40 anni dopo (Parte 1)
by professorfranzGesehen: 1371 Mal Kommentare 7 Date: 11-07-2024 Sprache:
Dedicato ad un mio Amico qui iscritto come coppia, un mio Amico a conoscenza di tutto ed al quale ho spesso promesso di poterne fare un racconto. Ce l’ho fatta, mai perdere le speranze, non perderle neanche tu, ti auguro prima o poi di poter concretizzare..
Alla redazione che dovrà valutare l’eventuale pubblicazione chiedo di avere un pochino di pazienza, è una storia Vera ed un pochino lunga, dovrò fare di necessità virtù, dovrò farne più di una puntata, non voglio rischiare di essere noioso, al contrario, voglio fare in modo da farla essere una lettura piacevole..
Galeotta fu una convocazione da parte della Procura per una testimonianza di un fatto accaduto qualche anno prima, si sa quanto siano lunghe e bibliche le tempistiche di Giudizio nella nostra amata Patria, ti portano persino alla soglia della dimenticanza del fatto stesso, per cui si innescano meccanismi in cui non vorresti mai sentirti coinvolto, ma il senso civico fa sì che invece ci si debba impegnare in pieno, per cui, dopo l’assunzione delle necessarie informazioni si riaprono i ricordi della vicenda, una banale lite stradale che sfociò nell’uso delle mani e che vide l’arresto di una delle due parti per violenza, fui inconsapevolmente testimone della vicenda con conseguente rilevanza delle generalità da parte delle forze dell’ordine, tutto puntualmente fatto cadere nel dimenticatoio e riportato alla luce dei ricordi grazie alla convocazione.
Arrivo in Procura il giorno stabilito nell’ora stabilita, trovo l’aula giusta e mi pongo in attesa, sento pronunciare il mio nome letto da una signora componente la Corte, non sapevo se fosse un magistrato o meno, in ogni caso era lì, non potei non notare che, in ogni caso, si trattava di una signora matura ma assolutamente piacente, anche in quel caso la mia natura di uomo attratto da una bellezza femminile seppe andare oltre la particolare tematica che in quel momento stavo vivendo, la signora in questione però mi incuriosiva, la guardavo con discrezione, ma la guardavo, c’era qualcosa in lei che mi risultava essere già nota, non con familiarità ma nemmeno completamente sconosciuta, provai ad immaginarmela in conformazione diversa, feci passare nella mente immagini in cui me la immaginavo mora, poi bionda e persino rossa, non riuscendo però a darle nessuna immagine diversa da quella che mi appariva, ma il fatto che io la conoscessi già non mi abbandonava, non diedi modo di ostentare visivamente la mia ricerca mentale nel settore ricordi, però mi sentivo da lei stessa decisamente osservato, il che mi diede certezza che anche in lei non rappresentassi una novità. Per una decina di minuti fui sottoposto ad un ampio ventaglio di domande da parte del magistrato preposto, alle quale ovviamente risposi con convincente esposizione dei fatti, una volta gentilmente congedato non abbandonai l’aula, mi sedetti nuovamente nel posto in cui ero rimasto in attesa, avevo un compito da svolgere, riuscire a capire chi fosse la signora che, anch’essa continuava a guardarmi insistentemente, lei però era in vantaggio nei miei confronti, sapeva come mi chiamassi e dove vivevo, io nulla più di una sfocata immagine che certamente conoscevo, il suo insistente sguardo però mi convinse a restare, arrivò il momento di pausa, quello in cui il Giudice esplicitò la frase di rito “..ci ritroveremo qui tra un’ora per la prosecuzione dell’udienza ..”
Non persi lo sguardo della signora, forse ci pilotammo a vicenda in direzione del locale ristoro, giunsi prima io e, mentre davo uno sguardo alle varie possibilità esposte relative ad un veloce lunch, la signora in questione mi si affiancò e con ampio sorriso mi parlò..
.. e quindi deduco che non mi hai riconosciuta, spero non sia dovuto al fatto che io sia invecchiata..
Iniziavo finalmente a dare un colore alla vicenda, non si trattava di qualche donna o moglie d’altri con cui avevo avuto a che fare negli ultimi tempi, ed a questo proposito è bene sapere che sono un uomo (oramai molto maturo) da sempre praticamente impegnato nella ricerca di qualche marito moderno e particolarmente desideroso di poter introdurre l’elemento novità nel proprio ménage coniugale, si trattava quindi di una conoscenza magari relativa al periodo giovanile, ero comunque felicissimo di non aver fatto una brutta figura, mi limitai in ogni caso ad osservarla in maniera oramai scevro di qualsiasi remora, lasciai che lei riprendesse a parlarmi dopo aver fatto sua l’aria interrogativa con cui la guardavo..
