Titolo: L'educazione sentimentale CP.18: Un sabato sera fantastico.
by EnricoBGesehen: 243 Mal Kommentare 1 Date: 05-12-2024 Sprache:
Subito dopo l’estate, sono stato invitato da una coppia, come me maturi, che conosco da diverso tempo, a passare insieme il successivo sabato sera.
Poiché sono belle persone e non ci vedevamo da qualche mese, ne fui entusiasta e li invitai a cena in un ristorante vicino a casa mia.
Sabato sera li aspettai, come avevamo fatto altre volte, all’interno del ristorante.
Quando arrivarono, Lei indossava una mise come sapeva piacermi: tailleur blu con gonna sopra al ginocchio, sotto alla giacca solo il reggiseno trasparente, reggicalze vintage, calze velatissime, chanel con tacco fimo e alto ma non esageratamente. (1012 cm), tutti la guardarono entrando.
Io l’ho baciata in bocca e limonammo le ligue, mentre le offrivo la sedia affinché sedesse tra me ed il Marito.
Durante la cena, chiacchierando, le accarezzai le gambe facendo salire la gonna e scoprendole le cosce mostrando che indossava il reggicalze. Sentii che non indossava slip|
Un paio di volte, inoltre, Lei baciò sia me che il Marito in bocca, limonando, incurante degli altri intorno.
Il proprietrio del lristorante mi conosce da sempre e non si supiv< xi auesto|
Dopo cena decidemmo di andare in un locale, un Privè dove eravamo stasti una sola volta ma c’eravamo trovati molto bene.
Arrivati al locale, abbiamo trovato una coppie che già conoscevamo ed altre coppie ed alcuni singoli tra i trenta ed i cinquant’anni.
Ci offrirono dello champagne e brindammo incrociando i le braccia ed i bicchieri.
Io feci colare un poco lo champagne nel solco dei seni ancora belli di Lei, sapendo che le piaceva sentirsi così bagnata e Lei scoprì le mammelle tirandole fuori dal reggiseno trasparente che indossava, spargendoselo sui capezzoli.
Le Signore erano tutte vestite elegantemente e molto sexy, con autoreggenti o reggicalze raffinati, tacchi alti e scollature abbondanti, i maschi vestivano in modo sportivo elegante.
Ho iniziato quasi subito a ballare un latino americano in “pista” con la mia amica di coppia, strusciandole il cazzo sui fianchi e sulle natiche, mente Lei, ballando, fece salire la gonna mostrando che indossava il reggicalze ma non le mutandine.
Guardandoci agli specchi mentre ballavamo, iniziai ad accarezzarle la fica pelosa scoperta e Lei strinse il mio cazzo da sopra alla stoffa dei pantaloni, sentendo che era già duro.
Presto si aggiunse a noi un’altra coppia ed un singolo.
Continuammo a ballare così fino a quando mi sbottonai i pantaloni ed allentai la cintura e Lei infilò la mano dentro e mi tirò fuori il cazzo scappellandolo ed iniziando a masturbarmi piano, sempre continuando a ballare vicini ed a guardarci negli specchi.
Un uomo sulla cinquantina si avvicinò a noi pure ballando e Lei gli disse, come sempre perentoria:
Tiralo fuori anche tu!
Non essere timido dai.
Che mi piace!
Lui lo fece, anche se in modo un poco impacciato e Lei iniziò a masturbarci insieme, uno per parte, come faceva anche quando andavamo nei cinema e piaceva a suo marito, sempre continuando a ballare sul ritmo latino americano.
Anche la Lei dell’altra coppia intanto aveva scoperto le gambe facendo salire la gonna ballando con il suo lui e mostrava le autoreggenti e lo slip minuscolo, mente un altro uomo le si avvicinava accarezzandola sulle natiche e tra le cosce.
Continuammo così per diverso tempo e vedemmo intanto arrivare altre due coppie e credo anche altri due o tre singoli.
La “mia” Lei ad un certo puntosi inginocchiò sulla pista davanti a me ed iniziò a baciare, leccare e succhiare il mio cazzo, mente l’altro uomo le stava di fianco con il cazzo scappellato vicino al viso.
Nel frattempo anche suo marito ci aveva raggiunti in “pista” ed aveva tirato fuori il cazzo già duro iniziando a masturbarsi piano guardandoci.
Gli altri intorno a noi ci guardavano, le Signore palpate dai maschi, le cosce scoperte ed i maschi che iniziavano a sbottonarsi i pantaloni tirando fuori il cazzo.
Ad un certo punto Lei, come sempre decisa, si rivolse ad all’altra Signora, che già conosceva e le disse:
Andiamo dentro dai, sul lettone!
Poi decise chi poteva entrare e chi non e chiuse il cancelletto della stanza a chiave.
Mi ritrovai sul lettone con Lei, l’altra coppia di lato e due singoli sui trenta quarant’anni vicino a noi, il cinquantenne lo aveva lasciato fuori a cazzo duro!
Sempre in modo deciso poi Lei chiese ai due singoli di mettersi il preservativo, mentre io come al solito rimasi al naturale.
Dopo e aver fatto sesso orale per una mezzoretta scambiandoci tra maschi a leccarla in fica ed a farci succhiare il cazzo, Lei di botto mi chiese:
Ho voglia di due cazzi in fica!
