiesto, ha un bellissimo corpo le tette piccole ma con capezzoli prominenti, la sua fica era completamente rasata aveva le grandi labbra abbastanza pronunciate si intravedeva a malapena il solco tra di esse da cui spuntavano quasi incollate le due piccole labra, si notava in punta una goccia di rugiada simbolo che era profondamente eccitata, intanto il mio bozzo iniziava a crescere alla vista di quello spettacolo....

IO ”Hai una fica stupenda Michela”

LEI “ Sono contenta che ti piaccia, sei fortunato (sorridendo), se non fosse per
qualche avventura prima del matrimonio potrei dirti che sono vergine, all'inizio
Piero sebbene con fatica riusciva a penetrarmi, certo non mi faceva godere ne
mi riempiva visto le ridottissime dimensioni ma comunque sentivo qualcosina
dentro, ora è più di cinque anni che non riesce più....insomma hai capito....si
limita a leccarmela ogni tanto o al massimo infilarci un dito.”

Ero troppo eccitato nel sentirle dire quelle parole, intanto che lei parlava io mi denudai a mia volta rimanendo in intimo, lei notò subito (sebbene ancora coperto dai boxer) il mio uccello ormai piuttosto duro che svettava verso la parte alta, quasi volesse uscire da quella prigione ed entrare in quella tana umida calda ed accogliente. Iniziai a mungerle le tettine, in verità piccole e cadenti, ma in compenso con dei capezzoli molto pronunciati duri e sporgenti, iniziai a tirarli e torcerli lei fece strani movimenti con la faccia, era evidente che il gioco le procurava dolore ma anche eccitazione.

LEI ”Haiii Giiòòò mi fai maleee ….. siiiii maleee (ad occhi chiusi)”.

Le afferrai i capelli e le tirai verso il basso costringendola a inginocchiarsi di fronte a me con la sua bocca all'altezza del mio cazzo:

IO “ Bacialo, senza utilizzare le mani CHIARO CAGNA!”

LEI “ Siii Giòò, hai proprio un bel cazzone...”

La avvicinai verso di me e lei iniziò da sopra i boxer a baciarlo per tutta la lunghezza dell'asta fin giù ai coglioni, tolse la lingua fuori e iniziò a passarla dal basso verso l'alto, e viceversa, mi procurò un certo piacere, forse complice l'eccitazione già preventiva forse il sentire lo scorrere della sua lingua umida lungo tutto il mio turgore, era bello.... la spostai tirandola per i capelli e mi abbassai i boxer, venne fuori il mio uccello in tutto il suo splendore, lungo nerboruto e grosso, lei ne rimase estasiata e lo fissò paonazza davanti a se.

IO” Apri la bocca!”

Lei eseguì come un'automa, forse non aspettava altro, lo spinsi dentro fino alle palle lei ebbe un attimo di irrigidimento la sentì divincolarsi e tossire intanto lacrime le scendevano dagli occhi, l'avevo spinto troppo non lasciandole il tempo di abituarsi, forse il duo tripudio era dovuto al fatto che cercava di trattenere qualche conato di vomito, indietreggiai un attimo per lasciarle il tempo di riprendersi e respirare poi iniziai con veemenza a scoparle la bocca, lei per quanto le fu possibile cercò di succhiare e leccare l'asta all'interno, mi procurò non poche scosse di piacere.
Senza rendermene conto lo tirai fuori dalla sua bocca e le tirai i capelli verso l'alto costringendola ad alzarsi la girai di spalle e la feci stendere a pancia sotto ed a novanta gradi sul tavolaccio che si trovava li vicino..

IO” Allarga le gambe TROIA!”