..ti aiuto, io so chi sei tu, e nonostante siano passati dei decenni ti trovo splendidamente in gran forma, come lo eri allora, il cambiamento che maggiormente risalta agli occhi è il colore dei capelli, allora nerissimi ed oggi “grigissimi”, come d’altronde i miei, ma l’importante è averne ancora, e tu ne hai, il tuo look è sempre lo stesso..
Quindi dentro me si rafforzò la certezza che doveva trattarsi di una conoscenza di gioventù..
Lei, notando la mia mancanza di replica riprese a parlare..
..sarò più esplicita, ti dice niente “Er Finestrone..”?
Di colpo il ricordo ebbe corpo..
..certo che mi dice qualcosa, tale soprannome al mio amico Simone glielo appioppai io per via della mancanza di un dente incisivo..
..bravo, io sapevo l’origine del suo soprannome, me lo ha sempre detto che l’artefice eri tu..
..quindi tu sei la sua ragazza di allora, Sara, non ci siamo conosciuti a fondo tra noi, lui lo ricordo gelosissimo e pronto alla lite con chiunque ti guardasse..
..allora era per questo che non mi guardavi come guardavi altre donne all’interno del club che nel periodo giovanile frequentavamo tutti..
I ricordi si facevano via via molto più chiari. All’epoca, parliamo della metà degli anni ‘70, eravamo solito riunirci in stanze o cantine prese in affitto che noi con molto amore definivamo “club”, ci riuniva indistintamente tra amici ed amiche, si ballava, si beveva qualche birra fresca, si chiacchierava e poteva persino scapparci qualche storiella di sesso, molto superficiale ma pur sempre sesso, si era approntata alla bisogna una stanzetta privata delimitata da una semplice tenda che, se era chiusa significava che era occupata e nessuno per nessun motivo disturbava gli occupanti, al che bisognava soltanto saper aspettare il proprio turno, io sono abbondantemente 70enne, chi ha la mia veneranda età saprà che dico il vero.
..a dire il vero ti guardavo e come, ma stavo molto attento a non farlo quando Simone aveva occhi solo per te, approfittavo di farlo quando lui era distratto o magari impegnato ed immerso nei dialoghi inerenti la sua passione, i motori, lo ricordo molto bene sai, ognuno aveva le proprie passioni, lui i motori ed io il mare, ma in ogni caso ti guardavo, si che ti guardavo, eri tra le migliori del club, nella mia mente ti ammiravo per il tuo esser notevole, ma vedo che non sei cambiata molto, sempre notevolissima donna ti trovo, però eri la ragazza del mio amico, e quindi da non guardare, il mio desiderio di te lo tenni placato..
..ma tu ti accorgesti all’epoca che anch’io ti guardavo?
..si, me ne accorsi, ma non gli davo l’importanza che forse era giusto dargli, ero fidanzatissima, ma forse poco fedele nella testa, ti tenevo ben distante da me perché dovevo, mi avvicinavo soltanto quando eri con la tua ragazza di allora, non avrei destato nessun sospetto in Simone, ma per me era una buona occasione per guardarti e parlarti..
..la mia fidanzata di allora, poi diventata mia moglie, poi madre dei miei figli e poi.. nulla più, ha deciso qualche anno fa di non esserci più..
..non esserci più?
..si, sono vedovo, da cinque anni..
..mi dispiace..
..non dispiacerti, è la vita, che spesso ed inavvedutamente completa il suo cerchio, ma dimmi di te, il buon Finestrone cosa fa?
..anche lui è diventato mio marito e padre dei nostri figli, ne abbiamo due, oramai grandi, ha consolidato la sua passione per i motori, è titolare di un’auto officina autorizzata di un noto marchio, lavora ancora, a differenza tua che non lavori più, scusami ma ho avuto modo di reperire questa informazione dagli atti in nostro possesso, alla stringa professione c’è scritto chiaramente “pensionato”, quando ieri in fase di preparazione dell’udienza ho letto il tuo nome e cognome ho pensato si trattasse di omonimia, ma stamattina quando ti ho visto ti ho immediatamente riconosciuto, a differenza di te, sai qual è stato il mio primo pensiero vedendoti? Se tutti i pensionati sono cosi siamo a posto...