E mi fece cenno di volerlo fare insieme a quello dei due singoli che aveva il cazzo particolarmente grosso, la cappella a fungo molto larga.
Con Lei avevo già praticato più volte la doppia penetrazione in fica sia insieme al marito che con un altro loro amico.
Molti pensano che penetrare una donna in fica con due cazzi sia molto difficile e complicato, se non addirittura impossibile.
In realtà la doppia penetrazione in fica è facile da praticare, di grande godimento e sembra addirittura fosse una pratica già diffusa nell’antica Roma.
Come accennavo, noi l’avevamo provata un paio di volte insieme al marito, ma purtroppo lui per l’eccitazione se ne era venuto quasi subito ed io, sentendo il calore del suo sperma sul mio cazzo dentro di Lei, me ne ero venuto subito dopo.
Con un loro amico invece l’avevamo praticata con maggiore soddisfazione, durando più a lungo prima di sborrarle dentro insieme.
Quella sera, fu la prima volta che la godei davvero appieno e ne rimasi talmente entusiasta da riproporla poi sempre alle coppie che avrei incontrato.
Facemmo sdraiare sul lettone l’amico dal grosso cazzo e Lei gli si mise sopra rivolta verso di lui e fece entrare in fica tutto il suo cazzo, offrendomi le natiche.
Da dietro vidi il suo cazzo aprirle la fica ed entrare tutto dentro di Lei.
Era bagnatissima in fica e nonostante le dimensioni lui la penetrò immediatamente.
Intorno a noi l’altra Signora nel frattempo continuava a succhiare il cazzo del marito guardandoci, mente fuori del cancelletto un paio di maschi ci spiavano masturbandosi.
Una coppia da fuori ci guardava stando abbracciati, distanziandosi dai singoli.
Stando dietro di Lei presi in mano e tirai fuori il cazzo dell’amico dalla sua fregna avvicinandolo al mio, le nostre aste a toccarsi, la sua cappellona ancora dentro.
Stringendo poi forte i due cazzi insieme, che sentivo durissimi e pulsanti, feci entrare la mia cappella ed iniziai piano a far entrare i nostri cazzi uniti stretti, le cappelle tese, nella sua spacca aperta.
Lei gemeva e ci chiedeva di spingere.
Vedevo la sua fregna aprirsi mente la forzavo e sempre stringendo forte i nostri cazzi uniti continuai a spingere, fino a che la sua ficona si aprì tutta ed i nostri cazzi entrarono entrambi, insieme, tutti dentro, fin quasi ai coglioni.
La riempimmo tutta in fregna con i nostri cazzi, iniziando pian piano a prendere il ritmo per scoparla.
Vedere la fica gonfia e sbrodata di una donna così dilatata ed aperta e sentirla tutta piena, sono uno spettacolo ed un’emozione davvero unici!
Lei mi aveva confidato che quando la vagina inizia ad aprirsi, si sente un dolore forte, quasi come all’inizio del parto.
Ma poi, a differenza del parto, dove il dolore aumenta sempre di più mentre il nascituro esce, in questa pratica sessuale quando la vulva è tuta aperta ed i due cazzi riempiono la vagina e l’utero fino in fondo, spingendo sulle ovaie, Lei iniziava a godere sempre più forte, arrivando a superare il piacere con orgasmi successivi.
A differenza di quando l’avevamo fatto con il marito, questa volta, forse anche perché l’altro aveva indossato il preservativo, durammo abbastanza a lungo, sentendola gemere e poi strillare, urlare, chiederci addirittura di smettere, prima di sborrare quasi insieme dentro di Lei, godendo anche noi da svenire!
Rimanemmo sul lettone per un poco sfiniti, mentre intorno a noi proseguivano altri giochi erotici e suo marito, come amava fare, appena ci distaccammo da Lei la penetrò, apertissima e piena di umori com’era e sborrò quasi subito, anche lui dentro alla sua sorcona pelosa.
Quella sera ho proseguito poi fino all’alba, facendo sesso sia con i miei amici che poi con l’altra coppia.
Uscendo, era ormai spuntata l'alba, facemmo colazione con i cornetti caldi, in un bar dove sostavano gli autisti dei camioncini che fanno le prime consegne.
C'erano un paio di ragazzi ed un uomo maturo. Lei era sempre senza slip e con i seni quasi fuori e tutti la guardavano pensando fosse una Puttana
La cosa ci eccitò terribilmente, in specie quando Lei uscendo, disse ad uno dei ragazzi che se non fosse stata così stanca gli avrebbe fatto volentieri un bocchino!
Andammo poi a dormire tutti e tre a casa loro e dormimmo fino al tardo pomeriggio.
In doccia insieme a Lei, preparandoci per andare a cena, mentre le succhiavo i capezzoli, il mio Cazzo ormai maturo, vissuto, ma sempre un Gran Porco, aveva ancora voglia di sburrare e glielo dissi, offrendoglielo con la Cappella già scoperta, quasi turgida.
Me lo segò e prese in bocca succhiandolo e leccandolo poi con la lingua dentro alla sua bocca.
. Mi sentii davvero svuotare i Coglioni quando eiaculai e lei leccò ingoiandole le ultime gocce di sburro che mi aveva spremuto.