LEI “Si Giò, hhmmmhmhmmm....”

le infilai un dito sotto, tra le labbra, la trovai strettissima e un lago....
senza dire niente (Non so il perchè, certo non doveva andare così, non era previsto)
gli diedi una forte sculacciata sulle chiappe, lei si dimenò alzando un bel poco la schiena (aveva avvertito il colpo era abbastanza forte) pensai tra me e adesso? Contro ogni mia previsione dopo aver emesso un gridolino riconquistò la posizione questa volta inarcando di più la schiena ed allargando un poco di più le gambe (mi stava offrendo il suo bel culetto sodo perchè possa continuare il trattamento) aspettando che io continuassi, iniziai con una decina di colpi su entrambi i glutei dati con minor intensità rispetto al primo, poi sospesi e iniziai ad accarezzarla iniziavano a diventare rosse, le passai la mano sotto sulla vagina era completamente bagnata (aveva avuto il suo primo orgasmo). La redarguì..

IO” (Tirandole forte i capelli), la prossima volta dovrai chiedermi il permesso per VENIRE, ti è chiaro LURIDA CAGNA?”

LEI “Si GIO' scusami, mi hai fatto eccitare troppo, trovo che sia molto bello ciò che mi stai facendo, penso di amare l'uomo che mi DOMINA, il cornutone non è in grado nemmeno di darmi un poco di piacere tu invece sei....MMMMHHHHHHH....mmm”.

Mentre parlava le stavo masturbando il clitoride con movimento veloce e circolare
lei continuava ad ansimare (gridando il suo piacere), portai intanto il medio dell'altra mano verso il suo buco dietro, mi accorsi che anche questo era strettissimo, forzai ed entrò intanto continuavo a masturbarle il clitoride con movimenti sempre più veloci, intanto dopo due o tre affondi del dito dietro nel suo culo la sentii mugolare a voce altissima

LEI” Gio' Vengo..Vengo...Vengoooooooo......”

Iniziò a zampillare a terra non so più quanti fiotti di un materiale appiccicoso che a prima vista sembrava urina per l'intensità e la quantità che fuoriusciva, in realtà era una mega squirtata, in breve aveva fatto giù a terra una piccola chiazza di liquido, fu stupendo vederla esplodere, dimenarsi come un animale e gridare il suo piacere, intanto affondava le sue unghie sulla mia schiena ad ogni ondata di squirto che le fuorusciva dalla sua figa, grondava come se non vi fosse un domani, aveva le cosce completamente bagnate, la mia mano era tutta umida ed appiccicosa....la presi di forza la poggiai a schiena sotto sul tavolo le dilatai le gambe ed affondai dentro di lei la mia nerchia gonfia di piacere non senza sforzo, nonostante fosse completamente allagata era strettissima, ciò non mi impedì di arrivare fino in fondo al suo canale, mentre entravo sentivo le sue pareti cedere al passaggio di quel bastone tosto e nerboruto, iniziai a pomparla violentemente, passarono non più di cinque minuti e sentì all'interno della sua fica un liquido caldo avvolgere la mia asta e lei...

LEI” Vengo, Vengooo, sono una Troiaaaaa, la tua Troiaaaaaaaa Giooooo.......”

Terminammo così la nostra avventura di San Valentino, lei … Michela da brava mogliettina volle fare un bel regalo a Piero il suo cornutino come lo chiamò lei, dovetti scattarle una foto a gambe aperte mentre con la mano destra poggiata sulla figa simboleggiava le corna, le diedi il telefono e lei aprì la foto e schiacciò il pulsante condividi con....andò su whats App ed aprì il contatto amore scrisse una breve didascalia alla foto “ Con amore dalla tua puttana e dal Toro che finalmente mi ha aperta a dovere....Auguri di buon San Valentino cornutello mio”.
Ci rivestimmo e parlammo un poco prima di tornare a casa, gli dissi che io Sono un Master e gli mostrai qualche foto di sessioni fatte con le mie schiave, lei rimase allibita e catturata allo stesso tempo, mi disse che le sarebbe piaciuto provare quelle cose con me e che la sculacciata che le ho inferto l'ha fatta godere un casino, mi disse anche che avrei dovuto andarci piano con lei perchè è una cosa nuova ma che sicuramente voleva provare con me perchè gli piaccio e so come far godere una donna.

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