Per la prima volta sorridendo ci abbracciammo, e lei mi disse che c’erano voluti 40 anni per far sì che questo avvenisse, eravamo ragazzi quando smettemmo di vederci, complice il mio servizio militare, il mio susseguente lavoro in giro per il mondo, il rispettivo matrimonio e gli inevitabili cambiamenti che la vita impone, ci stavamo ritrovando adulti, io pensionato, e lei, più giovane di me, professionista affermata, ma sempre molto seducente, per qualche attimo la guardai con i miei occhi da maschio, non più da vecchio amico, d’altronde suo marito non lo
vedevo da anni, per cui fuoriuscito dalle amicizie sacrali da non dover tradire, mi si palesava davanti una donna dal bel fisico tonico, molto ben curata, labbra come sempre carnose e desiderabili, tette notevolmente evolute in meglio nel tempo, caviglie fine che sormontavano un paio di calzature appropriate alla sua età che ne definivano l’avvenenza, al momento di salutarci fu lei a chiedermi di potermi chiamare, il numero lo aveva già, lo avrebbe desunto dagli atti, mi disse..
..se sei d’accordo un giorno di questi ti chiamerò, magari mi farò viva con un messaggio, vediamo se riusciamo a ritagliarci qualche ora per parlare un pochino, per ora non ti do il mio numero, non voglio creare con Simone momenti di disagio, la sua gelosia è sempre notevole, se dovesse risalire a te dovrei spiegare troppe cose e francamente non me la sento, ci stai? Mi ha fatto immensamente piacere ritrovarti, ci terrei moltissimo a rivederti..
Come negare ad una donna l’evidenza del suo entusiasmo?
..certo che ci sto, ma facciamo in modo da non far passare troppi anni, come vedi mi sto invecchiando..
Ci salutammo ambedue speranzosi, nell’osservarla allontanarsi da me non potei non notare che aveva ancora anche un gran bel culo, cavalla da monta mi sembrò allora e stupenda gran cavalla da monta era rimasta, feci una scommessa con me stesso, me la sarei scopata, a 40 anni di distanza ma me la sarei scopata..
Trascorsero una decina di giorni, prima che perdessi ogni speranza mi arrivò un messaggio da un numero che non avevo in rubrica, c’era scritto semplicemente
“..una birretta fresca fresca..? Sara”
Risposi con entusiasmo
“..dove come quando vorrai..”
Ci demmo un appuntamento per il giorno successivo in un bar nei pressi del suo luogo di lavoro che poi seppi esser abbastanza lontano dal suo quartiere, ovviamente si mise così al riparo da incontri inattesi, io non avrei avuto nessun problema del genere, l’unico pericolo per me (se così vogliamo chiamarlo) sarebbe stato incontrare uno dei miei figli e dover poi spiegare qualcosa che non sarebbe stata nemmeno ascritta a situazione imbarazzante, un papà maturo che non deve spiegare nulla a nessuno può sempre avere una vita sociale.
Ci accomodammo ed ordinammo davvero due belle birrette fresche, eravamo in Luglio e l’arsura era notevole, appartenevamo pur sempre ad una generazione che in gioventù si dissetava con tale bevanda fresca, non esistevano spritz o altre bevande alcoliche, ci piacque rimanere un paio di ore sobri, avevamo molto da raccontarci, parlammo molto, ogni tanto (scherzosamente) mi prendevo licenza di complimentarmi con lei per il suo ottimo aspetto, la facevo sorridere, e questo per un uomo è molto importante, il sorriso della donna con cui si sta dialogando è da considerare mezzo gaudio e foriero del possibile arrivo di novità, la sua camicetta “inavvertitamente” tenuta su da un’abbottonatura generosamente aperta mi offriva possibilità di osare un pochino di più con complimenti appropriati, ma sempre eleganti che lei gradiva arrossendo, ancora una volta trovavo che per me fosse un segnale positivo, ma non volevo correre troppo, stavo intuendo che avrei vinto la scommessa con me stesso, me la sarei scopata, si che me la sarei scopata..
..si è fatta l’ora del rientro, per potermene stare un paio d’ore con te mi sono presa un paio d’ore di permesso, il tuo amico spesso mi controlla..
Presto detto, il suo telefono squillò, mi mostrò la telefonata in arrivo, c’era scritto “maritino”, mi fece cenno di starmene in silenzio, rispose dicendo che stava uscendo dall’ufficio in quel momento e che sarebbe passata al supermercato prima di rientrare a casa, una volta chiusa la telefonata mi chiese di accompagnarla fino al parcheggio dov’era la sua auto e dov’era anche la mia, arrivammo, lei entrò in macchina e così facendo la sua gonna si alzò fino a metà coscia, le dissi che era notevolmente più bella ed arrapante di 40 anni prima, mi complimentai con la pelle delle sue gambe, che mi appariva essere liscia e vellutata come quella di una 40enne, il livello confidenziale del paio d’ore di fitto dialogo avuto mi permise tale intimità verbale, la guardavo intensamente e lei si lasciava guardare, senza ricomporsi, ci fissammo negli occhi senza parlare, fu del tutto naturale abbassarmi verso la sua bocca, che trovai accogliente, un bacio profondissimo sancì il nostro nuovo incontro dopo molti anni, lei mi chiese di sedermi qualche minuto in macchina, salii, l’abbracciai stretta a me baciandola di nuovo con voracità, le nostre lingue non ebbero pace, poi, in modo del tutto naturale mi venne da infilarle una mano tra le cosce nude, salii in alto fino a raggiungere la fica, che trovai splendidamente senza mutande, completamente depilata e bagnatissima, non sapevo quando si fosse tolta le mutande, forse in un gesto veloce durante una mia assenza nel bar, ma la cosa mi piacque moltissimo, denotava certamente una sua precisa volontà di prosecuzione nel gioco, rafforzando di fatto la mia convinzione assoluta relativa alla vittoria con me stesso, me la sarei finalmente scopata, notevolmente più femmina di anni prima..
Dovemmo calmarci ritrovando la dovuta razionalità, eravamo pur sempre in pieno giorno, in un parcheggio e sotto il sole di Luglio, leccai le mie dita intrise dei suoi umori guardandola dritta negli occhi, il gesto le piacque, mi disse semplicemente..
..porco.. mi piaci più di 40anni fa, ma tu con questi occhi mi ci guardavi già allora, credi non me ne fossi mai accorta? Quando si è giovani si è fin troppo razionali, ma questa cosa era scritta, c’è la dobbiamo..
Ci salutammo amabilmente con un altro bel bacio profondo, la rassicurai sul fatto che, pur avendo il suo numero non l’avrei ne chiamata ne tantomeno le avrei inviato qualche messaggio, lei mi rispose..
..bravissimo, è così che si comporta un amante..
Passarono ancora brevi giorni, ovvio che pensassi a lei, ed un giorno, magicamente mi arrivò un suo nuovo messaggio dove c’era scritto..
..ho voglia di te, voglio fare l’amore con te, ho capito come poter fare, ti fidi di me..?
Proprio così, c’era scritto “fare l’amore” e non scopare, Che forse sarebbe stato un termine più esatto ed adatto a due persone adulte come noi, forse fu un suo refuso scrivermi in quel modo, ma a me diede molto da pensare, avrei voluto scoparmela anche seduta stante, ma non avrei mai e poi mai perpetrato una condotta che avesse contribuito a farla allontanare da Simone, oramai le nostre vite avevano a suo tempo preso delle direzioni precise e tali dovevano restare, poi, se proprio vogliamo, personalmente stavo benissimo così nuovamente immerso nella mia singletudine degli ultimi anni, le mie convinzioni a riguardo delle convinzioni di Sara mi spaventarono un pochino ma ero decisissimo a portare a compimento il fatto di scoparmela, per cui risposi..
..come potrebbe essere altrimenti? Se una donna decide non rimane che fidarsi, non ho nessuna preclusione temporale, mi sta bene ogni tua decisione..
..ne sono felice, sappi che non vedo l’ora, ho voglia di te da 40 anni, una voglia mai sopita, non ho mai desiderato un uomo quanto desidero te in questo periodo, ci vedremo il giorno tale in via tal dei tali al numero civico suggerito, cerca nel citofono lo stesso cognome del tuo amico, poi ti spiegherò..
L’appuntamento era per un paio di giorni dopo alle 10 del mattino, passai al bar per acquistare qualche lattina di birra fresca, bevanda immancabile per due come noi, arrivai nel posto indicato, un palazzo e in periferia nord, suonai, salii fino al terzo piano come da lei stessa suggerito al citofono, dallo spioncino del portone mi vide arrivare e subito mi aprì la porta, mi fidai pur senza vederla ed entrai, in un attimo richiuse velocemente la porta e mi abbracciò, mi baciò a lungo, mi strinse a se dicendomi..
..è incredibile quanto tu in questi giorni mi sia mancato, sono giorni che mi nego a Simone nell’assolvimento dei doveri coniugali, ho conservato tutto il desiderio di te creato nell’ultima volta che ci siamo visti, tranquillo, lui non sospetta affatto che io possa essermi negata a lui perché abbia un altro, mi nego a lui più di quanto tu possa immaginare..
Non capivo quello che mi volesse dire ma riproposi a me stesso di poterne sapere di più a tempo debito, mi era però chiaro che lei in un certo senso tenesse per le palle il maritino, ritrovando così una possibile motivazione al termine “maritino” associato al suo numero di telefono nel suo smartphone, ed associando questo pensiero alla mia scaltrezza via via nel tempo guadagnata.. si fece spazio in me l’idea che tra loro due il sottomesso dovesse essere lui, se fossero stati veri i miei presunti pensieri sarebbero stati la prova tangibile che nella vita si può facilmente passare dall’esser belva dominante al più mansueto degli agnellini, non vedevo più Simone da molti anni, lo ricordavo ragazzo forte e dominante, tutto mi lasciava presupporre che fosse notevolmente cambiato, col senno del poi ebbi pienamente ragione..
..vieni, dammi una mano, questa è casa di mio figlio, fino alla fine del mese sarà in trasferta a Milano, l’ho appena chiamato al numero fisso del suo ufficio, per cui siamo in sicurezza massima, dobbiamo disfare il letto e sostituire il lenzuolo, non voglio che i nostri odori rimangano nel letto, poi prima di andarcene lo sistemeremo di nuovo com’è adesso..
L’aiutai, finita l’operazione lei mi abbracciò di nuovo iniziando a spogliarmi, mi baciò sul petto complimentandosi per le mie ancora valide forme fisiche, iniziai a spogliarla anch’io, ad ogni indumento che volava via c’era tra noi un incrocio di lingue che accarezzavano il corpo dell’altro, ci stavamo già scopando nei soli abbracci preliminari, non potevo non prendere atto del fatto che era in fin dei conti la prima volta da quando 40 anni prima incrociai il suo sguardo che avevo la mia pelle a contatto della sua, completamente nudi ci tuffammo nel letto mentre voracemente continuavamo a mordicchiarci, feci in modo da farle mantenere soltanto se sue seducentissime scarpe tacco dodici rosse, le donavano una femminilità debordante, ci impegnammo da subito in un fantastico 69, in precedenza mi depilai completamente anch’io, cercando nel rispetto reciproco il massimo erotismo, io avevo in bocca la sua stupenda e bagnatissima fica mentre lei ingoiava per intero il mio palo trovando persino una particolarissima forma di piacere accarezzandomi i coglioni completamente glabri, i suoi piccoli gridolini di piacere erano la colonna sonora della nostra performance, cribbio che femmina avevo ritrovato, chissà se anche allora fosse così (pensai) se così fosse stato.. il mio amico ebbe ragione nel perseguire la sua gelosia, mentre ero preda di quei pensieri assistetti a pochissime dita di distanza alla sua prima squirtata, un potente getto del suo liquido mi colpì il collo arrivando ad allagarmi il petto, fantastica puttana (pensai) la esortai a lasciarsi andare maggiormente, le dissi che volevo ammirarla al massimo del suo piacere, non se lo fece ripetere due volte, prese a strusciare le sue tette sulla mia pancia intrisa dei suoi umori, io intanto resistevo e non sapevo neanche io come ci stessi riuscendo, non ho mai fortunatamente sofferto di eiaculazione precoce, ho sempre accontentato le donne, o meglio, le femmine con cui ho avuto a che fare, ma quel particolare momento che vivevo era del tutto fuori della norma e valido motivo per cui la mia atavica resistenza potesse per una volta venir meno, era pur sempre una femmina che scopavo con 40 anni di accumulo, ragion per cui..!
Ma resistetti, lei smise di succhiarmi il cazzo e venne ad accoccolarsi sul mio petto, non poté fare a meno di dirmi..
..cazzo che piacere che ho provato, sai da quanto non squirtavo? Da qualche anno, con il tuo amico l’ultima volta non me la ricordo, scopiamo ancora alla grande ma questa intensità era un bel po’ che non la provavo, e non abbiamo ancora scopato! Ti dico subito che non ho mai scopato con altri uomini, ho avuto solo lui, nonostante le occasioni non mi siano mancate, lui ne è persino al corrente, mi chiede spesso di raccontargli di quanto i miei colleghi ci provino con me, ma io nonostante gli innumerevoli tentativi messi in atto, anche ora che sono vecchia, non ho mai ceduto a nessuno..
..ma tu non sei affatto vecchia, sei una meravigliosa donna matura, hai un fisico che farebbe arrossire una 40enne, due tette da sballo e un culo portentoso, inoltre squirti come una 15enne al momento della scoperta del sesso..
..il merito della mia squirtata è soltanto tuo, lecchi la fica in modo magistrale..
..continua a raccontarmi di tuo marito..
..cosa vuoi che ti dica? È molto cambiato negli anni, molto spesso mi sorprende con i suoi ragionamenti che lui stesso definisce innovativi..
Iniziavo a far crescere in me una sorta di intuizione, solitamente un uomo dopo svariati anni di matrimonio (ma non sempre accade) si lascia pervadere da fantasie che, molte mogli eleggono a malsane, a volte però ci sono mogli che approfittano di questo per dominare il proprio partner tenendolo sempre sotto scacco, più correttamente per tenerlo per le palle, la esortai a continuare, per esperienza di vita sapevo bene quale sarebbe stato il prosieguo del suo dire, probabilmente il mio amico d’infanzia altri non era che il classico maritino desideroso di novità, e ci poteva stare, ma prima di lasciarla continuare feci in modo da rimetterle qualche minuto il cazzo in bocca, mi piaceva fare in modo da mantenerla femmina eccitata, me lo succhiava in maniera magistrale, le chiesi di andarmi a leccare i coglioni, si inginocchiò avendolo difronte, allargai il più possibile le mie gambe, posi le mie braccia sotto le mie ginocchia e le intimai di leccarmi il culo, lo fece con piacere dimostrandomi di saperci fare, era certo quello che pensavo, il suo maritino doveva essere anch’esso un gran porco, spaziò con la sua lingua dal buco del culo transitando per il perineo (strepitoso passaggio..) fino ad ingoiare prima uno e poi l’altro i coglioni, era una stupenda maialona, glielo dissi e lei rispose che era merito del mio amico, più tornò di nuovo da me e riprese a narrarmi del marito..
..posso farti prima una domanda?
..certo, tu puoi tutto..
..ma tu non te ne vieni mai? Mio marito sarebbe venuto da mezz’ora almeno, quando si eccita non riesce a controllarsi, spesso è stato tra noi motivo di lite, ma ho imparato a conoscerlo ed a dominarlo, per punizione non lo faccio scopare, ma lui trova eccitante persino questa mia negazione, si masturba pregandomi di farlo scopare o di prenderglielo in bocca innescando una catena senza fine, io mi nego e lui si masturba fino a venirsene, molto spesso la nostra intimità è questa, anche se a volte capita che scopiamo davvero, ma non con l’intensità che stiamo avendo noi oggi, lui non avrebbe resistito a tutto quello che ha fatto la mia bocca con te..
..dai, raccontami ancora di lui, sono certo che non mi hai ancora detto tutto..
..è vero, non ti ho ancora detto tutto, ma tu come fai a saperlo..?
..ho la mia età e con essa la conoscenza della vita..
..lui mi chiede spesso del mio mondo del lavoro, dell’approccio che i miei colleghi usano con me, io sinceramente a volte non so cosa dirgli, anche perché il mondo della mia professione è molto serio, spesso per compiacerlo invento momenti in cui gli racconto di sentirmi osservata, lui si eccita da morire, mentre parlo si masturba, mi domanda se la cosa, ovvero l’esser osservata, mi piaccia, io sto al gioco e gli dico di si, a quel punto cambia anche la voce e con tonalità arrapata mi chiede se mi piacerebbe lasciarmi scopare in sua presenza e che lui si limiterebbe anche soltanto a guardare, capisci che porco è diventato? Io, sempre per compiacerlo gli dico che mi farei fare di tutto e cosa succede? Che se ne viene mentre me lo sente dire..
Non replicai, ma il discorso mi fu più chiaro che mai, in un solo attimo elaborai tutta la strategia che mi sarebbe servita in seguito, ma con la dovuta calma e con la sua complicità.
Smettemmo di parlare, ripresi a divorare tutta la sua pelle, poi la misi a pecora e la chiavai con vera potenza, ebbe degli orgasmi a ripetizione, lei sapeva che sarebbe avvenuto tutto questo, altrimenti non avrebbe cambiato il lenzuolo del letto di suo figlio, c’erano abbondanti macchie dovute alle perdite dei suoi liquidi, la scopai in tutte le maniere, a lei piacque moltissimo, mi disse che potevo anche incularla, tanto il maritino non se ne sarebbe mai accorto, qualche volta ci aveva persino provato ma con miseri risultati a riguardo della sua eiaculazione precoce, me la inculai con vero piacere da parte mia e con un pochino di dolore da parte sua, me la pappai completamente fino a sborrarle in fica riempiendogliela, poi si pose nuovamente sul mio petto esausta, a dire il vero esausto lo ero anch’io, mi recai presso il frigo, presi due lattine di birra fresca e mi recai di nuovo sul letto, tutti e due splendidamente nudi ci rinfrescammo e riprendemmo a parlare..
..e quindi il tuo maritino si eccita al pensiero che tu possa scopare con un altro in sua presenza..
..si, quello che ti ho detto è vero, ultimamente ha intensificato le sue richieste, soprattutto da quando i nostri figli se ne sono andati a vivere per conto loro, a volte prende il suo telefonino per mostrarmi situazioni analoghe attraverso qualche sito porno, la situazione in cui si sente più coinvolto è quella che vede un uomo ed una donna scopare ed un secondo uomo seduto nei pressi del letto che si masturba guardando..
..hai mai pensato che sta cercando un modo di poterti comunicare la sua indole cuck?
..perdonami, io in quel campo non sono evoluta, cosa significa avere indole cuck?
..per dirla più crudamente ci sono uomini, per lo più mariti, che si definiscono moderni e desiderosi di novità intime, in sostanza piace loro accarezzare l’idea di poter essere felici e consenzienti cornuti..
Qualche attimo di silenzio poi lei replicò..
..adesso capisco, lui sta spingendo affinché questo possa accadere, però ci vuole una bella dose di fantasia affinché possa accadere..
..meno di quella che credi, tu non hai idea di quante cose accadano all’interno di una camera da letto..
..e tu che ne sai? Sei esperto?
..ho il mio vissuto..
..quindi è qualcosa che hai già provato?
..ripeto, ho il mio vissuto, ma una situazione non è mai paragonabile ad un’altra, ogni situazione ha la sua storia, ma tutte le situazioni hanno una finalità, la ricerca del piacere, prova ad immaginare il tuo maritino immerso in questa ricerca, da quanto tempo ti fa questo tipo di richieste?
..praticamente, adesso che mi ci fai pensare, da sempre, se non proprio la richiesta di lasciarmi scopare da un altro sotto i suoi occhi qualcosa di similare, quantomeno di trasgressivo, ricordi quando eravamo tutti insieme nel club? Ricordi della piccola stanzetta delimitata da una semplice tenda? Ebbene lui sperava sempre che qualcuno aprisse inavvertitamente cogliendomi nel momento in cui gli facevo un bocchino, mi disse che la sola idea lo arrapava facendolo venire in pochissimi secondi, allora non gli davo importanza, anzi, prima se ne veniva e meglio era per me, ingoiavo tutto, ci rassettavamo e lasciavamo l’uso della stanzetta ad altri, magari a volte la lasciavamo a te, e questo mi piaceva poco, ogni volta che intuivo che stessi per usarla tu dentro di me provavo rabbia..
..hai capito la gelosona! Però a distanza di 40 anni è bello venirne a conoscenza..
..adesso lo sai, ed anche a questa età mi piace accarezzare il pensiero che tu possa essere finalmente mio, e solo mio..
..oramai alla mia età non posso più liberamente volare di fiore in fiore, ma l’idea che tu possa essere mia e solo mia persino con la benedizione del tuo maritino può nascere e concretizzarsi..
..cosa vorresti dire?
..pensaci, ci puoi arrivare..
CONTINUA